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FASCICOLO DELL’OPERA ED ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L’attività di progettazione dei sistemi contro la caduta dall’alto per le fasi manutentive di un

Nel documento La sicurezza nei lavori sulle coperture (pagine 84-87)

E DEI PROGETTISTI

4. FASCICOLO DELL’OPERA ED ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L’attività di progettazione dei sistemi contro la caduta dall’alto per le fasi manutentive di un

edificio trova la sua sintesi nell’elaborazione del Fascicolo dell’Opera e, in particolare, del cosiddetto “elaborato tecnico della copertura”. Il Fascicolo dell’Opera, infatti, ha lo scopo di identificare gli eventi potenzialmente dannosi per gli attori della manutenzione associati alle particolari situazioni ambientali in cui si troveranno ad operare. Conseguentemente contiene l’individuazione delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera (tra cui i siste-mi anticaduta) e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera.

Ai sensi del d.lgs. n. 81/2008, il Fascicolo dell’Opera viene predisposto dal coordinatore per la progettazione e adeguato dal coordinatore per l’esecuzione. Durante la vita utile dell’im-mobile, inoltre, il fascicolo deve essere aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche che intervengono sull’opera stessa. Si può notare quindi come le figure coinvolte nella redazione e aggiornamento del fascicolo dell’opera siano molteplici, ma, ordinaria-mente, nessuna di queste possieda le competenze tecniche specifiche oggettivaente necessa-rie per la progettazione e verifica di sistemi di prevenzione e protezione contro le cadute dal-l’alto da installare sulle coperture. Lo specialista evocato nel precedente paragrafo, quindi, può essere coinvolto durante le fasi di progettazione di tali sistemi per l’elaborazione di un nuovo Fascicolo dell’Opera, sia nel caso di aggiornamento del documento stesso.

Nello specifico si può considerare l’elaborato tecnico della copertura come la parte del fascicolo appositamente dedicata alla progettazione della sicurezza dei lavori su copertu-ra, per la quale richiedere l’intervento dello specialista. Questo documento, normato a livello regionale ma non a livello nazionale, contiene, generalmente, il progetto dei siste-mi di prevenzione e protezione contro la caduta dall’alto con le relative caratteristiche, il progetto di installazione con le specifiche tecniche per il fissaggio sulle strutture, le rela-zioni di calcolo o di prova, la documentazione rilasciata dal fabbricante, la dichiarazione della conformità di corretta installazione e di messa in servizio rilasciata dall’installatore.

I contenuti vengono esplicitati sia attraverso una relazione tecnica del sistema, nella quale sia evidenziato in modo puntuale il rispetto delle misure di prevenzione e protezione, sia attraverso opportuni elaborati grafici in cui sono indicate le caratteristiche e l’ubicazione dei percorsi, degli accessi, degli elementi protettivi per il transito e l’esecuzione dei lavo-ri. Alla luce delle differenze di approccio regionali, nonostante alcune regioni forniscano

Figura 2 - Esempio di elaborato grafico per progettazione sistemi anticaduta (fonte www.coperturasicura.toscana.it/)

on-line esemplificazioni virtuose a supporto della progettazione dei sistemi (vedi figura 2), sarebbe opportuna una normativa nazionale che unificasse i contenuti e le modalità di redazione dell’elaborato tecnico della copertura, agevolando il lavoro dei diversi attori coinvolti (specialista, installatore, manutentore). Inoltre, le normative regionali, non chia-riscono in modo univoco chi ha l’onere di elaborare tale documento, indeterminatezza che ha come conseguenza la difficoltà di individuare, all’interno del team di progettazione, un tecnico con specifiche competenze nel settore.

L’integrazione all’interno del fascicolo dell’opera dell’elaborato tecnico della copertura fornisce, inoltre, attraverso una maggiore completezza della documentazione a corredo, una più circostanziata analisi e valutazione del rischio a disposizione dei futuri manuten-tori che consente loro di migliorare altresì la percezione del rischio esistente e di acquisi-re informazioni concacquisi-retamente utili riguardo alle modalità di accesso e fruizione in sicu-rezza della copertura.

Il processo informativo degli interessati è inoltre oggi facilitato dalla tecnica progettuale di Building Information Modeling (BIM) -oggetto di ricerche applicative anche in questo settore- la quale, grazie ad una rappresentazione 3D del manufatto, è in grado di descri-verne in modo più immediato ed intuitivo le problematiche contestuali di sicurezza manu-tentiva [4, 5].

Questa tecnica consente infatti uno studio accurato delle postazioni di lavoro e un più effi-cace passaggio di informazioni tramite elaborati grafici realistici. Il BIM può quindi

diven-Figura 3 - Modellazione BIM di sistemi anticaduta per il cantiere (fonte: SINECO S.p.A.).

tare un utile strumento per la progettazione dei sistemi di prevenzione e protezione contro la caduta dall’alto non solo da coperture ma anche in fase di realizzazione di opere complesse o infrastrutturali, come già sperimentato (vedi figura 3).

5. CONCLUSIONI

La necessità e l’obbligo di installazione di sistemi di protezione contro la caduta dall’alto sulle coperture degli edifici hanno portato a numerose prescrizioni tecniche per la progetta-zione degli stessi, in assenza tuttavia di una norma nazionale che fornisca regole comuni per l’elaborazione dell’elaborato tecnico della copertura. La diffusione di questi sistemi ha inol-tre determinato l’esigenza di avere specialisti del settore con specifiche competenze, le quali però non sono ancora soggette a certificazioni attraverso appositi corsi di formazione.

L’introduzione di queste figure specializzate all’interno del processo di progettazione-ese-cuzione è fondamentale soprattutto ai fini del conseguimento di migliori condizioni di sicu-rezza per gli operatori che, nel corso dell’esistenza dell’immobile (o della sua realizzazio-ne), andranno ad utilizzare i sistemi progettati. Il ruolo del responsabile dei lavori, in questo processo, diventa quindi fondamentale sotto diversi aspetti. Egli deve infatti essere consape-vole della necessità di collaborare con tecnici specialisti del settore che contribuiscono con le proprie competenze al completamento della fase progettuale dell’intervento. Il responsa-bile dei lavori deve inoltre coordinare il team di progettazione in modo che le diverse criti-cità emergano, durante le riunioni periodiche di progettazione, prima della realizzazione del-l’opera e, se necessario, assumere le decisioni necessarie sulla base delle proposte dei diver-si progettisti. Infine, un ulteriore ruolo che il responsabile dei lavori può esercitare nel corso della realizzazione dell’opera è quello della scelta degli installatori dei sistemi progettati attraverso un’attenta analisi della loro idoneità tecnico professionale, ai sensi di legge.

In definitiva emerge anche in questo caso la necessità, per il Committente di un’opera rien-trante nel campo di applicazione del Titolo IV del d.lgs. n. 81/2008, di delegare le sue fun-zioni di supervisione e controllo della sicurezza del processo edilizio -da questi promosso- a un Responsabile dei Lavori con elevate competenze tecniche, organizzative e di coordina-mento, ancorché non specificatamente richieste dalla normativa. Tali competenze, infatti, diventano garanzia sostanziale per il Committente nei confronti di una eventuale “culpa in eligendo” in caso di infortunio.

Nel documento La sicurezza nei lavori sulle coperture (pagine 84-87)