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Per spiegare come la breve presentazione fornita da ogni singolo gruppo ha reso esplicite alcune delle differenze strutturali delle tre comunità virtuali anche in relazione al loro ciclo di vita, si é fatto ricorso al concetto di framing.

Questo concetto, proposto da Erving Goffman (1974) per descrivere come gli individui classificano ed interpretano gli eventi per orientarsi nella realtà dove vivono, e stato successivamente rielaborato da Snow come strumento per studiare i movimenti sociali. «Framing significa essenzialmente selezione e salienza. Fare frame è selezionare alcuni aspetti di una realtà percepita e renderli più salienti in un testo comunicativo, in modo da promuovere una

particolare definizione del problema, interpretazione causale, valutazione morale e/o indicazione del trattamento per l’elemento descritto» (Entman, 1993, 52).

Esso indica uno schema o una cornice interpretativa che i soggetti utilizzano per semplificare i fatti e la realtà esterna attraverso un’attivita di codifica degli oggetti e delle esperienze, e nel contesto del loro attuale o passato ambiente (Andretta 2005; Neveu 2001; Snow, Benford 1992). Questi frame devono essere innovativi ma sapere entrare in comunicazione con il senso comune e le credenze dei gruppi coinvolti, devono essere credibili empiricamente ed appamenere all'esperienza vissuta (Snow, Benford 1992). Ciò può avvenire attraverso meccanismi che vengono chiamati di frame bridging, vale a dire di collegamento di due o più frame, che sono ideologicamente congruenti ma non ancora connessi, e che riguardano un tema specifico (Snow, Rochford, Worden, Benford 1986).

Esiste una vasta letteratura sociologica sul rapporto tra movimenti sociali e modalita di attivazione di frames condivisi che, per gli intenti del lavoro, non è necessario ripercorrere ora. Vale tuttavia la pena accennare che la categoria del frame nell‘analisi delle modalita di azione dei movimenti sociali e stata introdotta abbastanza recentemente da Snow (Snow et. al., 1986) e, successivamente. applicata e sviluppata in molti altri studi (Gamson. Meyer, 1996; Gcrhards, Ruch, 1992; Walgrave, Manssens. 2000) volti ad analizzare i processi di "integrazione culturale" alla base dei mcccanismi di framing di network e di singoli gruppi.

Per i gruppi “Quelli che vogliono il carnevale estivo di Porto Torres” e “Noi che vogliamo che la piscina di Porto Torres non chiuda”, l’analisi del framing ha evidenziato una chiara identificazione di un “noi collettivo”, esplicitamente definito entro i confini cittadini, un “loro avversario” interlocutore e una richiesta concreta per la risoluzione del problema in discussione. La nascita del gruppo in entrambi i casi si delinea quindi come direttamente funzionale

all’ottenimento di un risultato concreto in relazione ad un attore sociale “altro” (amministrazione comunale). Questi gruppi entro il secondo mese hanno raggiunto l’obiettivo prefissato e il loro (primo) ciclo di vita si è interrotto.

«Il Carnevale Estivo Turritano, ha origine nei primi anni ’70, da sempre

orgoglio dei portotorresi, è diventato negli anni uno dei più importanti

della Sardegna. [...] DOPO IL SILENZIO TOTALE DEL 2008 facciamo si che non venga anche quest’anno dimenticato, chiedendo con me ad alta voce all’amministrazione comunale di Porto Torres di reperire i

fondi necessari nel bilancio che deve essere approvato nei prossimi

giorni. ADERISCI anche tu ed invita i tuoi amici a questo gruppo “Noi che vogliamo che la piscina di Porto Torres non chiuda” ER NON FAR MORIRE IL CARNEVALE TURRITANO» (Quelli che vogliono il carnevale estivo di Porto Torres)

«Le nostre amministrazioni non sono mai state capaci di costruire una piscina comunale. Ora ne abbiamo una grazie a dei privati e rischiamo di perderla per i costi troppo alti di gestione. Noi cittadini chiediamo

che il comune ci aiuti a tenere aperto questo fiore all'occhiello della

città.» (Noi che vogliamo che la piscina di Porto Torres non chiuda)

Se i primi due gruppi definiscono in maniera chiara un noi e un loro avversario, su un livello locale tangibile e concreto, lo scopo del gruppo (richiesta) e il contenuto di tale scopo (fondi), nell’introduzione del gruppo “Salviamo il Petrolchimico”, il noi ha una connotazione più ampia, il loro rimane astratto e non esite uno scopo univoco. La descrizione del gruppo sul Petrolchimico non sviluppa il “diagnostic framing” (Benford and Snow 1988): si conosce il problema ma non si attribuiscono responsabilità ad attori definiti. Manca poi totalmente il “prognostic framing”: non esiste ancora una linea d’azione comune (“prognosis” Benford and Snow 1988).

Gruppo collettivoNoi Scopo Elaborazione scopo Loro avversario

Carnevale Portotorresi chiedere reperire fondi necessari Amministrazione

comunale

Piscina Noi cittadini chiedere tenere aperto questo fiore

all'occhiello della città Comune

Petrolchimic o Nord Sardegna mostrare interesse; promuovere proposte; sfogare rabbia loro Tabella 3: Framing

Il gruppo “Salviamo il Petrolchimico” non nasce quindi con una chiara proposta di azione per la risoluzione di un problema ma piuttosto come spazio di socializzazione intorno ad una questione di comune interesse.

Oramai è definitivo il nostro territorio sta per attraversare la crisi peggiore che possa aver mai attraversato. VOGLIONO chiudere l'unica vera risorsa lavorativa che abbiamo nel nord Sardegna che da a mangiare a svariate centinaia di famiglie di Sassari, Porto Torres, Alghero e paesi limitrofi.. e indirettamente nutre una fitta rete di fornitori che fanno parte dell'indotto. Mostriamo il nostro interesse alla situazione promovuoiamo proposte e sfoghiamo la nostra rabbia!! bisogna essere in tanti ed uniti per vincere questa battaglia per dare nuove prospettive ai giovani.

Non esiste infatti un chiaro momento di chiusura del suo ciclo di vita ma piuttosto un graduale diradarsi della partecipazione attiva nel tempo.

Le discussioni che emergono nelle bacheche dei tre gruppi sono contraddiste da momenti di flaming (Turnage 2007) e momenti di stasi in cui si delineano diverse tipologie di utlizzo del social network. Questo non ha solo a che vedere con la natura generale del gruppo mostrata dall’analisi del framing ma anche con l’emergere di ruoli distinti tra i partecipanti della comunità.