Il budget del primo quinquennio
5.2.4 FINANZA DI DISTRETTO
R&S all’interno del distretto attivando collaborazioni con centri di ricerca ed Università e focalizzandosi allo sviluppo economico del tessuto distrettuale e non solo.
Uno degli strumento finanziari a sostegno dei progetti di Ricerca e Sviluppo è senz’altro costituito dai bandi di larga evidenza pubblica. La maggioranza di bandi e dei Grandi progetti (come il Pmi) è destinata alle PMI imprese dell’ICT piemontese sottolineando la loro centralità nelle iniziative della Fondazione.
Una macro divisione dei bandi tematici riguarda lo sviluppo di progetti a finanziamento locale (DOCUP Regione Piemonte) e quelli a finanziamento nazionale (Ministrero dell’Istruzione, Università e Ricerca).
I risultati dell’anno 2009-‐2010 riportano un’attrazione di risorse disponibili da bandi (Bandi Ricerca Industriale MiUR) e aggregazione PMI, Grande Impresa e Centri R&D su progetti per un totale di € 23 Milioni, coinvolgendo170 imprese e centri R&D su 26 progetti su altri bandi.
5.2.4 FINANZA DI DISTRETTO
La missione della Fondazione Torino Wireless è quella di rappresentare una struttura di governance con lo scopo di promuovere e sviluppare processi di innovazione su base locale, sostenuti da enti pubblici e privati di ricerca, grandi imprese e organismi finanziari.
Sull’ultimo punto, la Fondazione ha fin da subito delineato una propria ed innovativa linea strategica.
Il finanziamento alle PMI e in particolare a quelle che operano nel mercato dell’alta tecnologia, è sempre stato un argomento dibattuto. La causa principale sta nella natura stessa del business high tech in cui è presente l’elemento della asimmetria informativa.
Di fatto, secondo alcuni Autori122, le imprese tecnologiche non ottengono rilevanti finanziamenti bancari, poiché presentano un’alta asimmetria informativa, una maggiore volatilità dei rendimenti dei progetti d’innovazione e una scarsità di garanzie reali.
In questo contesto, le PMI incontrano notevoli difficoltà di reperire risorse sia attraverso il canale bancario sia attraverso strumenti finanziari alternativi.
122 Brown J.R., S.M. Fazzari e B.C. Petersen, Financing Innovation and Growth: Cash Flow,
Per ovviare a questa lacuna, Torino Wireless nel suo Memorandum of Understanding dichiara l’iniziativa di costituire un fondo di Venture Capital, dedicato alla promozione di nuove iniziative imprenditoriali high tech, che effettuerà investimenti di seed ed early stage.
Inoltre, la Fondazione si è posta l’obiettivo di potenziare le proprie abilità in ambito finanziario in modo da guidare le imprese verso forme di finanziamento
alternativo.
La concretizzazione di tali iniziative ha visto l’avvio di due fondi specifici ad azione locale. Vediamo il primo.
5.2.4.1 PIEMONTECH
Il primo si chiama Piemontech, Finanziaria creata nel 2004 dalla Fondazione Torino Wireless, che ha versato 1,1 milioni di euro nel capitale del Fondo, costituendo una partecipazione di minoranza.
Questa operazione ha un suo preciso significato, dato che una fetta del budget della Fondazione aveva la funzione di attrarre altri capitali privati in Piemontech creando così un “effetto leva”.
L’efficacia della leva è legata alla reperibilità di capitali, alla capacità di assistere le società in portafoglio nella raccolta di fondi e nell’espansione commerciale123.
Piemontech si può considerare il primo fondo di “angel investing” istituzionale italiano; fornisce capitale nei primi stadi di attività dell’impresa.
Il Fondo opera localmente e investe nelle imprese un venture capital tra i 20mila e i 200mila oltre a presiedere i Cda delle proprie partecipate.
La funzione del fondo seminale piemontese non si esaurisce nel mero finanziamento al capitale di rischio, ma continua attraverso un supporto alla gestione e all’implementazione di un piano strategico per lo sviluppo dell’impresa. La compagine societaria del Fondo è costituita dai seguenti enti per un capitale totale di 2,7 milioni di euro:
• Fondazione Torino Wireless; • Gruppo Eurofidi
• Unione Industriale di Torino • I3P, incubatore del politecnico
• Erpogen Venture (fondo di VC specializzato nel settore biotech) • Gruppo Intesa San Paolo
• Istituto Superiore Mario Boella
Dal 2004 al 2007, la Finanziaria è entrata nel capitale di rischio di 12 start-‐up attraverso una partecipazione minoritaria del 20% circa del capitale sociale e raggiungendo un investimento di 1,4 milioni di euro di capitale proprio.
Un dato significativo da osservare riguarda gli aumenti di capitale di altri investitori privati, dopo l’operazione di Piemontech; questo fatto sta a testimoniare la capacità del fondo di attrarre ulteriori risorse finanziarie.
Dal 2004 al 2012, Piemontech ha fornito capitali a 16 imprese operanti nei settori dell’ICT, meccatronica e meccanica avanzata, servizi avanti ed altro. Recentemente, la Finanziaria si è allargata anche ai settori del Biomedicale attraverso le operazioni con Rotalactis e Glyconova,partecipate da Piemontech dal 2010.
Piemontech interviene in differenti stage di vita dell’impresa; solitamente opera nell’early stage e nel pre-‐product, ma può finanziare anche imprese in late stage (Dem Italia).
Il Fondo piemontese, tra il 2007 e il 2008, ha cambiato la propria mission in seguito al rinnovo dell’Accordo di Programmazione Negoziata della Fondazione Torino Wireless
Per il quinquennio 2008-‐2013, Rodoldo Zich, Presidente della Fondazione, ha deciso di improntare la strategia di Torino Wireless in una chiave più industriale, dalla quale scompare la finanza124 a seguito dell’uscita del fondo Innogest che vedremo più avanti.
Di conseguenza, l’attività di Piemontech è stata modificata dal rinnovo del management team. Il processo di selezione viene svolto in un’ottica più qualitativa: prima venivano concluse 5/6 operazioni all’anno, ora al massimo due; si punta quindi su investimenti più mirati, mentre una volta si prediligeva la logica dei “soldi dati a pioggia”.
Gli investimenti vengono selezionati e strutturati con il supporto del Club degli Investitori, gruppo di 60 imprenditori piemontesi che ha deciso di investire in nuove realtà imprenditoriali.
In altre parole, si tratta di Business Angels che hanno già venduto la loro azienda, ma conservano l’interesse di investire in progetti promettenti fornendo la loro esperienza, oltre al loro capitale.
Inoltre, le operazioni di accesso al capitale di rischio di Piemontech e degli investitotri del Club hanno delle ricadute positive anche in altri contesti.
Di fatto, le loro partecipate sono agevolate nell’ottenere linee di credito da istituti bancari.
Questo è dovuto alla presenza degli enti Piemontesi che fungono da garanzia per le banche; Piemontech per Intesa San paolo e Club degli Investitori per Unicredit. Per progetti di R&S , invece, il mezzo finanziario è quello del bando.
124 Ferrando M., Intervista Mario Manzo: Torino wireless si aprirà al Piemonte, NORDOVEST, 16
5.2.4.2 INNOGEST
Il secondo strumento di finanziamento si chiama Innogest Capital ed è coordinato da Innogest Società di Gestione del Risparmio S.p.A..
Il fondo è stato avviato nel 2005 con l’azione congiunta di Torino Wireless ed Ersel Finanziaria.
Innogest è un fondo macroregionale che si occupa del Venture capital di I° livello ossia delle fasi seed-‐early stage e perciò il taglio degli investimenti è molto più elevato rispetto a Piemontech; qui si tratta di operazioni tra i 200mila ai 2milioni di euro.
Nel 2007, Innogest è uscito dalla Fondazione Torino Wireless dopo aver raggiunto un fundraising di 80milioni di euro, molto più elevato del ritorno stabilito ed ora è passato completamente a soggetti privati.
La logica di sostegno alle partecipate è la stessa descritta per Piemontech. Entrambi i fondi attivano un coinvolgimento delle società in portafoglio tramite la presenza ai Cda delle stesse, fornendo consigli di esperti in materia di strategia e innovazione e di contatti commerciali.
Sia Innogest che Piemontech sono gestite con criteri privatistici e puntando alla massimizzazione del profitto, poiché solo per questa via c’è la concreta possibilità di attirare investimenti sia locali che esteri.
5.2.4.3 POLO DI VENTURE CAPITAL E POLO ICT
Il polo del Venture Capital è un ulteriore strumento ideato dalla Fondazione per elevare l’immagine del Piemonte come meta ideale per investire in realtà dal forte potenziale innovativo.
Il Polo è costituito da 14 Fondi (9 Italiani, 5 Internazionali) che si occupano di tutti i segmenti del finanziamento al capitale di rischio, dall’angel financing allo stadio prima dell’exit.
Inoltre, la Fondazione è l’ente gestore del Polo di Innovazione ICT, uno dei 12 nuovi strumenti della Regione Piemonte per favorire la convergenza degli investimenti su nuove traiettorie di sviluppo di prodotti o servizi innovativi.
Per quanto riguarda strumenti di finanza innovativa, un aspetto interessante che ha visto il Piemonte come una delle regioni all’avanguardia nel contesto italiano è quello dei Poli di Innovazione, introdotti nel 2008 e dedicati a finanziare progetti di ricerca e sviluppo (POR-‐FESR 2007-‐2013), ma anche servizi di supporto all’innovazione per le imprese.
Sotto quest’ottica, il polo di innovazione per l’ICT è uno dei 12 introdotti, che rispecchiano i settori trainanti della economica regionale.
Più in generale, in qualità di ente di supporto al distretto ICT, il Polo offre alle imprese del territorio dei servizi di orientamento su bandi e progetti finanziati (locali, nazionali e comunitari), anche con l’obiettivo di trovare delle partnership con altre PMI, grandi imprese, centri di ricerca/università.