2.1.2) Iscrizioni del I-II secolo d.C
D) GETES ATTESTATE
2. Fonti
2. Fonti
TRIBÙ DI COMPETEZA: Le gentes su cui questo personaggio aveva autorità non vengono specificate.
COMMETO: M. Pomponius Vitellianus riveste una carica all’apparenza simile a quella di praefectus gentis, anche se qui si tratterebbe di un incarico procuratorio, quindi, gerarchicamente superiore. Pflaum81 suggerisce che tale incarico potrebbe essere stato integrato all’interno della carriera procuratoria non perdendo probabilmente la sua originaria valenza militare. Ph. Leveau82 ipotizza, invece, che l'importanza del problema delle tribù mauretane abbia potuto giustificare la creazione di questa carica particolare.
Interessante la dedica ai diis Mauricis83, un gruppo di divinità di difficile comprensione, ma strettamente legate all’ambito indigeno84.
10. T. STATILIUS (O TATIUS) MARIAUS
CIL, VIII, 8414 = 20321
D(is) M(anibus) | Titus Tatinu|s Marianus pr|aefectus g(entis?) o c(astelli?) (?) o M(usulamiorum) vixit | annis LXXI Satirus Se|verus [---] | [---]ens suo | b(ene) m(erenti) eius [fece]runt s(ub) ascia | dedicatum.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO: Guergour.
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Iscrizione funeraria frutto di reimpiego proveniente da una tomba monumentale.
DATAZIOE: L’espressione sub ascia dedicatum è una testimonianza di paganesimo85, ma non è sufficiente per Ph. Leveau86 a datare questa iscrizione al III secolo d.C; M.
Benabou accetta, invece, questa datazione87.
80 A. Marcone ipotizza che tra le tribù sottoposte a questo ufficiale vi siano anche i Mazici (A.
MARCONE, ota sulla sedentarizzazione forzata delle tribù nomadi in Africa alla luce di alcune iscrizioni, in Africa Romana, 9, 1992, pp. 105-114).
81 PFLAUM, Les carrières, II, pp. 736.
82 LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 180.
83 BENABOU, La résistence, p. 452; E.W.B. FENTRESS, Dii Mauri and Dii Patrii, Latomus, 37, 1978, pp. 507-516; G. CAMPS, Qui sont les Dii Mauri?, AntAfr, 1990, 26, pp. 131-156.
84 H.G. PFAUM, Les procurateurs équestres sous le haut empire romain, 2 voll., Paris, 1950, p. 278;
PFLAUM, Les carrières, II, pp. 735-736; LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 179-180; BENABOU, La résistence, p. 452; E. BIRLEY, Inscriptions Indicative of Impending or Recent Movements, Chiron, 9, 1979, pp. 495-505.
85 P.A. FÉVRIER, À propos de l'ascia figurée sur les monuments chrétiens, RAC, 33, 1957, pp. 127-137.
86 Ph. Leveau preferisce collocare l’iscrizione nel IV secolo (LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 185).
87 BENABOU, La résistence, p. 452.
2. Fonti
OOMASTICA: L’onomastica segue la tradizione romana. Non si è certi del praenomen:
Statilius o Tatinus88.
RUOLO ISTITUZIOALE: praefectus gentis o castelli M(usulamiorum) o (?) TRIBÙ DI COMPETEZA:gens o castellum, Musulamiorum(?) o (?)
COMMETO: Sul nome di questo personaggio esistono due letture differenti; non è nemmeno certo se egli abbia effettivamente rivestito la carica di praefectus gentis essendo possibile pensare ad un praefectus civitatis o castelli. Difficile da accettare l’interpretazione del Devijver89 che ipotizza T. Statilius Marianus come praefectus della cohors I Flavia Musulamiorum. Questa unità, infatti, effettivamente stazionata in Mauretania, si trovava a partire dal 137 d.C. nei pressi di Albulae90, ben lontano, dunque, dalla zona di Setif.
11. M. AURELIUS IMTE
AE, 1985, 902
D(is) M(anibus) s(acrum) | M(arcus) Aurellius Imten ex pr(a)|e[f(ecto) g]entis Milidiorum, v(ixit) a(nnis) XLV | [---]us huc(!) musuleu(m !) d[ ---] | an(no) pr(ovinciae) CCII.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Mechtras.
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Pietra da taglio in arenaria.
DATAZIOE: L’era della provincia ci permette di datare con precisione l’iscrizione al 241 d.C.
OOMASTICA: Il cognomen Imten è chiaramente di origine indigena, mentre il nomen testimonia che la famiglia di questo prefetto ha ricevuto la cittadinanza sotto Marco Aurelio o Commodo.
RUOLO ISTITUZIOALE:ex praefecto gentis.
TRIBÙ DI COMPETEZA:gens Milidorum(?)
88 M. Benabou ritiene sia Tatinius (La résistence, p. 452), mentre T. Statilius Taurus di D. Lengrand è quasi certamente un errore (Le limes intérieur, p. 228).
89 H. DEVIJVER L’armée romaine en Maurétanie Césarienne, Latomus, 43, 1984, p. 589; DEVIJVER, Prosopographia, Suppl. I, S 67, p. 1725.
90 BENSEDDIK, Les troupes, p. 58.
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COMMETO: La gens Milidorum non figura nel Catalogue de tribus di Desanges ma è probabilmente collegabile con la località numida di Midila91. M. Aurelius Imten è stato forse scelto dalla propria tribù e riconosciuto dal governo romano92.
12. M. FURIUS DOATUS
CIL, VIII, 9195 = AE, 1993, 1781
[D]iis deabusque consecratis u[niversis] | numini Iovi[s] Silvan[o] | Mercurio Saturno Fortunae | Victoriae Caeles[ti] diis Mauris | M(arcus) Furnius Donatus eq(ues) [R(omanus)] fl(amen) p(er)p(etuus) | ex praef(ecto) g(entis) Masat[orum] o Masac[esben]or[um] | cum suis fecit e[t dedicav]it.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Rapidum (Sur Djuab).
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Iscrizione sacra.
DATAZIOE: La datazione al 255-259 d.C., periodo dei regni simultanei di Valeriano, Gallieno e Valeriano il giovane, deriva dall’errata lettura, a riga quattro, di Caesss.
Appare, invece, più credibile la lettura Caeles(ti)93. L’iscrizione è comunque datata al III sec. d.C.
OOMASTICA: Il personaggio porta i tria nomina secondo la tradizione latina.
RUOLO ISTITUZIOALE:ex praefecto gentis.
TRIBÙ DI COMPETEZA:gens Masatorum o Masacesbenorum.
COMMETO: Cavaliere romano definito ex praefecto gentis, forse Masat[orum]
secondo il Le Glay94 che si rifà ad un passo di Plinio95 ma è anche stata proposta una diversa lettura96, cioè Masac[esben]or[um] sulla base del ritrovamento dell’etnico Maskesben in una iscrizione97. Non si può escludere che rivestisse a Rapidum anche il
91 J. MARTIN, Extrait du catalogue des inscriptions latines du bassin de l'Isser et de l'oued Sebaou, BAA, 7, 1977-1979, pp. 81-83.
92 LENGRAND, Le limes intérieur, p. 229.
93 BENABOU, La résistence, p. 313.
94 LE GLAY, Saturne, p. 311.
95 Plin., .H., 5, 1, 9.
96 AE, 1993, 1781.
97 P. SALAMA, À propos d'une inscription libyque du Musée des Antiquités d'Alger, dans À la croisée des études libyco-berbères in Mélanges offerts à Paulette Galand-Pernet et L. Galand, Paris, 1992, p.
127-140.
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comando della locale guarnigione98. Nella successione delle divinità citate si può osservare un certo ordine: prima vengono menzionati gli dei del Pantheon romano, oltretutto Silvano Mercurio e Saturno sono divinità che hanno una particolare presa in ambito nordafricano. Seguono le astrazioni divinizzate e i misteriosi dii Mauricis o dii Mauri che non è detto fossero gli dei del nemico, come li definisce Laporte99. Bisogna ricordare, infatti, che Furnius Donatus potrebbe anche essere di origini africane.
13. AOIMO
CIL, VIII, 19923 = ILAlg, II, 1, 3411
]|II pr(a)e(fectus) | gentis | Salas(sum) | v(ixit) a(nnos) LXX | s(emissem) o(ssa) t(ibi) b(ene) q(uiescant).
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Cirta (Costantina).
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO: Pietra tumularia sormontata da una piramide quadrangolare, manca la parte superiore dell’epitaffio.
DATAZIOE: Età tarda100. OOMASTICA: (?)
RUOLO ISTITUZIOALE:praefectus gentis.
TRIBÙ DI COMPETEZA:gens Salassum.
COMMETO:Iscrizione funeraria di un praefectus dei Salassi, una misconosciuta etnia che Tolemeo101 colloca in Mauretania. L’iterazione della carica potrebbe far pensare a una sorta di rinnovo nominale di una incarico che era diventato ormai parte integrante del mondo tribale indigeno, come la stessa forma esteriore della tomba ci dimostra102.
98 J.P. LAPORTE, Rapidum. Le camp de la cohorte des Sardes en Maurétanie Césarienne, Sassari, 1989, p. 233. Del resto Février (Religion et domination dans l’Afrique romaine, DHA, 2, 1976, pp. 306-307) osserva che il culto dei Dii mauri è proprio dei militari.
99 LAPORTE, Rapidum, p. 232.
100 Leveau attribuisce a questa iscrizione una datazione tarda senza precisazioni di sorta, sulla base di elementi intriseci quali la forma funeraria del testo e la formula finale (LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 184).
101 Ptol., 4, 2, 5.
102 MODÉRAN, Les Maures, p. 498.
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14. M. AURELIUS MASAISILE
CIL, VIII, 9010
M(arcus) Au[r(elius)---] | M(arcus?) M[asaisil]en[.] | ex pr(a)ef(ecto) v(eteranus) cen|tenarium a fu|ndamenta su|is sum(p)tibus fe|cit et dedicavit | p(rovinciae) CCLXXXVIIII.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:L’Arbaa Naïi Irathen
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO: Iscrizione che commemora la costruzione di un centenarium.
DATAZIOE: L’era della provincia fa datare l’iscrizione con sicurezza al 328 d.C.
OOMASTICA:Anche in questa iscrizione ricorrono i tria nomina e, ancora una volta, troviamo il praenomen Aurelius.
RUOLO ISTITUZIOALE: ex praefecto.
TRIBÙ DI COMPETEZA: (?)103
COMMETO: Questo personaggio avrebbe inaugurato un centenarium, opera fortificata tipica dell'età tetrarchica104. Ma difficilmente si può pensare che un privato faccia erigere a proprie spese una installazione militare. Sull'esempio della Tripolitania, dove all'epoca sorgono numerose strutture simili a fortificazioni, ma con una diversa funzione, D. Lengrand105 ipotizza che sia, in realtà, una villa. Egli si ispira ad analoghe strutture presenti in Tripolitania che hanno, tuttavia, una doppia valenza di opere agricole e militari106. Si crede, dunque, che questa dedica possa rappresentare una prova dell’autonomia di cui erano ormai dotati i prefetti in età tarda.
103 Courtois ritiene “V” come un’abbreviazione di Quinquegentanei (Les Vandales d'Afrique, Paris, 1955, nr. 2, p. 120), ma l’ipotesi viene ritenuta debole da Leveau (L’aile II des Thrace, p. 184). Sembra altresì, più probabile lo scioglimento in v(eteranus) anche in analogia all’iscrizione successiva.
104 TROUSSET, Recherches, pp. 142-154.
105 LENGRAND, Le limes intérieur, pp. 230-231.
106 R. G. GOODCHILD - J. B. WARD-PERKINS, The Limes Tripolitanus in the Light of Recent Discoveries, JRS, 39, 1949, pp. 81-95 ; R. G. GOODCHILD - J. B. WARD- PERKINS, The Limes Tripolitanus II, JRS ,40, 1950, pp. 30-38; D. J. MATTINGLY, Tripolitania, London, 1995, pp. 194-195.
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15. GERRASUSU
AE, 1951, 226
D(is) M(anibus) sa(crum) | Gerrasusu | be(?) vet(e)ranus | ex pr(a)efec|to c[ohortis(?)] | vixit an(n)is | LXXX merit|a fili(i) redi|derunt.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Sfaia Chak el Dhoud.
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO: Stele decorata da un cavallo al fianco del quale c’è un uomo armato di lancia.
DATAZIOE: IV sec. d.C.
OOMASTICA:simplex nomen.
RUOLO ISTITUZIOALE:ex praefecto.
TRIBÙ DI COMPETEZA: Da una parte all’altra della testa del personaggio appaiono le lettere “DMSA”, forse indicazione della tribù, del castellum o dell’unità su cui questo prefetto aveva autorità107; ma è anche possibile sciogliere queste lettere con D(is) M(anibus) sa(crum) o D(is) M(anibus) s(crum) A(urelius)108.
COMMETO: Prefetto di tribù o di castellum secondo Ph. Leveau109, a causa del nome indigeno. Il “be” è probabilmente una dittografia per veteranus.
16. AURELIUS ILLILASE RUSUCURRITAUS
AE, 1985, 901
Qui faciun[t] et qui con[fer]u[nt] ? | D(i)s M(anibus) sacororum (sic) | Aureli(us) Illilasen Ru | sucurritanus ex pr(a)efec[to], | curat(or), vixit annos LIIII | qui manea [--- | ---] IR [
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Iaggachen.
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO: Pietra fratta nella parte superiore.
DATAZIOE: L’iscrizione è datata al IV sec.
OOMASTICA:Il nome ricorda moltissimo quello di un princeps dei Baquati, Ililasen110 attestato a Volubilis.
107 LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 185.
108 J. MORIZOT - P. MORIZOT, Les ruines romaines de la vallée de l'Oued Guechtane (Aurès), RAf , 42, 1948, pp. 120-142.
109 LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 185.
110 Vd. infra, nr. 13, pp. 94-95.
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RUOLO ISTITUZIOALE:ex praefecto.
TRIBÙ DI COMPETEZA:(?)
COMMETO: Iscrizione funeraria di un ex praefecto111.
17. AURELIUS URBAUS MASTLIUS:
BCTH, 1920, 64
Dis Manibus sac(rum) | Aurel(ius) Urbanus Mastlius | ex prae(fecto) G(entis).
Monimentum sibi | et suis se vivo Au[--- LOCALITÀ DI RIVEIMETO: Bouira.
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Iscrizione funeraria.
DATAZIOE: Il nomen Aurelius ci porta a collocare l’iscrizione tra III-IV secolo d.C..
OOMASTICA:È presente il nomen Aurelius.
RUOLO ISTITUZIOALE: ex praefecto.
TRIBÙ DI COMPETEZA:(?)
COMMETO: Iscrizione funeraria di un “ex praefecto”112.
18. M. AURELIUS VIDEX
CIL, VIII, 9008
D(iis) M(anibus) S(acrum) | M(arcus) A(urelius) Vin | dex b(onae) m(emoriae) v(ir) | ex pref(ectus) vix(it) ann(is) XXXXIIII.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Bida (Djama-n- Saharidj).
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Iscrizione funeraria.
DATAZIOE:Il nomen Aurelius ci porta a collocare l’iscrizione tra III-IV secolo d.C.
OOMASTICA:Da osservare, ancora una volta, la presenza del nomen Aurelius.
RUOLO ISTITUZIOALE: ex praefecto.
TRIBÙ DI COMPETEZA:(?)
COMMETO: Iscrizione funeraria di un ex praefecto113.
111 MARTIN, Extrait, pp. 69-85.
112 LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 184.
113 Vd. supra, n. 112.
2. Fonti
19. AURELIUS UCFUS
CIL, VIII, 9613
M(arcus) Seleu[---] | Aurelius VCFV | sierices armigero |rum Aureli Masuc|ani SVPP pra(e)fectus | ETIMADI | cum [
LOCALITÀ DI RIVEIMETO:Miliana (Zucchabar).
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Frammento di una iscrizione ora scomparsa.
DATAZIOE: La dizione Meseleu per Mausoleum sembra di età tarda114. OOMASTICA: Ricorre ancora una volta il nomen Aurelius.
RUOLO ISTITUZIOALE: praefectus e un non ben definito ruolo nell’unità degli Armigeri.
TRIBÙ DI COMPETEZA:gens Madicum (Mazici).
COMMETO: L'iscrizione che ci riporta il nome di questo personaggio è stata variamente interpretata: pare comunque che essa sia da datarsi al IV, V sec. d.C.
Aurelius ucfus figlio di Masuca115, dopo essere stato un graduato degli "armigeri", corpo ben conosciuto in Africa in quell'epoca essendo attestato dalla otitia Dignitatum116, riveste la prefettura dei Mazici; non si può, però, nemmeno escludere che abbia ricoperto le due cariche contemporaneamente. La tribù dei Mazici è ancora di difficile collocazione, per quanto non manchino nelle fonti letterarie riferimenti a loro117.
20. IUGMEA
AE, 1926, 60
Ego pr(a)efectus Iugmena | inco(h)a(v)i ec(c)lesia et deus | complevit in nomin<e=I>
s|piriti(!) san(c)ti in an(n)<o=I> | provi(n)cci(a)e CCCXXXV | nos Zabenses | co<m=>p<le=EL>vimus.
LOCALITÀ DI RIVEIMETO: Thanaramusa (Berrouaghia).
TIPOLOGIA DEL SUPPORTO:Iscrizione rinvenuta tra le rovine di una chiesa.
114 LEVEAU, L’aile II des Thraces, p. 173.
115 Il patronimico "Masuca" è molto simile a "Mazuca", uno dei fratelli di Firmo (Amm., Hist., 29, 5, 31).
116 .D. Occ., 41, 21; Occ., 5, 8 = 151 = Occ., 7, 142; Occ., 5, 13 = 156 = Occ., 7, 143.
117 Amm., Hist., 29, 5, 21.
2. Fonti
DATAZIOE: Datazione che l’era della provincia colloca certamente al 474 d.C.
OOMASTICA:Simplex nomen indigeno.
RUOLO ISTITUZIOALE:praefectus.
TRIBÙ DI COMPETEZA:Zabenses.
COMMETO: Questa iscrizione molto tarda ci restituisce il nome di un prefetto degli Zabenses, popolazione già menzionata dal Desanges118e collocata in Numidia.