• Non ci sono risultati.

RIFERIMENTI Guida tecnica INAIL:

Nel documento La sicurezza nei lavori sulle coperture (pagine 75-81)

LA DISPOSIZIONE DEGLI ANCORAGGI LINEARI E PUNTUALI NEI LAVORI IN COPERTURA

RIFERIMENTI Guida tecnica INAIL:

Cortis Luigi, Rossi Luca. 2011. INAIL Guida Tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione degli ancoraggi

Standard

UNI EN 795 del 2012. Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Dispositivi di ancoraggio

SOMMARIO

Dopo aver introdotto e fissato alcune definizioni condivise dagli operatori di settore verran-no trattate definizioni, aspetti generali per poter entrare poi nello specifico della zione dei sistemi di ancoraggio nei lavori in quota. In oltre si passerà attraverso la manuten-zione e l’ispemanuten-zione.

Parole chiave:

Definizioni condivise, manutenzione, ispezione.

1. INTRODUZIONE

Questa breve esposizione non ha la presunzione di fissare delle regole valide “universal-mente” attraverso le quali effettuare le attività di manutenzione e di ispezione dei sistemi di ancoraggio in copertura.

Essa illustra il risultato del confronto effettuato fra tutti i soggetti istituzionali che, a vario titolo sono intervenuti nelle attività di manutenzione, installazione e progettazione e che ha quindi coinvolto le varie figure professionali del settore e le relative competenze.

2. PERSONALE COINVOLTO

Il personale coinvolto nelle attività di ispezione e manutenzione è dato da:

Committente: è proprietario del sistema. Responsabile della gestione della corretta istalla-zione e manutenistalla-zione Installatore: è la persona qualificata, che effettua il montaggio e l’e-ventuale smontaggio del sistema di ancoraggio.

Ispettore: è il tecnico abilitato in conformità alla legislazione vigente, che effettua le verifi-che ed i controlli necessari ad accertare verifi-che il sistema di ancoraggio abbia mantenuto le caratteristiche prestazionali iniziali in tempi programmati o a seguito di eventi eccezionali.

Lavoratore: persona alla quale è destinato il sistema di ancoraggio.

Manutentore: persona qualificata che effettua le operazioni ritenute necessarie affinché il sistema di ancoraggio mantenga nel tempo le caratteristiche prestazionali iniziali.

CARLO RATTI11

11 INAIL- Settore ricerca, certificazione, verifica Dipartimento tecnologie di sicurezza XI U.F.

Figura 1 - Incorporazione tra ancoraggio e struttura di supporto.

3. ASPETTI GENERALI

Le figure professionali menzionate, come ad esempio l’installatore e il manutentore, posso-no coincidere se la stessa persona è in possesso dei requisiti necessari. Il manutentore, per garantire il mantenimento nel tempo delle caratteristiche prestazionali iniziali del sistema di ancoraggio, può decidere l’eventuale messa fuori servizio e l’intervento di un ispettore per valutare e controllare la efficacia dell’incorporazione e ancoraggio alla struttura di supporto.

Il sistema di ancoraggio che non è stato ispezionato e mantenuto come da indicazioni del fab-bricante, deve essere posto fuori servizio. La sostituzione o la messa in servizio deve essere effettuata dal manutentore (con assunzione di responsabilità) secondo le indicazioni del fab-bricante per quanto riguarda il suo prodotto e le indicazioni di un progettista strutturale per quel che concerne l’incorporazione e l’ancoraggio alla struttura di supporto.

4. MANUTENZIONE

La manutenzione deve essere effettuata se viene evidenziata la necessità a seguito di ispe-zione straordinaria. Se la manutenispe-zione comporta la sostituispe-zione di componenti e/o inter-venti sulla struttura di supporto con il coinvolgimento del tecnico abilitato, il manutento-re deve rilasciamanutento-re una dichiarazione di cormanutento-retta esecuzione d’intervento di manutenzione richiesto.

5. ISPEZIONE

5.1. Ispezione al montaggio

L’ispezione dei componenti prima del montaggio e del sistema dopo il montaggio, deve essere effettuata dall’installatore ed eseguita in accordo con le istruzioni del fabbricante del sistema e del progettista strutturale. Per i sistemi di ancoraggio che prevedono l’utiliz-zo di ancoranti chimici deve essere verificata la data di scadenza di questi ultimi prima dell’utilizzo.

5.2. Ispezione prima dell’uso

Prima di ogni intervento il lavoratore deve ispezionare ogni componente del sistema di anco-raggio utilizzato mediante i controlli prestabiliti e tabellati come da relativa scheda (vedi punto 6). Il lavoratore deve segnalare immediatamente al committente qualsiasi difetto o inconveniente rilevato. Nel caso in cui si riscontri una qualsiasi anomalia deve essere effet-tuata immediatamente l’ispezione straordinaria.

5.3. Ispezione periodica

In prima ipotesi ogni sistema di ancoraggio deve essere ispezionato ad intervalli raccoman-dati dal fabbricante dei dispositivi, ed eventualmente dal progettista strutturale, che può inse-rire ulteriori indicazioni più restrittive tenendo conto delle condizioni ambientali e di utiliz-zo. In ogni caso si ritiene opportuno che, l’intervallo tra le due ispezioni periodiche non può essere maggiore di 2 anni per i controlli relativi al sistema di ancoraggio e di 4 anni per i controlli relativi alla struttura di supporto e agli ancoranti.

5.4. Ispezione straordinaria

Il sistema di ancoraggio che ha subito un evento dannoso (caduta) o presenta un difetto deve essere immediatamente posto fuori servizio. Deve essere effettuata una verifica ispettiva straordinaria che abbia lo scopo di individuare gli eventuali interventi necessari al ripristino delle caratteristiche prestazionali del sistema di ancoraggio secondo le modalità stabilite dal fabbricante e dal progettista strutturale per quanto riguarda gli ancoranti e la struttura di sup-porto. Il manutentore deve eseguire gli interventi previsti in sede di ispezione straordinaria.

La messa in servizio deve essere subordinata al controllo degli interventi effettuati dal manu-tentore da parte dell’ispettore stesso.

Figura 2 - Tecnico predispone il sistema ad una ispezione straordinaria.

Componente Controlli Ispezione prima dell’uso Ispezione dopo l’uso Deformazione e anomalie fune Pensionamento della fune

Di seguito è riportata un esempio di scheda dei controlli con relativa legenda

7. CONCLUSIONI

L’ispezione e la manutenzione sono attività essenziali, al pari della progettazione e della installazione, per il mantenimento delle caratteristiche iniziali del sistema. Pertanto per armonizzare tale attività è necessario disporre di indicazioni per l’utilizzo di un linguaggio comune e per fissare le figure professionali coinvolte che si occupano della problematica legata ai dispositivi di ancoraggio in copertura. Tale obiettivo sta per essere conseguito gra-zie al confronto fra tutti i soggetti istituzionali che, a vario titolo, hanno collaborato in tale attività con relative competenze sul processo di normazione dei sistemi di ancoraggio per-manenti in copertura.

RIFERIMENTI Guida tecnica INAIL:

Cortis Luigi, Rossi Luca. 2011. INAIL Guida Tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione degli ancoraggi

SOMMARIO

Le problematiche inerenti la progettazione e realizzazione di sistemi di prevenzione prote-zione contro la caduta dall’altro in un cantiere temporaneo e mobile o nel corso della vita utile di un edificio nascono dalla sottovalutazione di una serie di criticità. Tali sono, soprat-tutto, una errata valutazione del rischio in fase di progettazione e la mancanza di percezione del medesimo in fase di realizzazione da parte degli operatori. Diventa pertanto fondamen-tale per la tutela della sicurezza di chi opera in copertura che i diversi e molteplici attori che fanno parte del processo decisionale seguano, ciascuno per la parte di propria competenza, il corretto iter procedurale. In particolare il Responsabile dei Lavori (RdL) che ai sensi della la normativa di riferimento si deve attenere ai principi e alle misure generali di tutela dal punto di vista delle scelte progettuali- deve assumere il ruolo di Design Manager che valida le proposte dei diversi progettisti al fine di garantire gli obblighi di legge. Da parte loro, i progettisti devono effettuare delle scelte, in fase di progettazione ed in collaborazione con il coordinatore, al fine di garantire l’eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavo-ro. In tal senso si ritiene opportuna la nascita di uno “specialismo” progettuale nel campo dei sistemi contro la caduta dall’alto, al fine di progettare e realizzare sistemi sicuri e corredati da una adeguata documentazione, che risponda, in particolare, ai requisiti normativi previsti per il Fascicolo dell’Opera.

1. INTRODUZIONE

Nel campo dell’industria delle costruzioni, leggendo i dati relativi alle statistiche nazionali sugli infortuni, si osserva come gli incidenti dovuti alla caduta dall’alto di persone costitui-scano una percentuale significativa del totale. Questa significatività è legata sia al numero di incidenti sia alla gravità delle conseguenze ad essi associata, con una elevata percentuale mortale o con postumi permanenti. Infatti, analizzando maggiormente nel dettaglio i dati for-niti dall’INAIL, si evince che tra i diversi infortuni la percentuale dovuta a cadute dall’alto (da coperture o altre parti di edifici) è l’ 8,8% degli infortuni totali, rappresentando la causa

Nel documento La sicurezza nei lavori sulle coperture (pagine 75-81)