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Frequenza vibratoria a 100 Hz

2. Allenamento con sovraccarico: uguale al precedente ma l’intensità del carico è

5.2 Frequenza vibratoria a 100 Hz

Fattorini L. et al.[25] hanno preso in esame 21 adulti sani suddivisi in 3 gruppi: il primo gruppo (VC) riceveva la FV a 100 Hz durante una contrazione isometrica del quadricipite femorale pari al 20% della MVC, il secondo (VR) riceveva la medesima applicazione di FV in condizioni di rilassamento muscolare mentre un terzo gruppo di controllo non riceveva alcun tipo di trattamento. Nei gruppi di trattamento le FV venivano applicate al quadricipite femorale di sinistra per sessioni di 10 minuti ripetute 3 volte al giorno per 3 giornate consecutive. Il protocollo sperimentale prevedeva una sessione valutativa pre-stimolatoria costituita da test isometrici ed isotonici, eseguiti in 2 giorni separati e una valutazione post- stimolatoria, a distanza di 15 giorni. Nel gruppo sottoposto alle FV durante contrazione muscolare la valutazione prevedeva anche un test isocinetico. Nella prova isometrica, l’analisi dello sviluppo di forza durante il test MCV mostrava un incremento statisticamente significativo nel gruppo VC rispetto a VR e al gruppo di controllo. Alle prove isotoniche, nel gruppo VC si è osservato un significativo aumento delle prestazioni, cioè un incremento del numero di ripetizioni di estensione della gamba, mentre nei gruppi VR e nei controlli non si sono riscontrate significative variazioni delle funzioni motorie. Nel test isocinetico, eseguito solo da VC, il tempo trascorso per raggiungere il massimo picco di forza si riduceva significativamente dopo la stimolazione. Il disegno dello studio consentiva di apprezzare la persistenza dei cambiamenti di performance motoria a distanza di 15 giorni dalla somministrazione dello stimolo vibratorio. Gli Autori ipotizzavano che l’incremento dello

39 sviluppo di forza possa rappresentare la conseguenza di una miglior stabilizzazione dell’articolazione del ginocchio, secondaria al miglioramento nell’elaborazione delle informazioni propriocettive e del controllo motorio.

Brunetti O. et al.[34] hanno preso in esame 18 giocatrici di pallavolo, appartenenti allo stesso team senior di livello regionale, divise in 3 gruppi: il primo (VC) riceveva la FV a 100 Hz durante la contrazione del quadricipite, il secondo (VR) riceveva la medesima applicazione di FV in condizioni di rilassamento muscolare mentre un terzo gruppo di controllo (NV) riceveva un falso stimolo vibratorio. Nei gruppi di trattamento, le FV venivano applicate bilateralmente ai quadricipiti in 3 sessioni da 10 minuti ciascuna, per 3 giorni consecutivi. Il potere esplosivo e reattivo delle gambe veniva valutato 1 giorno prima e 1, 30, 240 giorno dopo l’intervento. Il gruppo VC mostrava un incremento significativo della potenza esplosiva e reattiva delle gambe, rispettivamente del 16% e del 9% ad 1 giorno, del 19% e dell’11% a 30 giorni e del 26% e 13% a 240 giorni dal termine del trattamento con FV. Questi effetti sulla performance non erano, invece, rilevabili in VR e NV.

Lo studio di Saggini R. et al.[35] esplorava l’applicazione di FV a 100Hz anche in soggetti con ipotrofia del quadricipite femorale con lo scopo di aumentare la forza e la capacità di lavoro muscolare. Sono state reclutate 20 volontarie con ipotrofia rilevabile alla misurazione centimetrica a 20 cm dal polo superiore della rotula. Il campione di studio veniva randomizzato in 2 gruppi di trattamento: il gruppo A riceveva 10 sessioni di allenamento con FV a 100 Hz durante l’esercizio di leg-extension dell’arto destro al dinamometro isocinetico, mentre il gruppo B svolgeva, nel medesimo numero di sedute, l’esercizio di potenziamento muscolare senza l’applicazione vibratoria. Al termine dei cicli di lavoro, il test isocinetico mostrava, nel gruppo A, un aumento del picco di forza del 97% ed i medesimi risultati significativi si ritrovavano anche nel lavoro totale compiuto. Inoltre, lo studio rilevava a livello dell’arto controlaterale un miglioramento statisticamente significativo del picco di forza e del lavoro totale solo nel gruppo trattato con stimolazione vibratoria suggerendo quindi la presenza di meccanismi di adattamento neuromotori a livello del SNC.

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5.3 Frequenza vibratoria a 300 Hz

Lo studio randomizzato controllato, condotto da Iodice et al.[19], ha preso in esame 36 studenti universitari, divisi in 3 gruppi: il primo gruppo sottoposto a stimolazione vibratoria a 300 Hz in assenza di contrazione muscolare, il secondo gruppo che svolgeva un allenamento di rinforzo muscolare e un terzo gruppo di controllo che non riceveva alcun intervento. La FV veniva applicata al quadricipite e ad altri 3 muscoli dell’arto inferiore per 30 minuti, 3 volte a settimana, per 4 settimane. Il protocollo di rinforzo muscolare prevedeva un esercizio di leg- extension (6 serie da 10 ripetizioni con 2 minuti di recupero) da eseguire 3 volte a settimana per 1 mese. Tutti i soggetti inclusi venivano sottoposti al test di MVIC ed al test isocinetico prima del training oltre che a 4 e a 8 settimane dal completamento del protocollo. La MVIC veniva misurata attraverso l’utilizzo di una comune macchina da leg-extension, ed ogni soggetto eseguiva 3 MVIC ciascuna della durata di 5 secondi; il valore più alto delle 3 prove veniva preso come valore di forza MVIC. La valutazione isocinetica utilizzava un sistema di rilevamento ottico (Optojump) che permetteva la misurazione dei tempi di volo e di contatto durante l’esecuzione di contrazioni eccentriche e concentriche del quadricipite. I risultati mostravano un incremento significativo della MVIC nel gruppo trattato con vibrazioni, rispetto agli altri gruppi. Nella valutazione a 2 mesi, le misurazioni indicavano che il miglioramento della performance motoria era mantenuto. Nel test isocinetico il gruppo trattato con vibrazioni registrava un incremento nella forza del quadricipite con un aumento del picco di forza di circa il 41% dopo il trattamento e di circa il 33% dopo 1 ora, superiore rispetto al training di resistenza tradizionale.

Feltroni L. et al.[36] hanno comparato gli effetti di FV a 300 Hz e 80Hz su 27 volontari sani, divisi in 3 gruppi: un gruppo di controllo non trattato e due gruppi trattati con 80 e 300 Hz frequenze rispettivamente. La FV veniva applicata al quadricipite rilassato, 1 volta al giorno per 30 minuti, per 5 giorni consecutivi. Il picco di forza del quadricipite era misurato durante una MVIC al dinamometro isocinetico, prima e dopo il trattamento (ogni sette giorni per un “follow up” di 4 settimane). I risultati mostravano un incremento significativo della forza muscolare in entrambi i gruppi trattati con FV a 80 e 300 Hz, ma non nel gruppo di controllo. L’analisi statistica non rilevava alcuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo trattatto con vibrazione a 300 Hz e a 80 Hz. Nei soggetti trattati con FV l’aumento del picco di forza si manteneva fino a 4 settimane dal termine della stimolazione vibratoria suggerendo il probabile coinvolgimento di cambiamenti plastici del sistema motorio.

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6. Risultati

Lo scopo della nostra revisione della letteratura è quello di esaminare l’applicazione delle FV nel training di rinforzo muscolare del quadricipite femorale. Sono stati inclusi studi che valutavano gli effetti delle FV sulla forza muscolare in adulti sani e che utilizzavano come gruppo di controllo vibrazione sham, training di rinforzo convenzionale o nessun intervento. Gli studi che utilizzavano WBW sono stati esclusi. I criteri di eleggibilità hanno identificato 8 studi per un totale di 155 pazienti sottoposti a FV. Le caratteristiche principali degli studi inclusi sono riassunte nella tabella 1.

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