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Allegato 1)

OPERAZIONI APPROVABILI

In attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1031/2017

TitoloFinanziamentopubblico Quotaprivati altri fondi pubblici TotalePunteggioesito FONDAZIONE ENAIP DON GIANFRANCO MAGNANI(RE) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE 73.056,00--73.056,0075,0Da approvare senza modifiche 260IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Emilia Romagna S.r.l. Impresa Sociale(BO) Nuove competenze per nuova occupazione: Operatore del Punto Vendita per l’area territoriale di Parma 73.056,00--73.056,0075,5Da approvare senza modifiche

146.112,00146.112,00 ggetto attuatore

Allegato 1) Operazioni approvabili

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Allegato 2)

OPERAZIONI FINANZIABILI

In attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1031/2017

TitoloFinanziamentopubblico Quotaprivati altrifondipubblici Totalecanale di finanziamento cUP 3890FONDAZIONE ENAIP DON GIANFRANCO MAGNANI(RE) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE 73.056,00--73.056,00FSE Asse I - OccupazioneE87D17000010009 260IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Emilia Romagna S.r.l. Impresa Sociale(BO) Nuove competenze per nuova occupazione: Operatore del Punto Vendita per l’area territoriale di Parma 73.056,00--73.056,00FSE Asse I - OccupazioneE97D17000060009

146.112,00146.112,00 Soggetto attuatore

Allegato 2) Operazioni finanziabili

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Allegato 3)

C ER TI FI C A Z IO N I R IL A S C IA TE

In attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 1031/2017

Titolo progettocertificazioneQualifica regionale di riferimentoUc da certificare3890FONDAZIONE ENAIP DON GIANFRANCO MAGNANI(RE) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Certificato di qualifica professionale (ai sensi della DGR 739/2013) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE UC 1UC 2UC 3UC 4260IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Emilia Romagna S.r.l. Impresa Sociale(BO) Operatore del punto venditaCertificato di qualifica professionale (ai sensi della DGR 739/2013) OPERATORE DEL PUNTO VENDITA UC 1UC 2UC 3UC 4 Soggetto attuatore

Allegato 3) Certificazioni rilasciate

zione e potenziamento delle linee ferroviarie - D.Lgs n. 422/97.

Addendum integrativo al contratto n. 4350/2011

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

1. di approvare l’allegato A alla presente deliberazio-ne, parte integrante della stessa, che costituisce un Addendum all’ “Atto Integrativo Rep. N. 4350 del 30 giugno 2011, sotto-scritto dalla Regione Emilia-Romagna e la società FER S.r.l., relativo agli interventi di potenziamento ed ammodernamen-to delle linee ferroviarie e del materiale rotabile, in meriammodernamen-to a modifiche di alcune modalità di liquidazione delle risorse per l’attuazione degli interventi di cui alla propria deliberazione n. 739/2011”;

2. di pubblicare, la presente deliberazione nel Bollettino Uf-ficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna;

3. di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa.

Allegato A

ADDENDUM INTEGRATIVO al Contratto di Programma

per la realizzazione degli interventi di potenziamento ed am-modernamento delle linee ferroviarie e del materiale rotabile di modifica di alcune modalità di liquidazione delle risorse

per l’attuazione degli interventi tra

REGIONE EMILIA-ROMAGNA e

SOCIETà FERROVIE EMILIA-ROMAGNA SRL L’anno duemiladiciotto il giorno ………. del mese di ………. in ………,

tra

la REGIONE EMILIA-ROMAGNA, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52 codice fiscale n. 8006590379, nella per-sona del ___________, nato a _____________ il ____________

nella sua qualità di ___________________________________, in forza di delibera della Giunta regionale n. ______ del ________

e

SOCIETà FERROVIE EMILIA-ROMAGNA SRL, con sede in ___________, Via ______________________

n. _____ codice fiscale n. __________________, rappresen-tata dal ______________________, nato ______________

il ________________ nella sua qualità di ____________________

Premesso:

- che il D.Lgs. n.422/97, e sue successive modifiche e integra-zioni, ha delineato il contesto normativo di riferimento dettando i principi, i tempi ed i modi del conferimento alle regioni ed agli

422/1997 – in materia di investimenti nel settore dei trasporti diretti al risanamento tecnico ed economico delle infrastruttu-re ferroviarie;

- che l’Accordo sopracitato riepiloga gli interventi e le risor-se di cui sopra ed in particolare:

- individua segnatamente, all'allegato 3, gli interventi attivabi-li - tra cui anche il materiale rotabile da acquisire - indicando i tempi di realizzazione, i soggetti coinvolti e i loro compiti, le risorse necessarie, le fonti di finanziamento certe, i tempi di erogazione e il suo periodo di validità;

- stabilisce i criteri ed i meccanismi per il trasferimento dei fondi alla Regione;

- impegna la Regione a trasferire al soggetto attuatore, le ri-sorse ricevute;

Richiamato specificamente l’art. 7, comma 6 di tale Accordo di Programma recante “Erogazione e trasferimento delle risorse”, per il quale “La Regione si impegna a trasferire le risorse ricevute al soggetto attuatore nei limiti espressamente necessari ad assicu-rare il corretto adempimento degli obblighi contrattuali connessi all’esecuzione dei lavori, ivi compresi, nei limiti dei risparmi di spesa dell’intero Accordo, gli oneri eventualmente conseguenti a contenziosi relativi agli interventi oggetto dello stesso”;

Viste:

- la propria deliberazione n. 739 del 30 maggio 2011, con la quale viene approvato lo schema di Atto Integrativo ai Contratti di Programma per la realizzazione degli interventi di potenzia-mento ed ammodernapotenzia-mento delle linee ferroviarie e del materiale rotabile, in merito a modifiche di alcune modalità di liquidazio-ne delle risorse per l’attuazioliquidazio-ne degli interventi;

- l’Atto Integrativo Rep. n. 4350 del 30 giugno 2011 sot-toscritto dalla Regione Emilia-Romagna e la società FER S.r.l.

relativo agli interventi di potenziamento ed ammodernamen-to delle linee ferroviarie e del materiale rotabile, in meriammodernamen-to a modifiche di alcune modalità di liquidazione delle risorse per l’attuazione degli interventi di cui alla propria deliberazione n. 739/2011;

- la determinazione n.12276 del 26 luglio 2017 con cui si è provveduto a concedere in favore di FER S.r.l. l’importo complessivo di € 3.821.049,06 in attuazione di quanto dispo-sto dall'”Accordo di Programma” D.Lgs. 422/97, sottoscritto il 18/12/2002 con il MIT (di cui alla Delibera di Giunta regiona-le n.415/2005), del successivo Accordo Integrativo sottoscritto in data 9 marzo 2012 (di cui alla Delibera di Giunta regionale n.183/2012), ove sono stati individuati gli interventi da realizza-re (Allegato 1) e della deliberazione di Giunta realizza-regionale n. 741 del 31 maggio 2017, in particolare per gli interventi:

1. “Realizzazione in autoproduzione di interventi di ade-guamento dei sistemi di protezione di passaggi a livello della linea ferroviaria Casalecchio-Vignola, quale attività propedeutica all’attrezzaggio del sistema di terra di sicurezza e segnalamen-to per il controllo della marcia del treno (S.S.T.-S.C.M.T.) per

€ 1.700.000,00”;

2. “Realizzazione in autoproduzione di interventi di ade-guamento dei sistemi di protezione di passaggi a livello della

tazione attestante la spesa di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 739/2011, in riferimento all’”Autoproduzione” di cui alla determina n. 12276/2017, mediante modifiche alle mo-dalità di liquidazione, di cui all’Atto Integrativo parte integrante della delibera stessa;

- l’esigenza di individuare la documentazione necessaria ai fini della certificazione della spesa a copertura dell’“autoproduzione”

di cui al punto precedente, nei seguenti documenti:

a) prospetto relativo al riepilogo della quantificazione inter-na dei costi sostenuti dalla FER relativi al persointer-nale, attestati dal Direttore Generale o RUP di progetto;

b) report attestante in maniera analitica i prelievi di magaz-zino, con evidenza del materiale prelevato e dello specifico costo unitario, attestato dal Direttore Generale o dal RUP del progetto;

c) prospetto di confronto spese a consuntivo che rappresen-ta le spese che sarebbero srappresen-tate sostenute in caso di contratto con ECM, come derivanti dal computo estimativo sulla base dei prezzi già stabiliti nel contratto con ECM stessa, e derivanti dall’offerta acquisita in sede della gara indetta nel 2009 e gli importi consun-tivati dall’autoproduzione FER;

Richiamati:

- il Contratto di Conferimento di ramo d'Azienda Repertorio n. 51850 stipulato in data 29 dicembre 2008, con il quale dalla data del 1 gennaio 2009, la FER S.r.l. è subentrata al Consor-zio ACT di Reggio Emilia, in seguito a Conferimento di ramo d’azienda (rete) nella concessione, in tutti i rapporti contrattua-li e a quant’altro attiene ai procedimenti, in itinere, che fanno capo a detti Atti e ai fondi di competenza regionale assegnati ad ACT;

- il Contratto per Cessione di ramo d'Azienda Repertorio n.

51031 stipulato in data 1 gennaio 2008, con il quale, da tale data, la FER S.r.l. è subentrata all’ Azienda ATCM S.p.A. di Modena in seguito a cessione di ramo d’azienda (rete) nella concessione, in tutti i rapporti contrattuali e a quant’altro attiene ai procedimen-ti, in itinere, che fanno capo a detti Atti e ai fondi di competenza regionale assegnati ad ATCM S.p.A.;

- il Contratto di Cessione di ramo d'Azienda Repertorio n.

51908 stipulato in data 29 gennaio 2009, con il quale dalla data dell'1 febbraio 2009 la FER S.r.l. è subentrata all’ Azienda ATC S.p.A. di Bologna - in seguito a cessione di ramo d’azienda (re-te) nella concessione, in tutti i rapporti contrattuali e a quant’altro attiene ai procedimenti, in itinere, che fanno capo a detti Atti e ai fondi di competenza regionale assegnati ad ATC S.p.A.;

Dato atto:

− che con propria deliberazione n. 270 del 3 marzo 2008, è stato approvato il subentro della FER S.r.l. all’ATCM S.p.A. – per cessione di ramo d’azienda - nella concessione per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria attinente la linea Modena-Sassuolo;

− che con proprie deliberazioni nn. 56 e 57 del 26 gennaio 2009, è stato approvato il subentro della FER S.r.l. rispettivamen-te: all’ Azienda ATC di Bologna per cessione di ramo d’azienda, nella concessione per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria

- che i subentri in parola sono intervenuti anche in coerenza con le previsioni di cui all'art.44 della L.R. 2 ottobre 1998, n.30 e ss.mm.ii, in merito alla costituzione di una unica società cui af-fidare la gestione dell'intera rete ferroviaria regionale;

- che la Società FER S.r.l. subentra quindi in tutti i menzio-nati atti contrattuali di ATCM S.p.A., ATC S.p.A. e del Consorzio ACT, oltreché in tutti gli obblighi, diritti ed impegni che i men-zionati atti comportano, ed in particolare tra questi, anche nella gestione dei sopra richiamati Contratti di Programma;

Vista la concessione trentennale, REP. 4440 del 31/1/2012 in favore di FER S.r.l., ai sensi dell’art. 18 della L.R. 30/98 per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria regionale, con decor-renza 1 febbraio 2012, approvata con propria deliberazione n.

93 del 30/01/2012;

Ritenuto che occorra pertanto recepire quanto sopra attra-verso uno specifico Addendum Integrativo all’ Atto Rep. N. 4350 del 30 giugno 2011 sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna e la società FER S.r.l. relativo agli interventi di potenziamento ed ammodernamento delle linee ferroviarie e del materiale rotabi-le, in merito a modifiche di alcune modalità di liquidazione delle risorse per l’attuazione degli interventi di cui alla propria deli-berazione n. 739/2011;

Vista segnatamente la deliberazione n. ____ del ____________

con la quale la Giunta regionale ha approvato le seguenti in-tegrazioni/modifiche all’ Atto Integrativo REP. n. 4350/2011, richiamato in premessa;

TUTTO CIò PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:

1. di integrare e meglio specificare la documentazione attestante la spesa di cui alla DGR 739/2011, in riferimento al-l’”Autoproduzione” di cui alla determina n. 12276/2017, mediante modifiche alle modalità di liquidazione, di cui all’Atto Integrati-vo parte integrante della delibera stessa;

2. di individuare la documentazione necessaria ai fini della certificazione della spesa a copertura dell’“autoproduzione” di cui al punto precedente, nei seguenti documenti:

a) prospetto relativo al riepilogo della quantificazione inter-na dei costi sostenuti dalla FER relativi al persointer-nale, attestati dal Direttore Generale o RUP di progetto;

b) report attestante in maniera analitica i prelievi di magaz-zino, con evidenza del materiale prelevato e dello specifico costo unitario, attestato dal Direttore Generale o dal RUP del progetto;

c) prospetto di confronto spese a consuntivo che rappresen-ta le spese che sarebbero srappresen-tate sostenute in caso di contratto con ECM, come derivanti dal computo estimativo sulla base dei prezzi già stabiliti nel contratto con ECM stessa, e derivanti dall’offerta acquisita in sede della gara indetta nel 2009 e gli importi consun-tivati dall’autoproduzione FER.

Bologna, lì ________________

per la Regione Emilia-Romagna _______________________

per la Società FER Srl ______________________________

to (BO). Proroga del termine di ultimazione dell'intervento di messa in sicurezza con riduzione del rischio dell'area Raz-zaboni - CUP D52I12000040002

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste le proprie deliberazionie n. 1849 del 12 dicembre 2011, n. 1027 del 7 luglio 2014, n. 1996 del 30 novembre 2015, n. 470 del 4 aprile 2016, n. 701 del 16 maggio 2016 e n. 2258 del 21 di-cembre 2016;

Considerato che:

- il Comune di San Giovanni in Persiceto (BO), con nota prot.

n. 20433 del 10 maggio 2018, acquisita agli atti del competente Servizio regionale con Prot. n. PG.2018.0337797 del 10 maggio 2018 ha comunicato che:

- anche a causa di condizione meteoriche non favorevoli (scarsità d’acqua), delle 4-5 campagne di monitoraggio previste ne sono state ad oggi effettuate 3;

- sulla base delle somme già impegnate per tali attività si ritie-ne possano essere effettuate altre due campagritie-ne di monitoraggio, al fine di mantenere un controllo sullo stato delle acque sotter-ranee in attesa dei lavori sull’area di MISE previsti per il 2019;

- per la conclusione delle attività di monitoraggio ha quindi chiesto una proroga al 31 maggio 2019;

Considerato di condividere le motivazioni addotte dal Co-mune di San Giovanni in Persiceto (BO) nella citata nota prot.

n. 20433;

Ritenuto pertanto di prorogare al 31 maggio 2019 il termi-ne di conclusiotermi-ne delle attività itermi-nerenti l'intervento in oggetto, al solo fine di completare il monitoraggio post operam previsto nel progetto;

Dato atto che la copertura finanziaria dell'intervento in og-getto è assicurata come segue:

- dalla propria deliberazione n. 454 del 29 marzo 2016 con cui la spesa di € 260.289,25 è stata reimputata al n. 1997 d’impegno del Capitolo 37374 “Finanziamenti a favore dei soggetti pubblici attuatori di interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree pubbliche o soggette ad uso pubblico (art.

196, comma 1, lett. c), D. Lgs. 152 del 3 aprile 2006)” del bilan-cio finanziario gestionale 2016 – 2018, anno di previsione 2016;

- dalla propria deliberazione n. 457 del 26 marzo 2018 con cui la spesa di € 205.279,55 è stata reimputata al n. 3558 d’impegno del Capitolo 37374 “Finanziamenti a favore dei soggetti pubblici attuatori di interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree pubbliche o soggette ad uso pubblico (art.

196, comma 1, lett. c), D. Lgs. 152 del 3 aprile 2006)” del bilan-cio finanziario gestionale 2018 – 2020, anno di previsione 2018;

Visti:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione 29 dicembre 2008 n. 2416 avente per oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e fun-zionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali.

gli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss. mm. ii.;

- il D. Lgs. 10 agosto 2014, n. 126 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei lo-ro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss. mm. ii.;

- la legge 13 agosto 2010, n. 136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in ma-teria di normativa antimafia” e ss. mm.;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n. 4 re-cante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- il D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi an-timafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss. mm.;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 93 del 29 gennaio 2018 aven-te per oggetto: “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018–2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazio-ne degli obblighi di pubblicaziol'applicazio-ne previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corru-zione 2018-2020”;

Richiamate le proprie deliberazioni n. 56 del 25 gennaio 2016, n. 270 del 29 febbraio 2016, n. 622 del 28 aprile 2016, n. 702 del 16 maggio 2016, n. 1107 del 11 luglio 2016, n. 121 del 06 febbraio 2017 e 150 del 5 febbraio 2018;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017;

Viste altresì le circolari del Capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della DGR n. 468/2017

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della co-sta, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi;

delibera:

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendo-no integralmente richiamate:

1) di prorogare al 31 maggio 2019 il termine per la conclu-sione dell’intervento di “Messa in sicurezza con riduzione del

sto nel presente atto, alle disposizioni tecnico – procedurali ed amministrativo – gestionali indicate nelle citate proprie delibera-zioni n. 1027 del 7 luglio 2014, n. 1996 del 30 novembre 2015, n. 470 del 4 aprile 2016, n. 701 del 16 maggio 2016 e n. 2258

4) di dare atto altresì che il presente provvedimento sarà tra-smesso al Comune di S. Giovanni in Persiceto (BO);

5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uf-ficiale della Regione Emilia–Romagna Telematico.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 MAG-GIO 2018, N. 800

Approvazione del piano di prelievo del capriolo in selezione - Stagione venatoria 2018 -2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezio-ne della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"

e successive modifiche ed in particolare l’art. 18 nel quale ven-gono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del calendario ve-natorio per i territori di competenza;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994 n. 8 recante “Dispo-sizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città me-tropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività vena-toria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni ammi-nistrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazio-ne delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

- le deliberazioni di Giunta regionale:

- n. 2185 del 21 dicembre 2015 con la quale si è prov-veduto, tra l'altro, ad istituire dal 1 gennaio 2016, presso la Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività fauni-stico-venatorie, i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca per ciascun ambito provinciale a fronte delle nuove funzioni di competenza regionale definite dagli artt. 36-43 della citata L.R.

n. 13/2015;

- n. 2230 del 28 dicembre 2015 con la quale, tra l'altro, è stata fissata al 1 gennaio 2016 la decorrenza delle funzio-ni ammifunzio-nistrative oggetto di riordino ai sensi dell'art. 68 della predetta L.R. n. 13/2005 tra le quali quelle relative al settore

“Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'at-tività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca

nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura”;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Leg-ge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale n. 1 del 26 febbraio 2016 “Modi-fiche alla Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 'Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attivi-tà venatoria” in attuazione della Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e dispo-sizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, con la quale si è proceduto ad una razionalizzazione della materia in relazione all’accentramento a livello regionale dell'esercizio di tali funzioni sopra esplicitato, ed in particolare l'art. 60 recante “Disposizioni finali in ordine al subentro delle funzioni da parte della Regione Emilia-Romagna” che preve-de al comma 1 che i Piani faunistico-venatori provinciali hanno efficacia fino alla data di approvazione del Piano faunistico-ve-natorio regionale;

Richiamati in particolare della sopracitata Legge Regiona-le n. 8/1994, come modificata dalla predetta Legge RegionaRegiona-le n. 1/2016:

- l’art. 3 che attribuisce alla Regione la competenza all'eserci-zio di funall'eserci-zioni di programmaall'eserci-zione e pianificaall'eserci-zione ed individua, quali strumenti delle medesime, la Carta regionale delle vocazioni faunistiche del territorio, il Piano faunistico-venatorio regiona-le ed i piani, i programmi ed i regolamenti di gestione faunistica delle aree protette di cui alla L.R. n. 6/2005;

- l’art. 56 relativo alla gestione venatoria degli ungulati, il quale, pur demandando la disciplina della materia ad apposito re-golamento, al comma 2 dispone quanto segue:

- il prelievo venatorio degli ungulati, con eccezione del cin-ghiale, è consentito esclusivamente in forma selettiva secondo le

- il prelievo venatorio degli ungulati, con eccezione del cin-ghiale, è consentito esclusivamente in forma selettiva secondo le