• Non ci sono risultati.

concentrazioni di amianto potenzialmente basse (caso C)

ALLEGATO FOTOGRAFICO DELLE PRINCIPALI FASI DI LAVORO Campionamento e Quartatura

3.3 FLOW-CHART 3

Come indicato nella Flow-chart 3, si dovrà procedere ad ulteriori indagini per veri-ficare se il suolo presenta una concentrazione di amianto superiore o inferiore al valore limite normativo.

La Flow-chart 3 lascia la possibilità di adottare una delle due procedure analitiche di seguito descritte, da scegliere in base alle condizioni e convenienze sito specifiche:

3.1 l’analisi del campione viene espletata adottando il metodo indicato nell’All. 1B del d.m. 06/09/1994, preparando due campioni da sottoporre ad analisi al Sem previa fase preparativa.

Quest’ultima prevede: a) macinazione (per ottenere una granulometria finale tra 10 e 100 μm); b) omogeneizzazione (con ripartitori automatici); c) sospen-sione (di una quantità non inferiore a 0,1 mg del campione polverulento in un volume noto di soluzione disperdente); d) filtrazione su un filtro in policarbo-nato a foro passante, di 0,4 - 0,8 μm di porosità, di 25 mm di diametro; mon-taggio del filtro su un portacampioni per Sem e metallizzazione della sua superficie mediante sputtering catodico.

La fase analitica prevede: a) lettura a 2.000 ingrandimenti di un numero di campi microscopici tale da rilevare una superficie pari ad almeno 1 mm2 per rilevare morfologie fibrose; b) riconoscimento mediante spettroscopia X a dispersione di energia delle fibre di amianto presenti e misura delle loro dimensioni; c) calcolo dei volumi e dei corrispondenti pesi delle fibre di amian-to utilizzando i pesi specifici dei minerali corrispondenti; d) calcolo del peso totale di amianto sul filtro in base alla superficie di deposizione del campione, alla superficie del filtro letta, al numero e dimensioni delle fibre osservate e all’ipotesi di una distribuzione poissoniana delle fibre sul filtro.

Si specifica che la metodica Sem, riportata dal d.m. 06/09/1994 indica una sen-sibilità analitica fra lo 0,01% e l’1%; l’intervallo in cui il metodo fornisce risultati quantitativi è compreso fra lo 0,1% - 1%. Per concentrazioni di amianto inferio-ri allo 0,1% il metodo fornisce esclusivamente inferio-risultati semi-quantitativi. Inoltre tale procedura analitica è stata elaborata e standardizzata per i materiali in massa (Mca) e non per suoli/terreni contenenti fibre libere/fasci di amianto o Rca.

Pertanto, nel caso si rilevi su uno o entrambi i campioni con tale metodica una concentrazione superiore ai valori limite previsti normativamente, l’intero Lotto di suolo/sottosuolo/materiale di riporto a cui il campione afferisce dovrà essere avviato a smaltimento in discarica per rifiuti speciali pericolosi con codi-ce 17.05.03* - Terre e roccodi-ce contenenti sostanze pericolose.

Qualora invece non si rilevino fibre di amianto o si rilevino in concentrazioni

<0,1% in peso (terreni da bonificare ai sensi del d.lgs.152/2006), si ritiene opportuna una specifica sperimentazione on-site su una ristretta area rappre-sentativa, come previsto dall’art.242, comma 7 del dlgs. 152/06; ciò da realiz-zarsi in ambiente confinato (con modalità da concordare auspicabilmente con gli Organi di Vigilanza competenti per territorio - Arpa), per la verifica dell’effi-cacia di tale metodica in termini di prevenzione dalla diffusione di fibre di

amianto in atmosfera e conseguente tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita, come indicato dal citato comma integrato dal PNRR, legge 108/2021, art.37. Nel caso le risultanze di tale sperimentazione on-site portino a dimo-strare l’assenza di rischio, si potrà procedere all’identificazione del suolo/sotto-suolo/materiale di riporto come non contaminato ed al suo riutilizzo on-site.

3.2 L’analisi del campione viene espletata adottando la metodica Astm D7521-13, semplificata come di seguito descritto. Questa prevede, per l’analisi qualitativa dei campioni, una setacciatura in più frazioni, fino a 106 μm. Considerando che il d.lgs. 152/2006 indica che le determinazioni analitiche di laboratorio devono essere condotte sulla frazione <2 mm, esse andranno realizzate, in conformità con quanto indicato dalla citata norma Astm, su due frazioni (2mm < > 106 μm e < 106 μm) allo stereo-microscopio per evidenziare la presenza o meno di fibre nel campione.

Qualora si rilevino fibre singole o fasci di fibre, esse andranno selezionate con le pinzette da laboratorio per essere deposte su vetrino da microscopia e sot-toposte ad una ulteriore indagine di dettaglio al Molp. Tale metodica permette di rilevare con precisione i parametri ottici caratteristici dei singoli minerali e quindi di discriminare le fibre di amianto da altre tipologie di fibre (organiche, di vetro, lana minerale, etc.) grazie all’impiego di specifici liquidi di contrasto.

Le indicazioni operative di dettaglio per l’analisi qualitativa in Molp dei Mca sono indicate in Italia dal d.m. 06/09/1994 e negli USA dalla metodica Epa/600/R-93/116, a sua volta ricordata sulla metodica Astm D7521-13.

Quest’ultima stabilisce anche le procedure per effettuare analisi semi-quanti-tative. Nello specifico, sulle citate frazioni granulometriche (2 mm<>106 μm e

<106 μm) si applica la visual estimation per la frazione media (2 mm<>106 μm) nonché visual estimation e/o point counting per la frazione fine (<106 μm).

Queste procedure analitiche consentono di effettuare una quantificazione in peso di amianto in relazione al numero di fibre visionate su una superficie data ed identificate come amianto. In particolare, la visual estimation permette di sti-mare la concentrazione tramite confronto con immagini di riferimento.

Per quanto riguarda la frazione media (2 mm<>106 μm) se viene osservata una singola fibra di amianto con la visual estimation, si considera un valore dello 0,25 % di sensibilità nominale.

Per quanto riguarda la frazione fine (<106 μm), se la concentrazione determi-nata con la visual estimation risulta <1% si prevede l’esecuzione di una ulteriore indagine mediante point counting; nello specifico devono essere preparati otto vetrini da esaminare a 100x con la metodologia indicata dall’Epa/600/R-93/116, selezionando casualmente e identificando almeno 400 oggetti tramite Molp.

Qualora si voglia ulteriormente aumentare la sensibilità analitica, si può proce-dere ad incrementare il conteggio random di particelle sul vetrino.

Alternativamente, la norma tecnica Astm D7521-13 prevede ulteriori indagini di approfondimento al Tem per la frazione fine (<106 μm), da realizzarsi trami-te apposita preparativa del campione di suolo. L’analisi al TEM consistrami-te

nell’a-nalisi semi-quantitativa, tramite stima visuale della concentrazione, oppure in un conteggio basato sulle specifiche indicate nel Test Method Astm D6281.

Al fine di agevolare ed accelerare le determinazioni analitiche e le conseguenti attività di cantiere, la parte destra della Flow-chart 3 propone di adottare la parte della norma Astm D7521-13 relativa alla sola analisi qualitativa e semi-quantitativa tramite stereo-microscopio e Molp con visual estimation, non con-siderando le ulteriori determinazioni quantitative tramite point counting e Tem.

Si specifica tuttavia che la metodica semi-quantitativa precedentemente citata e rappresentata in flow-chart 3 (semplificata) ha una sensibilità valutata dall’Astm pari allo 0,25% in massa. Pertanto, pur avendo il vantaggio di una facile applicazione e costi contenuti, non assicura una sensibilità sufficiente-mente adeguata ai limiti normativi.

In considerazione del fatto che le analisi allo stereo-microscopio ed alla Molp vengono eseguite su entrambe le frazioni media e fine (e soprattutto sulla fra-zione fine <106 μm, maggiormente indicativa), si ritiene dunque bassa la pro-babilità che vi possano essere fibre non evidenziate dalle procedure sopra cita-te e quindi scarsa la possibilità che vi siano concentrazioni in peso superiori al limite normativo.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte si ritiene che, qualora vengano identificate fibre di amianto con la metodologia semi-quantitativa Astm sem-plificata (non utilizzo point counting e Tem), l’intero lotto dovrebbe essere con-siderato contaminato ed avviato a smaltimento in discarica per rifiuti speciali pericolosi con codice 17.05.03* - Terre e rocce contenenti sostanze pericolose.

Qualora invece non si rilevino fibre di amianto con tale metodica semplificata, si ritiene opportuna una specifica sperimentazione on-site su una ristretta area rappresentativa, come previsto dall’art.242, comma 7 del dlgs. 152/06; ciò da realizzarsi in ambiente confinato (con modalità da concordare auspicabil-mente con gli Organi di Vigilanza competenti per territorio - Arpa), per la veri-fica di eventuali rischi per i lavoratori e gli ambienti di vita, come indicato dal citato comma integrato dal PNRR, legge 108/2021, art.37. Nel caso le risultanze di tale sperimentazione on-site, che prevede specifici monitoraggi ambientali e personali, portino a dimostrare l’assenza di rischi, si potrà procedere all’identi-ficazione del suolo/sottosuolo/materiale di riporto come non contaminato ed al suo riutilizzo on-site.

La Flow-chart 3 propone dunque due soluzioni gestionali che hanno una sufficien-te atsufficien-tendibilità analitica ma che non garantiscono in toto il raggiungimento della sensibilità necessaria a stabilire concentrazioni dello 0,1% o 0,01%, in linea con quanto richiesto normativamente. Tuttavia, a parere degli autori, le due soluzioni sopra proposte risultano, alla luce delle numerose esperienze di laboratorio con-dotte, valide ed applicabili con un congruo rapporto costi/benefici.

Tali soluzioni sono inoltre di facile e consolidata applicazione in ambito nazionale (approvate anche per situazioni specifiche dagli Organi di controllo locali) nonché

richiedono tempi di esecuzione sufficientemente contenuti e compatibili con una agevole gestione in cantiere di grandi volumetrie di suolo/sottosuolo/materiale di riporto da trattare. Esse risultano altresì in linea con quanto indicato dal sistema Snpa per la valutazione della concentrazione di amianto presente in terre e rocce da scavo con amianto naturale (TIC VI-GdL VI/03-SO VI/03-01 “Linea guida per lo scavo, la movimentazione e il trasporto delle terre e rocce da scavo con amianto naturale e per i relativi criteri di monitoraggio” - in press).