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EVOLUZIONE E CONTROLLO DELLA FLORA INFESTANTE

Nel documento AGRICOLTURA CONSERVATIVA (pagine 58-64)

Tabella 11.1 - Metodo Braun-Blanquet (mod. Barralis 1976).

Figura 11.1 - Superfi cie

% media stimata coperta dalle infestanti sul frumento nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.2 - Numero medio di specie infestanti sul frumento nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.3 - Indice di densità d’infestanti (Braun-Blanquet mod.

Barralis) sul frumento nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

25

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

n° specie

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

Indice B-B Barralis (0-5)

Per il frumento il dato medio sia del numero di specie presenti sia della superfi cie percentuale coperta dalle infestanti risulta non dissimile statisticamente nelle due forme di gestione, an-che se i dati risultano tendenzialmente superiori nel conservativo in entrambi i casi. Per l’in-dice di densità d’infestanti (B-B Barralis) la gestione conservativa risulta signifi cativamente più alta nel rispetto alla gestione convenzionale (rispettivamente 5 = densità >50 pp/m2 e 3 = densità compresa tra 3 e 20 pp/m2).

Figura 11.4 - Superfi cie

% media stimata coperta dalle infestanti sul mais nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.5 - Numero medio di specie infestanti sul mais nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.6 - Indice di densità d’infestanti (Braun-Blanquet mod.

Barralis) sul mais nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

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n° specie

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

Indice B-B Barralis (0-5)

Per la coltura del Mais sia il numero di specie, sia l’indice di densità, sia la percentuale di su-perfi cie coperta dalle infestanti risultano tendenzialmente superiori nella gestione conserva-tiva rispetto a quella convenzionale, pur senza diff erenze statisticamente signifi cative (Figure 11.4, 11.6, 11.7). Risultano invece signifi cativamente diversi tra le tre aziende prese in esame tut-ti i parametri elaboratut-ti, con ValleVecchia numericamente intermedia tra SasseRami (incidenza superiore) e Diana (inferiore) Figura 11.7.

Figura 11.7 - Confronto tra le tre aziende di Veneto Agricoltura per i parametri di valutazione della presenza

Numero totale di casi Statistica del test Gradi di libertà

Sign. asintotica (test a 2 vie) Test di Kruskal-Wallis a campioni indipendenti

22 8.331 2 0.016

n spp tot

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

1

Numero totale di casi Statistica del test Gradi di libertà

Sign. asintotica (test a 2 vie) Test di Kruskal-Wallis a campioni indipendenti

22 8.492 2 0.014

copertura

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

5

0 DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

Indice B-B Barralis (0-5)

b

a

ab

Per quanto riguarda la soia il numero di specie risulta simile nelle due forme di gestione (Fig.

11.9) mentre la percentuale di copertura (Fig. 11.8) risulta decisamente superiore nella gestione conservativa con una diff erenza statisticamente signifi cativa tra la media di 44.8% del conser-vativo e 13.1% del convenzionale.

Figura 11.8 - Superfi cie

% media stimata coperta dalle infestanti sulla soia nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.9 - Numero medio di specie infestanti sulla soia nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

Figura 11.10 - Indice di densità d’infestanti (Braun-Blanquet mod.

Barralis) sulla soia nel biennio 2015-2016 nelle aziende di Veneto Agricoltura.

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

% superficie

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

5

DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

Per quel che riguarda l’indice di densità Barralis, le due gestioni non diff erivano tra di loro mentre tra le tre aziende si sono registrati valori signifi cativamente diversi (Fig. 11.11), maggio-ri a Diana maggio-rispetto a Sasse Rami e ValleVecchia.

Considerazioni fi nali

In conclusione, dai rilievi eseguiti nei due anni (2015-2016) si nota l’elevata variabilità delle comunità di infestanti tra le diverse aziende e i diversi appezzamenti, anche condotti con ana-loga gestione.

Nel caso della soia e del frumento, alcuni parametri come la percentuale di copertura, nel pri-mo caso e l’indice di densità nel secondo, sono risultati signifi cativamente più elevati nelle coltivazioni in conservativa rispetto alle convenzionali.

Il numero di specie infestanti non ha invece mostrato un chiaro andamento probabilmente per la variabilità spaziale e temporale insita nelle comunità d’infestanti, dovuta anche alle diff e-renze pedoclimatiche aziendali che hanno spesso reso più accentuata la diff erenziazione tra aziende piuttosto che tra le diverse gestioni agronomiche.

Tra le problematiche proprie della conservativa c’è tipicamente il rischio di diff usione delle infestanti perennanti che tendono ad aumentare con i regimi sodivi. Tale diff erenza è più evi-dente in frumento e soia. In generale si è visto che per aff rontare e limitare la diff usione delle infestanti risulta necessario intervenire in modo effi cace e tempestivo, e porre particolare at-tenzione alle situazioni più problematiche.

BIBLIOGRAFIA

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Beckie HJ, Leeson JY, Thomas G, Hall LM, Brenzil CA (2008). Risk Assessment of weed resi-stance in the Canadian Prairies. Weed Technology 22, 741-746

Chauhan BS, Singh RG, Mahajan G (2012). Ecology and management of weeds under conser-vation agriculture: a review. Crop Protection 38, 57-65

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Stanton RA, Pratley JE, Hudson D, Dill GM (2008). A risk calculator for glyphosate resistance in Lolium rigidum (Gaud.). Pest Management Science 64, 402-408

Figura 11.11 - Confronto tra le tre aziende di Veneto Agricoltura della densità d’infestanti (Braun-Blanquet mod.

Barralis) sulla soia nel biennio 2015-2016.

5

4

3

2

1

0 DIANA SASSE RAMI VALLEVECCHIA

Indice B-B Barralis (0-5)

ab a

b

I lombrichi sono noti per l’infl uenza positiva sull’evoluzione della sostanza organica e sulla struttura dei suoli. Svolgono inoltre un ruolo centrale sul funzionamento ecologico degli agro ecosistemi. Le gallerie scavate dai lombrichi permettono una rapida circolazione dell’acqua, assicurano l’areazione in condizioni di alto contenuto idrico e rappresentano la via preferen-ziale per lo sviluppo delle radici in profondità.

La densità di lombrichi nel suolo e la loro biomassa dipendono dalla quantità di nutrimento di-sponibile come la sostanza organica e i microrganismi, che a loro volta dipendono dalla quan-tità e qualità dei residui colturali, dall’utilizzo di cover crops e dalle lavorazioni adottate. Gli Attinomiceti, ad esempio, aumentano di 6-7 volte durante il passaggio del terreno nel tratto intestinale dei lombrichi, ed insieme con altri microrganismi giocano un ruolo importantis-simo nella decomposizione della sostanza organica e nella sintesi di humus. Altri organismi, come i funghi micorrizici, giocano invece un ruolo importante nella disponibilità di principi nutritivi, come ad esempio il fosforo, altrimenti immobilizzato nel terreno. Inoltre i microrga-nismi producono ormoni di crescita e composti che stimolano lo sviluppo radicale, miglioran-do struttura, aereazione, capacità d’infi ltrazione e capacità di ritenzione idrica del suolo, oltre a creare un substrato con minore incidenza di patogeni e malattie delle piante.

SCHEDA 12

Nel documento AGRICOLTURA CONSERVATIVA (pagine 58-64)