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Capitolo 2. Beni Culturali e nuove tecnologie

2.4 Europeana

Europeana è la piattaforma digitale della Commissione Europea allo scopo di rendere accessibile il patrimonio culturale attraverso un unico punto di accesso. Grazie alla piattaforma, i cittadini e le industrie culturali e creative (ICC) possono accedere alla cultura europea per diversi scopi. Può essere utilizzato da una molteplicità di utenti come insegnanti, artisti, istituzioni culturali ma anche da chiunque cerchi informazioni sulla cultura101. Infatti, il piano strategico di

Europeana si dispiega in quattro pilastri fondamentali che coinvolgono diversi stakeholders, quali: utenti, organizzazioni culturali, policy-makers, specialisti multimediali e istituzioni turistiche.

La “Biblioteca digitale europea” è stata lanciata nel web a novembre 2008, ma a causa del sovraccarico di visite nel primo giorno online, la piattaforma fu temporaneamente chiusa in quanto i server non erano predisposti a supportare l’accesso di 10 milioni di utenti all’ora; il rilancio del sito fu nel gennaio del 2009102.

La mission di Europeana è quella di trasformare il mondo con la cultura. Vi è la volontà di sviluppare la ricca eredità europea e facilitare l’uso da parte delle persone per scopi di lavoro, studio o diletto. Per questi motivi è stata condotto un report sulla

101 https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/europeana-european-digital-library-all [ultima

cons. 09-12-2019].

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pubblica consultazione della piattaforma al fine di migliorarne sempre più l’usabilità nel futuro.

L’analisi rivela che due terzi degli intervistati considerano Europeana come fonte di creazione di valore perché permette l’accesso al patrimonio culturale di tutta Europa e propone un formato standardizzato che raccoglie le descrizioni delle opere andando a facilitare anche la creazione di una rete di professionisti del patrimonio digitale. La piattaforma ha contribuito fortemente allo sviluppo digitale dei beni culturali in Europa. Ha rafforzato la cooperazione, la standardizzazione e interoperabilità dei metadati, dati aperti e ha affrontato il tema riguardante il copyright. Più della metà degli intervistati individuano una serie di questioni e problemi alla quale Europeana dovrà far fronte in futuro. Ad esempio la qualità del materiale disponibile, la sensibilizzazione e funzionalità delle strutture di ricerca. La stessa analisi si propone anche di valutare possibili scenari futuri rispondendo alle esigenze sollevate dal campione di intervistati. Questi prevedono nuove funzionalità come la ricerca multilingue e nei testi la presentazione dei contenuti secondo aree tematiche e in generale un migliore supporto per coloro che forniscono i contenuti103.

Ad oggi, Europeana Collections permette l’accesso ad oltre 50 milioni di voci digitalizzate grazie a metodi di ricerca e filtri che aiutano l’utente a trovare ciò che sta cercando. Le collezioni tematiche riguardano: arte, fotografia, moda, musica e Prima Guerra Mondiale. Le informazioni raccolte vengono organizzate secondo gallerie tematiche come archeologia, architettura, arti performative, sport, viaggi e molto altro. Inoltre, per mettere in luce le informazioni raccolte è stato creato un blog all’interno della quale vengono condivise storie che ruotano attorno a diverse tematiche provenienti da Europeana Collections104.

Europeana costituisce una delle più vaste collezioni digitali al mondo e si differenzia per la disponibilità di materiale in 37 lingue. Inoltre, la piattaforma ha facilitato le partnership con altre istituzioni culturali e ciò ha portato all’aumentato del proprio pubblico.

103 https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/summary-report-public-consultation-

europeana-europes-digital-platform-cultural-heritage [ultima cons. 09-12-2019].

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La diversità degli utenti e i loro interessi costituiscono un sfida nel soddisfare le diverse esigenze mirando al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il contenuto caricato è in grado di soddisfare le varie tipologie di utenti ma le funzionalità di ricerca devono essere perfezionate. Questo perché, nonostante la presenza di filtri che aiutano nello svolgimento della ricerca, si è evidenziata una carenza di pertinenza dei risultati che non soddisfano gli utenti. Ciò è dovuto alla mancanza di traduzione dei metadati che portano a delle incongruenze durante la ricerca nelle diverse lingue105.

In termini di efficienza, la struttura di aggregazione è incentrata su domini e aggregatori nazionali che portano dati da 3700 istituzioni. Queste lavorano con aggregatori che armonizzato i dati e successivamente vengono trasmessi alla piattaforma. Ne consegue un carico di lavoro complesso in cui, spesso, la pubblicazione e l’aggiornamento dei dati presentano ritardi o problemi di comunicazione tra le parti. Nasce così la necessità di creare strumenti per l’aggiornamento dei metadati. Gli obiettivi per il futuro saranno quelli di migliorare e creare un’infrastruttura tecnica e strumenti all’avanguardia che facilitino l’accesso da parte delle istituzione alla piattaforma con contenuti e metadati di qualità. In secondo luogo, migliorare la reperibilità dei materiali e consolidare gli aspetti multilingue per agevolare l’utente nella ricerca dell’informazione, indipendentemente dalla lingua originale del contenuto. Infine, non meno importante, deve essere garantita la qualità dei servizi offerti e qualità dei dati. Come possiamo comprendere, il primo pilastro sulla quale si fonda parte della strategia della piattaforma riguarda l’aggregazione del contenuto. Il secondo aspetto richiama il concetto di accessibilità della conoscenza e il terzo pilastro riguarda l’accessibilità da un punto di vista fisico, ovvero, la possibilità di reperire contenuti quando e dove vogliamo. L’ultimo aspetto concerne la partecipazione degli utenti al patrimonio culturale.

Malgrado i limiti appena citati, Europeana ha creato un ecosistema di aggregatori nella quale le realtà culturali hanno svolto un ruolo importante nel consentire l’accesso al patrimonio digitalizzato. Il fine ultimo è la creazione omogenea di

105 Commissione Europea, Report from the Commission to the European Parliament and the Council on the evaluation of Europeana and the way forward, Brussels, 2018, pp. 1-9, qui p.1.

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contenuti intelligenti che possano essere impiegati nei settori dell’istruzione, della creatività e della ricerca106.