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Politiche linguistiche in Mozambico

III.1. Proposta di periodizzazione

III.1.3. Fase pre-indipendenza (1962-1975)

Sull onda del processo di decolonizzazione dell Africa, iniziato con l indipendenza del Ghana nel 195794, anche in Mozambico iniziano a sorgere sentimenti

indipendentisti e anticolonialisti. La Carta delle Nazioni Unite riconosce il diritto inalienabile di autodeterminazione dei popoli, facendo traballare gli imperi coloniali e le idee che giustificavano la loro esistenza e la Conferenza di Bandung, Indonesia, del contribuisce nell affermazione dei movimenti anticolonialisti e della coscienza della dignità e dei diritti delle popolazioni asiatiche e africane. Il 25 giugno 1962 a Dar Es Salaam viene fondato da Eduardo Mondlane e Samora Machel il movimento armato di liberazione FRELIMO (Frente de Libertação de Moçambique), organizzazione che cresce in complessità e numero, fino a dichiarare, in data settembre , l insurrezione armata generale, sfociata in una vera e propria guerra coloniale contro il dominio portoghese, e undici anni dopo proclamare l indipendenza. Inizialmente la questione della lingua non è centrale: i militanti parlano inglese e swahili, essendo molti di loro degli esiliati politici ed economici, formatisi professionalmente e intellettualmente in queste lingue95, e il portoghese è appena una delle opzioni per comunicare; tuttavia, i

documenti, compreso lo statuto del movimento, vengono redatti nella lingua di Camões, così come i comunicati di guerra e la stessa dichiarazione di inizio della lotta armata. La lingua portoghese acquisisce quindi un egemonia consensuale ai vertici96e tra l élite intellettuale, essendo un arma di ribellione e allo stesso tempo

un mezzo per conoscere il nemico. Riferisce Fernando Ganhão, militante del FRELIMO e futuro rettore dell Università Eduardo Mondlane, in un estratto del

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Considerando quello della Liberia un caso a sé stante.

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Lo stesso Eduardo Mondlane aveva frequentato gli studi universitari prima a Lisbona e successivamente negli Stati Uniti, dove conseguì laurea magistrale e dottorato in sociologia. Al momento della fondazione del FRELIMO si trovava in esilio in Tanzania.

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Chiaramente era sempre una cerchia ristretta di persone che conosceva e usava il portoghese, tra i guerriglieri la comunicazione avveniva quasi esclusivamente nelle lingue bantu.

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discorso tenuto in occasione del I Seminario nazionale sull insegnamento della lingua portoghese realizzato nel 1979 a Maputo:

A língua portuguesa foi-se tornando-se uma língua operacional. De facto, quando no campo educacional se decidiu subtrair à influência de escolas anglicanas os refugiados em idade escolar e se criou o Instituto Moçambicano, a Língua portuguesa foi a língua do ensino, assim como passou a ser a da escolarização no ensino primário nas Zonas Libertadas (Ganhão, 1979).

Dopo la caduta del regime di Salazar e il riconoscimento dell indipendenza del Mozambico da parte del Portogallo, con la firma degli accordi di Lusaka nel 1974 e la proclamazione ufficiale dell indipendenza il giugno , la lingua portoghese è soggetto di una rottura con ciò che ha rappresentato in passato: diventa vero e proprio trofeo di guerra e simbolo di unità nazionale, al di sopra delle differenze etniche e capace di raccogliere forze per contrastare un nemico comune. A favore dell adozione di questa lingua vi è il fatto di essere già grammaticalizzata, di possedere il lessico istituzionale, giuridico e scientifico necessario per governare e iniziare un percorso di modernizzazione, essere una lingua di produzione letteraria e conferire al Mozambico una certa personalità sul piano internazionale. Tutte queste motivazioni portano alla decisione da parte dell élite politica, la cui lingua di istruzione e lavoro in tempo coloniale è sempre stata il portoghese, di renderlo lingua ufficiale della nazione appena costituita, nonostante di fatto la sua conoscenza fosse limitata ad un gruppo ridotto di persone, rimanendo estranea alla maggior parte della popolazione. In aggiunta, si consideri anche l influenza esercitata dal Portogallo, il cui governo promuove un discorso politico, successivamente definito con il termine «lusofonia» e che incoraggia l uso del portoghese, quale lingua di memoria e valori comuni e di unità transnazionale nella diversità (cfr. Mariani, 2008).

Gli anni che intercorrono tra la lotta per l indipendenza e l istituzione di un nuovo stato vedono una grande enfasi sul portoghese, a discapito delle lingue di radice bantu, non per una volontà di sancire deliberatamente la loro inferiorità, ma

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perché l unità nazionale costituisce la priorità assoluta e queste lingue vengono collegate al pericolo di frammentazioni interne e tensioni con base etnica o regionale. Nel progetto socialista dei fautori della rivoluzione contro il Portogallo è vitale che i diversi gruppi che abitano il territorio nazionale si uniscano e possano comunicare per la costruzione di uno Stato-Nazione coeso. Secondo le parole dell allora Ministra dell Istruzione e della Cultura, in un discorso del :

A língua portuguesa é o meio de comunicação entre todos os moçambicanos que permite quebrar as barreiras criadas pelas línguas maternas. Através dela, a ideologia do partido FRELIMO, que encarna os interesses das massas trabalhadoras e exprime seus valores revolucionários, é difundida e estudada para ser aplicada, orientando nosso povo na luta pela criação de uma sociedade mais justa, próspera e feliz, a sociedade socialista. A língua portuguesa é também a língua veicular do conhecimento científico e técnico. (...) É ainda utilizando a língua portuguesa que nos comunicamos com os outros povos do mundo (cfr. Firmino, 2005).

Anche se nella Costituzione dell appena nata repubblica, approvata dal Comitato Centrale del FRELIMO il 20 giugno del 1975, non vi è menzione della questione linguistica Mariani, , l unità nazionale sotto una lingua comune appare come tema fondamentale sia nelle dichiarazioni di Eduardo Mondlane — il quale sottolinea l ostacolo che tribalismi e regionalismi rappresentano: disperdono le forze e impediscono la comprensione della grandezza del paese che sta nascendo e l importanza dell unità nella lotta per la sua indipendenza — che negli Statuti del Partito FRELIMO, nei quali viene fatta menzione anche delle lingue bantu:

Consolidar a identidade cultural dos moçambicanos, no respeito pelos valores culturais dos diferentes grupos étnicos e sociais, promover a sua livre expressão e o seu desenvolvimento como património cultural comum do povo moçambicano. [...] Exorta todos os seus membros, todos os seus órgãos e instituições, todos os órgãos do Estado e do Governo, toda a sociedade a assumir posturas e desenvolver acções que consolidem a unidade nacional e valorizem a diversidade da nossa sociedade: das línguas, das artes e das

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manifestações culturais do povo moçambicano (Manual da Célula, titolo V, art. 1(e)).

Tuttavia, sul piano concreto, non ci sono decisioni e misure in materia di gestione del multiculturalismo e plurilinguismo. Di fatto, nel discorso politico, la lingua simbolo del nuovo Mozambico vittorioso e indipendente è il portoghese, adatto alle istituzioni, all amministrazione e alla presentazione del nuovo stato sul piano internazionale; alla presenza di una lingua che gode di un certo prestigio, che già possiede tradizione e forma scritta, grammaticalizzata e sistematizzata ed è già lingua di insegnamento, anche le realtà marcate da lingue con una secolare tradizione orale, come nel caso africano, passano in secondo piano.