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ESTRATTO DALLA CONVENZIONE TRA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI E REGIONE EMILIA-ROMAGNA SOTTOSCRITTA IN DATA

Valutazione delle domande

ESTRATTO DALLA CONVENZIONE TRA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI E REGIONE EMILIA-ROMAGNA SOTTOSCRITTA IN DATA

25 MAGGIO 2018 -PG/2018/384398

PEREMESSA ART.1 (…) ART.2 (…) ART.3 (…) ART.4 (…) ART.5 (…) (…) Art.6

(Tempi di attuazione)

La Regione s’impegna ad assumere, direttamente o per il tramite del Soggetto attuatore, le obbligazioni giuridicamente vincolanti, inerenti gli interventi previsti …, entro il 31 dicembre 2019, pena la revoca delle risorse assegnate per gli stessi e previste dalla presente convenzione.

L’obbligazione giuridicamente vincolante s’intende assunta con la stipula da parte della Regione o del Soggetto attuatore di un atto negoziale che impegna un terzo alla esecuzione diretta e funzionale dell’intervento inserito nel piano operativo di investimento in termini certi e coerenti con quelli indicati

…. La Regione s’impegna a completare, direttamente o per il tramite del Soggetto attuatore, il programma degli interventi nel rispetto del cronoprogramma di cui all’allegato 2, fermi restando gli obblighi imposti dalle Delibere CIPE 25/2016 e 54/2016.

ART.7 (…) ART. 8 (Varianti)

Ogni eventuale variante in corso d’opera dovrà essere debitamente autorizzata dalla Regione, fermo restando il rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 95, comma 14, 106 e 149 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

Le varianti sono trasmesse dalla Regione al Ministero ai soli fini della verifica della loro coerenza agli obiettivi del piano operativo dell’investimento….

effettuata con esito positivo (…).

ART. 9

(Erogazioni finanziarie)

Il contributo … è erogato, nei limiti delle risorse disponibili, secondo il cronoprogramma di cui all’allegato 1, a seguito del monitoraggio e delle validazioni previste per l’utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, nel rispetto di quanto previsto nel Sistema di Gestione e Controllo del Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020, dalla Circolare del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 1 del 5 maggio 2017, punto A.3), dalle Delibere CIPE 10 agosto 2016, n. 25 e 1 dicembre 2016, n. 54.

Il contributo è erogato con riferimento al piano operativo di intervento complessivamente inteso e non con riferimento ai singoli interventi in esso previsti.

Ai fini dell’erogazione del contributo la Regione propone, se del caso, l’adeguamento entro il 30 giugno di ciascun anno del cronoprogramma di spesa ....

All’erogazione di cui ai punti precedenti provvede il Ministero dell’Economia e delle Finanze – IGRUE - a seguito della richiesta effettuata dal Ministero, nel rispetto delle procedure previste dal Sistema di Gestione e Controllo del Piano Operativo Infrastrutture Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, dalla circolare del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 1 del 5 maggio 2017, dalle delibere CIPE 10 agosto 2016, n. 25, e 1 dicembre 2016, n. 54.

L’erogazione in argomento è effettuata in relazione all’avanzamento del piano operativo di investimento, complessivamente inteso, … sulla base dei costi effettivamente sostenuti, al netto degli eventuali ribassi di gara, applicando la quota percentuale di cofinanziamento, ove prevista, con le seguenti modalità:

- anticipazione pari al 10% dell’importo assegnato per ciascun intervento a seguito della registrazione del decreto di approvazione della presente convenzione da parte dei competenti organi di controllo e del caricamento degli interventi nella Banca Dati Unitaria

gestita dal MEF – RGS - IGRUE nel rispetto delle procedure previste nella circolare del Ministero per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno n.1/2017;

- pagamenti intermedi a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute (commisurate

in costo realizzato) dal Soggetto attuatore sulla base dell’avanzamento dei lavori, sino all’85%

dell’importo assegnato come risultante dai dati inseriti e validati nel Sistema Unitario di Monitoraggio;

- saldo del 5% a seguito della domanda di pagamento finale corredata dall’attestazione di chiusura dell’intervento.

I pagamenti intermedi, sino alla concorrenza dell’85% dell’importo complessivamente assegnato per il piano operativo di investimento, sono autorizzati per quote non inferiori al 5% dell’importo medesimo ed in modo da consentire alla Regione di avere disponibilità di cassa pari all’anticipazione del 10%, al fine di evitare ritardi nel pagamento dei SAL che possano comportare ulteriori oneri per la finanza pubblica.

La Regione s’impegna a ripetere allo Stato sul conto di tesoreria indicato dal Ministero le risorse erogatele in applicazione della presente Convenzione per la quota inerente gli interventi per la cui esecuzione non è stata assunta, entro il termine del 31 dicembre 2019, l’obbligazione giuridicamente vincolante.

La ripetizione delle risorse di cui al comma precedente è compiuta dalla Regione entro 90 giorni dalla scadenza del termine previsto nel comma medesimo.

Il Soggetto attuatore ripete alla Regione le risorse erogategli in applicazione della presente convenzione entro 60 giorni dall’esercizio da parte dello stesso ente territoriale della facoltà …, ovvero dalla scadenza del termine del 31 dicembre 2019 qualora non sia stata assunta la prescritta “obbligazione giuridicamente vincolante”.

(Rapporti tra la Regione ed i Soggetti attuatori)

Ai fini dell’applicazione della presente Convenzione la Regione o ciascun Soggetto attuatore s’impegnano a regolare i propri rapporti con specifici atti negoziali o provvedimenti amministrativi volti a garantire il rispetto dei cronoprogrammi….

La Regione si impegna ad assicurare ai Soggetti attuatori un flusso di cassa per ciascun intervento che impedisca per le stazioni appaltanti il maturare di qualunque onere per ritardati pagamenti, utilizzando a tal fine in tutto o in parte l’anticipazione di cui al precedente articolo 9 e apposite intese della Regione con i Soggetti attuatori definiranno anche criteri e modalità a riguardo.

Art. 11

(Verifica natura degli interventi)

La Regione, ai fini dell’erogazione dei contributi di cui all’articolo 10, ad eccezione dell’anticipazione del 10%, in coerenza con il cronoprogramma …., trasmette al Ministero copia dei progetti definitivi degli interventi riportati nel medesimo allegato.

Il progetto di cui al comma precedente deve essere corredato di verifica e validazione ai sensi dell’art.

26 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

Il Ministero, entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione di cui sopra, provvede a verificare la rispondenza del progetto definitivo alle finalità della presente Convenzione, dando comunicazione alla Regione circa l’esito della verifica.

Per ciascun intervento sono ammesse spese generali sino alla concorrenza massima del 10% del costo dell’intervento medesimo. Nelle spese è incluso l’eventuale onere per la gestione tecnica ed amministrativa dell’intervento da parte dell’eventuale soggetto attuatore subentrante, nonché per il collaudo delle opere.

ART. 12

(Ammissibilità delle spese) Saranno considerate ammissibili le spese:

- assunte con procedure coerenti con le norme comunitarie, nazionali, regionali applicabili anche in materia fiscale e contabile (in particolare con riferimento alle norme in materia di appalti pubblici, regimi di aiuti, concorrenza, ambiente)

- assunte nel periodo di validità dell’intervento

- effettive e comprovabili ossia corrispondenti ai documenti attestanti la spesa ed ai relativi pagamenti effettuati

- pertinenti ed imputabili con certezza all’intervento finanziato.

Non saranno considerate ammissibili spese che risultino finanziate attraverso altre fonti finanziarie salvo che lo specifico progetto non preveda espressamente che l’intervento sia assicurato con una pluralità di fonti di finanziamento e limitatamente alle quote di competenza del Fondo.

La Regione si impegna a trasmettere al Ministero direttamente o per il tramite del Soggetto attuatore, tutta la documentazione comprovante l’ammissibilità delle spese di cui sopra.

ART. 13 (Economie)

Eventuali economie delle risorse assegnate, derivanti dall’attuazione degli interventi, verranno utilizzate nel rispetto delle procedure previste dalla delibera CIPE 25/2016.

Le economie di cui al comma 1 restano comunque nella disponibilità della Regione sino al completamento degli interventi … per garantire la copertura di eventuali imprevisti, ferme restando le procedure previste dalla delibera CIPE 25/2016.

ART. 14

L’attività di monitoraggio verrà svolta nel rispetto delle procedure previste per l’utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, che la Regione si impegna per quanto di competenza ad applicare direttamente o per il tramite del Soggetto attuatore.

Il Ministero si riserva di verificare con proprio personale, anche con ispezioni in loco, l’avanzamento del programma di cui all’allegato 2.

La Regione s’impegna a garantire al personale del Ministero ed a tutti gli organismi deputati alla verifica dell’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione l’accesso a tutta la documentazione amministrativa, tecnica e contabile connessa all’intervento finanziato.

La Regione si impegna altresì:

- a tenere un sistema di contabilità separata per gli interventi finanziati a valere sulle risorse del Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014/2020;

- ad inserire ed aggiornare i dati relativi al monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi nel rispetto di quanto previsto nel Sistema di Gestione e Controllo del Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020, dalla Circolare del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 1 del 5 maggio 2017, punto A.3), dalle Delibere CIPE 10 agosto 2016, n. 25, e 1 dicembre 2016, n. 54. I dati debbono essere inseriti ed aggiornati nel Sistema di monitoraggio indicato dal Ministero. La Regione si impegna a garantire, per il tramite del soggetto attuatore, la corretta alimentazione del Sistema di monitoraggio, in termini di completezza e validazione dei dati inseriti secondo le modalità operative e le specifiche tecniche del Sistema, in modo da permettere una efficace trasmissione dei dati inseriti nella Banca Dati Unitaria (BDU) gestita dal MEF-RGS-IGRUE;

- a prestare la massima collaborazione nelle attività svolte da tutti i soggetti incaricati dei controlli, ai vari livelli, sul Piano Operativo Infrastrutture MIT FSC 2014-2020 fornendo le informazioni richieste e gli estratti o copie dei documenti o dei registri contabili.

ART. 15 (Disposizioni finali)

Per tutto quanto non disciplinato dalla presente convenzione, valgono le diposizioni delle delibere CIPE 10 agosto 2016, n. 25, e 1 dicembre 2016, n. 54, del Sistema di gestione e controllo del Piano Operativo Infrastrutture MIT Fondo Sviluppo Coesione 2014-2020, della circolare del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 1 del 5 maggio 2017 e della normativa vigente in materia.

ART. 16 (Efficacia)

La presente Convenzione è immediatamente vincolante per la Regione, mentre lo sarà per il Ministero a seguito della registrazione del relativo decreto di approvazione da parte dei competenti organi di controllo.

(…)

IL PRESIDENTE

Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580, "Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura" come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23 ed in particolare l'art. 12 concernente la costituzione del Consiglio camerale;

Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 agosto 2011, n. 156 "Regolamento relativo alla designazione e nomina dei componenti del consiglio ed all’elezione dei membri della giunta delle camere di commercio in attuazione dell’articolo 12 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata dai decreti legislativi 15 febbraio 2010 n. 23 e 25 novembre 2016 n.

219”;

Richiamato il proprio decreto n. 25 del 25 febbraio 2013 recante "Attribuzione a ciascuna organizzazione sindacale o associazione di consumatori, o loro raggruppamento, dei punteggi di cui all'art. 9, comma 6 del D.M. 04/08/2011 n. 156, in attuazione dell'art. 12 della legge 29 dicembre 1993 n. 580, così come modificata dai decreti legislativi 15 febbraio 2010 n. 23 e 25 novembre 2016 n. 219";

Visto il Decreto Direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 23 giugno 2017 con il quale sono stati pubblicati i dati relativi al numero delle imprese, all’indice di occupazione, al valore aggiunto ed al diritto annuale per i settori individuati dal Decreto del 4 agosto 2011, n.155;

Vista la Delibera del Consiglio Camerale n.17 del 30/10/2017 della Camera di Commercio di Modena con la quale sono stati ripartiti i posti di Consigliere in rappresentanza dei settori economici e conseguente adeguamento dello Statuto camerale;

Rilevato:

- che il Consiglio della Camera di Commercio di Modena è composto di 22 (ventidue) consiglieri in rappresentanza dei settori economici provinciali secondo la ripartizione che segue:

Settori di attività economica Numero consiglieri Agricoltura

Industria Artigianato Commercio Cooperazione Turismo

Trasporti e spedizioni

1 (uno) 5 (cinque) 4 (quattro) 4 (quattro) 1 (uno) 1 (uno) 1 (uno)

Servizi alle Imprese 4 (quattro)

Totale 22 (ventidue)

- che, inoltre, del Consiglio Camerale fanno parte anche tre componenti, di cui due in rappresentanza, rispettivamente, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti e uno in rappresentanza dei liberi professionisti designato dai Presidenti degli ordini professionali riuniti presso la Camera di Commercio;

Preso atto che, con nota Prot. CCIAA n. 340 del 09/01/2018 il Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura didi Modena ha comunicato di avere avviato, mediante pubblicazione dell'avviso all'Albo Camerale e sul sito istituzionale dell’Ente, le procedure per la determinazione del grado di rappresentatività delle organizzazioni imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni dei consumatori, ai fini della nomina del Consiglio camerale, secondo le modalità stabilite dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 4 agosto 2011, n. 156;

Dato atto che, con nota Prot. 6119 del 19/03/2018, il Segretario Generale e Responsabile del procedimento della Camera di Commercio di Modena ha trasmesso al Presidente della Giunta regionale i dati e i documenti presentati dalle organizzazioni imprenditoriali, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni dei consumatori, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 5, comma 3, del citato D.M. 156/2011;

Visto il decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 94 del 24 marzo 1997 recante "Attribuzione a ciascuna organizzazione sindacale o associazione di consumatori, o loro raggruppamento, dei punteggi di cui all'art. 5, comma 6 del decreto 501/96 di attuazione dell'art. 12 comma 3 della legge 580/93 sul riordino delle C.C.I.A.A.";

Esaminata la documentazione trasmessa dalla Camera di Commercio e vista altresì la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, il Consumatore, la Vigilanza e la Normativa Tecnica - del 16/11/2011 prot. n. 217427 avente ad oggetto "decreto 4 agosto 2011, n. 156, di attuazione degli articoli 10 e 12 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23 recante “Riforma dell’ordinamento relativo alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell’articolo 53 della legge 23 luglio 2009, n. 99 - ulteriori indicazioni";

Dato atto che la fase procedimentale disciplinata dagli articoli 2, 3, 4 e 5 del D.M. 4 agosto 2011, n. 156 e riguardante l'acquisizione e la verifica della documentazione predisposta

esclusione dal procedimento rientrano nell'ambito della responsabilità di procedimento;

Preso atto della determina del Segretario Generale n. 80 del 28 febbraio 2018 con la quale è stata disposta l’esclusione dal procedimento delle associazioni CISL, UIL per il settore

“Organizzazioni sindacali”, e dell’associazione Adiconsum Emilia per il settore “Consumatori”, a seguito del mancato rispetto del termine per l’invio della documentazione di cui gli allegati C e D previsti dall’art. 3 del D.M. 156/2011;

Preso atto del verbale della seduta del 11/05/2018 del gruppo di lavoro istituito con determinazione n. 14282 del 09/11/2012, e successive modificazioni, del Direttore Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, con l'incarico di attendere agli accertamenti istruttori e alle valutazioni preordinate all'assolvimento degli adempimenti di cui all'art. 9 del D.M.

156/2011;

Rilevato che il quadro di ripartizione dei rappresentanti nel Consiglio Camerale nel numero determinato secondo i parametri e le modalità di computo di cui all’art. 9 del citato Regolamento n.

156/2011 e del decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 25 del 25/02/2013 è analiticamente esposto nel documento allegato parte integrante;

Preso atto che il novellato articolo 10 comma 6 della L. 29 dicembre 1993 n. 580, come modificato dal D.Lgs. 25 novembre 2016 n. 219, non prevede più che i presidenti degli ordini professionali si costituiscano in apposita consulta;

Ritenuto, conseguentemente, di dovere definire degli indirizzi, secondo le più recenti prassi dei rinnovi dei consigli camerali, rivolti alla Camera di Commercio di Bologna affinché possa provvedere alle procedure di designazione del rappresentante dei liberi professionisti;

Dato atto dei pareri allegati;

decreta:

a) di approvare il documento allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento nel quale si rileva il grado di rappresentatività di ciascuna organizzazione imprenditoriale nell'ambito del rispettivo settore di appartenenza;

b) di individuare i rappresentanti nel Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Modena, spettanti a ciascuna organizzazione imprenditoriale, organizzazione sindacale e associazione dei consumatori, o loro raggruppamento, come segue:

Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 1 Confagricoltura Modena

Confederazione Italiana Agricoltori di Modena Coldiretti Modena

SETTORE INDUSTRIA N. RAPPRESENTANTI

Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 5 CNA Associazione provinciale di Modena

Confindustria Emilia Area Centro

Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena Lapam Federimpresa Modena

Lega Interprovinciale cooperative e mutue di Modena

SETTORE ARTIGIANATO N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 4 CNA Associazione provinciale di Modena

Confesercenti provinciale di Modena Famiglia Artigiana Modenese

Lapam Federimpresa Modena

SETTORE COMMERCIO N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 4

CNA Associazione provinciale di Modena Confesercenti provinciale di Modena

Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena Li.Com Modena

Confcooperative Modena

Lega Interprovinciale cooperative e mutue di Modena

SETTORE TURISMO N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 1

CNA Associazione provinciale di Modena Confesercenti provinciale di Modena

Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena Li.Com Modena

SETTORE TRASPORTI E SPEDIZIONI N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 1

CNA Associazione provinciale di Modena Confindustria Emilia Area Centro

Famiglia Artigiana Modenese Lapam Federimpresa Modena

SETTORE CREDITO E ASSICURAZIONI N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 1

ABI ANIA

SETTORE SERVIZI ALLE IMPRESE N. RAPPRESENTANTI Org.ne Impr.le/Raggruppamento A 4

CNA Associazione provinciale di Modena Coldiretti Modena

Confagricoltura Modena

Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena Confcooperative Modena

Confesercenti provinciale di Modena Confindustria Emilia Area Centro Lapam Federimpresa Modena

Lega Interprovinciale cooperative e mutue di Modena

associazioni dei consumatori o loro raggruppamenti cui spetta designare i componenti come segue:

ORGANIZZAZIONI SINDACALI N. RAPPRESENTANTI

Organizzazione A 1

CGIL di Modena

ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI N. RAPPRESENTANTI

Raggruppamento A 1

Federconsumatori provinciale di Modena Movimento consumatori – sezione di Modena

d) di assicurare l'autonoma rappresentanza per le piccole imprese alle seguenti organizzazioni, riportata come da allegato A:

- per il settore Industria al raggruppamento A: CNA Associazione provinciale di Modena, Confindustria Emilia Area Centro, Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena, Lapam Federimpresa, Lega Interprovinciale cooperative e mutue di Modena;

- per il settore Commercio al raggruppamento A: CNA Associazione provinciale di Modena, Confesercenti provinciale di Modena, Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Modena, Li.Com Modena;

e) di approvare il documento allegato B, parte integrante del presente provvedimento, nel quale si definiscono le linee di indirizzo verso la Camera di Commercio di Modena per l’adozione delle procedure di designazione del rappresentante dei liberi professionisti;

f) di notificare ai sensi dell'art. 9 comma 1 lettera d) del D.M. 156/2011 il presente atto a tutte le organizzazioni imprenditoriali e sindacali e associazioni di consumatori che hanno effettuato le comunicazioni di cui agli artt. 2, 3 e 4 del decreto stesso;

g) di notificare il presente atto al Segretario Generale della Camera di Commercio di Modena ai fini della designazione del rappresentante dei liberi professionisti, di cui all’art. 10, comma 6, della Legge n. 580/1993;

h) di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

Il Presidente Stefano Bonaccini

I

Allegato A