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CAPITOLO 5: approfondimenti sulla fiaba Zuccodoro

5.1 Le funzioni dei personaggi

Nelle loro complessità e differenze, tutte le fiabe che si rispettivo possiedono, secondo Propp, dei tratti in comune, ovvero le funzioni dei personaggi, che rimangono costanti e stabili indipendentemente dal soggetto che le mette in atto. Le funzioni sono limitate e costituiscono lo schema base di ogni storia poiché la loro successione rimane invariata. Ogni fiaba, infatti, è composta dalla sequenza di alcune delle seguenti funzioni154:

1) Allontanamento: uno dei membri della famiglia si allontana dalla casa.

2) Proibizione: all’eroe viene fatta una proibizione. 3) Violazione: la proibizione viene violata.

4) Investigazione: il cattivo tenta di eseguire una investigazione. 5) Delazione: al cattivo vengono date notizie sulla vittima.

6) Perfidia: il cattivo tenta di ingannare la sua vittima per impossessarsene o per impadronirsi dei suoi beni.

7) Complicità: la vittima cade nel tranello ed aiuta involontariamente il nemico. 8) Danneggiamento oppure mancanza: il cattivo arreca un danno o una lesione ad

uno dei membri della famiglia / oppure ad uno dei membri della famiglia manca qualcosa.

9) Mediazione: si verifica la sciagura o la mancanza; l’eroe riceve un ordine o un invito, viene inviato o lasciato andare.

10) Reazione incipiente: il ricercatore acconsente o decide di reagire. 11) Partenza: l’eroe abbandona la casa.

12) Prima funzione del donatore: l’eroe viene messo alla prova, esaminato, aggredito, ecc. in preparazione al conseguimento dell’oggetto o dell’aiutante magico.

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La denominazione delle funzioni e la loro descrizione è stata presa tale e quale dal testo di Propp Wladimir Ja., Morfologia della fiaba, Roma, Newton Compton Editori, 1984., pp. 39-70.

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13) Reazione dell’eroe: l’eroe reagisce alle azioni del futuro donatore.

14) Fornitura, ottenimento del mezzo magico: l’eroe riesce ad entrare in possesso del mezzo magico.

15) Trasferimento spaziale tra due regni, indicazione dell’itinerario: l’eroe si dirige, raggiunge o viene portato sul luogo in cui si trova l’oggetto della sua ricerca. 16) Lotta: l’eroe e il cattivo si battono in uno scontro diretto.

17) Marchiatura: imprimono un marchio all’eroe. 18) Vittoria: il cattivo è vinto.

19) Rimozione della sciagura o mancanza iniziale: viene posto riparo alla sciagura iniziale o viene eliminata la mancanza iniziale.

20) Ritorno: l’eroe ritorna.

21) Persecuzione: l’eroe viene perseguitato. 22) Salvezza: l’eroe scampa alla persecuzione.

23) Arrivo in incognito: l’eroe, non riconosciuto, arriva a casa o in un altro paese. 24) Pretese infondate: il falso eroe avanza pretese infondate.

25) Difficile compito: all’eroe viene affidato un difficile compito. 26) Soluzione: il compito è assolto.

27) Riconoscimento: l’eroe è riconosciuto.

28) Smascheramento: il falso eroe o il cattivo è smascherato. 29) Trasfigurazione: l’eroe assume un nuovo aspetto.

30) Punizione: il cattivo è punito.

31) Matrimonio: l’eroe si sposa e viene proclamato re.

Cerchiamo ora di analizzare la struttura della fiaba Zuccodoro alla luce delle funzioni indicate da Propp. Come gran parte delle fiabe, la storia non presenta la successione completa di tutte le funzioni dei personaggi, ma si struttura sulla base solamente una decina di esse. Ciò che la rende alquanto differente dalle fiabe classiche è il personaggio di Zuccodoro: antagonista, aiutante e insieme anche elemento magico della storia, la sua presenza determina delle scelte specifiche all’interno della struttura della trama e nell’assegnazione delle varie funzioni. Di conseguenza, quelle che riguardano l’antagonista e quelle che prevedono, invece, la figura dell’aiutante sono in un certo senso mescolate per

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dare vita a un corpus narrativo riguardante un solo personaggio che le ingloba entrambe. Vediamo nel dettaglio.

1) Allontanamento. In seguito alla presentazione della situazione iniziale e del personaggio principale della storia, la fiaba procede con l’allontanamento di Wang Bao, che decide di andarsene a pescare per dimenticare le problematiche relative alla scuola e ai compagni. Non si assiste ad alcun divieto o proibizione, né alla presentazione del cosiddetto “cattivo”, che fa la sua comparsa direttamente come aiutante e insieme elemento magico.

2) Complicità. Al momento della stretta del patto, Wang Bao sottosta alle condizioni imposte dallo stesso Zuccodoro: diventandone il padrone, si impegna a mantenere in segreto sia Zuccodoro stesso che ogni sua azione. Il consenso e la promessa seguente viene ottenuto approfittando della situazione del bambino e dei suoi bisogni e desideri del momento.

3) Danneggiamento oppure mancanza. Zuccodoro arreca un primo danno a Wang Bao mettendogli nel secchio il pesce rosso. Non si tratta di un atto deliberato, né di qualcosa di premeditato o con uno scopo preciso, ma soddisfa il ruolo di questa funzione perché al desiderio espresso del protagonista segue una rapina o una sostituzione di un tipo di pesce che non era presente all’interno delle acque del lago.

4) Reazione dell’eroe. Wang Bao incomincia a rendersi conto della monotonia in cui l’utilizzo dell’elemento magico lo sta conducendo: “Da adesso in poi lasciale fare a me certe cose”.

5) Marchiatura. Vengono presentati tutta una serie di eventi disastrosi, dal dilemma del pesce rosso al libro volante, dal malinteso del film a quello dei giocattoli, che culminano con ciò che accade durante il compito a scuola. La copia del nome sbagliato nel foglio di Wang Bao è la goccia finale che marchia il bambino e lo condanna alla derisione e allo sconforto generale.

6) Vittoria. Non riuscendo più ad accettare gli “aiuti” di Zuccodoro, Wang Bao lo porta in riva al lago e sfoga la rabbia e la frustrazione giunte ormai al limite.

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7) Rimozione della sciagura o mancanza iniziale. Viene posto rimedio ai problemi che affliggono il protagonista rimuovendoli alla radice: con il lancio di Zuccodoro nel lago terminano anche i problemi del bambino.

8) Trasfigurazione. Wang Bao non assume un nuovo aspetto esteriore, ma tutte le vicende trascorse con Zuccodoro lo hanno portato a sviluppare una maturità personale che prima non aveva. Incomincia, quindi, a impegnarsi in tutto ciò che fa, a scuola e nello sport, per ottenere quei risultati che prima poteva ottenere con una semplice richiesta.

9) Punizione. Non esiste una vera e propria punizione del cattivo in questa storia, anche se l’allontanamento di Zuccodoro lascia un po’ di amaro in bocca: la separazione da un amico e un padrone che non è riuscito a soddisfare è di per sé già abbastanza struggente per lui che non serve infierire ulteriormente.

10) Matrimonio. Talvolta l’eroe riceve, invece della mano della principessa, un premio in denaro o un compenso in altre forme. In questo caso nulla di materiale viene dato all’eroe: la storia lascia presagire che la vittoria stessa del campionato di nuoto è solo l’inizio di una serie di soddisfazioni e realizzazioni personali che Wang Bao riuscirà a raggiungere.

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