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39 Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Nel documento V ERSO UNA RIPRESA DELL ’ APPRENDISTATO (pagine 39-44)

Il sistema pubblico di formazione per l’apprendistato 2

39 Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Se si considerano i dati disaggregati per macro-area geografica, emerge la quasi totale assenza nel Centro Italia e nel Mezzogiorno di percorsi di formazione alternativi al professionalizzante. In queste aree, infatti, sono stati attivati rispettivamente un intervento formativo rivolto a un giovane assunto con apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e tre interventi destinati a giovani assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.

Nelle restanti aree, l’offerta formativa è appena più variegata. In particolare, nel Nord-Est è stato destinato all’apprendistato di alta formazione e ricerca lo 0,2% dell’offerta formativa totale, mentre risulta più significativa, se confrontata col dato medio nazionale, la percentuale di percorsi formativi (5,5%) rivolti ai giovani assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma. Invece, l’offerta formativa nel Nord-Ovest, al netto dell’apprendistato professionalizzante, appare leggermente più sbilanciata verso l’apprendistato di alta formazione e ricerca, con un valore pari a 1,4%, superiore alla media nazionale, mentre la tipologia di primo livello mostra una percentuale più bassa (1,1%).

L’andamento dell’offerta formativa nel quadriennio 2012-2015 (cfr. tabella 28) evidenzia, per il 2015, una forte riduzione rispetto all’anno precedente del numero di apprendisti coinvolti in attività formative (-11,4%). Dopo l’aumento registrato nel 2014 (4,8%), i volumi dell’offerta formativa tornano dunque a scendere. Come mostra la disaggregazione del dato per macro-area geografica, gli apprendisti in formazione sono in aumento solo nel Centro (5,2%), mentre nelle restanti aree diminuiscono, in particolare nel Mezzogiorno (-35,6%) e nel Nord-Ovest (-20,7%). Nel Nord-Est, la riduzione è molto più contenuta (-6,7%).

Tabella 28 - Apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica per ripartizione geografica. Valori assoluti e variazione %. Anni 2012 - 2015

Ripartizione geografica Valori assoluti Variazioni %

2012 2013 2014 2015 2013 2014 2015 Nord-Ovest 56.510 51.301 56.055 44.461 -9,2 9,4 -20,7% Nord-Est 60.203 65.350 68.946 64.310 8,5 5,5 -6,7% Centro 20.804 21.691 20.491* 21.551 4,3 -5,5 5,2% Sud e Isole 11.810 6.160 5.812 3.745 -47,8 -5,6 -35,6% Italia 149.327 144.502 151.304 134.067 -3,2 4,8 -11,4%

* Per le Marche sono compresi 344 soggetti che hanno partecipato a percorsi formativi realizzati da enti di formazione accreditati, ma finanziati con risorse private.

Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Se consideriamo le tipologie contrattuali (cfr. tabella 29), si osserva nel 2015 una riduzione dell’offerta formativa per l’apprendistato professionalizzante (-11,8%) in linea con il dato nazionale, mentre l’apprendistato di primo livello rimane pressoché stabile, con una contrazione molto esigua (-0,7%) rispetto a quella complessiva. Il dato sugli iscritti alle attività formative per l’apprendistato di terzo livello è invece in controtendenza rispetto al volume complessivo, presentando nel 2015 un aumento significativo, pari al 28,1%, rispetto all’anno precedente.

Tabella 29 - Apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica per tipologia contrattuale. Valori assoluti e variazione %. Anni 2014 - 2015

Tipologia di apprendistato Valori assoluti Variazioni %

2014 2015 2015

Apprendistato professionalizzante 146.681 129.316 -11,8

Apprendistato di I livello 4.068 4.040 -0,7

Apprendistato di III livello 555 711 28,1

Italia 151.304 134.067 -11,4

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A fronte della riduzione del numero complessivo di apprendisti in formazione e, in misura inferiore, degli apprendisti occupati (-7,9%), nel 2015 si registra un decremento (-1,3%) del tasso di copertura27, che risulta pari al 32,6% (cfr. figura 6), una percentuale che rimane comunque tra i valori più alti registrati nel periodo in osservazione, che va dal 2003 al 2014.

Figura 6 - Apprendisti iscritti alle attività di formazione pubblica su apprendisti occupati. Valori %. Anni 2003-2015

Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome e dati Inps

Le oscillazioni messe in evidenza dal grafico mostrano un aumento pressoché costante del tasso di copertura, con due significative variazioni nel 2008 e nel 2011. L’aumentata capacità dei sistemi di offerta formativa pubblica non sembra essere solo il prodotto di un miglioramento in termini qualitativi dei sistemi stessi, ma riflette anche la diminuzione dell’utenza potenziale dovuta al calo dell’occupazione in apprendistato: dal 2008 la perdita in termini occupazionali è stata di 233.699 apprendisti.

2.2 Le risorse per la formazione in apprendistato

L’analisi del finanziamento dei sistemi regionali di formazione per l’apprendistato indica, per il 2015, un impegno di risorse da parte delle Amministrazioni regionali/provinciali pari a circa 90 milioni di euro (cfr. tabella 30), con un decremento pari al 7,8%, rispetto allo scorso anno.

Tabella 30 - Risorse impegnate dalle Regioni e Province autonome per la formazione in apprendistato. Valori assoluti e variazioni %. Anni 2014 - 2015

Ripartizione geografica Risorse finanziarie in v.a. Risorse fin. var. % su anno prec.

2014 2015 2015 Nord 64.390.875,33 70.856.643,98 10,0 Nord-Ovest 25.080.410,61 31.144.545,20 24,2 Nord-Est 39.310.464,72 39.712.098,78 1,0 Centro 17.281.836,14 11.577.913,26 -33,0 Mezzogiorno 15.937.307,18 7.603.177,81 -52,3 Italia 97.610.018,65 90.037.735,05 -7,8

Fonte: elaborazione Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Scostamenti negativi si osservano solo in due macro-aree: nel Centro Italia e nel Mezzogiorno, con un decremento consistente rispetto alla media nazionale, pari rispettivamente al 33% e al 52,3%. La riduzione dei volumi nel Centro Italia è l’effetto della contrazione degli impegni registrata in Toscana (-32,4%), Umbria (-70,6%) e Lazio (-65,4%)28. La situazione più critica riguarda il Mezzogiorno, dove,

27

Il tasso di copertura è stato calcolato rapportando il dato sugli apprendisti iscritti alla formazione erogata dalle Amministrazioni regionali e provinciali con il dato sullo stock di occupati in apprendistato fornito dall’Inps.

28

Per la Regione Marche il confronto non è possibile non avendo comunicato lo scorso anno l’ammontare delle risorse impegnate per l’apprendistato.

19,6 19,1 20,2 16,4 19,5 26,3 23,9 25,3 32,4 31,8 32,4 33,9 32,6 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

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prendendo in considerazione le Regioni che hanno fornito il dato29, si registra nel 2015 un dimezzamento delle risorse impegnate per l’apprendistato rispetto allo scorso anno. Il calo degli impegni riguarda quasi tutte le Regioni, con scostamenti più significativi in Abruzzo (-98,7%) e Basilicata (-76,9%). Unica eccezione è la Regione Sardegna che mostra un notevole incremento delle risorse impegnate nel 2015 rispetto all’anno precedente.

In controtendenza le aree del Nord, che fanno registrare nel 2015 una variazione positiva delle risorse impegnate pari al 10%, mentre nel 2014 si osservava una contrazione complessiva del 26,4%. L’aumento nel volume degli impegni si concentra nelle Regioni del Nord-Ovest (+24,2%) e, in particolare, in Lombardia che presenta un volume d’impegni pari a più del doppio rispetto al 2014 (circa 20 milioni di euro) e in Liguria che incrementa gli impegni quasi del 60%. Fanno eccezione la Regione Piemonte30, che dimezza l’ammontare del suo volume d’impegni, e la Valle d’Aosta che non ha risorse impegnate.

Nelle Regioni del Nord-Est, invece, l’incidenza dell’incremento delle risorse impegnate è decisamente minore, pari ad un solo punto percentuale. La variazione positiva è da attribuire esclusivamente alla Regione Veneto, che, nel 2015, ha aumentato il volume degli impegni rispetto all’anno precedente di circa il 70%, mentre per tutte le altre Regioni si registra un decremento, più consistente per la Provincia autonoma di Trento (-90%) e per la Regione Emilia Romagna (-44,1%).

Nel 2015 la composizione percentuale delle diverse fonti di finanziamento dell’offerta formativa non evidenzia variazioni significative rispetto al 2014. Si conferma, infatti, il maggiore impiego da parte delle Amministrazioni regionali/provinciali delle risorse nazionali (75,1%), che però si riduce di due punti percentuali rispetto al 2014. La quota delle risorse proprie risulta in aumento, dal 15,3% del 2014 al 18,7% del 2015, mentre quella del Programma Operativo Regionale (POR) diminuisce di circa un punto e mezzo percentuale (cfr. tabella 31).

Tabella 31 - Provenienza delle risorse impegnate per l’apprendistato. Composizione %. Anni 2014-2015(a)

Ripartizione geografica 2014 2015

Risorse proprie Risorse nazionali Risorse POR Risorse proprie Risorse nazionali Risorse POR

Nord 23,3 73,5 3,3 17,4 77,0 5,6 Nord-Ovest 0,0 91,9 8,1 0,0 99,0 1,0 Nord-Est 38,1 61,7 0,2 31,0 59,7 9,3 Centro 0,6 99,4 0,0 38,7 61,3 0,0 Mezzogiorno 0,0 67,5 32,5 0,0 78,8 21,2 Italia 15,3 77,0 7,7 18,7 75,1 6,2

(a)Nel calcolare la quota percentuale per macro-area sono state considerate le sole Regioni per le quali sono pervenuti i dati di dettaglio sulle risorse impegnate per fonte di finanziamento. Le Regioni che non hanno inviato il dato di dettaglio sono state, nel 2014, la Puglia e le Marche, nel 2015, la Valle d’Aosta, la Puglia, la Sicilia.

Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Tra le Amministrazioni che hanno stanziato risorse aggiuntive a quelle nazionali troviamo la Campania, che anche nel 2015 ha fatto ricorso prevalentemente ai finanziamenti di provenienza FSE (86,2%) e il Friuli Venezia Giulia, che, contrariamente allo scorso anno, ha incrementato notevolmente l’impiego delle risorse POR, con una percentuale pari al 93,1%. In Liguria e in Abruzzo, invece, questa fonte di finanziamento ha un peso molto ridotto, con percentuali rispettivamente del 6,5% e del 4,8%.

Le Province di Bolzano e Trento, in virtù di una maggiore capacità finanziaria derivante dall’autonomia statutaria, utilizzano esclusivamente risorse proprie. Tra le restanti Amministrazioni troviamo la Regione Toscana che nel 2015 ha fatto ricorso esclusivamente alle risorse regionali e il Friuli Venezia Giulia che invece ha impegnato nello stesso anno una quota minima di risorse proprie (0,8%).

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Si evidenzia che la Regione Sicilia non ha inviato il dato sugli impegni del 2015; la Regione Puglia anche nel 2015 non ha impegnato risorse; per la Regione Calabria il confronto non è possibile non avendo comunicato lo scorso anno l’ammontare delle risorse impegnate per l’apprendistato.

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La Regione Piemonte non ha emanato decreti di impegno per l’apprendistato di primo livello, ma con D.D. n. 732 del 26/11/2016 ha impegnato la cifra di € 1.000.000 sul bilancio 2015 e di € 892.280 sul bilancio 2016 (risorse di cui al D.M. n. 869/2013).

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Tabella 32 - Ripartizione delle risorse impegnate per tipologia di apprendistato. Composizione %. Anni 2014, 2015(a)

Ripartizione geografica 2014 2015

Qualif. e dipl. Prof. Alta form. Az. di sistema Qualif. e dipl. Prof. Alta form. Az. di sistema

Nord 24,1 63,7 9,3 2,8 29,5 59,4 8,7 2,4 Nord-Ovest 12,5 58,5 22,9 6,1 29,0 47,8 19,5 3,7 Nord-Est 31,5 67,1 0,6 0,8 29,9 68,5 0,2 1,4 Centro 0,0 87,6 0,0 12,4 0,0 96,7 1,7 1,6 Mezzogiorno 0,0 89,8 1,0 9,3 0,0 95,3 0,6 4,1 Italia 15,8 72,4 6,2 5,6 23,2 67,3 7,1 2,4

(a)Nel calcolare la quota percentuale per macro-area sono state considerate le sole Regioni per le quali sono pervenuti i dati di dettaglio sulle risorse impegnate per tipologia di apprendistato. Le Regioni che non hanno inviato il dato di dettaglio sono state, nel 2014, la Puglia e le Marche, nel 2015, la Valle d’Aosta, la Puglia, la Sicilia.

Fonte: elaborazioni Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Anche nel 2015 le Amministrazioni regionali/provinciali hanno destinato la maggior parte delle risorse (67,3%) alla formazione per l’apprendistato professionalizzante (cfr. tabella 32). Tuttavia, rispetto al 2014, gli impegni si sono ridotti di circa 5 punti percentuali. Diminuiscono anche le risorse dedicate alle azioni di sistema, che passano dal 5,6% del 2014 al 2,4% del 2015. Aumentano invece significativamente i finanziamenti per l’apprendistato di primo livello, che rappresentano il 23,2% del totale e, in misura più contenuta (+0,9%), quelli per le attività di alto apprendistato.

Le risorse impegnate sull’apprendistato per la qualifica e il diploma sono concentrate esclusivamente nel Settentrione, in particolare, nella Provincia autonoma di Bolzano (98,3%) e nella Regione Lombardia (44%); seguono, con quote più contenute, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda l’apprendistato di terzo livello la quota di risorse impegnate è maggiore nel Nord-Ovest (19,5%), dove le Regioni Liguria e Piemonte presentano le percentuali d’impegno più consistenti, rispettivamente del 32,5% e del 22,4%. Infine, nelle altre due aree territoriali si rileva un significativo decremento degli impegni per le attività di sistema, più evidente nelle Regioni del Centro Italia, che fanno registrare una perdita di circa 10 punti percentuali.

Nel 2015 le Regioni e le Province autonome hanno speso complessivamente circa 74 milioni di euro per attività di formazione legate all’apprendistato, facendo registrare un decremento sull’anno precedente pari al 15,1% (cfr. tabella 33).

Tabella 33 - Risorse spese dalle Regioni e Province autonome per la formazione in apprendistato e capacità di spesa(a). Anni 2014-2015

Macro-aree 2014 2015 2014/2015 2015

V.a. V.a. Variaz. % Capacità di spesa

Nord 65.666.070,63 57.681.695,10 -12,2 81,4 Nord-Ovest 26.077.535,46 23.130.531,15 -11,3 74,3 Nord-Est 39.588.535,17 34.551.163,95 -12,7 87,0 Centro 12.640.983,60 12.839.734,56 1,6 110,9 Mezzogiorno 9.801.360,86 4.261.871,21 -62,5 56,1 Italia 88.108.415,09 74.783.300,87 -15,1 83,1 (a)

Nel calcolare la capacità di spesa, nonché il valore assoluto delle risorse spese, non è stata considerata la Regione Sicilia che ha speso €.1.967.046,00, ma non ha comunicato il dato sulle risorse impegnate.

Fonte: elaborazione Inapp su dati delle Regioni e Province autonome

Nel Mezzogiorno si registra la maggiore contrazione di spesa (-62,5%), imputabile, in particolare, al consistente decremento della Puglia (-90,7%) e della Sardegna (-36,3%). Lo scostamento negativo, anche se in misura minore, interessa anche il Settentrione (-12,2%). Per l’area del Nord-Est è il Friuli Venezia Giulia ad aver ridotto maggiormente le risorse spese per l’apprendistato (-66,1%), seguono la Provincia autonoma di Trento e l’Emilia Romagna con un calo per entrambi di circa il 40%. Da segnalare, invece, il significativo incremento del Veneto che quintuplica la sua spesa. Per quanto riguarda l’area del Nord-Ovest, si rilevano percentuali negative di spesa solo per la Valle d’Aosta (-88,5%) e la Lombardia (-29,9%).

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Risultano, invece, in lieve aumento i valori di spesa delle Regioni del Centro Italia, dovuto in particolare alla Toscana che raddoppia le risorse spese rispetto al 2014 (cfr. tabella 6 Allegato statistico).

Nel corso del biennio 2014-2015 risulta in diminuzione la capacità di spesa delle Amministrazioni regionali/provinciali: nel 2015 il rapporto tra risorse spese e impegnate a livello nazionale è pari all’83,1%. Nel valutare questo dato è necessario comunque tenere presente la modalità di calcolo utilizzata, che considera l’ammontare degli impegni e della spesa relativi allo stesso anno.

Differenze si osservano a livello di macro area geografica. In particolare, sono le Regioni del Centro a registrare nel 2015 il maggiore incremento della capacità di spesa, mentre un andamento inverso si rileva per le Regioni del Nord, che, pur mantenendo alte le previsioni di spesa rispetto alle risorse investite nell’apprendistato, perdono nel 2015 circa 20 punti percentuali. Infine, nel Mezzogiorno si conferma il sovradimensionamento degli impegni rispetto all’effettiva capacità di spesa annuale, con un valore del 56,1%.

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Regolamentazione e attuazione dell’apprendistato

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