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Morosini-Grimani 59 ca. 1490, Venezia

Cart. ∙ 12 (cartulazione 1-12 a matita) ∙ 1 (12) ∙ tre monti, simili per dimensioni e posizione dei filoni a Briquet 11660 (Bologna 1493-1497) ∙ 214 × 143 = 8 [157] 49 × 12 [128] 3 ∙ rigatura a secco ∙ rr. 30 / ll. 31 (7r), variabili ∙ unica mano in mercantesca, annotazioni di mano posteriore ∙ disegni di cerchio e porzioni di cerchio a 1r e 11r, tabella a 12v, a 2r ∙ coperta coeva in pergamena di 210 × 143 × 30. (2r-12r) Chalendario (ms. coperta anteriore). Inc. Questa è la raxone de la luna in che di la fa. Sapi che

ogni anno se piglia una letera del A.B.C. chomenzando el milesimo del nostro signor miser Ihesu Christo 1490 chore la letera B et chussì starà del mexe de zener infin tuto dezembrio. − A 2r fasi lunari rappresentate in tabella; da 3r a 8v calendario con i santi, seguono a 9r, a 9v-11r intitolazioni che si dovevano dare a lettere dirette a ecclesiastici, principi, nobili e vari personaggi. A 12r proverbio meteorologico «Andando garbin el grecho fo al dolfin», e regola per trovare il numero aureo «A trovar l‟aureo numero parti el milesimo del nostro signor per 19 et a quelo che te avanza azonzi uno che quelo si è l‟aureo numero per il qual numero a trovar la pata fa ii fia il l‟aureo numero et poi parti per 30 che quelo ti avanza si è la pata», sotto De litteris dominicis «Alta domat dominus gratis erat equa gerentes contenit fictos augebit dona fidelis» (cfr. WALTHER 1969, 843). Sulla controcoperta posteriore, ore di luce nei diversi mesi, con

indicazione degli equinozi e dei solstizi. −(1v, 11v) bianche.

Il calendario sembra essere stato prodotto a Venezia, come si evince nella parte riservata ai titoli dei signori a 9v-11r, in cui compaiono cariche e personaggi veneziani, e nell‟aggiornamento di alcune festività a cura dello stesso copista che inserisce ricorrenze di santi particolarmente cari al culto veneziano (cfr. 3r al 31 gennaio in cui viene aggiunta, su precedente scrittura abrasa, la festività per la traslazione del corpo di san Marco). Sulla coperta anteriore titolo aggiunto da mano cinquecentesca «Li dodeci mesi dell‟anno con li titoli antichi che si solevano dare ad ogni sorte di persone», sotto e molto sbiadito titolo di mano più antica che somiglia, per posizione e grafia, al titolo del ms. Morosini- Grimani 139. Mani cinquecentesche annotano 2v «del 1520 core la letera N», di seguito di I», in basso «Nota per festivitas Raphaelis arcangeli celebratur dies xxii post festum ressuretionis videlicet in tertia domenica». I semicerchi a 1r non riguardano l‟argomento del manoscritto, ma sembrano modelli sartoriali per colletti «Taio de forma de cholar da chamixe» e da «chamixe de note». Sul verso della coperta anteriore, sotto l‟ex libris della biblioteca del Museo Correr, in trasparenza si legge l‟antica segnatura della biblioteca Morosini-Grimani «Cod. LXXXIII», sotto «XIII 7» non meglio interpretabile. Il codice venne venne stimanto Lire 3 (cfr. Inventario, nr. 83).

Inventario Morosini-Grimani, nr. 83 − Catalogo Morosini-Grimani, nr. 59 − SORBELLI 1939, 46.

Morosini-Grimani 139 secondo quarto del sec. XV

Cart., guardie cart. ∙ I, 14, I‟ ∙ 1 (14) ∙ leone rampante, vagamente simile a Briquet 10500 (Bologna 1420- 1430; Ferrara 1420-1432) ∙ 240 × 165 ∙ privo di rigatura ∙ unica mano in mercantesca che annota anche il titolo sul quadrante anteriore ∙ da 1r a 14v disegnati a tutta pagina diagrammi di scacchiere in cui, nelle varie caselle, sono scritti i nomi e i colori delle varie pedine. Le scacchiere illustrano quanto detto nel testo sottostante. La scacchiera di 1r è acquarellata in rosso e in giallo ∙ fascicolo scucito raccolto in pergamena originale di 235 ×170 × 20, strappata nella parte posteriore

(1r-14v) Partiti de schachi (ms. coperta ant.; adesp., anep.). Inc. Le bianche comenza e die dar schacho mato al re negro con la pedona de soto in quatro trati ne pui ne mancho,, primo trato meti la pedona la chexe A. El echondo trato meti el rocho la chexe el B, expl. Le bianche chomenza e die dar schacho mato al re negro in do trati ni pui ni mancho. Primo trato meti el rocho la chexe

A, el segondo trato meti el chavalier la chexe el B. − Sono illustrate 28 situazioni scacchistiche in

cui dare scacco matto all‟avversario in un numero definito di mosse.

Sul verso della guardia posteriore monogramma K sormontato da croce. Il titolo sulla coperta anteriore somiglia per posizione e grafia al titolo del ms. Morosini-Grimani 59. Sul verso della coperta anteriore a penna antica segnatura della biblioteca Morosini-Grimani «Cod. XLIII» e incollato ex libris della Biblioteca del Museo Correr con indicazione della vecchia e dell‟attuale segnatura. Il codice venne stimato lire 5 (Inventario, nr. 43). Allegato al codice didascalia della mostra del 1886 in cui il codice era

stato esposto in posizione IV.11 (cfr. BENEDETTI 1988, 141).

Inventario Morosini-Grimani, nr. 43 − Catalogo Morosini-Grimani, nr. 139 − SORBELLI 1939, 124 − BENEDETTI 1988, 141 − KRISTELLER, VI, 277.

Morosini-Grimani 182 seconda metà sec. XV

Membr., guardie cart. ∙ III, 121, III‟ (cartulazione 1-121 a matita, guardie anteriori cartulate I-III ∙ 1(10- 2), 2-12 (10), 13 (3) ∙ richiami verticali in basso a destra ∙ inizio fascicolo mutilo lato carne ∙ 260 × 173 = 20 [200] 40 × 25 [75] 73 ∙ rr. 35 / ll. 34 (24r, per pergamena più distesa rispetto a14) ∙ rigatura a colore ∙ scrittura umanistica di unica mano che numera a margine i componimenti da 1 a 366 ∙ a 94r, 104r, 107r, 115r, 121v iniziali di trionfo in lamina d‟oro campite in blu, verde e rosso ornate da bianchi girari in risparmiato, da cui partono tre decorazioni fitomorfe a penna ognuna terminante con tre bottoncini in lamina d‟oro; probabilmente ornate e con lettere iniziali miniate erano le carte iniziali cadute; a 2v-119v iniziali di sonetto, canzone o capitolo alternativamente in rosso e in blu; rubricature ∙ legatura seconda del sec. XVIII; 275 ×185 × 25; quadranti in cartone rivestiti in carta beige spruzzata in nero. Inserite nuove guardie e controguardie. Sfregiata 94r la rubrica, tagliati i margini esterni di 91-92 senza perdita di testo.

(1r-92v) FRANCESCO PETRARCA, Rerum vulgarium fragmenta (ed. CONTINI 1949), Parte prima inc. et

che mi scorge al glorioso fine / questa sola dal vulgo m‟alontana / ne giamai lingua humana (acefalo), expl. l‟alta beltà ch‟al mondo non apare; parte seconda inc. I vo pensando et nel nel pensier m‟assale, expl. raccomandami al tuo figliuol verace − La raccolta inizia dal v. 42 della

canzone Gentil mia donna, i’ veggio (componimento ed. CONTINI 1949, nr. 72); seguono

nell‟ordine 73-80, 89-263 per la parte prima e 264-349, 356-365, 351-352, 354, 353, 366, per la parte seconda . Le due parti sono separate da carta bianca e la seconda parte ha l‟iniziale miniata. Abrasa scrittura del sec. XVI a 93r. − (56v, 93v) bianca.

(94r-121v) FRANCESCO PETRARCA, Triumphi (ed. PACCA 1996, 41-633; Illi Francisci Petrarchae poetae

laureati Triumphi sex incipiunt et primo primum quod de amore inscribitur, ms. 94r). (94r-104r) Triumphus Cupidinis I-II; (104r-107r) Triumphus Pudicitie; (107r-115r) Triumphus Mortis I-II, Triumphus Fame Ia; (115r-121v) Triumphus Fame I-III (expl. qui basta et più di lor non scrivo avante); (121v) Triumphus Temporis, expl. ch‟io porto invidia agli huomini e non celo (v. 24, mutilo).

A 57r scrittura cinquecentesca abrasa e non leggibile con la lampada. A IIIr pagina di titolo aggiunta con il rifacimento della legatura «Fragmento MS. delle Rime del Petrarca che contiene Sonetti n°. 248, Canzoni etc. n°. 30, Capitoli n°. 12». Il codice nella biblioteca dei Morosini-Grimani aveva la collocazione CLII (cfr. Inventario Morosini-Grimani, nr. 152). Sulla controguardia anteriore depennato «O 4», sotto incollato l‟ex libris della Biblioteca del Museo Correr con l‟antica e l‟attuale segnatura, a coprire l‟antica collocazione.

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