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Una bella monografia di Michele Zacchigna del 2003, dedicata alla figura di Quirino di Odorico cerdone detto Merlìco (1413-1426) , rappresenta un esperimento molto ben riuscito

1.5 Le fonti archivistiche consultate

«Poche sono le città che conservano registri notarili del Duecento, e anche in queste essi

non rappresentano se non modeste sopravvivenze del patrimonio originario di scritture»

114

.

Quest’avvertenza di Paolo Cammarosano, da una parte, e il lavoro di Ivonne Zenarola Pastore

che ha reso noti i registri dei notai patriarcali, dall’altra, hanno indotto a non tralasciare gli

altri protocolli di imbreviature di notai duecenteschi, conservati all’Archivio di Stato di Udine

nel fondo No ta rile Antico. Nella breve descrizione di ciascun pezzo archivistico elencato

nelle pagine seguenti si riportano i dati aggiornati relativi all’autore, al luogo e ai termini

cronologici (talvolta divergenti dall’attuale indicazione d’archivio: per dettagli maggiori si

rimanda alle note poste, in questo caso, in calce al paragrafo per non appesantire la lettura

dell’elenco). L’eventuale mancanza di alcuni numeri nella sequenza dei fascicoli all’interno di

una busta è dovuta ai termini cronologici del registro: non si sono giudicati pertinenti alla

ricerca registri posteriori al primo decennio del XIV secolo.

ASU, NA, b. 667

– fasc. 1: note di Giovanni Rosso da Cividale, Cividale, 1297 marzo 14 – dicembre 13; 65 cc.1;

– fasc. 2: note dello stesso, Cividale, 1309 marzo 10 – ottobre 13; 37 cc.2;

– fasc. 3: note dello stesso, Cividale, 1306 dicembre 25 – 1307 marzo 4; 30 cc.3; – fasc. 4: note dello stesso, Cividale, 1294 luglio 4 – dicembre 6; 32 cc.4.

– fasc. 5: un contenitore (scatola) di fascicoli e fogli cartacei di registri notarili sciolti, di varie mani, per un totale di 270 cc. Questa scatola di cartone rosso contenente tutte le carte summenzionate è la testimonianza più tangibile, credo, del catastrofico effetto che ebbe il bombardamento del febbraio 1945 sul materiale archivistico5.

ASU, NA, b. 668

– fasc. 1: note di Rainerio di Vendramo da Montebelluna, Cividale, 1288 febbraio 25 – agosto 6; 28 cc.6;

– fasc. 2: note dello stesso, Cividale, 1295 luglio 11 – novembre 12; 1296 ottobre 22 – dicembre 3; 65 cc. + 3 cc. non numerate7;

– fasc. 3: note di Clemente da Cividale, Cividale, 1305 marzo 2 – 1307 agosto 13; 33 cc.8;

114CAMMAROSANO, Struttura e geografia delle fonti, p. 271. Quanto alla formazione dei registri notarili, nello stesso saggio l’autore scrive: «Nel tardo medioevo documenti della stessa natura di quelli tramandati dalle pergamene sciolte e dai cartulari furono stesi spesso nella forma del registro notarile. Vescovi e capitoli si rivolgevano a notai di loro fiducia, così come facevano Comuni e privati. Il notaio di un episcopato assumeva normalmente una fisionomia specializzata, o comunque teneva un registro apposito degli atti rogati per conto della chiesa cattedrale. Sul piano archivistico, ciò implicava una custodia del registro notarile presso la chiesa: così gli archivi diocesani» (ibid., p. 226).

– fasc. 4: note dello stesso, Cividale, 1310 dicembre 27 – 1313 agosto 23;159 cc. + 4 cc. non numerate9;

– fasc. 5: note di Rainerio di Vendramo da Montebelluna, Cividale, 1295 dicembre 28 – 1296 ottobre 16; 92 cc.10;

– fasc. 6: note dello stesso, Cividale, 1299 dicembre 27 – 1300 dicembre 3; 66 cc.11;

– fasc. 7: contenitore di fascicoli e fogli sciolti dello stesso notaio, aa. 1294-96 e 1299; 77 cc.12.

ASU, NA, b. 669

– fasc. 1: note di Giovanni di Giuliano, Cividale, 1312 dicembre 28 – 1313 dicembre 20; 48 cc.13;

– fasc. 2: note dello stesso, Cividale, gennaio 12 – dicembre 25 di anno non meglio databile fra il 1316 e il 1331; 55 cc.14;

– fasc. 3: note di Antonio da Cividale, Cividale, 1293 novembre 1 – dicembre 20; altre note scritte post 1319; 45 cc. non numerate15;

– fasc. 4: contenitore di fascicoli e fogli sciolti, 72 cc. non numerate16.

– fasc. 5: note di Pietro da Orsaria, Cividale, 1302 dicembre 27 – 1303 dicembre 9; 1304 dicembre 26 –1305 dicembre 18; 188 cc.17;

– fasc. 8: note di ignoto notaio cividalese, anno 1357; 33 cc.18;

– fasc. 9: note di notai vari, scritte in diverse località: Giovanni di Giuliano (1295 dicembre 27 – 1296 dicembre 21, Cividale), Domenico da Cividale (terzo decennio del XIV secolo, Cividale) e Ailino da Maniago (ultimo decennio del XIII secolo, in varie località sulla riva sinistra del Tagliamento); 78 cc.19;

– fasc. 10: note di Giovanni di Giuliano, Cividale, dal 1310 dicembre 27 al 1311 dicembre 24; 71 cc.20.

– fasc. 12: note di Sivrido da Magnano, scritte a Cividale e in altre località friulane (Manzano, Prampero, Sedegliano, Clauiano, Gemona, Udine, Artegna, Montenars, Ravistagno, Cassacco, Montegnacco), dal 1298 dicembre 27 al 1300 dicembre 22, e dal 1 al 21 dicembre 1302; 150 cc.21

ASU, NA, b. 670

fasc. 2 – note di Benvenuto di Pantaleone da Cividale, scritte a Cividale, dal 7 al 20 marzo di un anno imprecisato (fra il 1299 e il 1306, cc. 1-4); di Antonio da Cividale, scritte a Cividale fra l’11 e il 13 febbraio 1310 (cc. 5-6); di Benvenuto di Parusino da Cividale, scritte a Cividale dal 16 marzo al 7 maggio (di uno dei seguenti anni possibili: 1302, 1305, 1309, 1311, 1313-1314; cc. 7-22,); 22 cc.22; – fasc. 6: note di Benvenuto di Pantaleone da Cividale, scritte a Cividale, 1306 dicembre 30 – 1307 giugno 30, 80 cc.23;

– fasc. 8: note di Odorico da Cividale, scritte a Cividale (solo una nota scritta ad Antro, nei pressi di Cividale), 1303 dicembre 27 – 1305 gennaio 4, 153 cc.24; – fasc. 9: note di Odorico da Cividale, scritte a Cividale (e una a Brazzacco, villa vicina a Cividale), 1307 gennaio 8 – dicembre 4 (con un’interruzione da giugno 12 a ottobre 29); 53 cc.25;

– fasc. 10: note di Benvenuto di Pantaleone da Cividale, scritte per la maggior parte a Cividale (ma anche a: Udine, Suffumbergo), dal 1308 dicembre 27 al 1309 dicembre 20 (cc. 1-40 e 49-88); note dello stesso, scritte a Cividale dall’11 aprile al 3 maggio di un anno ante 1310 (cc. 41-46); frammento di note di Benvenuto di Parusino (novembre e dicembre di un periodo che va dal 1310 al 1316, cc. 47-48); in tutto 88 cc.26;

ASU, NA, b. 2220

– fasc. 1: note di Giacomo Nibisio, Gemona, 1270 febbraio 11 – 1274 gennaio 6; 86 cc.27;

– fasc. 2: note dello stesso, Gemona, 1275 febbraio 4 – 1277 agosto 23; 60 cc.28; – fasc. 3: note dello stesso, Gemona, 1277 settembre 6 – 1279 novembre; con inframmezzati una serie di fascicoli (forse un “manuale” di prima redazione) di note dalla datazione estremamente variabile e cronologicamente non coerente, i cui limiti cronologici sono: novembre 1279 – gennaio 1297 (scritte quasi tutte a Gemona, ma anche a Venzone e Tricesimo); 79 cc.29;

– fasc. 5: note di Romano, scritte a Gemona e nei paesi vicini in un arco di tempo che va, talvolta con lunghi intervalli, dal 1281 febbraio 21 al 1292 dicembre 27; 48 cc.30;

– fasc. 6: note di Bartolomeo, scritte a Gemona, dal 1296 dicembre 25 al 1298 febbraio 3; 97 cc.31;

– fasc. 7: note di Marino di Galucio, scritte a Gemona, ma anche a Venzone, ad Artegna e in altri paesi dell’area gemonese, nell’arco di tempo che va dall’agosto 1285 al maggio del 1303, con molte interruzioni e anche con lunghi intervalli fra una nota e l’altra, nonché l’omissione, dichiarata dal notaio, delle note degli anni 1294-1295 (scritte «in parvo quaterno»); 58 cc.32;

– fasc. 8: note di Giacomo Nibisio, scritte a Gemona dal 1299 marzo 17 al 1302 marzo 6; alcune poche note (cc. 32r-33v: fine dicembre 1299-gennaio 1300) sono di ignoto notaio gemonese; 125 cc.33;

– fasc. 9: frammenti di note di Giacomo Nibisio, scritte a Gemona (una a Prampero) negli anni anni 1283-84, 1286-87, 1292; una nota del 1311 (c. 12v) è di ignoto notaio gemonese; 22 cc. (molte delle quali sono bianche)34;

– fasc. 10: note di Bonomo (detto anche Bunussio) Cirioli, scritte a Gemona dal 1288 aprile 28 al 1289 marzo 28; 40 cc.35;

– fasc. 11: note dello stesso, scritte a Gemona dal 1304 ottobre 28 al 1305 luglio 2; 49 cc.36

ASU, NA, b. 2221

– fasc. 1: note di Pace d’Aquileia, scritte a Tarcento, Venzone, Gemona e altre lo- calità friulane dal 1300 gennaio 5 al 1302 giugno 4; dopo una serie di carte bianche cominciano una serie di appunti che non sono riferibili all’attività notarile; 41 cc.37;

– fasc. 2: note di Bartolomeo da Gemona, scritte a Gemona dal 1294 marzo 17 al 1295 febbraio 27; 58 cc.38;

– fasc. 3: note dello stesso, scritte a Gemona (una sola nota scritta a Magnano e due a Tricesimo, davanti alla porta del castello) dal 1295 dicembre 26 al 1296 dicembre 24, non sempre in un ordine cronologico coerente; 51 cc.39;

– fasc. 4: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 26 luglio al 13 dicembre 1295; 52 cc.40;

– fasc. 5: note dello stesso, scritte a Gemona, dal I febbraio al 12 novembre 1299, 53 cc.41;

– fasc. 6: note dello stesso, scritte a Gemona dal 25 gennaio al 22 ottobre di un anno non precisato (datazioni possibili 1311, 1313, 1318); 65 cc.42;

– fasc. 7: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 1301 dicembre 27 al 1302 agosto I; 62 cc.43;

– fasc. 8: note di notaio gemonese ignoto (Nicolò di Andrea da Deising?), scritte a Gemona dal 1301 dicembre 26 al 1302 dicembre 24; 63 cc.44;

– fasc. 9: note di Bartolomeo, scritte a Gemona, dal 1302 dicembre 28 al 1303 dicembre 22; 96 cc.45;

– fasc. 10: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 1300 dicembre 27 al 1301 dicembre 23; 107 cc.46.

ASU, NA, b. 2222

– fasc. 1: note di ignoto notaio gemonese (Nicolò di Andrea da Deising?), scritte soprattutto a Gemona, ma anche a Buia e Artegna, dal 1298 giugno 24 al 1300 gennaio 9, con lunghi intervalli di tempo; 25 cc.47;

– fasc. 2: note di Ermanno, scritte a Gemona dal 1300 giugno 8 al dicembre 9; 44 cc.48;

– fasc. 3: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 1299 aprile 23 al dicembre 23; 45 cc.49;

– fasc. 4: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 1300 marzo 5 al settembre 30 e dal 1302 settembre 29 al dicembre 26; 68 cc.50;

– fasc. 5: note dello stesso, scritte a Gemona, ma anche ad Artegna, Braulins, Aquileia, fra Forgaria e Flagogna, dal 1299 dicembre 25 al 1301 maggio 12; 75 cc.51;

– fasc. 6: note dello stesso, scritte a Gemona, dal 1297 aprile 10 al giugno 23; 31 cc.52;

– fascicoli 7-35 (con l’eccezione del n. 20, mancante, e del fasc. 23, v. infra) sono tutti del notaio Giovanni di Biachino, scritti a Gemona negli anni 1321-1337, a parte il fasc. 8 scritto nel 130853;

– fasc. 23: note di Giovanni di Artico, scritte a Gemona, dal 1301 dicembre 30 al 1312 dicembre 21; 55 cc.54;

ASU, NA, b. 2223

– fasc. 19: note di notaio ignoto (maestro Pellegrino scolastico?), scritte a Gemona, dal 1301 dicembre 31 al 1303 ottobre 20; 27 cc.55;

– fasc. 20: note di Ermanno, scritte a Gemona dal 1305 dicembre 26 al 1306 aprile 5; 16 cc.56;

– fasc. 21: note di notaio ignoto (verosimilmente di Francesco Sibelli), scritte a Gemona dal 1301 dicembre 3 al 1305 giugno 2; 61 cc.57;

ASU, NA, b. 3119

– fasc. 1: note di Giacomo di Moruzzo, scritte fra Moruzzo, Santa Margherita del Gruagno e Fagagna, dal 1298 settembre 25 al 1299 novembre 15; 58 cc.58; – fasc. 2: note dello stesso, scritte nelle stesse località, dal 1301 gennaio 17 al

1302 dicembre 26; 72 cc.59;

– fasc. 3: note dello stesso, scritte nelle stesse località, dal 1302 dicembre 29 al 1303 novembre 21; 45 cc.60;

ASU, NA, b. 3253

– fasc. 1: note di Francesco (più probabilmente Domenico) da Osoppo, scritte per la maggior parte a Osoppo, ma anche in tutta una serie di paesi sulle due sponde del Tagliamento, in un periodo che va dal 27 marzo 1297 al I ottobre 1302, senza alcun ordine cronologico e con diversa frequenza (preponderanti le note scritte nel 1300); 37cc.61.

ASU, NA, b. 5118

– fasc. 1: note di Giovanni da Lupico: due distinti frammenti di registro scritti nel 1265 e nel 1296 (per la maggior a Cividale i primi, e a Udine i secondi); 10 cc.62; – fasc. 2: frammento di atti del processo di Ermanno della Frattina, abate di Sesto,

note di notai vari (Giovanni da Lupico, Nicolò da Cividale e altri due notai), scritti ad Aquileia e Cividale fra la fine di gennaio e il mese di febbraio 1290; cc. 2963;

– fasc. 3: note di Alberghetto del fu Enrigiperto de Vandolis da Bologna, 1303-1307, 70 cc.64.

– fasc. 6: note di Osvaldo detto Pitta da Buttrio, scritte a Udine, nell’anno della natività 1305 (1304 dicembre 26 – 1305 dicembre 13), 78 cc.65.

– fasc. 8: note di Osvaldo detto Pitta da Buttrio, scritte a Udine, nell’anno della natività 1305 (1305 novembre 30 – 1306 novembre 23), 78 cc.66.

– fasc. 9: note dello stesso, scritte quasi totalmente a Udine, dell’anno 1299 (gennaio 7 – novembre 14), 72 cc.; precedono 8 cc., scritte dallo stesso notaio nell’anno 1328 (giugno 6 – luglio 14)67.

ASU, NA, b. 5119

– protocollo di Gubertino da Novate, per l’anno 135768.

Sempre all’Archivio di Stato di Udine si sono consultate le 2 buste cronologicamente

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