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febbraio 2011 la Sede di Nuoro ha attivato lo “Sportello informativo con mediatore linguistico-culturale” ed ha offerto a tutti i lavoratori stranieri un servizio di

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2011 Sardegna (pagine 63-67)

Sintesi risultati attività di vigilanza per territorio

Dal 28 febbraio 2011 la Sede di Nuoro ha attivato lo “Sportello informativo con mediatore linguistico-culturale” ed ha offerto a tutti i lavoratori stranieri un servizio di

accoglienza, di ascolto e di informazione con l’aiuto di una mediatrice di nazionalità estera, opportunamente formata sui seguenti temi:

- tutela e prevenzione infortuni sui luoghi di lavoro;

- servizi offerti dall’INAIL

- accesso facilitato ad altri servizi pubblici del territorio, quali Comune, Provincia, ASL, Prefettura,Questura, DPL ecc.

Si è poi concluso il Progetto “Check-up Sicurezza” ideato da Confindustria Sardegna Centrale in collaborazione con la Direzione Regionale INAIL.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di 40 imprese dell’agroalimentare, del lapideo, del metalmeccanico e dell’edilizia, si è sviluppata attraverso lo strumento del check-up aziendale che ha consentito alle imprese partecipanti di rilevare le criticità e di valutare le azioni da porre in essere in materia di sicurezza in azienda.

I risultati sono stati presentati il 19 luglio nel corso del convegno “Obiettivo impresa sicura”. I dati emersi hanno messo in rilievo da un lato gli sforzi continui che le imprese mettono in campo per applicare la normativa vigente, ma dall’altro lato le svariate difficoltà che le stesse hanno nell’interpretazione di leggi spesso di difficile interpretazione ed applicazione.

Pertanto è stata rilevata l’importanza di supportare con grande sensibilità il percorso delle aziende attraverso mezzi basilari quali l’informazione e la formazione continua in materia di sicurezza.

“Un giorno che non avrei voluto conoscere”

A Nuoro, il 7 giugno 2011. Si è svolta la premiazione dei vincitori del Concorso regionale sardo promosso dalla Fondazione ANMIL “Sosteniamoli Subito” onlus, dalla Fondazione Banco di Sardegna e finanziato dall’INAIL, riservato ai figli di vittime del lavoro residenti in Sardegna e frequentanti le scuole medie e superiori, ai quali era stato chiesto di raccontar la loro esperienza..

La commissione giudicatrice – dopo attenta lettura degli elaborati – ha dovuto scegliere, tra circa 100 racconti pervenuti tutti, peraltro, meritevoli, 20 storie profondamente toccanti,

nelle quali i figli di lavoratori rimasti vittime di gravi infortuni, raccontavano come l’evento era stato vissuto da loro e dalle loro famiglie.

Ai vincitori sono state consegnate le borse di studio del valore di 500 euro. I loro elaborati sono stati raccolti in una pubblicazione, che ha riscosso notevole successo a livello regionale, e che costituisce una straordinaria testimonianza che invita a guardare il problema della sicurezza da una prospettiva diversa da quelle solite.

“Prevenzione e sicurezza in agricoltura”

Dall’esigenza di affrontare la problematica dell’alta frequenza e gravità degli infortuni nel comparto agricolo, è sorta l’idea di avviare un progetto specifico finalizzato a promuovere il rispetto delle norme di sicurezza, a rafforzare le azioni di prevenzione e a migliorare il livello di protezione dei soggetti impiegati, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli imprenditori agricoli sui comportamenti da assumere e sugli accorgimenti da adottare, per non incorrere in situazioni di rischio.

Il progetto si è concretizzato, in collaborazione con A.S.P.E.N. Nuoro, nella realizzazione di un opuscolo su cui sono state riportate delle immagini raffiguranti i comportamenti corretti da adottare per un lavoro sicuro. L’opuscolo è costituito da una serie di vignette, di immediato impatto visivo, accompagnate da testi scritti in lingua sarda e da una didascalia più dettagliata in lingua italiana, illustrate da grafici di elevata professionalità.

L’opuscolo è stato presentato mediante conferenza stampa tenutasi presso la sede della Camera di Commercio di Nuoro e la distribuzione materiale dell’opuscolo è’ stata affidata alle associazioni di categoria CIA, Coldiretti, Unioncamere e Confagricoltura. Inoltre tutto il materiale è facilmente scaricabile dai siti istituzionali dell’INAIL e dell’ Aspen in formato pdf.

“Sicuropoli”

Ad Olbia si è svolto il percorso di gioco sulla sicurezza “SICUROPOLI” riservato alle classi dei bambini della scuola primaria, realizzato dall’INAIL a cura di MUBA – Il Museo dei Bambini di Milano – con il patrocinio del comune di Olbia, della Provincia di Olbia Tempio e con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Sassari.

Dal 16 febbraio al 19 marzo oltre 2000 alunni accompagnati da 200 insegnanti delle scuole primarie della Provincia Olbia-Tempio, si sono avvicendati, in due/tre turni quotidiani, nel percorso realizzato nei saloni dell’ExpoOlbia.

La mostra/gioco si presenta sotto forma di una caccia al tesoro: in un labirinto ricco di imprevisti e sorprese i bambini con l’aiuto di animatori, devono scoprire i potenziali pericoli e fornire soluzioni per rendere il percorso più sicuro. Un laboratorio, all’interno del gioco, contiene i materiali per costruire segnali di pericolo, modificare le situazioni rischiose; a conclusione del gioco viene consegnato a tutti i bambini un patentino di “esperto in sicurezza”.

Dal 3 novembre al 10 dicembre la mostra/gioco è stata riproposta presso la Sede di Nuoro nello spazio espositivo messo a disposizione dal Comune di Nuoro; nel corso della mostra 900 bambini della provincia hanno imparato a prevenire gli infortuni.

Come specifica iniziativa in materia di sicurezza, è stato poi firmato un protocollo e impostato un progetto, in sinergia con gli Assessorati Regionali alla sanità e all’Agricoltura, per finanziare (con uno stanziamento iniziale dell’INAIL di € 250.000) la messa in sicurezza di trattori e macchinari agricoli obsoleti, fonte di numerosi gravi incidenti in agricoltura.

1.11 Il reinserimento sociale e lavorativo

Il concetto di riabilitazione come pieno recupero di tutte le potenzialità che la persona possedeva prima dell’infortunio/malattia professionale, si intende oggi, in Inail, esteso nel senso della promozione della persona stessa; non solo, quindi, il massimo recupero possibile dopo la lesione, ma la possibilità di sviluppare completamente le proprie abilità residue, grazie ad un sistema di tutela globale che considera la persona nella sua interezza di essere umano e di essere sociale. Gli ambiti di vita dell’individuo che subisce un danno grave e che sviluppa una disabilità acquisita in seguito al danno - a partire dalla menomazione fisica, fino alla “menomazione” del ruolo familiare, lavorativo, della vita sociale - sono oggi l’oggetto dell’azione dell’Istituto, che mette in campo tutta una serie di interventi per la piena reintegrazione e partecipazione sociale.

Le diverse prestazioni - di natura economica, sanitaria, riabilitativa, di sostegno sociale - concorrono a ripristinare le condizioni antecedenti all’infortunio/malattia professionale, garantendo, inoltre, alla persona e ai suoi familiari, il sostegno di diversi professionisti che lavorano insieme su più fronti, con l’obiettivo di raggiungere un nuovo equilibrio ed una piena rispondenza tra le capacità e le aspettative della persona stessa, e la piena espressione di queste ultime nei diversi ruoli agiti nella vita.

Il presupposto fondamentale per garantire la tutela degli infortunati/tecnopatici è la “presa in carico globale” che l’Inail attua attraverso le èquipe multidisciplinari, organismi collegiali formati da diverse professionalità dell’Istituto, in sinergia col sistema dei servizi del territorio, che affrontano le problematiche con un’ottica globale e interventi tra loro integrati, volti a fornire riposte e sostegno in tutti gli aspetti su descritti.

L’attività di reinserimento lavorativo e sociale, curata dal servizio sociale professionale, ha il compito di puntare l’attenzione sulle specifiche esigenze degli infortunati/tecnopatici e delle loro famiglie, garantendo l’apporto professionale necessario, da un lato, alla gestione dei singoli casi - unitamente all’èquipe multidisciplinare – e dall’altro, allo sviluppo di risposte articolate a livello territoriale, e integrate con l’insieme dei servizi offerti sul territorio, per gli specifici bisogni espressi dall’utenza Inail, anche allo scopo di creare nuovi servizi o migliorare quelli esistenti.

L’attività in Sardegna nell’anno 2011

Nell’anno 2011 l’attività di reinserimento sociale in Sardegna è proseguita, attraverso le èquipe multidisciplinari e il servizio sociale professionale delle Sedi provinciali.

Nell’anno di riferimento è stata emanata la circolare Inail n. 61/2011 “Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici ed interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione”, frutto di un intenso lavoro di analisi ed interpretazione dei dati raccolti negli ultimi anni sulle tipologie di bisogno e le richieste di specifici interventi di sostegno emersi dall’esame dei casi presi in carico, in tutto il territorio nazionale.

Accanto agli interventi e alle prestazioni già previste in passato e già contenute nelle diverse circolari precedenti, si è ampliata ulteriormente l’ottica dell’azione dell’Inail, verso un concreto intervento a livello della vita personale, familiare e sociale della persona colpita da infortunio/malattia professionale; la gamma di interventi di sostegno sociale, infatti, si rivolge a specifiche aree dell’esistenza, che spaziano dall’organizzazione della vita personale (autonomie di vita primarie e secondarie, sostegno e rieducazione delle capacità di cura, rielaborazione del proprio ruolo sociale) fino alla riappropriazione di un ruolo attivo (sociale e lavorativo) con specifici progetti volti a recuperare, riscoprire e potenziare tutte le capacità residue presenti nella persona perché la stessa raggiunga una piena e soddisfacente collocazione nel suo contesto sociale, ampiamente inteso.

Uno degli aspetti particolarmente innovativi riguarda la possibilità di includere tra i beneficiari degli interventi sia i familiari dell’assistito, che i superstiti di persone decedute a

causa del lavoro. Tali specifici interventi vanno a completare la gamma di prestazioni già previste, di natura prevalentemente economica, e sono intesi a rafforzare, come detto, la valenza della “cura” della “presa in carico” della persona e della famiglia, che molto spesso necessita di interventi ulteriori e diversificati rispetto al ristoro economico. Accanto, quindi, alle varie provvidenze economiche sono previsti, anche per i familiari, interventi di sostegno e accompagnamento all’elaborazione del danno oppure del lutto, e alla riorganizzazione della propria vita familiare e sociale, con conseguente ridefinizione di ruoli ed equilibri all’interno e all’esterno della famiglia.

Nell’ambito del territorio della Sardegna, nell’anno corrente, il servizio sociale, che presiede la funzione di reinserimento sociale e lavorativo dell’Inail, ha elaborato un programma annuale di interventi, riferiti alle quattro Sedi provinciali, finalizzati a dare specifiche risposte ai bisogni emersi dai singoli assistiti e dalle famiglie in carico al servizio. La programmazione scaturita da tale lavoro prevede progetti in tutti gli ambiti contemplati dalla nuova circolare Inail, in particolare relativi al titolo IV della circolare stessa, che riguarda appunto gli interventi di sostegno peri il reinserimento nella vita di relazione e lavorativa; ogni Sede provinciale ha elaborato un piano di Servizio sociale contenente progetti, singoli e collettivi, rispondenti alle esigenze espresse dalla propria utenza. I Piani di Sede sono stati quindi integrati nel Programma regionale del Servizio sociale Inail, che riguarda l’intero territorio regionale.

Altra attività costantemente portata avanti nel periodo di riferimento, nell’ambito della promozione dell’autonomia personale dei soggetti colpiti da infortunio/malattia professionale - all’interno dei progetti riabilitativi individualizzati - è quella relativa all’adeguamento degli spazi abitativi alle esigenze delle persone disabili, in particolare quelle con disabilità motorie, con la realizzazione di diversi progetti di “Abbattimento delle barriere architettoniche in ambiente domestico”. Tale attività, curata dal servizio sociale e dalle èquipe multidisciplinari delle Sedi, prosegue da diverso tempo, arricchendosi via via di interventi sempre più rispondenti alle reali esigenze di integrazione del disabile nel tessuto domestico e nel nucleo familiare, rendendo l’ambiente fisico idoneo ad essere vissuto in autonomia, nell’uso dello spazio e delle attrezzature della casa in generale.

Anche gli interventi di promozione dell’attività sportiva come mezzo di partecipazione sociale sono proseguiti nel 2011 continuando la collaborazione col Comitato Paralimpico Regionale, che, in seguito a commissariamento da parte degli organi centrali, ha inaugurato un periodo di maggiore attività, consentendo, dopo alcuni anni di ritardo, l’attuazione della convenzione nazionale che prevede servizi specifici per i disabili Inail. In particolare, nell’arco dell’anno è stata rinnovata la convenzione regionale in attuazione di quella nazionale e sono state predisposte le attività preliminari all’avvio dei corsi sportivi per i principianti, articolati in un corso di avviamento e un successivo corso annuale di frequenza della disciplina più adatta alla specifica disabilità dell’assistito interessato.

Sul versante dei progetti riabilitativi individualizzati, inoltre, sono proseguiti tutti i consueti interventi mirati alla riabilitazione funzionale, alla protesizzazione, alla fornitura di dispositivi tecnici, di ausili, di strumenti tecnologici, finalizzati alla compensazione dei deficit e, soprattutto, alla piena integrazione e potenziamento delle residue abilità fisiche e psichiche.

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2011 Sardegna (pagine 63-67)

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