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Focus: la costruzione del Repertorio nazionale dei profili dell’apprendistato

Nel documento V ERSO UNA RIPRESA DELL ’ APPRENDISTATO (pagine 84-87)

Regolamentazione e attuazione dell’apprendistato 3

3.5 Focus: la costruzione del Repertorio nazionale dei profili dell’apprendistato

Allo scopo di armonizzare le diverse qualifiche professionali acquisite secondo le diverse tipologie di apprendistato e consentire una correlazione tra standard formativi e standard professionali sulla base dei sistemi di classificazione del personale previsti nei Contratti collettivi di lavoro, il D.Lgs. n. 81/2015, in continuità con l’abrogato Testo Unico sull’Apprendistato, ha confermato l’istituzione di un Repertorio delle professioni per l’apprendistato professionalizzante (art. 46, comma 3).

Il Repertorio delle professioni concorre a costituire il Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, previsto dall’art. 8 del D.Lgs. n. 13/2013, nel quadro di un riordino del sistema di qualificazioni nazionali che consenta ai cittadini la valorizzazione di quanto appreso oltre che in un percorso formale di studio o di formazione, anche mediante il riconoscimento degli apprendimenti originati dall’esperienza (di lavoro, di volontariato ecc.), attraverso un percorso di progressiva validazione e certificazione delle competenze acquisite.

Il D.Lgs. n. 81/2015 ha assegnato il compito di predisporre il Repertorio delle professioni a un Organismo tecnico, già previsto dal Testo Unico sull’Apprendistato e istituto nel 2013 presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di cui fanno parte rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, delle Regioni designate dalla Conferenza Stato-Regioni, delle Organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Il lavoro svolto dall’Organismo tecnico, che si avvale del supporto scientifico di Inapp, si è sviluppato in diverse fasi.

La prima ha riguardato la mappatura del Contratti collettivi nazionali di lavoro di tutti i settori della classificazione CNEL76 e l’estrapolazione di quelli che contengono i profili professionali per l’apprendistato. Nel rispetto del criterio di rappresentatività definito dall’Organismo tecnico, sono stati presi in considerazione soltanto i Contratti sottoscritti dalle sigle rappresentate nel consiglio CNEL della

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Agricoltura, Alimentaristi-Agroindustriale, Altri vari, Aziende di Servizi, Chimici, Commercio, Credito-Assicurazioni, Edilizia, Enti ed Istituzioni private, Meccanici, Poligrafici e Spettacolo, Tessili, Trasporti.

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consiliatura 2010-2015.

Inoltre, si è tenuto conto del D.M. 30 giugno 2015 che ha istituito il “Quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali”. Il Quadro operativo è organizzato sulla base di un sistema di classificazione dei settori economico-professionali che, a partire dai codici di classificazione Istat riguardanti le attività economiche (ATECO) e le professioni (CP), consente di aggregare in settori l’insieme delle attività e delle professionalità operanti sul mercato del lavoro. Le aree professionali sono suddivise in 23 settori economico-professionali (SEP) cui si aggiunge un settore definito “area comune” (cfr. Allegato 1 D.M. 30 giugno 2015). L’area comune raccoglie tutte quelle attività lavorative non caratterizzate da un settore specifico e riguardanti: l’amministrazione, il marketing, la comunicazione e le pubbliche relazioni, gli affari generali, la gestione delle risorse umane.

La referenziazione dei profili professionali è stata quindi realizzata sulla base della classificazione dei settori economico-professionali, ottenuta attraverso un processo ricorsivo di attribuzione ai codici statistici, alla massima estensione, della classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) e della classificazione delle professioni (CP Istat 2011) ai 24 settori (SEP) di cui è composta la classificazione. I settori economico-professionali e i relativi codici delle classificazioni statistiche sono suddivisi in 80 comparti, di cui 72 individuati come sottoinsiemi coerenti dei 23 settori economico-professionali e 8 relativi al settore denominato “Area comune”.

A livello tecnico la referenziazione dei profili professionali estratti dai Contratti collettivi è stata resa possibile attraverso il criterio del best fit, cioè tramite l’assegnazione al profilo dei codici statistici per i quali maggiore è la correlazione tra le attività descritte nelle Unità professionali di riferimento (CP) e i contenuti del profilo professionale descritti nel contratto.

Il complesso lavoro di ricognizione e di referenziazione dei profili dell’apprendistato, che si è concluso nel mese di dicembre 2016, è stato condiviso con i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori e datoriali di categoria firmatarie dei Contratti da cui i profili sono stati estratti.

I risultati sono confluiti nella sezione denominata “Repertorio delle Professioni dell’apprendistato” della banca dati Inapp “Atlante del lavoro e delle qualificazioni”. La banca dati raccoglie anche le qualificazioni rilasciate dal sistema d’istruzione e formazione triennale e quadriennale, dell’istruzione e formazione tecnica superiore e dell’istruzione tecnica superiore, nonché le qualificazioni rilasciate dai sistemi di formazione professionale regionale riferite ai repertori regionalmente codificati.

I vantaggi connessi all’attività di mappatura, referenziazione e inserimento nella banca dati Inapp sono molteplici.

Il primo è rappresentato dall’aumento della visibilità dei profili - in conformità agli orientamenti europei sulla trasparenza dei titoli, delle qualifiche e delle competenze - e dalla maggiore facilità con la quale si potranno consultare i profili secondo una logica di comparto e di filiera, oltre che di Contratto. Un altro vantaggio è dato dal fatto che sarà possibile mettere a disposizione delle istituzioni, delle aziende, degli operatori della formazione e dei cittadini uno strumento per semplificare la lettura dei contenuti dei profili dell’apprendistato, rendendo più agevole l’attività di progettazione, monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi e facilitando l’accesso alle procedure di valutazione e certificazione delle competenze, con positive ricadute sui processi di mobilità geografica e professionale dei lavoratori. Inoltre sarà possibile effettuare una comparazione/correlazione con le qualificazioni ricomprese nei repertori regionali, anche allo scopo di consentire il riconoscimento e la certificazione da parte delle Regioni delle competenze sviluppate nei percorsi di apprendistato. Il lavoro svolto consente inoltre di facilitare la correlazione dei profili descritti nei CCNL per l’apprendistato professionalizzante, mettendo in trasparenza similitudini e difformità, per eventuali affinamenti in sede contrattuale, in una logica volta a promuovere la progressiva semplificazione e standardizzazione delle modalità di descrizione dei profili professionali. Attraverso la referenziazione dei profili dell’apprendistato ai codici statistici di riferimento delle attività economiche e delle professioni sarà possibile avviare il processo di integrazione tra le banche dati della formazione e del lavoro favorendo il dialogo tra i due sistemi.

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L’attività dell’Organismo tecnico potrà favorire l’aggiornamento, ad opera della contrattazione collettiva, dei profili professionali dell’apprendistato, attraverso un approccio metodologico uniforme e basato sulle competenze, nel più ampio quadro di un processo di ammodernamento dei sistemi di classificazione del personale. L’attivazione di questo processo è il presupposto necessario per promuovere l’effettiva integrazione delle qualificazioni professionali nel Repertorio nazionale previsto dal D.Lgs. n. 13/2103 e quindi per agevolare il dialogo virtuoso tra mondo della formazione e mondo del lavoro.

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Uno sguardo ad alcuni modelli di sistema duale in Europa

Nel documento V ERSO UNA RIPRESA DELL ’ APPRENDISTATO (pagine 84-87)