Il Data Warehouse è costituito da sei dimensioni obbligatorie definite “Dimensioni del Sistema” e da cinque dimensioni facoltative dette
“Dimensioni Personalizzate”, applicate per rispondere a specifiche esigenze del cliente. L’utente finale, in fase di realizzazione dell'applicazione Database, è obbligato a definire ed a istanziare le dimensioni del sistema ma può decidere se utilizzare o meno le dimensioni personalizzate a seconda dei propri scopi di business, definendo se necessario le caratteristiche e il nome delle relative dimensioni personalizzate.
In fase di progettazione del "Multidimensional Data Model" sono state definite le seguenti dimensioni del sistema obbligatorie, riassunte in Tabella 1.8, per qualsiasi istanza cliente.
Tabella 1.8: Dimensioni del Sistema presenti nel "Multidimensional Data Model"
DIMENSIONE DESCRIZIONE
ENTITA’ Ente aziendale da analizzare (nome della società)
CONTO Conti finanziari e non finanziari appartenenti a specifiche Entità
SCENARIO Anno e contesto di analisi per l’immissione e la contabilizzazione dei vari importi finanziari PERIODO Il periodo di registrazione relativo ad un determinato Scenario.
CATEGORIA Permette di etichettare gli importi
In fase di Data Entry, ovvero di inserimento dati, sono obbligatorie informazioni relative alle dimensioni del sistema e alle dimensioni
personalizzate, se utilizzate. Tali informazioni cliente sono memorizzate in opportuni database relazionali associati al modello. La granularità del fatto è rappresentata dall’importo definita come una transazione associata ad un conto di una specifica Entità, contabilizzata in un periodo dell’anno e in un conteso di analisi (effettivo, di bilancio, di consolidamento o di previsione). A partire dalla definizione di tabella dei fatti, ovvero, tabella contenente i valori misurabili registrati per uno specifico evento, è possibile definire il fatto, nel seguente contesto di Finance Intelligence, come la tabella costituita da tutti gli importi finanziari di debito o di credito che devono essere opportunatamente gestiti, aggregati e misurati per rispondere alle esigenze e bisogni aziendali. Nella tabella 1.9 è sintetizzato il concetto di granularità del fatto appena descritto. Successivamente sono approfondite le caratteristiche di tutte le relative dimensioni del modello.
Tabella 1.9: Granularità e dimensioni del "Multidimensional Data Model"
DIMENSIONE ENTITA’
La dimensione “Entità” tiene conto di tutte le informazioni dell’azienda, guida, gestisce la raccolta dei dati, l’approvazione e il rigetto delle varie attività di processo. È Definita come una unità che viene gestita da diversi contributori. Ogni contributore è un collaboratore che effettua attività di raccolta dati, elaborazioni dati, approvazione dei dati sulle sole entità cui ha accesso.
In una “Entità”, solitamente identificati dal nome aziendale, ci possono essere una o più diverse “InterCompany” ovvero società appartenenti al medesimo gruppo (società controllate).
DESCRIZIONE DIMENSIONI
Un fatto riguarda gli importi ovvero i valori di natura
In generale una “Entità” guida il processo di consolidamento finanziario, la configurazione della struttura legale o la definizione, creazione ed eliminazione di “InterCompany”.
Nella configurazione di una istanza applicativa è possibile definire la
dimensione “Entità” con un nome personalizzato ad esempio dal nome di una Azienda, Business Unit, Progetto o Reparto.
La seguente Tabella 2.0, contiene le informazioni della dimensione Entità ovvero tutte le informazioni generali dell’azienda, utilizzata come sorgente relazionale per la fase di Data Entry della dimensione Entità.
Tabella 2.0: Struttura della tabella relativa alla dimensione Entità
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_AZIENDA varchar(30) Codice Entità Si - RAGIONE_SOCIALE varchar(600) Nome Società No -
FLAG_AZIENDA numeric(1)
Indica se l'entità è una divisione o una persona giuridica reale. I valori possibili sono:
• 1 (l'entità è una persona giuridica reale) • 0 (l'entità è una divisione)
No -
SEDE_LEGALE varchar(330) Sede legale No - SEDE_AMMINISTRATIVA varchar(330) Sede Amministrativa No - DATA_COSTITUZIONE datetime(8) Data di costituzione No -
TIPO_CONSOLIDAMENTO varchar(1)
Tipi di consolidamento. I valori possibili sono:
• I (Linea dopo linea) • P (Proporzionale) • C (Costo) • E (Equità)
No -
PERC_PROPORZIONALE numeric(15) Percentuale di proporzionalità No - COD_VALUTA varchar(5) Codice della valuta locale No VALUTA
DIMENSIONE CONTO:
La dimensione Conto, visti come un sottoinsieme di valori/importi relativi ad un “entità”, può gestire conti di natura finanziaria ed economici o non
finanziaria ovvero statistici. Conti finanziari rappresentano importi appunto di natura finanziaria (debiti, crediti, attività e passività), mentre conti di natura statistici possono essere utilizzati per memorizzare valori non monetari, ad esempio metri quadrati, quantità, contatori, KPI etc..
I conti statistici sono abbastanza utili come elementi di calcolo (rapporti e Cost Driver di allocazione in ambito di gestione e allocazione dei costi aziendali). L'attributo utilizzato per distinguere se un conto è di tipo finanziario o statistico è denominato “Natura”.
In generale un conto finanziario possiamo classificarlo come conto
“Profit&Loss” (Stato Patrimoniale), “Balance&Sheet” (Conto Economico) oppure “Guarantees&Commitments” (Fondo per Garanzie e Impegni per le banche).
Mentre conti di tipo statistico sono raggruppati per “Other Variations” (per contabilità statistiche generali) è tipicamente si riferiscono a quantità
“Profit&Loss” (generalmente queste contengono informazioni per periodo, ad esempio "metri quadrati venduti") o “Other Stocks” che si riferiscono a
quantità “Balance&Sheet” (in genere contengono informazioni precise, ad esempio il numero di dipendenti).
Tutti i conti per default accettano solo importi lordi e idealmente pensati per essere definiti in una struttura gerarchica. Solitamente sono considerati come conti ordinari, ma in un bilancio aziendale, tuttavia, sono richieste
informazioni aggiuntive per soddisfare le esigenze informative degli azionisti e degli stakeholder. Per risolvere questo problema, vengono forniti due ulteriori tipi di conti, ovvero “conti dettagliati” e “conti di variazione”, che si
Per visualizzare la composizione dell’importo relativo di un conto normale detto principale o padre, usiamo il “conto dettagliato”, mentre per mostrare il movimento ovvero la variazione nel tempo degli importi di un conto
principale (solitamente applicato per conti di tipo “Profit&Loss”, si utilizza il conto di variazione. Si noti che il conto padre può essere rappresentato da un conto normale (solitamente) o a sua volta da un altro conto dettagliato.
Tabella 2.1: Esempio di un conto padre e relativi conti dettagliati
L'esempio di una istanza cliente, in Tabella 2.1, mostra che il totale del conto “crediti commerciali” è memorizzato in un conto padre, del valore di 100 €. A volte il totale dei crediti commerciali non è una informazione sufficiente rispetto all’invecchiamento di tali crediti. Quest’ultima è un'informazione importante perché determina quando i crediti saranno pagati. Ipotizziamo, in questo esempio, che la maggior parte dei crediti saranno pagati entro 30-60 giorni o 60-90 giorni. Per memorizzare correttamente i dati supplementari con le informazioni previste sui pagamenti, sono necessari tre conti dettagliati: • Crediti commerciali 0gg - 30gg
• Crediti commerciali 30gg - 60gg • Crediti commerciali 60gg - 90gg
Con l’introduzione di tali conti, non viene mostrato solo l'importo finale di 100 €, ma anche il calendario dettagliato del pagamento con l’importo di 80 € in scadenza dopo due mesi e 20 € in scadenza dopo un mese.
CONTO QUANTITA’ TIPO DI CONTO
Crediti Commerciali €100,00 Conto Normale Crediti Commerciali - Entro 0gg - 30gg €0,00 Conto Dettaglio Crediti Commerciali - Entro 30gg - 60gg €20,00 Conto Dettaglio Crediti Commerciali - Entro 60gg - 90gg €80,00 Conto Dettaglio
Tabella 2.2: Esempio di un conto padre e relativi conti dettagliati
Un conto dettagliato può essere, a sua volta, anche un conto padre per un secondo livello di dettaglio successivo.
L'esempio riportato in Tabella 2.2 mostra che sono stati creati i dettagli "Geografici" per evidenziare la composizione dei crediti commerciali per una specifica scadenza (conto dettagliato di un conto dettagliato).
Seguendo la stessa logica, anche i conti delle variazioni possono essere utilizzati per memorizzare ulteriori informazioni sull'importo del conto principale. La differenza rispetto al conto dettagliato è che un conto di variazione mostra il "perché" c'è una differenza tra il saldo iniziale e finale di una somma cumulativa in un dato specifico intervallo di tempo.
Ad esempio con un saldo di apertura (bilancio iniziale) del conto “rimanenze” di 75 €, possiamo definire le seguenti variazioni, riassunte in Tabella 2.3: • un incremento di 45 € per accantonamenti
• un decremento di - 20 € per utilizzi.
• Il saldo finale (così come il totale delle rimanenze alla fine dell'esercizio) è pari a 100 €.
• La "variazione" finale nel corso dell'esercizio è di soli 25 €, ma con una fluttuazione di +45 € e -20 €.
Le fluttuazioni e gli importi delle movimentazioni possono essere realmente indicativi di come evolvono determinate informazioni.
CONTO QUANTITA’ TIPO DI CONTO
Crediti Commerciali - Entro 60gg - 90gg €80,00 Conto Normale Crediti Commerciali - Entro 60gg - 90gg - ITALIA €20,00 Conto Dettaglio Crediti Commerciali - Entro 60gg - 90gg - USA €45,00 Conto Dettaglio Crediti Commerciali - Entro 60gg - 90gg - FRANCIA €15,00 Conto Dettaglio
Tabella 2.3: Esempio di un conto padre e relativi conti di variazione
A causa della loro natura, solo conti “Balance&Sheet” o “Other
Stock” (normali o dettagliati) possono essere utilizzati come conti parentali per i conti di variazione. Tali dettagli sono particolarmente rilevanti ai fini del consolidamento finanziario civilistico.
La seguente Tabella 2.4 contiene le informazioni strutturali della dimensione “conto”, con annesse caratteristiche e proprietà, utilizzata come sorgente relazionale per la fase di data entry per la dimensione “conto”.
CONTO QUANTITA’ TIPO DI CONTO
Rimanenze - Bilancio Iniziale €75,00 Conto di Variazione Rimanenze - Accantonamenti €45,00 Conto di Variazione Rimanenze - Utilizzi -€25,00 Conto di Variazione Rimanenze Finali €100,00 Conto Normale
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_CONTO varchar(30) Codice conto Si - DESC_CONTO varchar(2000) Descizione conto No -
NATURA_CONTO varchar(1)
Classificazione delle tipologie di conti. I valori possibili sono:
• E (Balance&Sheet) • P (Profit&Loss)
• O (Fondo garanzie e impegni)
• A (altre variazioni - tipicamente conti statistici riferiti a quantità “Profit&Loss”)
• B (Altri titoli - tipicamente conti statistici riferiti alle quantità “Balance&Sheet”)
• F (Pianificazione/Programmazione finanziaria)
No -
TIPO_CONTO varchar(1)
Tipologia del conto. I valori possibili sono: • N (Normale)
• D (Dettagliato) • F (Variabile)
Tabella 2.4: Struttura della tabella relativa alla dimensione Conto
DIMENSIONE SCENARIO:
Uno scenario è rappresentato dall’unione tra l’anno fiscale (es. 2014) e la “versione dei dati”: Effettivi(ACT), di bilancio (BDG), di previsione(FRC)e per consolidamento (CONS).
Per esempio, la combinazione “2015ACT” per un elemento della dimensione “scenario” rappresenta i dati effettivi in riferimento all’anno 2015, mentre l’elemento “2015BDG” i dati di bilancio per lo stesso anno 2015.
È stata applicata la congiunzione di più significati per una stessa dimensione (anno e versione dei dati) poiché risulterebbe inutile separare i due significati strettamente correlati tra loro, così da rendere meno complesso modello multidimensionale sia in fase di progettazione che in fase di utilizzo finale.
TIPO_
CONVERSIONE varchar(1)
Tipo di scambio da utilizzare per qualsiasi conversione.
I valori possibili sono: • 0 (Nessuno)
• 1 (Tasso di cambio finale)
• 2 (Tasso di cambio del Conto Economico) • 3 (Tasso di cambio finale precedente) • 4 (Tasso di cambio del Conto Economico
precedente)
• 5 (Tasso di cambio storico) • 6 (Tasso di cambio medio FX)
• 7 (Tasso di cambio del periodo medio FX) • B (Tassi di cambio iniziali)
• C (Tasso di cambio incrementale)
No -
FLAG_IC numeric(1)
Specifica se il conto gestisce i valori intercompany o meno. I valori possibili sono:
• 1 ( Sì: l'account può avere intercompany e importi lordi)
• 0 ( No: l'account non può avere valori intercompany)
No -
FLAG_VALUTA_
TRANSAZIONE smallint(2)
Specifica se l'account gestisce o no la valuta di transazione. I valori possibili sono:
• 1 ( Sì: Il conto può avere intercompany e importi lordi)
• 0 ( No: Il conto non può avere valori intercompany)
TIPO E RELAZIONI TRA SCENARI
Ci sono due tipi di “scenari” con relativi processi esecutivi distinti tra loro. • Uno scenario “originale” è stata pensato, in fase di progettazione, come
“una scatola” in cui vengono raccolti tutti i dati originali come il bilancio o gli importi di profitto, perdite e rettifiche. Tali dati sono incassati e registrati in valuta locale relativi all’esercizio corrente fiscale. Ad esempio, potremmo avere 2008ACT come scenario per specificare importi attuali dell'anno fiscale 2008, 2009B1 come scenario per specificare la prima versione del bilancio dell'esercizio 2009, 2009F6 come scenario per specificare la
previsione dell'esercizio 2009 effettuata dopo la chiusura del mese di giugno. • Lo Scenario di “consolidamento” memorizza tutti i dati consolidati risultanti
dal processo di consolidamento; i dati non possono essere modificati manualmente e tale scenario è correlato ad uno scenario originale. Gli scenari possono essere relazionati tra loro per seguire il "flusso di dati temporali" nel corso degli anni. Per ogni scenario è possibile definire una relazione con diversi scenari, detti “scenari di riferimento”, definiti dall’utente in fase di realizzazione dell’istanza applicativa, come ad esempio lo scenario temporalmente precedente e lo scenario successivo.
Inoltre, l’impostazione dello scenario temporalmente precedente come “scenario di riferimento” è particolarmente importante perché permette di inizializzare uno scenario con i dati di chiusura di riferimento all’anno precedente, ma può seguire anche logiche diverse da quelle temporali. Uno scenario può contenere al massimo cinque scenari di riferimento.
La dimensione “scenario”, dal punto di vista strutturale multidimensionale, è una dimensione distinta e separata dalle altre ma nella pratica è strettamente legata alla dimensione “periodo”. Infatti, in fase di raccolta dati e definizione degli elementi annessi alla dimensione “scenario, è obbligatorio definire i relativi periodi (elementi della dimensione “periodo”).
La seguente Tabella 2.5, contiene tutti gli scenari originali e di consolidamento, ed è utilizzata come sorgente relazionale per la fase di data entry per la
dimensione “scenario”.
Tabella 2.5: Struttura della tabella relativa alla dimensione Conto
DIMENSIONE PERIODO
È la dimensione composta dai mesi dell’anno utilizzati per la registrazione temporale dei conti. Possono essere gestiti al massimo 99 periodi (55 periodi usati per la realizzazione di applicazioni settimanali). Solitamente il numero standard utilizzato per istanze aziendali è 12 o 13 periodi (casi rari compreso il periodo ‘00’), per applicazioni che definiscono bilanci mensili o
consolidamento statutario.
La seguente Tabella 2.6, utilizzata come sorgente relazionale per la fase di data entry per elementi della dimensione “periodo”, rappresenta il metodo di divisione di un anno in periodi di tempo separati.
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK TABELLARIF.
COD_SCENARIO varchar(15) Scenario code Si TIPO_SCENARIO varchar(1) Tipi di scenario: • O: (Originale) • C (Consolidato) No COD_SCENARIO_ORIGINARIO varchar(15)
Rappresenta lo scenario originale relativo allo scenario di consolidamento. Solo per scenari di "consolidamento".
No SCENARIO DESC_SCENARIO varchar(200) Descrizione dello scenario No
COD_SCENARIO_PREC varchar(15) Codice scenario precedente No SCENARIO COD_SCENARIO_SUCC varchar(15) Codice scenario successivo No SCENARIO
COD_VALUTA varchar(5)
Si deve calcolare il codice della valuta in cui il consolidamento deve essere calcolato. Solo per scenari di "consolidamento"
No VALUTA
COD_ESERCIZIO varchar(15)
Attributo libero non codificato.
Consente di visualizzare l'anno fiscale cui si riferisce lo scenario.
Solo per scenari "originali".
No
DESC_VERSIONE varchar(200)
Attributo libero non codificato. Consente di visualizzare la versione a cui si riferisce lo scenario
Tabella 2.6: Struttura della tabella relativa alla dimensione Periodo
Come detto precedentemente, “scenario" e “periodo” sono dimensioni strettamente legate tra loro, quindi non è possibile definire un periodo senza aver precedentemente istanziato un relativo scenario. Per questo motivo è essenziale l’esistenza di una tabella aggiuntiva rinominata “scenario_periodo” che definisce la relazione tra le due dimensioni precedenti, implementata come una “bridge table”. Tale tabella, raffigurata in Tabella 2.7, contiene tutti i periodi per un determinato scenario relativi alle dimensioni “scenario" e “periodo”.
Tabella 2.7: Struttura della tabella relativa alle dimensioni Scenario e Periodo
DIMENSIONE VALUTA
Il "Multidimensional Data Model" offre un’efficiente capacità di gestione “multi-currency” degli importi che include calcoli multipli del tasso di cambio per ogni specifico scenario in riferimento mediante l’inserimento di una specifica dimensione definita “valuta”. È possibile gestire qualsiasi importo finanziario con la classificazione di tre valute differenti:
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_PERIODO varchar(2) Codice periodo. I valori possibili sono 01 ... 13 Si - DESC_PERIODO varchar(80) Descrizione del periodo No -
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_SCENARIO varchar(15) Codice Scenario Si SCENARIO COD_PERIODO varchar(2) Codice Periodo Si PERIODO
TIPO_SCENARIO varchar(1)
Tipo di Scenario con i possibili valori: • O (Originale) • C (Consolidato)
No -
DATA_INIZIO datetime(8) Data di inizio del periodo No - DATA_FINE datetime(8) Data di fine del periodo No -
• Valuta di transazione (di destinazione), utile per memorizzare un importo con la valuta utilizzata nella transazione specifica (ad esempio valuta di fatturazione). È facoltativa ma necessaria in specifici contesti aziendali. Di default la valuta transazionale e quella locale sono identiche.
• Valuta locale (o funzionale): è la valuta "legale" dell’entità (ad esempio la valuta di pubblicazione del bilancio). Per qualsiasi attività, in fase di reporting, sarà considerata come la valuta predefinita dell’entità aziendale. • Valuta di consolidamento utilizzata esclusivamente nel processo di
consolidamento, a relativi scenari consolidati.
Per ogni importo memorizzato nel database applicativo, quindi, è possibile inserire la valuta locale e di transazione, mentre la valuta di consolidamento è utilizzata per "tradurre" tutti gli importi dalla valuta locale durante il processo di consolidamento. La Tabella 2.8, rappresenta la struttura di memorizzazione e di gestione delle valute aziendali, utilizzata come sorgente relazionale per la fase di data entry per gli elementi della dimensione “valuta”.
Tabella 2.8: Struttura della tabella relativa alla dimensione Valuta
La conversione dalla valuta “locale” alla valuta “di transazione”, utile in particolari contesti aziendali, è applicabile mediante l’utilizzo dei tassi di cambio detti “FX Rate” distinti per tipologia di conto, scenario e periodo: • “Average Exchange Rate”: tassi di cambio medio per importi appartenenti a
conti di tipo “Profit&Loss”;
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_VALUTA varchar(5) Codce Valuta Si DESC_VALUTA varchar(200) Descrizione Valuta No COD_VALUTA1 varchar(5) Codice valuta alternativo Valuta1 No COD_VALUTA2 varchar(5) Codice valuta alternativo Valuta2 No NUM_DECIMALI numeric(1) Numeri decimali. Possibili valori sono 1,2,3 No COD_VALUTA_RIF varchar(5)
Valuta di riferimento in caso di valuta derivata: utilizzare ad esempio un'unità di misura diversa o semplicemente un numero decimale diverso
No VALUTA COEFFICIENTE_RIF numeric(21) Coefficiente di trasformazione per cambiare da
• “Final Exchange Rate”: tassi di cambio finale per importi appartenenti a conti di tipo “Balance&Sheet”;
• “Periodic Average Exchange Rate”: tassi di cambio medio per periodo. La seguente Tabella 2.9 definita RATE_TABLE contiene i vari FX-Rate di riferimento per ogni valuta, utilizzata come sorgente relazionale per la gestione dei vari FX-Rate distinti per tipologia di conto, scenario e periodo.
Tabella 2.9: Struttura della tabella dei vari FX-Rate per la dimensione Valuta.
DIMENSIONE CATEGORIA
Categoria è una dimensione fondamentale per molti processi aziendali poichè permette di “etichettare”, o meglio caratterizzare, la fonte di un importo registrato, tenendo traccia se uno specifico importo è stato inserito
manualmente o se è stato caricato attraverso attività automatizzate, come il data processing (eliminazione di dati “InterCompany” (IC) nel consolidamento o adeguamento mediante operazioni di rettifiche di bilancio).
Una quantità di dati aggregati, quindi, può essere il risultato di diverse attività secondarie, a seconda della sua origine e dal numero di processi coinvolti. Ad esempio, nella Tabella 3.0, un dato importo con relativo valore "11" può essere un importo generato da altri importi secondari.
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_SCENARIO varchar(5) Codice Scenario Si SCENARIO COD_PERIODO varchar(2) Codice Periodo Si PERIODO
COD_VALUTA varchar(5) Codice Valuta Si VALUTA CAMBIO_MEDIO numeric(21, 12) Tasso di cambio medio No - CAMBIO_PERIODO numeric(21, 12) Tasso di cambio medio periodico No - CAMBIO_FINALE numeric(21, 12) Tasso di cambio finale No -
Tabella 3.0: Esempio di attività automatizzate sugli importi
Ogni step può essere etichettato con una categoria diversa, così da rendere ogni passo facilmente tracciabile ed analizzabile dagli utenti, per individuare eventuali errori o per la comprensione di eventuali modifiche apportate. Tali categorizzazioni sono definite da parte del cliente, tenendo presente che più le categorie sono definite in una istanza, più risulta complessa la gestione e la manutenzione del sistema (in alcuni casi il sistema risulta inutilizzabile e poco manutenibile con un numero molto elevato di elementi categorici). Di default, sono disponibili tre diverse tipologie di categorie predefinite: • “Amount” (Etichetta generale per un dato importo);
• “Preconsolidation Adjustments" (Rettifiche di pre-consolidamento); • “Consolidation Adjustments” (Rettifiche di consolidamento).
La seguente Tabella 3.1 rappresenta la struttura di memorizzazione dei vari elementi istanziati per la dimensione “categoria” utilizzati per classificazione degli importi, in particolar modo quelli relativi alle rettifiche.
Tabella 3.1: Struttura della tabella relativa alla dimensione Categoria Valore contabile generale +10
Rettifica di pre-consolidamento IFRS -2 Processo di allocazione dei costi +4 IC Eliminazione nel consolidamento -1
TOTALE +11
COLONNA TIPO DESCRIZIONE PK RIFERIMENTO TABELLA
COD_CATEGORIA varchar(30) Codice Categoria Si - DESC_CATEGORIA varchar(330) Descrizione Categoria No -
TIPO_CATEGORIA varchar(2)
Tipi di Categoria, i valori possibili sono: • SA (importo)
• RP (regolazione di preconsolidamento) • RC (regolazioni di consolidamento)
DIMENSIONI PERSONALIZZATE
Le dimensioni personalizzate, non appartenenti alle classiche dimensioni del sistema, sono dimensioni facoltative realizzate ad-hoc in base a specifiche esigenze di analisi da parte degli stakeholder.
È possibile gestire fino ad un massimo di cinque dimensioni personalizzate per ogni istanza applicativa. Per impostazione predefinita, sono disabilitate in fase di inizializzazione di una istanza applicativa. Una volta abilitata, per creare un