8.1 FISAM1963: UN ESEMPIO DI EVOLUZIONE “VIRTUOSA”
L'evoluzione dell'industria manifatturiera veneta, con le sue fasi di boom e sviluppo, quella di recessione e poi di reazione ad essa, può essere rappresentato dalla storia di numerosissime industrie del territorio, di cui FISAM è un esempio.
Il caso analizzato rappresenta inoltre l'opportunità, all'interno del presente studio, di chiarire i concetti di distretto, PMI e delocalizzazione e di osservare come un‟impresa come quella presa in considerazione, nonostante abbia subito gli effetti della crisi, stia ora reagendo cercando nuovi modi per mantenere e consolidare il proprio spazio nel mercato locale ed internazionale.
La modalità di indagine prescelta è quella dell'intervista, che permette di dare voce diretta ai protagonisti del caso in questione, senza filtri ed interferenze parziali. Successivamente un'interpretazione dei dati raccolti.
G: Dottor Alessandro Badini, partendo dalle origini della sua azienda, ci racconterebbe la storia della FISAM?
AB: L‟azienda FISAM nasce nel 1963 per iniziativa di Antonio Badini. Pochi anni dopo, per agevolarne lo sviluppo, fu decisa la trasformazione in s.a.s, con l‟ingresso di tre nuovi soci. Antonio Badini rimase in carica come unico socio accomandatario fino al 1978, quando morì prematuramente. Il ruolo di amministratore fu allora assegnato a due dei preesistenti soci, Cesare Manea e Giovanni Franciosi, i quali proseguirono con il percorso delineato da Antonio Badini.
Con la fine degli anni '90, l‟evoluzione del mercato e l‟ingresso di nuovi competitori esteri cinesi indusse i soci a favorire il passaggio della gestione alla seconda generazione. Nel 1999 la società fu dunque trasformata in s.r.l, con la nomina di quattro amministratori, tra
111 cui il figlio maggiore di Antonio Badini, Alessandro. La necessità di rendere più dinamica l‟azienda su un mercato sempre più competitivo spinse ad una nuova riorganizzazione e l‟attività produttiva nel 2011 fu acquistata da Alessandro Badini con la partecipazione del nipote Vittorio de Zambiasi e di un amico del Badini, oltre che principale cliente italiano, Marco Brambilla. Nasce così la FISAM1963, con lo stesso volto che tuttora mantiene sul mercato.
Negli ultimi cinque anni la nuova gestione ha dato frutti importanti, come il raddoppio del fatturato, l‟ammodernamento dei macchinari, con l‟introduzione di aggiornati requisiti di sicurezza, e lo sviluppo dei rapporti con i clienti, specie operanti nel mercato estero. Attualmente il mercato estero copre, infatti, circa il 70% delle vendite dirette di FISAM, ma anche parte dei clienti italiani indirizzano i propri prodotti al mercato estero. Il mercato principale per FISAM è l‟Europa, ma le vendite sono destinate ad imprese multinazionali che poi vendono il loro prodotto nel mercato globale.
G: A livello finanziario, le banche hanno contribuito alla nascita dell’azienda? Che ruolo hanno avuto fino ad oggi nel vostro bilancio?
AB: Nella fase iniziale del proprio sviluppo, FISAM ha contato principalmente sulle risorse dei soci, con una limitata necessità di ricorrere al credito. Con le nuove esigenze di sviluppo e dinamismo legate al mutato scenario economico, in questo decennio, invece, il ricorso al credito bancario a breve, ma anche a medio termine, è cresciuto sensibilmente. Va riconosciuto che il sistema bancario ha risposto con buona disponibilità alle richieste di finanziamento di FISAM, da un lato perché considerata "buona cliente", dall'altro per la riconosciuta affidabilità personale degli amministratori e per l‟esposizione finanziaria comunque limitata rispetto al fatturato aziendale.
G: Cosa vi ha spinti a scegliere di inserirvi in un determinato settore produttivo?
AB: La scelta del settore è derivata dalla decennale esperienza di Antonio Badini nel campo degli accessori per valigeria e bauleria. Il fondatore di FISAM, infatti, era titolare di una azienda del settore plastico, operante nell'ambito degli accessori di valigeria, i cui clienti, successivamente, sono diventati anche clienti della FISAM. La possibilità di far collaborare le due aziende ha generato importanti sinergie a beneficio di entrambe. Per questo motivo FISAM, pur operando con gli strumenti tecnici dell‟azienda metalmeccanica, è riconducibile nella sua attività al mercato del sistema moda.
112 Nel 2012 FISAM ha poi acquistato il ramo produttivo dell'azienda del settore plastico ed attualmente produce quegli articoli direttamente utilizzando propri stampi e distribuendoli ai propri clienti; in particolare per la produzione si avvale della collaborazione di piccoli artigiani, ai quali fornisce tutta l‟assistenza di officina per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stampi.
FISAM1963, nella propria strategia di diversificazione dei mercati, ha infine sviluppato prodotti di minuteria destinati a settori vicini, quali l'edilizia, quello dei contenitori per rifiuti o degli accessori elettrici.
G: Quali sono i punti di forza della FISAM?
AB: Il punto di forza è rappresentato dalla flessibilità, tipica di una piccola media azienda; un altro fattore essenziale per il suo successo è stato il fatto di essere collocata territorialmente in un distretto multisettoriale, che le consente di poter disporre sul luogo dell‟intera filiera di fornitori necessari alla produzione, con un notevole abbattimento dei costi e dei tempi di esecuzione delle diverse operazioni.
G: Possiamo definire la localizzazione territoriale di FISAM una scelta strategica?
AB: FISAM è nata nell‟area di Bassano del Grappa innanzitutto perché da tale territorio provenivano i soci che l‟hanno fondata. Sicuramente, il fatto di poter usufruire dei benefici del distretto bassanese, noto non sono a livello nazionale, ma anche internazionale quale “distretto produttivo multisettoriale”, hanno contribuito all'affermazione dell‟azienda in questa zona. Il distretto bassanese infatti è caratterizzato dalla specializzazione non in un solo specifico settore, ma dalla forte presenza di più settori, che insieme determinano la sua vocazione manifatturiera.
Nei tempi più recenti le esigenze di specializzazione dell'azienda sono cresciute in ogni singolo segmento della filiera e FISAM ha visto la convenienza di sostituire fornitori locali con altri operanti in un raggio più ampio, ma comunque per lo più veneto.
G: Quali sono gli elementi caratterizzanti della strategia commerciale aziendale?
AB: FISAM è sempre stata riconosciuta come una delle aziende leader nella propria nicchia di mercato, pertanto la ricerca dei clienti è spesso stata legata a rapporti personali e alla partecipazione alle principali fiere del settore. Con il nuovo scenario economico aperto alla competizione globale, queste modalità non risultano più sufficienti e FISAM1963 si è dotata degli strumenti di marketing ormai indispensabili quali sito internet, cataloghi e
113 brochures promozionali in italiano e in inglese, lingua essenziale per il commercio con l‟estero.
G: Uno degli aspetti più discussi attualmente è la razionalizzazione e la formazione del personale. Cosa ci può dire a riguardo?
AB: FISAM1963 ha iniziato la sua attività con una decina di dipendenti cresciuti progressivamente, fino a raggiungere alla fine degli anni ottanta le trenta unità. Da allora, il numero degli addetti è sceso, a causa dell‟introduzione di tecnologie maggiormente automatizzate e della scelta aziendale di esternalizzare funzioni e produzioni a maggior fabbisogno di manodopera.
Attualmente, FISAM1963 ha dodici dipendenti. Di questi solo quattro sono destinati a seguire la produzione diretta, ormai effettuata solo con macchine automatiche. Va osservato come, nonostante questo ridimensionamento del personale, FISAM1963 raggiungerà nell‟anno corrente il proprio record di fatturato dall‟inizio della sua storia. Per quanto riguarda la formazione del personale, negli anni si è notevolmente evoluta la tipologia di addetti utilizzati da FISAM. Al momento tutto il personale è dotato di titolo di studio di scuola media o superiore, in particolare con specializzazioni tecniche, e gli ultimi giovani assunti sono qualificati apprendisti e vengono formati nei loro compiti più strettamente produttivi dai colleghi più esperti con una formazione interna, mentre la formazione generale viene affidata ad alcuni organismi specializzati suggeriti dalla associazione di categoria cui FISAM fa riferimento.
G: La Cina, Paese che viene definito la “fabbrica del mondo” o base manifatturiera globale, nel 2001 è entrata a far parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Che ruolo ha avuto la concorrenza cinese nell’andamento commerciale di FISAM1963?
AB: Dopo circa trent‟anni di sviluppo, nella seconda metà degli anni ‟90, l‟azienda ha in effetti dovuto confrontarsi con le difficoltà dei clienti, messi in crisi dall‟entrata sul mercato della concorrenza cinese, particolarmente aggressiva nel settore tessile e dell'abbigliamento, ai quali valigeria e bauleria possono essere assimilate.
Di qui la caduta degli ordinativi nazionali e la crisi di molti subfornitori, con conseguente indebolimento delle filiere produttive di riferimento.
FISAM ha sperimentato la concorrenza dei produttori asiatici fin dagli anni ottanta, quando, sul mercato americano, sono entrati prepotentemente i produttori coreani. Negli anni successivi del secolo scorso, la situazione è rimasta sostanzialmente stabile, con una
114 diminuzione del gap di costi tra Italia e Corea. In questo decennio si è registrato l‟ingresso nei mercati di produttori cinesi caratterizzati dalla capacità di proporre i propri articoli pur di qualità più modesta, ma a prezzi significativamente più bassi. Questo ha costretto la FISAM ad abbandonare le fasce più economiche e quei mercati interessati ai prodotti più cheap, come Africa, Paesi dell‟Est, e a cercare di rivolgersi ad un target decisamente più elevato.
G: Come ha reagito FISAM1963 per potersi confrontare con successo a questo potente competitore?
AB: L‟azienda, nell‟ultimo decennio, ha reagito a questa situazione con una pluralità di interventi correttivi: l'innalzamento della qualità del prodotto, per collocarsi in fasce di mercato più elevate, con un incremento rilevante del peso percentuale degli acquisti del mercato estero; l'ampliamento dell‟area territoriale ove sono situati i fornitori principali, al fine di utilizzare solo aziende di eccellenza; la riduzione del personale non specializzato, con l'automatizzazione del processo produttivo e l'assunzione di molte figure professionali dedicate all'elaborazione di prodotti e alla ricerca di nuovi mercati.
Va osservato che questo tipo di concorrenza è stato sentito soprattutto dai clienti di FISAM1963, che per poter sopravvivere e sviluppare la propria attività, hanno dovuto riposizionarsi sulle fasce più pregiate del settore. Questa evoluzione quindi ha anche aperto interessanti scenari per l‟azienda in grado di produrre accessori di minuteria metallica con standard qualitativi particolarmente elevati e capace per la propria flessibilità produttiva di dare risposte anche a richieste di nicchia quantitativamente modeste, ma con margini di redditività interessanti.
Questi investimenti hanno dato i loro frutti e solo negli ultimi tre anni l‟azienda ha aumentato il
proprio fatturato del cinquanta per cento, di cui due terzi dedicati all'esportazione.
G: Ed ora, quali scenari prevede per il presente ed il futuro dell'azienda?
AB: Il percorso di evoluzione aziendale sta proseguendo con un ulteriore affinamento dei fornitori per ridurre drasticamente la percentuale di prodotto non conforme con l‟introduzione del sistema di certificazione della qualità. Attualmente l‟azienda è molto impegnata nella ricerca di nuovi clienti nel mercato estero, specie europeo, ma con una attenzione particolare verso i clienti attivi nel mercato globale.
115 Ecco dunque la storia di un'azienda che ha le proprie radici nel boom economico vissuto dal Veneto negli anni '60, ma che vede proprio in questi ultimi anni di reazione alla crisi la realizzazione del proprio massimo sviluppo.
Questo grazie alla capacità di operare scelte evolutive mirate, come una forte alternativa al marketing, l'automatizzazione della produzione e il conseguente ridimensionamento del personale, e il riposizionamento in un settore di mercato d'élite.