1. OGGETTO DELL’APPALTO
1.6 Funzioni e Attività
In ciascun Centro specialistico, fermo restando i LEA Sanità (così come definiti all’art. 24 DPCM 12/01/2017), devono essere previste le seguenti attività:
A. Accoglienza e orientamento alla famiglia: interventi finalizzati al sostegno e alla valorizzazione della stessa, intesa quale risorsa e luogo elettivo di cura e crescita del minore;
B. Valutazione del contesto familiare e psicologica dei componenti del nucleo nei casi di abuso, maltrattamento, trascuratezza, violenza domestica, inadeguatezza genitoriale;
C. Valutazione psico-diagnostica delle capacità genitoriali e della qualità delle relazioni familiari, prognosi in relazione ai bisogni evolutivi del minore;
D. Valutazione psico-diagnostica del minore nei casi di abuso, maltrattamento e trascuratezza;
E. Spazi specialistici e protetti di incontro per il mantenimento delle relazioni familiari:
a) di tipo valutativo;
b) di tipo terapeutico F. Trattamento:
- psicoterapia rivolta al soggetto in età evolutiva, con particolare attenzione e priorità ai minori collocati fuori dalla loro famiglia;
- psicoterapia e sostegno ai genitori e ai caregivers;
- psicoterapia delle famiglie
G. Interventi specialistici per nuclei separati, con particolare attenzione all’alta conflittualità;.
H. Consulenza legale rivolta agli operatori ed ai cittadini;
A. Accoglienza e orientamento alla famiglia: interventi finalizzati al sostegno e alla valorizzazione della stessa, intesa quale risorsa e luogo elettivo di cura e crescita del minore
DESCRIZIONE
Le attività previste fanno riferimento ad interventi finalizzati al sostegno e alla valorizzazione della “famiglia”, intesa quale risorsa e luogo elettivo di cura e crescita della persona in età evolutiva. L’accesso al Centro Famiglie di II livello è rivolto a tutte le famiglie residenti nel territorio romano, anche qualora non fossero seguite dai servizi socio-sanitari territorialmente competenti. Pertanto, l’accesso può essere spontaneo - ad esempio nel caso di famiglie adottive, affidatarie, con particolare riferimento alle famiglie che accolgono MSNA - e/o può avvenire con mirata segnalazione da parte dei Servizi socio-sanitari territorialmente competenti che hanno già in carico il caso.
Azioni specifiche per quest’area sono:
AMBITO SOCIALE
-- consulenza psico--sociale per l’analisi della domanda
- integrazione con i Servizi territoriali per la formulazione di un progetto di consulenza e sostegno.
AMBITO SANITARIO
-- interventi di Consulenza e/o sostegno psicologico individuale;
- interventi di Consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e alla famiglia;
- interventi di Consulenza e/o sostegno psicologico di gruppo.
B. Valutazione del contesto familiare e psicologica dei componenti del nucleo nei casi di abuso, maltrattamento, trascuratezza, violenza domestica, inadeguatezza genitoriale;
DESCRIZIONE
Nei casi complessi in cui si ravvisano possibili fattispecie di reato - quali presunti maltrattamenti e/o abusi a danno di persone minorenni, compresa la trascuratezza, la violenza in ambito familiare e la violenza assistita, etc., la valutazione del contesto familiare può essere integrata da ulteriori approfondimenti, anche di natura psicologica e/o sanitaria, solo ed esclusivamente se è già stato avviato l’iter giudiziario o comunque sempre in accordo con le autorità competenti. In caso contrario il Centro ha l’esclusivo obbligo di segnalare all’Autorità Giudiziaria competente (Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma) il caso e astenersi da qualunque tipo di valutazione specialistica. Nel caso di situazioni di pregiudizio in cui i presunti responsabili siano proprio gli esercenti la responsabilità genitoriale sarà necessario segnalare la situazione anche alla Procura presso Tribunale per i Minorenni di Roma o comunque considerare eventuali interventi pregressi o successivi di limitatezza, sospensione o decadenza della genitorialità. Negli altri casi, come ad esempio manifestazioni di disagio evolutivo, condotte o dinamiche prevaricatorie emerse all’interno dell’ambiente scolastico oppure coppie genitoriali con alti livelli di conflittualità (ed il conseguente possibile impatto negativo sui figli), il Centro può decidere se procedere con la valutazione e con ogni altra azione supportiva ritenuta opportuna, anche in rete con altri snodi territoriali.
Azioni specifiche per quest’area sono:
AMBITO SOCIALE
-- consulenza psico--sociale e psicologico--giuridica per l’analisi della domanda;
- coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali e delle istituzioni giudiziarie AMBITO SANITARIO
-- Assessment - Colloqui clinici
- Esami psicodiagnostici
- Eventuale invio ai Servizi sanitari specialistici
-“Incontri protetti”, attivati se ritenuti necessari dal Servizio inviante o comunque concordati in sede di presa in carico.
C. Valutazione psico-diagnostica delle capacità genitoriali e della qualità delle relazioni familiari, prognosi in relazione ai bisogni evolutivi del minore
DESCRIZIONE
La valutazione delle competenze genitoriali è un intervento complesso necessario in quei casi in cui, dopo la valutazione socio-ambientale rivolta alle famiglie, sono emerse situazioni di sospetto disagio psicologico o psicopatologia in una o in entrambe le figure genitoriali, disturbi nelle relazioni sia interne che sociali che caratterizzano il nucleo familiare come multiproblematico e a rischio.
Tale valutazione mira ad approfondire gli elementi di rischio e gli elementi protettivi della genitorialità al fine della verifica delle competenze genitoriali atte a garantire il benessere psicofisico dei minori d’età.
La valutazione delle competenze genitoriali è un’attività diagnostica di tipo dinamico, un intervento complesso che deve essere comprensivo degli aspetti psicologici, sociali, educativi e giuridici, costruito attraverso l’utilizzo di metodologie definite e specifiche, e articolato in modo tale da definire tempi e obiettivi di sviluppo monitorabili.
Azioni specifiche per quest’area sono:
AMBITO SOCIALE
-- consulenza psico--sociale e psicologico--giuridica per l’analisi della domanda;
- valutazione delle dinamiche relazionali;
- coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali e delle istituzioni giudiziarie.
AMBITO SANITARIO --Assessment
-Colloqui clinici
-Esami psicodiagnostici
-Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici
-“Incontri protetti”, specificatamente previsti nel progetto e attivati se ritenuti necessari dal Servizio inviante o comunque concordati in sede di presa in carico.
D. Valutazione psico-diagnostica del minore nei casi di abuso, maltrattamento e trascuratezza DESCRIZIONE
L’abuso e il maltrattamento all’infanzia, rappresentano oggi un problema serio e complesso di salute pubblica che necessita di percorsi di valutazione e intervento integrati. Da una parte, la valutazione dei casi non è per nulla semplice: sia perché, considerata la natura del fenomeno e il modo di interpretarne le varie tipologie è lasciata spesso alla competenza di chi è chiamato ad intervenire, sia perché, storicamente, il ventaglio delle definizioni si è andato allargando al punto da includere diverse condotte, all’interno e/o all’esterno dell’ambito familiare, che vanno dalla violenza fisica, alla trascuratezza, allo sfruttamento sessuale (pedopornografia on line, pornografia minorile, grooming, etc.) del bambino/adolescente all’abuso psicologico (ad esempio nei casi di violenza assistita). Inoltre, gli effetti clinici prodotti dalle diverse forme di abuso non sono misurabili né adottando un punto di vista categoriale né considerando a priori le caratteristiche negative e la peculiarità delle condotte. A non essere semplice è altresì la presa in carico, poiché queste condotte consistono anche in
possibili fattispecie di reato, implicando procedure e strumenti in ambito giudiziario con cui necessario interfacciarsi (pensiamo ad esempio alla necessità del pubblico ministero di raccogliere le prime dichiarazioni di un bambino presunta vittima, e ai rischi di suggestionabilità e inquinamento della testimonianza nel caso in cui all’interno del Centro si procedesse incautamente nell’ascoltare, lo stesso bambino, per il presunto abuso prima di un raccordo operativo), per evitare sovrapposizioni e quindi ulteriori vittimizzazioni. La letteratura specialistica suggerisce pertanto di affrontare questi casi attraverso un approccio ecologico – che consideri tutti i livelli di rischio e le risorse (fattori di protezione e resilienza) proprie del contesto e del bambino – e multisistemico - che preveda la collaborazione tra differenti livelli afferenti al sistema psico-sociale, clinico e giudiziario. Lo stesso trattamento deve essere inteso in termini ampi, come un insieme di interventi effettuati allo scopo di tutelare la presunta vittima e la sua famiglia, interrompendo le violenze subite e facilitandola nei suoi cambiamenti positivi, in un’ottica integrata. Per queste ragioni la valutazione di questi casi deve essere sempre effettuata e gestita in accordo con le autorità competenti.
Le azioni specifiche per questa area sono:
AMBITO SOCIALE
-- Consulenza psico--sociale e psicologica--giuridica per l’analisi della domanda;
- Colloqui psicologici con la rete familiare;
- Coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali e delle Istituzioni giudiziarie.
AMBITO SANITARIO -- Assessment;
- Esame psicodiagnostici;
- Eventuale invio ai Servizi sanitari specialistici nell’ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete.
E. Spazi specialistici e protetti di incontro per il mantenimento delle relazioni familiari DESCRIZIONE
I Centri famiglia di II livello vogliono rappresentare uno spazio specialistico, neutrale e protettivo della relazione genitoriale, atto a garantire, da un lato il diritto di visita e di relazione tra figli e figure affettivamente significative di riferimento, anche con interventi supportivi e trattamentali se necessari, dall’altro la tutela di questo legame nella salvaguardia del benessere psico-fisico di bambini e adolescenti. Si tratta di un intervento psicologico-giuridico volto a favorire la continuità affettiva in situazioni di grave pregiudizio per persone in età evolutiva coinvolte in situazioni di trascuratezza e abbandono, maltrattamento fisico, psicologico, abuso sessuale e violenza assistita; ma è anche uno strumento di tutela, nei casi di affidamento etero-familiare e adozione, volto a favorire sia l’inserimento del bambino o adolescente nella famiglia affidataria, sia il mantenimento dei rapporti o, la chiusura definitiva (in caso di adozione), con la famiglia di origine. In altri termini, l’obiettivo di questo tipo di intervento è quello di promuovere, ove possibile, il mantenimento del legame relazionale ed emotivo tra genitori e figli che hanno subìto o hanno in corso un’interruzione di rapporto. Il focus dell’intervento è posto sul bisogno del bambino di essere tutelato e, al contempo, veder osservata e valutata o salvaguardata la relazione affettiva ed educativa con i genitori o i care-givers nel caso di spazio di tipo terapeutico.
La centralità sull’interesse del bambino significa quindi valutare attentamente le condizioni emotive, affettive e cognitive dello stesso prima di procedere con lo stesso intervento una volta richiesto dai servizi territoriali o dall’autorità giudiziaria.
Gli interventi previsti, previa verifica di fattibilità, si declinano pertanto in due diverse tipologie:
incontri protetti di tipo valutativo ovvero incontri volti all’osservazione e valutazione della relazione genitoriale/legame affettivo-relazionale della persona in età evolutiva con la/e sua/e figure di riferimento.
Tale attività sarà utile a definire il ventaglio di fattori di rischio su cui intervenire a livello terapeutico in un’ottica di miglioramento e i fattori di protezione e le risorse a livello relazionale;
incontri protetti di tipo terapeutico ovvero incontri volti al trattamento della relazione genitori-figli nel caso venga rilevata nella fase precedente o segnalata (dai servizi territoriali o dall’autorità giudiziaria) la presenza di elementi di rischio nella relazione su cui intervenire anche considerando le risorse da promuovere e valorizzare.
Le azioni specifiche per questa area sono:
AMBITO SOCIALE
-- Consulenza psico--sociale e psicologica--giuridica per l’analisi della domanda;
- Consulenza psicologica volta a valutare la fattibilità degli incontri in accordo con i servizi socio-sanitari;
- Coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali e delle istituzioni giudiziarie.
AMBITO SANITARIO
-- Incontri protetti di tipo valutativo;
- Incontri protetti di tipo terapeutico;
- Incontri di rete.
F. Trattamento DESCRIZIONE
Il trattamento, ossia l’attività di psicoterapia, sia essa individuale, di coppia o del sistema familiare, è volta a ridurre le condizioni di malessere e sofferenza, eventuali sintomatologie cliniche, le condotte disadattive all’interno di un nucleo relazionale favorendo al contempo un cambiamento positivo in un’ottica adattiva e promozionale di risorse. Nello specifico, l’intervento trattamentale, si muove su tre ambiti:
a) psicoterapia rivolta al soggetto in età evolutiva, con particolare attenzione e priorità ai minori collocati fuori dalla loro famiglia
La formulazione del progetto di presa in carico terapeutica nei Servizi territoriali per l’età evolutiva rappresenta un compito di massima attenzione e complessità. Lo sviluppo infantile, in quanto prodotto di un’interazione dinamica continua tra il bambino e le esperienze fornite dal contesto evolutivo familiare e socio culturale, richiede interventi articolati ed integrati.
B) psicoterapia e sostegno ai genitori e ai caregivers
Il supporto alla specifica funzione parentale, sia esso rivolto ai genitori o alle figure sostitutive, è ormai considerato fondamentale e altamente utile allo sviluppo emotivo dei bambini e l’acquisizione di autonomia e capacità congrue allo stadio evolutivo. Ciò che sostanzia tale ottica è il sempre maggior consenso intorno ad un modello epistemologico di tipo relazionale nella formazione psichica del bambino.
C) psicoterapia delle famiglie
Il trattamento familiare risulta essere maggiormente indicato quando il malessere dell’individuo viene rintracciato all’interno del sistema familiare. Grazie al trattamento terapeutico cambiano le posizioni dei componenti del sistema e quindi le loro esperienze soggettive e relazionali.
Le azioni specifiche per questa area sono:
- AMBITO SOCIALE
- Consulenza psico-sociale per l’analisi della domanda;
- Coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali, se presente.
- AMBITO SANITARIO
- Psicoterapia rivolta a persone in età evolutiva;
- Psicoterapia o sostegno psicologico di genitori o figure sostitutive;
- Terapia familiare.
G. Interventi specialistici per nuclei separati, con particolare attenzione all’alta conflittualità;.
DESCRIZIONE
Con interventi specialistici per nuclei separati o separanti ad alta conflittualità si intende quella complessa attività di presa in carico multiprofessionale ed interistituzionale di situazioni familiari nelle quali la conflittualità viene agita e reiterata coinvolgendo i figli (direttamente o indirettamente). La conflittualità, presente in una certa quota, anche se congelata, in tutte le separazioni, può produrre un indebolimento della capacità genitoriale di garantire la tutela dei figli, uno sfaldamento del coordinamento genitoriale necessario al fine di condividere non solo le strategie educative ma anche le scelte in ambito educativo, sanitario e sociale, con il rischio di compromettere il benessere evolutivo nei figli. Spesso questi conflitti sfociano in guerre giudiziarie, per questo motivo è fondamentale attuare delle azioni di supporto della coppia genitoriale mirate a sanare il conflitto e riparare i danni (emotivi e relazionali) prodotti dalla separazione. E’ altresì fondamentale in questi casi, considerare ed escludere la presenza di condotte aggressive e persecutorie agite da uno (o entrambi) gli esercenti la responsabilità genitoriale al fine di non confondere la dinamica conflittuale, con l’eventuale presenza di situazioni connotate come violente, più che come conflittuali. Sarà in tal senso necessaria un’attenta valutazione integrata che consideri anche l’eventuale cornice giudiziaria (in ambito civile o anche penale) in cui inserire l’intervento.
Le azioni specifiche per questa area sono:
AMBITO SOCIALE
-- Consulenza psico--sociale e psicologica--giuridica per l’analisi della domanda;
-Coordinamento con la rete integrata dei servizi territoriali e delle istituzioni giudiziarie, se coinvolte.
AMBITO SANITARIO
-- Consulenza e/o sostegno psicologico individuale;
Consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e alla famiglia.
H. Consulenza legale rivolta agli operatori e ai cittadini
DESCRIZIONE
La linea operativa di Consulenza legale è aperta agli operatori e alle operatrici dei Servizi territoriali, ai singoli interlocutori di Enti Pubblici e del privato sociale. Questa linea di servizio, quindi, seppur collocata nei Centri famiglia di II livello si rivolge ad una utenza maggiore, riferibile all’intera popolazione adulta e a tutti coloro che usufruiscono anche dei Centri municipali di I livello. Offre un servizio di informazione, orientamento e
consulenza tecnico-giuridica in merito a tematiche di natura legale di diritto di famiglia e minorile, diritto e procedura penale ordinaria e minorile. Più propriamente intende:
Fornire agli utenti informazioni e cognizioni su aspetti attinenti all’ambito giuridico (diritto di famiglia, diritto minorile, diritto e procedura penale, etc.), negli aspetti teorici e nelle implicazioni pratiche;
Orientare i cittadini nella fruizione di servizi legali gratuiti (gratuito patrocinio, patronati, associazioni, ecc.) e in generale la tutela di specifici diritti;
Orientare su diritti e doveri di ogni membro delle famiglie, sui diritti dei minori e in materia di responsabilità genitoriale;
Fornire agli operatori sociali un orientamento legale nell’espletamento dei loro compiti istituzionali e per la gestione dei casi;
Offrire specifici approfondimenti legali agli operatori che gestiscono contenziosi.
Le azioni specifiche per questa area sono trasversali sia all’ambito sociale che sanitario e vengono attivate previa consulenza psico-sociale e psicologica-giuridica volta all’analisi della domanda.