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PARTE II Il caso pratico

CAP 5 Il caso: l’evoluzione dello SRI all’interno del sistema bancario ne

5.1.2 L’Europa

5.1.2.3 EUROSIF

Abbiamo preso ancora una volta in considerazione i rapporti Eurosif, dato che ci danno una visione generale di quale sia lo stadio e l’avanzamento delle pratiche SRI in Europa.

Da diversi anni gli approcci agli investimenti sostenibili stanno avendo un forte impulso in Europa, come dimostrato dall’ultimo rapporto Eurosif e dai rapporti precedenti.

La gamma di strategie di investimento sostenibile o responsabile va dalla semplice exclusion a strategie più complesse che prendono in considerazione le problematiche ESG o coinvolgono gli organi regolamentari delle società. Proprio la ricchezza e la varietà dello SRI sono la forza di questo settore, e gli investitori

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continuano a mostrare creatività nello sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi approcci.

La naturale rapida evoluzione del settore, combinata ad un elevato grado di innovazione, e la frammentazione delle aspettative per il futuro rappresentano la vera sfida futura dello SRI in Europa, in particolare quando si tratta di standardizzazione e comparabilità. Pertanto la crescente attenzione verso lo SRI da parte degli stakeholder non è una sorpresa.

Come delineato dalla figura tutte e sette le strategie SRI identificate da Eurosif sono in crescita. Pur non entrando nel dettaglio delle strategie, in quanto già descritte nell’impianto teorico del capitolo 1, possiamo sottolineare che l’utilizzo delle varie strategie varia da paese a paese e vi sono notevoli differenze di crescita a livello nazionale.

Grafico 20 sviluppo delle strategie considerate da Eurosif dal 2011 al 2013

Fonte: Eurosif Study 2014, pag.10

Vediamo alcune delle caratteristiche principali del mercato europeo che vengono sottolineate da EUROSIF. 48.045 283.081 2.132.394 3.584.498 3.164.066 1.762.687 8.750 58.961 353.555 3.633.794 6.853.954 5.232.120 3.275.930 20.269 0 1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 6.000.000 7.000.000 Sustainability themed Best-in-class Norms-based-screening Esclusion ESG integration Engagement Impact investing 2013 2011

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Grandezza e crescita del mercato

Secondo eurosif agli inizi del 2010 il mercato SRI aveva raggiunto i 5 miliardi di €, allocati rispettivamente per 1 200 000 € nello SRI caratteristico e per 3 800 000 € nello SRI non caratteristico. Questi valori, che già di per se sembrano elevati, hanno visto un ulteriore aumento negli ultimi anni, dovuto a nuove e più sofisticate pratiche SRI e alla sempre maggiore attenzione del pubblico e degli investitori istituzionali per le pratiche di investimento sostenibile. Sebbene importati differenze tra paese e paese risulta che tutte le strategie sono in continua crescita con un tasso annuo di crescita sempre positivo. Solo nel 2007-2009 alcuni strumenti per la diffusione dello SRI hanno avuto una crescita negativa, dovuta alle sfavorevoli congiunture del mercato, che comunque nel lungo periodo hanno dato allo SRI la spinta necessaria per diventare il fenomeno collettivo che è adesso. Caratteristiche degli investitori

La crescita impressionante dello SRI in Europa, proprio come nelle relazioni degli anni precedenti, è da attribuire agli investitori professionali. La ripartizione complessiva tra vendite al dettaglio e quelle attribuite ad investitori professionali è inclinata a favore di quest’ultimi, che rappresentano circa il 96 % degli investimenti totali. Questi investitori sono particolarmente presenti in alcuni dei più grandi mercati europei quali Paesi Bassi e Regno Unito. Vediamo in figura quali sono gli investitori istituzionali che investono in SRI.

Grafico 21 quota di investimenti SRI per tipologia di investitori istituzionali

Fonte: Eurosif Study 2010, pag. 16

12% 20% 0% 1% 2% 1% 64% insurance company

universities and other academics public authorities and

governments NGO and foundations

corporate/occupational pension fund

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Notiamo una notevole prevalenza dei fondi pensione, a cui seguono le università e le strutture accademiche e le compagnie di assicurazione. Per tutti gli altri investitori risulta un volume di affari quasi irrilevante.

Nonostante questo possiamo sottolineare che dal 2008 la quota degli investitori al dettaglio è incrementata in quasi tutti i paesi europei. Questo indica chiaramente una crescita della domanda da parte degli investitori al dettaglio che cercano opzioni di investimento sostenibili, così come questa crescita influenza anche le pratiche di investimento degli HNWI (High Net Worth Individual130). Per quanto

riguarda quest’ultimi Eurosif mostra che le strategie SRI rappresentano una buona opportunità di investimento (e lo è stata soprattutto negli anni della crisi finanziaria), e questo deve necessariamente essere interpretato come un segnale positivo per la crescita futura delle pratiche SRI.

Infine gli studi Eurosif sottolineano anche che gli investitori al dettaglio sono sempre più consapevoli delle offerte relative ai prodotti sostenibili, ma spesso sono ostacolati nelle loro operazioni dai canali di vendita, che non sono adatti alla vendita di determinati prodotti. Per questi notevoli sforzi sono stati messi in atto, specialmente negli ultimi anni, per rendere i prodotti SRI sempre più accessibili agli investitori comuni.

Asset allocation

In questo caso ci concentriamo su quali sono gli strumenti che vengono usati per mettere in atto investimenti sostenibili. Vediamo in figura la divisione per asset allocation dello SRI in ogni paese.

Notiamo che la maggior parte degli strumenti utilizzati sono equity e bond, seppur con notevoli differenze tra paese e paese.

130 Soggetti con un alto patrimonio netto. Anche se non esiste una definizione chiara comunemente vengono inclusi in questa categoria tutti i soggetti i cui patrimonio supera il milione di Dollari. Sono ulteriormente classificati in very-HNWI e ultra-HNWI.

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Grafico 22 Divisione dello SRI per asset allocation nei vari paesi europei

Fonte: Eurosif Study 2014, pag.31

Driver di mercato e trend futuri

Sottolineiamo quali sono i driver che guidano la crescita dello SRI e che ne comporteranno un sviluppo in futuro. In figura vediamo i cambiamenti nei driver di mercato tra il 2012 e il 2014, catalogati secondo un sistema di punteggi relativo (tutti i valori si basano sulla domanda degli investitori al dettaglio in quanto è il driver più piccolo).

Grafico 23 sviluppo dei driver di mercato dello SRI dal 2012 al 2014

Fonte: Eurosif Study 2014, pag. 33

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

equity bonds alternative monetary/deposit

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 demand from istitutional investors

legislative materiality notion of fduciary duty external pressure international initiative demand from retail investors

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La domanda da parte degli investitori istituzionali risulta ancora una volta la più importante anche se ha subito una diminuzione negli ultimi 2 anni. Seguono quasi a pari merito tutte le altre categorie alcune delle quali in aumento e alcune in diminuzione. Sembra quindi che l’attenzione per lo SRI si stia spostando verso altri settori.

L’incertezza che rimane per gli anni a venire è il ruolo del settore privato, come dimostra il basso punteggio, addirittura in diminuzione, della domanda al dettaglio. Ci sono comunque in atto numerose strategie da parte di banche e fondi pensione per l’incremento di questo settore e quindi si presume per i prossimi anni un suo ulteriore sviluppo e rafforzamento.

Conclusioni

Lo studio SRI 2014 va a confermare le tendenze già sottolineate negli studi precedenti, cioè il fatto che tutte le strategie e le pratiche SRI continuino a crescere. E questo non può essere che un buon auspicio per quello che ci aspettiamo in futuro, cioè un ulteriore sviluppo di questo settore, che va sempre più ad interare e sostituire quello tradizionale.

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