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Generalit` a riguardo il perossido di idrogeno

1.2 Sistemi di alimentazione

2.1.1 Generalit` a riguardo il perossido di idrogeno

2.1.1.1 Propriet`a chimiche del perossido

Il perossido di idrogeno, noto anche come acqua ossigenata, `e il pi`u semplice dei perossidi. Si presenta con un colore blu pallido, incolore se diluito. Il perossido di idrogeno fu isolato la prima volta nel 1818 da Louis Jacques Th´enard facendo reagire perossido di bario con acido nitrico [1].

Una versione migliorata di questo processo utilizzava

Figura 2.1: Molecola di perossido di idrogeno

acido idrocloridrico, seguito da acido solforico per pre- cipitare i prodotti del solfato di bario. Si pensava che il perossido di idrogeno fosse instabile se puro in quan- to tutti i tentativi di separarlo dall’acqua fallirono. Nel 1894 fu ottenuta acqua ossigenata pura tramite distilla- zione sotto vuoto [2]. E’ debolmente acido e di poco pi`u viscoso dell’acqua. La sua formula chimica `e H2O2. La

sua molecola non `e planare e i due legami O-H formano tra loro un angolo diedro di 111∘ in figura 2.1. In natura virtualmente tutti gli organismi sono in grado di produrre

acqua ossigenata utilizzando enzimi perosidassi che decompongono il perossido di idro- geno in acqua e ossigeno. La capacit`a ossidante dell’acqua ossigenata `e cos`ı forte che chimicamente `e considerato altamente ROS (Reactive Oxygen Species). A temperatura ambiente `e un liquido poco stabile che pu`o esplodere spontaneamente. In particolare il Propulse HTP 875, prodotto da Degussa, mostra le caratteristiche descritte in tabella 2.1. Un altro tipo di perossido di idrogeno utilizzato nella sperimentazione presso Alta

Propriet`a del DEGUSSA Propulse HTP 875

Propriet`a Valore

Concentrazione >87 in peso% Densit`a @ 20∘C 1.376 g/ml Peso molecolare 34.02 g/mol Punto di ebollizione 140∘C Punto di congelamento -16.5∘C

Tabella 2.1: Propriet`a del DEGUSSA Propulse HTP 875

S.p.A, `e il P90, prodotto dalla Peroxide Propulsion, le cui caratteristiche sono elencate in tabella 2.2

Propriet`a del P90

Propriet`a Valore

Concentrazione 89.5-90 in peso% Densit`a @ 20∘C 1.390 kg/l Peso molecolare 34.02 g/mol Punto di ebollizione 141∘C Punto di congelamento -12∘C Calore di decomposizione 2699 kJ/kg

calore di vaporizzazione -1600 kJ/kg

Tabella 2.2: Propriet`a del P90

Rispetto al Propulse HTP 875, il P90 risulta pi`u economico ma anche pi`u stabiliz- zato.

2.1.1.2 Produzione del perossido di idrogeno

L’acqua ossigenata `e stata per lungo tempo prodotta utilizzando il metodo descritto in 2.1.1.1. Adesso viene quasi esclusivamente prodotta tramite il processo detto di Riedl- Pfleiderer e schematizzato in figura 2.2. Nel 1994, la produzione mondiale di perossido di idrogeno `e stata di circa 1.9 milioni di tonnellate ed `e cresciuta a 2.2 milioni nel 2006. La maggior parte della produzione era ad una concentrazione del 70% o inferiore.

Figura 2.2: Schematizzazione del processo chimico per la produzione di H2O2

In quell’anno acqua ossigenata al 30% era venduta a 0.54 $ per chilogrammo, che corrisponderebbe a 1.50 $ per kg di acqua ossigenata pura [3].

2.1.1.3 Rischi nell’utilizzo del perossido

In tabella 2.3 vengono mostrati i rischi che possono intercorrere nell’utilizzo di ac- qua ossigenata secondo il metodo delle Frasi R [4]. Per tali ragioni il metodo Frasi S

Rischiosit`a Perossido di Idrogeno

Codice descrizione

R5 Rischio d’esplosione in presenza di calore R8 Favorisce l’infiammazione di sostanze combustibili

R20 Pericoloso se inalato

R22 Pericoloso se ingerito

R35 Causa gravi ustioni

Tabella 2.3: Rischi dovuti all’utilizzo di perossido di idrogeno

consiglia di tenere lontana questa sostanza da combustibili, di lavare con cura e ab- bondante acqua gli occhi e la pelle in caso di contatto. Per evitare irritazioni prescrive quindi l’utilizzo di abiti e guanti protettivi, nonch´e di una maschera per proteggere occhi e viso. Il Occupational Safety and Health Administration (OSHA) limita l’esposi- zione ammissibile (PEL) per il perossido di idrogeno a 1 parte per milioni (ppm) parti d’aria (1.4 milligrammi per metro cubico (mg/mc) in una media pesata di 8 ore. In particolare l’acqua ossigenata `e irritante per gli occhi, le mucose e la pelle. Inalazione di alte concentrazioni pu`o creare irritazioni al naso e alla gola. Il contatto di perossido li- quido con la pelle pu`o causare un momentaneo sbiancamento o schiarimento della zona. L’area interessata deve essere pertanto sciacquata per evitare lo sviluppo di vesciche ed arrossamenti [5].

Si riportano diversi incidenti legati al perossido di idrogeno. Nel 1998, ad esem- pio, acqua ossigenata al 35% a bordo del Northwest Airlines Flight 957 spill`o da dei contenitori in plastica, ma poich´e fu scambiata per acqua comune, non furono prese

precauzioni e rimasero ferite diversi passeggeri e impiegati aeroportuali. Vi `e anche il rischio che H2O2 venga utilizzato per la produzione di bombe. Basti rircordare che il perossido di idrogeno `e stata utilizzato per la fabbricazione di uno degli ordigni del- l’attentato a Londra del 2005. Fortunatamente la bomba non esplose a causa della scarsa qualit`a della sostanza [3]. Per tale motivazione, l’acquisto di acqua ossigenata ad elevata concentrazione `e legata ad una rigida normativa. Il perossido di idrogeno `e inoltre tristemente noto per essere stato sperimentato da medici nazisti nei campi di concentramento in iniezioni letali.

Un’interessante confronto fra la pericolosit`a del perossido di idrogeno e le idrazine, famiglia di composti usati largamente come propellenti, pu`o essere fatta comparando la tabella 2.3 con la tabella 2.4

Rischiosit`a idrazine

Codice descrizione

R10 Infiammabile

R23-24-25 Tossico a contatto con gli occhi, se ingerito o a contatto con la pelle

R34 Causa gravi ustioni

R43 Causa gravi irritazioni alla pelle

R45 Causa il cancro

R50-53 Tossico per organismi acquatici e ambiente acquatico

Tabella 2.4: Rischi dovuti all’utilizzo di idrazine

Si nota come le idrazine siano delle sostanze altamente pericolose. Il National Insti- tute for Occupational Safety and Health (NIOSH) riporta le concentrazioni che hanno causato mutazioni genetiche o danni al DNA sull’uomo e cavie [6]. Per trattare queste specie chimiche `e pertanto necessario un equipaggiamento particolare e in caso di in- cidente `e indispensabile l’intervento di un medico e l’esposizione a queste sostanze sia personale, sia il rilascio nell’ambiente, `e categoricamente proibita.