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FONOLOGIA: LINGUAGGIO ↔ LINGUA Linguaggio: strumento del pensiero e di comunicazione Tipico

Nel documento Fonodidattica: una questione di competenza (pagine 97-101)

dell’uomo.

Lingua: tipico d’ogni comunità linguistica, sociale. E’ composto di significante e di significato.

Propriocezione e Cinestesia

La capacità propriocettiva permette di comprendere la propria posizione in relazione al mondo esterno, nello spazio e capire come

avviene il movimento di una parte del nostro corpo. E’ un meccanismo di ritorno del movimento.

Ad esempio un’infezione all’orecchio invalida la propriocezione non la cinestesia che non include l’equilibrio, il movimento e la capacità di capire come si è realizzato il movimento eseguito.

Consapevolezza fonica: è la consapevolezza dell’aspetto sonoro della lingua e che le parole sono formate da fonemi distinti.

Perché fare Fonodidattica nella scuola materna

1. perché è nei Programmi Ministeriali, Nuovi Orientamenti (1990). La Fonodidattica nella scuola materna è inquadrabile in due campi d’esperienza:

- I discorsi e le parole:

o Capacità comunicative riferite all’orale…

o …la lingua… nella complessità dei suoi aspetti costitutivi (fonologico, lessicale…) è un sistema di regole implicite che si applicano anche se non si sanno descrivere.

o Abilità: farsi capire dagli altri pronunciando correttamente le parole.

o Vissuto: all’entrata nella scuola dell’infanzia si possono constatare le differenze esistenti sul piano del linguaggio, che per alcuni può essere un dialetto o un’altra lingua, in cui il bambino è molto competente.

o Competenze: usare un metalinguaggio (attraverso l’analisi di significati e di somiglianze semantiche e fonologiche fra le parole, la ricerca di assonanze e rime…).

- Messaggi, forme e media:

o La scuola s’adopera affinché i linguaggi corporei, sonori e visuali più accessibili al bambino vengano accolti il più consapevolmente e correttamente possibile.

o Il bambino vive in un mondo caratterizzato dalla compresenza di stimoli sonori diversi, il cui

eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia di una diminuzione dell’attenzione e

dell’interesse per il mondo dei suoni sia un atteggiamento di ricezione soltanto passiva.

2: perché rispecchia la naturalità della lingua.

La lingua è prima di tutto espressione orale e solo successivamente e non necessariamente espressione scritta.

Capire e parlare sono aspetti linguisticamente e socialmente fondamentali, scrivere è complementare.

Il bambino impara prima a parlare e solo in un secondo tempo a scrivere: si deve partire da ciò che il bambino conosce e usa (rispettando sia il livello di linguaggio che quello di lingua).

3: per sviluppare un’educazione linguistica completa.

Come detto la lingua è prima di tutto oralità, ma ci si preoccupa dell’aspetto grafico perché è quello tradizionalmente considerato, scolasticamente “valutabile”.

Se non si studia, stimola e potenzia l’aspetto primario, la formazione linguistica sarà parziale.

Gardner presentando la teoria sulle intelligenze multiple afferma che l’intelligenza linguistica ha la massima espressione nel poeta il quale deve

avere un’acuta sensibilità per la fonologia: i suoni delle parole e le loro interazioni musicali e nel quale “vediamo all’opera con speciale chiarezza

le operazioni centrali del linguaggio. Una sensibilità per il significato delle parole… Una sensibilità all’ordine fra le parole… A un livello un po’ più sensoriale, una sensibilità ai suoni, ai ritmi, alle inflessioni…: quella capacità che può rendere bella da udire persino la poesia in lingua straniera” (Gardner 1987: 97).

Educhiamo potenziali poeti?

4: per prevenire o individuare precocemente eventuali disordini linguistico-fonologici.

- i DSL sono considerati i predittori più attendibili

della dislessia (se persistono dopo i 4 si ha probabilità dell’80% di DSA: Bishop 1992, Stella 2004).

- Per favorire lo sviluppo di competenze metafonologiche: senza elevata competenza fonologica,che dev’essere consolidata da almeno 2 anni, non si sviluppa la competenza metafonologica.

Se gli studi dicono che la c. fonologica dev’essere completata a 3 anni ne consegue che dai 5 anni si sviluppa la c. metafonologica. 5: per favorire la maturazione della memoria fonologica:

- la memoria fonologica riveste un ruolo primario

nell’acquisizione e apprendimento di lingue e “contenuti”. - Se ci sono problemi nella MBT

→ deficit immagazzinamento dati

→ difficoltà di recupero della traccia, nel ricordo → favorisce l’apprendimento della letto-scrittura 6: per favorire l’apprendimento della lettura.

Le competenze fonologica e metafonologia svolgono un ruolo primario nell’apprendimento di lettura e scrittura in quanto

permettono l’analisi della struttura fonica della parola, favoriscono l’attenzione al suono e all’enunciato

7: per fornire strumenti necessari a ulteriori apprendimenti

linguistici come previsto dal Quadro Comune Europeo delle lingue. Se non si è competenti e linguisticamente “maturi” nella propria lingua madre difficilmente lo si sarà in altre. L’insegnante di L fin dai primi anni deve fornire e sviluppare la maturazione di

strumenti/abilità “trasferibili” all’apprendimento d’altre L.

Questa visione dell’educazione linguistica è auspicata anche nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, d’ora in poi Quadro comune europeo.

Al punto 8.2.1. “Diversificazione all’interno di un quadro concettuale comune” si propongo tre principi fondamentali per lo sviluppo dei curricoli:

1. “…devono rispondere all’obiettivo generale della promozione del plurilinguismo e della diversificazione linguistica. Ciò significa che l’insegnamento e l’apprendimento di ogni lingua deve essere concepito anche in relazione a quello delle altre lingue… per sviluppare a lungo termine diverse abilità linguistiche.”

2. tener conto del “rapporto costi/efficacia… favorendo transfer di abilità da una lingua all’altra”

3. “le considerazioni e le azioni correlate ai curricoli… siano definite per la loro funzione nell’educazione linguistica generale”

Il Metodo fonetico Il metodo consiste nel:

- rendersi conto delle possibilità articolatorie dell’apparato-fono- articolatorio

- nel saper riconoscere e riprodurre i suoni di una lingua Strumenti: orogrammi, vocogrammi, tonogrammi… Fine: di una lingua conoscere e rispettare

→ ortofonia: adeguata articolazione e durata di vocali e consonanti → ortoepia: adeguata pronuncia es. bene

→ ortologia: adeguata intonazione e connessione di parole e frasi Richiede e produce COMPETENZA

Il docente dev’essere COMPETENTE per educare e insegnare in modo scientificamente corretto

Il discente finale sarà linguisticamente COMPETENTE in L1 e potrà trasferire abilità in altre LS → valore aggiunto

Si tratta perciò di sviluppare competenze linguistiche transdisciplinari che vanno recuperate a livello disciplinare e interdisciplinare.

Nel documento Fonodidattica: una questione di competenza (pagine 97-101)