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I fattori di rischio per la condizione di cronicità

Nello specifico dell’indagine, la variabile dipendente Y è dicotomica e vale 1 se l’individuo è CRONICO e 0 altrimenti. La regressione logistica consente quindi di individuare le determinanti della probabilità, o rischio, che un individuo SFD divenga un CRONICO, ossia che entri in una condizione di probabile irreversibilità del processo di povertà estrema.

Le variabili esplicative utilizzate per l’analisi ed inserite per la procedura stepwise sono le stesse utilizzate per l’analisi delle corrispondenze (vedi paragrafo 4.5.), eccetto quelle temporali, che rappresentano quella dimensione che vogliamo spiegare:

variabili anagrafiche: età, sesso, stato civile, nazionalità;

variabili relative a problemi che l’intervistato dichiara di avere: soldi, casa, salute, igiene, dipendenze, lavoro, giustizia, mancata sicurezza, mancata integrazione, solitudine, problemi psichici;

variabili relative allo stato mentale della persona percepito dall’intervistato;

variabili relative ad una eventuale condizione lavorativa passata o attuale;

Nell’analisi, effettuata tramite il software SAS (Sas Insitute Inc., 1994, 2000), si è scelta come soglia di entrata I=0,1 mentre come soglia di uscita

II=0,15. Tipicamente (e SAS lo effettua per default) si scelgono soglie più

basse definite standard, ossia I =0,05 e II =0,1. Nel nostro caso, però, vista

la scarsa numerosità campionaria, si è deciso di alzare la soglia per dare possibilità a variabili esplicative ritenute comunque significative ed importanti di entrare a far parte del modello.

La Tabella 13 mostra quali variabili sono entrate a far parte del modello, con relative informazioni riguardo ai coefficienti.

Tabella 13. Predittori del modello di regressione logistica con variabile dipendente “essere cronico”. Stima dei coefficienti, standard error, livello di significatività, rapporto crociato e relativo intervallo di confidenza al 95%

Variabile β s(β) p-value OR I.c. al 95% dell’OR

Intercetta -1,30 0,97 0,18 - -

Età 0,05 0,16 0,0016 1,05 1,02 – 1,08

Essere europeo -1,19 0,60 0,0462 0,31 0,09 – 0,98 Lavorare o aver lavorato -1,26 0,64 0,0508 0,29 0,08 – 1,01 Avere come necessità la casa -1,00 0,46 0,0289 0,37 0,15 – 0,90 Avere dipendenze (droga, alcool) 1,21 0,70 0,0833 3,34 0,85 – 13,10

I dati mostrano che più una persona è avanti con l’età, più corre il rischio di diventare CRONICO, e questo è coerente anche con i dati descrittivi, che mostravano tendenzialmente un’età più elevata dei SFD CRONICI.

Questo dipende sia dal fatto che chi è in strada da più tempo ha anche di solito un’età più avanzata, ma certamente è anche vero che chi è ancora giovane, quando si trova a finire in strada, ha ancora la speranza di rifarsi una vita, mentre chi ha un’età più avanzata perde progressivamente questa speranza e adatta la sua vita alla condizione di SFD.

Lavorare o aver lavorato in passato, essere europeo e mostrare come necessità il possedere una casa (perché evidentemente non la si possiede) sembrano essere fattori protettivi: hanno infatti un rischio minore di 1. Ciò significa che una persona SFD se sperimenta o ha sperimentato il lavoro, se è di nazionalità europea (Italia esclusa) o se dimostra di volere una dimora stabile ha un rischio in tutti e tre i casi pari ad un terzo circa di diventare un CRONICO.

Ritengo interessante il dato sul lavoro e quello sul desiderio di avere una casa: chi lavora o ha lavorato difficilmente accetta che la propria condizione possa durare per sempre, perché ha sperimentato che avendo un lavoro è possibile migliorare la propria condizione, dal momento che esso porta benefici economici, consente una maggiore integrazione nelle relazioni sociali e un contatto più diretto con l’ambiente in cui si vive. Chi lavora quindi non ha ancora sperimentato la désaffiliation, il suo legame con la società, seppur debole, ancora tiene e può diventare una risorsa per impedire l’irreversibilità del suo percorso di povertà.

Anche il desiderio di avere una casa nasconde in fondo la volontà di non rimanere per sempre un SFD, mostra una progettualità che chi ha superato i 5/6 anni in strada non sembra avere più. Si ravvisa qui un “non adattamento” alla situazione, una volontà di cambiare, di ricominciare, che sembrano propri di coloro la cui condizione non è ancora cronica. Si è visto infatti che l’adattamento alla propria condizione è un sintomo letale di cronicità irreversibile del processo di povertà estrema.

Ma il valore di odds ratio più elevato si osserva per la variabile “avere dipendenze”: chi mostra problemi di dipendenze ha un rischio più che triplo rispetto agli altri di divenire CRONICO, anche se il livello più debole di significatività porta a considerare con cautela questo risultato. Questo valore farebbe pensare che chi si droga o abusa di alcool rischia di mantenere per lungo tempo, quasi per sempre, la propria condizione di SFD: essere in strada e per di più avere dipendenze di questo tipo risulta un binomio letale, che porta ad un processo tendenzialmente irreversibile.

Inoltre si tenga presente che una dipendenza da qualsiasi tipo di sostanza può assorbire così tante energie da togliere ogni progettualità per quel che riguarda ogni altro aspetto del vivere. È più facile quindi che il processo divenga senza ritorno, cronico appunto.

Si può ora fare un passo in avanti provando a creare un modello più complesso. Nella stepwise vengono inserite altre variabili oltre a quelle precedentemente utilizzate, frutto dell’interazione tra due variabili già incluse nel processo.

In particolare si sono formate interazioni di incrocio a due a due tra le variabili: sesso, nazionalità, stato civile, età, avere un’occupazione o aver lavorato in passato, stato della persona (lucido o meno), avere qualche forma di dipendenza, mantenere contatti con la famiglia, soffrire di problemi di salute fisica o psichica, soffrire di solitudine, sentirsi non integrato, possedere un livello di istruzione.

Le soglie di entrata e uscita della variabile dal modello sono le stesse dell’analisi precedente (I=0,1 II=0,15).

La procedura restituisce un modello di regressione logistica identico al precedente, senza che sia entrata alcuna variabile di interazione.

Questa fa concludere sulla non significatività di tali interazioni.

5.3. Come contraddistinguere CRONICI, PROBABILI