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Riprogettazione dei processi

Capitolo 5 Analisi dei rischi

5.1 Fattori di rischio del progetto

Al contrario di quanto preventivato nella fase di studio dei processi attuali, durante questa analisi abbiamo riscontrato che la maggior parte dei problemi sono di origine prettamente umana.

E’ infatti il fattore umano quello dominante in questo tipo di attività, sia per la complessa struttura sociale che si va a formare nella fase delle contrattazioni tra venditore e cliente, sia per la fase di movimentazione e fatturazione della merce stessa.

Tale constatazione da una chiave di lettura nuova al concetto di rischio, come vedremo a bre-ve non solo le necessità di contenere i costi ma soprattutto quelle di non “contrariare” il per-sonale, sono diventate chiave di volta del nostro lavoro..

5.1.1

COSTI SOFTWARE

Iniziamo l'analisi dai costi del software scelto per motivi di semplicità.

Come abbiamo visto nel § 2 l’azienda già dispone di una struttura incentrata su database rela-zionale Microsoft SQL Server.

Ci troviamo quindi a dover analizzare i seguenti costi: • costo estensione database

• costo programma DSS

• costo programma Video Sorveglianza • costo programma Calendario condiviso

Il costo di aggiornamento del DB si rivela essere intrinseco nello studio stesso di questa tesi, difatti senza acquisire dimestichezza con le tabelle esistenti diventa impossibile pensare di agganciare il DSS a tale sistema, e una volta acquisita dimestichezza sufficiente da agganciare il DSS risulta implicito disegnare le tabelle mancanti per il livello di capillarità dei dati desi-derato.

Si può quindi dire che, data la presenza dello studente in azienda, il costo del DB ristrutturato in questo specifico caso sia approssimabile a zero, o a un guadagno pari al costo della presta-zione svolta gratuitamente dallo studente.

Diverso ma non di molto il costo del programma DSS, la scelta di tale programma è caduta su Qlikview perché la società che lo produce è da anni partner commerciale della società italiana che produce il software di contabilità utilizzato dall’azienda.

Per tale motivo una licenza di QV è già da anni a disposizione dell’azienda che non solo non la utilizzava, ma non può nemmeno scorporarne il costo da canone di manutenzione ed ag-giornamento annuale del software contabile. Pertanto, sebbene il costo di una licenza QV sin-gola si aggiri attorno ai duemilacinquecento euro, possiamo dire che il costo di tale software è già stato preventivato dall’azienda. Anzi a tutti gli effetti una messa in uso di tale programma comporterebbe un effettivo ammortamento di spesa e non un incremento della medesima.

Il programma di video sorveglianza richiede maggiore attenzione, le caratteristiche richieste al programma non sono poche e non tutti i programmi commerciali si equivalgono in questo senso. Abbiamo preso in analisi diverse soluzioni alla ricerca di un compromesso interessante tra prezzo e prestazioni offerte. alla fine siamo approdati a un software rilasciato sotto licenza GPL e funzionante esclusivamente in ambiente Linux.

Tale scelta è stata motivata dal vantaggio in termini di costi del software a scapito di una scel-ta più onerosa dell’hardware, scelscel-ta comunque forzascel-ta dall’ambiente di lavoro come vedremo nel paragrafo successivo.

Per un programma di calendario condiviso si sono valutati diversi fattori di rischio collegati più al versante tecnico che al versante economico. Infatti sotto il profilo tecnico l’azienda è perfettamente capace di supportare un calendario condiviso per gli utenti integrato in un ser-ver di posta installato sul serser-ver centrale.

L’uso indiscriminato dell’unico server come server mail oltre che come server database e file server ha indotto a pensare a una soluzione esterna. Non si è infatti ritenuto opportuno aumen-tare il carico di lavoro su tale macchina e, nell’impossibilità di affiancarla a un secondo server dedicato ai servizi mail calendario e accessori, si è deciso di puntare a un servizio in outsour-cing. La scelta di affidarsi a google calendar è semplicemente dovuta alla conoscenza di tale sistema da parte di alcuni utenti dell’azienda.

5.1.2

COSTI HARDWARE

Il problema dei costi hardware è sorto nel momento in cui si è discusso l’uso di un software di video sorveglianza per gli ambienti in cui il personale è presente solo poche ore al giorno. Tra i tanti software come visto in § 5.1.1 si è pensato di usare Zone Minder che offre ottime potenzialità ad un costo decisamente contenuto.

Non è solo a causa del sistema operativo richiesto da Zone Minder che si sono riscontrati vin-coli sulla scelta dell’hardware, dovendo infatti sorvegliare ambienti chiusi e refrigerati in cui il personale è presente per poche ore al giorno ci siamo resi conto che era necessario usare telecamere dotate di sensore IR per la visione notturna. Inoltre, proprio a causa della condensa che si viene a depositare sulle lenti delle normali telecamere se usate all’interno di una cella frigorifera, abbiamo ritenuto opportuno puntare su un hardware che fosse in condizione di re-sistere in ambienti aperti e a qualsiasi condizione atmosferica.

Queste necessità hanno quindi indotto la scelta di un software più economico a fronte di hardware più costoso.

5.1.3O

RGANIZZAZIONE DEL PERSONALE

Come detto nell’introduzione di questo capitolo il problema maggiore con cui ci siamo scon-trati è stato quello di convincere il personale ad interfacciarsi con le nuove tecnologie a dispo-sizione.

Secondo la nostra analisi i maggiori rischi si incorrono nel personale di movimentazione mer-ci, immediatamente seguiti dal personale addetto alla vendita e infine dal personale ammini-strativo.

Studiando nei dettagli i problemi evidenziati notiamo che il personale di movimentazione merci non solo non è abituato all’uso di alcuna strumentazione elettronica nello svolgimento dell’attività quotidiana, mal sopportando quindi l’idea di essere interfacciati con dispositivi che vorrebbero facilitare l’inserimento dei dati di fatturazione; ma è anche abituato a non ge-stire i problemi pratici di organizzazione passandoli al livello superiore, la vendita, e questo implica che il personale di vendita si faccia carico sia dei problemi di vendita che dei proble-mi di trasposto. Se ipotizziamo una soluzione tecnologica per schedulare meglio i trasporti allora dobbiamo necessariamente ipotizzare che il personale di vendita non conosca solo le tecnologie di vendita ma anche quelle di trasporto, raddoppiando così il tempo per la loro istruzione.

Il personale di vendita per altro è abituato a gestire direttamente sia i contatti con i clienti che con i fornitori, un BI che consenta analisi di vendita deve avere traccia seppur minimale di questi contatti. Data però la realtà particolare in cui siamo inseriti è difficile che un venditore voglia condividere tale informazione con il resto dell’azienda, infatti questi le percepisce co-me valore aggiunto alla sua professionalità. In una realtà in cui il personale slitta spesso da un azienda all’altra tutti i dati che il venditore porta con se a suo uso esclusivo sono un bonus contrattuale su cui esso può contare alla stipula di un ingaggio e difficilmente accetterà di la-sciarne traccia dettagliata nell’azienda che lascia.

Chiudiamo questo punto con le difficoltà riscontrate nel confronto con il personale ammini-strativo che sono tra tutte le meno ardue da risolvere. Il personale in questione fa parte da ol-tre vent’anni dell’azienda e, nel corso di tale ventennio, ha sempre chiesto una certa coerenza nella ristrutturazione del software usato in azienda. Coerenza soprattutto sotto il profilo del-l’aspetto e della ripetitività delle procedure, questo per non doversi preoccupare di imparare nuovi sistemi di lavoro o nuove interfacce. Una rivoluzione totale come l’inserimento di un sistema di query drag-and-drop non entusiasma particolarmente gli animi di queste persone che da troppo tempo sono abituati a ripetere meccanicamente sempre le stesse operazioni.

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