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Emmanuil Kazakevič entrò a far parte nel mondo della letteratura sovietica come un grande lirico. Parlando della sua prima opera Tvardovskij diceva che a differenza dei suoi colleghi che scrivevano opere, perlopiù cronologiche Emmanuil Kazakevič riuscì a scrivere un nuova opera completamente diversa, nella quale si facevano avanti uno stile poetico della lingua, con elementi

romantico- drammatici.40Egli è riuscito a dare a quest’opera un lato

“romantico” grazie al lessico usato durante la descrizione.

Sarebbe stato sbagliato definire la produzione letteraria di Emmanuil Kazakevič evolutiva come in genere si fa le produzioni letterarie. La sua produzione letteraria ha avuto momenti di “salita” ma altrettanti momenti di “caduta”. Durante la sua carriera l’opera che ha avuto maggior successo è stata appunto la prima - “Zvezda”. Emmanuil Kazakevič avrebbe potuto scegliere un percorso letterario più semplice ma non lo ha fatto perché non

amava nella vita le cose “facili”41

La povest’ di Emmanuil Kazakevič ha come oggetto un gruppo di persone che sono state “prelevate” dal loro quotidiano e messe alla prova. All’interno di questo gruppo tutti vengono messi alla prova, quest’esperienza forma il loro carattere ma alcuni riescono a dare il massimo per il proprio gruppo, mentre

altri si allontanano. Attraverso queste prove essi diventano soldati.42

“Zvezda” è un racconto breve e realistico, il cui ritmo è segnato da un

crescendo culminante quando il comandante Travkin insieme ai suoi ragazzi

40 Slovo o pobediteljach”, A. Bočarov, Chudožestvennaja Literatura, Moskva, 197 c 12 41 А. Бочаров” Слово о победителях”,” Художественная литератур”,а Москва, 1970 c 87 42 http://scjournal.ru/articles/issn_1997-2911_2013_2_33.pdf

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andavano incontro al loro destino tragico. In questo modo “Zvezda” lascia intravedere al lettore le terribili difficoltà della guerra e di conseguenza le loro reazioni. I soldati di E. Kazakevič perdono la vita con estrema facilità, ma vanno incontro alla morte con coraggio. Anticipando in questo modo film occidentali, come per esempio “The keep” (La fortezza, 1983) pieno di molteplici allusioni al soprannaturale, rendendo questa povest’ estremamente distante rispetto alle storie sovietiche del tempo.43 Nel 1941 un reggimento di soldati tedeschi s'installa in un castello della Romania per adibirlo a fortezza. Ma nel castello abita un essere mostruoso che fa strage degli occupanti. Quelli che si salvano lo devono a un essere altrettanto misterioso (probabilmente un

alieno) però benefico che ingaggia una lotta senza quartiere con il mostro.44

Secondo la figlia di E. Kazakevič questa era il prima opera scritta in lingua russa. Quando, infatti a Mosca non avevano una casa, un loro perente ha permesso loro di vivere a casa sua e la stanza era invasa da insetti e proprio in questa stanza Emmanuil Kazakevič cominciò a scrivere “Zvezda”.

Cercheremo di dimostrare che singolarità della posizione occupata da

Emmanuil Kazakevič in tutte le sue opere trattanti la Guerra sta appunto nel fatto che è stato capace di trovare un compromesso tra:

 La letteratura sovietica degli anni 1940-50  La dinamica del genere nella prosa di Guerra

 La capacità nel creare l’immagine ed il linguaggio del saldato

Come ben sappiamo Emmanuil Kazakevič ha scritto in soli quattordici anni ben sette opere. Questo ci fa capire quanto fosse intensa la sua produzione letteraria e quanto egli si dedicasse ad essa.45

43 “E le loro madri piansero”, Frank Ellis, Marietti 2010, pag. 40 44 http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=9511

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L’originalità nella prosa letteraria di E. Kazakevič si trova soprattutto nella sua abilità dello scegliere il genere letterario per le sue opere. L’autore si muoveva su una scala che andava dal genere minore (racconto, novella) quello medio (povest’) fino ad arrivare a quello maggiore (epopea,

romanzo).46

Infatti secondo Vladimir Maksimov: “Автор не ограничивался

возможностями какой- то одной эпической формы и предпочел путь наиболее сложного развития, предполагающий освоение всей системы актуальных эпических жанров. В рамках та- кого выбора он двигался не по линии перехода от малых (рассказ и новелла) к средним (прежде всего повесть) и большим (эпопея и роман) форматам, сохраняющей последовательность и связность творческой практики, а по своей особой траектории”.47

Il fatto che Emmanuil Kazakevič abbia scelto la povest’ come genere per il suo primo racconto non è un fatto da sottovalutare, poiché la povest’ in quel

periodo cominciava ad essere uno dei generi dominanti.48

Nell’ambito dello studio dei generi letterari la povest’ presenta un elemento di grande originalità. Si tratta infatti dell'unica denominazione letteraria che, al di là dei profondi mutamenti subiti per effetto dell'evoluzione storico-

culturale, ha mantenuto intatta la propria vitalità dall'epoca di Kiev fino ai giorni nostri. L'esplorazione del genere della povest' ha stimolato e continua a

stimolare l’interesse dei numerosi scrittori.49

In età moderna il primo ad addentrarsi in un'indagine ampia ed articolata sul genere della povest' fu V.Belinskij. Nel 1835, in occasione della

pubblicazione delle due raccolte gogoliane “Arabeski e Mirgorod”, il critico osservava: 46 http://www.philology.nsc.ru/journals/spj/pdf/2013_4/2013_4_Maksimov.pdf 47 http://www.philology.nsc.ru/journals/spj/pdf/2013_4/2013_4_Maksimov.pdf 48 Ivi. 49 http://www.europaorientalis.it/uploads/files/1990/1990.1.pdf

34 “Теперь совсем не то: теперь вся наша литература превратилась в роман и повесть. Ода, эпическая поэма, баллада, басня, даже так называемая, или, лучше сказать, так называвшаяся романтическая поэма, поэма пушкинская, бывало наводнявшая и потоплявшая нашу литературу, -- все это теперь не больше, как воспоминание о каком-то веселом, но давно минувшем времени. Роман все убил, все поглотил, а повесть, пришедшая вместе с ним, изгладила даже и следы всего этого, и сам роман с почтением посторонился и дал ей дорогу впереди себя. Какие книги больше всего читаются и раскупаются? Романы и повести. Какие книги доставляют литераторам и домы и деревни? Романы и повести. Какие книги пишут все наши литераторы, призванные и непризванные, начиная от самой высокой литературной аристократии до неугомонных рыцарей толкуна и Смоленского рынка? Романы и повести. Чудное дело! но это еще не все: в каких книгах излагается и жизнь человеческая, и правила нравственности, и философические системы и, словом, все науки? В романах и повестях.Вследствие каких же причин произошло это явление? Кто, какой гений, какой могущественный талант произвел это новое направление?.. На этот раз нет виноватого: причина в духе времени, во всеобщем и, можно сказать, всемирном направлении.»50

I motivi del tanto clamoroso successo della povest’ andavano individuati nel

“nuovo spirito di tempo” delle nuovo esigenze nel rappresentare la vita

quotidiana più aderente alla realtà.51 I criteri istituiti dal critico, quello

qualitativo secondo il quale romanzo e povest' sono modi di scrittura fondati sulla pratica della finzione, ma tesi a farsi "figure del vero", e quello

quantitativo, secondo il quale la povest' è una forma che partecipa delle qualità del romanzo, ma le realizza in testi di estensione più limitata, hanno

50 http://az.lib.ru/b/belinskij_w_g/text_0320.shtml

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mantenuto a lungo un'indiscussa autorità, per cui i loro limiti, evidenti del resto anche nelle formulazioni avanzate sul problema da altri osservatori - letterari degli anni '20 e '30 del secolo scorso.52

Solo negli anni relativamente recenti che ci si è avviati verso un

approfondimento sulla struttura della povest’, che ha proposto agli studiosi

una visione complessiva del sistema letterario russo.Si ricordino al proposito

associazioni diffusissime quali "povest' stragna", "povest’ divna", `povest' divna i strana", `povest' izrjadna”, povest’ polezna", "povest' blagopolezna", e così via. La gamma del repertorio attesta che la voce, fedele del resto al

proprio significato etimologico, non intendeva rinviare ad un raggruppamento letterario contraddistinto da suoi particolari attributi, ma implicava solo un

riferimento, molto generico, al variegato esito dell'attività narrativa.53

Molti studiosi ritengono che la povest’ abbia cominciato a proporsi come genere letterario nell'accezione che il termine ha assunto in età moderna, nel XVII secolo con opere quali la Povest' o Savve Grudcyne, la Povest' o Gore-

Z1oéastii e la già petrina Povest' o Frole Skobeeve, ma il momento delle

metamorfosi radicali e definitive fu indubbiamente rappresentato dal Settecento.54

Ma nel momento in cui essa andava precisandosi, il quadro teorico tracciato da Kantemir, Lomonosov, Trediakovskij e Sumarokov palesava il diverso grado evolutivo in cui la Russia si situava rispetto agli altri paesi europei, l'Occidente postclassico inviava nuovi apporti, in primo luogo il già ricordato

romanzo.55

Il fatto che Belinskij consideri la povest' un genere d'importazione alla stessa stregua del romanzo e, indagandone le origini, non stabilisca alcun

52 http://www.europaorientalis.it/uploads/files/1990/1990.1.pdf 53 Ivi.

54 Ivi. 55 Ivi.

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collegamento con il passato nazionale suscita una certa perplessità, una spiegazione plausibile è che lo studioso percepisse i connotati della povest' nata fra Sette e Ottocento come talmente nuovi ed originali rispetto al passato

da rendere superflua se non impossibile l'istituzione di un filo evolutivo.56

Analizzando le vie percorse dalla letteratura russa del XIX secolo, alcuni studiosi hanno ritenuto di poter sostenere che nella sua fisionomia moderna il genere della povest' ha mantenuto una certa "memoria" dell'accezione

originaria del termine che lo definisce, nel senso che in via generale ha

continuato a privilegiare un andamento prevalentemente narrativo, preferendo gli elementi dinamici a quelli statici e limitando quanto più possibile il peso

deviante dell'intervento soggettivo.57

La povest’ di Emmanuil Kazakevič non supera le cento pagine questa non era solo una scelta dettata dai parametri imposti ma soprattutto era una scelta dello stesso autore.58

Rimane paradossale il fatto che, la prosa di Guerra dei grandi scrittori del XIX secolo quali: Lermontov, Puškin, Tolstoj, non fosse divenuta richiesta.

Emmanuil Kazakevič ha cercato quindi di mandare un altro messaggio al pubblico di allora, con un gesto molto coraggioso.

56 http://www.europaorientalis.it/uploads/files/1990/1990.1.pdf 57Ivi

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CAPITOLO 4

La storia di “Zvezda”

Se volessimo analizzare questo libro dal punto di vista filosofico possiamo dire che l’uomo viene visto qui come qualcosa di asociale. Una persona non avente un nome da persona, che viene legato alla natura. Sembra quasi uno spirito del bosco. “Zvezda è un racconto breve e realistico, il cui ritmo è segnato da un crescendo culminante con il momento in cui Travkin insieme ai suoi uomini incroceranno le linee tedesche, andando così incontro al proprio destino59

In “Zvezda” troviamo un mondo irripetibile di eroismo e di romanticismo drammatico. Lo stesso Kazakevič in quel periodo scrisse: “Ho liberato nel mare due piccole barchette, ed essi allontanandosi si perdono nel mare pieno di nebbia, diventano non più una mia creazione, ma diventano la proprietà del mare e delle onde. Due piccole vele a malapena si riesco a vedere dalla costa, ma questa costa ha bisogno di avermi tutto. Ed eccomi qui, sono un nuotatore inesperto, fermo sulla costa, pronto a fare un salto nel mare aperto. Provo

paura e piacere nello stesso tempo stando qui esposto al vento”60

Il suo mondo artistico davvero unico veniva accolto con piacere da una parte dei lettori mentre criticato dell’altra. I lettori di allora erano abituati ad un altro modo di scrivere. Si potrebbe dire che “Stella” di Kazakevič e “Nelle trincee di Stalingrado” di V. Nekrasov sono due storie uscite subito dopo la guerra che hanno portato qualcosa di nuovo di realistico ai lettori. Queste due opere vennero però a lungo criticate. Addirittura nel 1951 Stella che ricevette già il premio da parte di Stalin, venne già accolta dal popolo, dai critici

riceveva ancora la critica di avere un approccio troppo astratto - umanistico verso l’uomo. Il nuovo genere quello della povest’ non era molto usata fino ad allora.

59 “E le loro madri piansero”, Frank Ellis edizione italiana, Marietti, 2010, pag. 40 60 “Slovo o pobediteljach”, A. Bočarov, Chudožestvennaja literatura Moskva 1970

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Sembra quasi che l’immagine dal fronte venisse fuori da un altro mondo Il primo capitolo termina con una frase che mette in guardi chi capisce il mondo poetico: “Погоняя лошадь, всматривался Травкин в безмолвную даль древних лесов. Ветер свирепо дул ему в лицо, а кони казались птицами. Запад озарился кровавым закатом, и, как бы догоняя этот закат, неслись на запад всадники.”61

Correndo sul cavallo Travkin cercava di guardare in lontananza nei vecchi boschi.

Il vento soffiava sul suo viso, i suoi cavalli sembravano degli uccelli. L’Ovest si è coperto con un tramonto sanguinario, e come se cercasse di arrivare a quel tramonto, correvano verso l’Ovest.

In quest’opera troviamo una storia decisamente credibile fondata su approfondite competenze strategiche.

Il compito del manipolo, al quale venne assegnata la missione il nome durante la quale era appunto “Stella”, consisteva nel perlustrare l’area in cui e

tedeschi stavano svolgendo i preparativi militari in vista del loro prossimo attacco alle truppe sovietiche. Il compito dei soldati era appunto quello di captare le informazioni segrete circa le intenzioni del nemico usando doti di astuzia e segretezza.

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Due elementi distinguono e nello stesso tempo rendono l’opera di Emmanuil Kazakevič particolarmente affascinate ed inusuale, questo sempre rispetto alle mediocri storie sulla Guerra patria sovietiche.

Al primo posto potremmo mettere il tempismo della sua pubblicazione. L’opera viene pubblicata all’inizio delle purghe post belliche di Andrej Ždanov, durante la cosiddetta Ždanovscina. Dunque per essere apparsa in un’epoca caratterizzata da una feroce xenofobia e di propaganda

antioccidentale, “Zvezda” si trova ad essere un opera priva di stilemi ideologici.

In un secondo luogo troviamo un’atmosfera di incessante minaccia che circonda l’intera missione di perlustrazione compiuta dai soldati, il territorio, la popolazione locale, la polizia militare (in cui i lettori sovietici avrebbero intuito l’allusione a qualcosa di molto sinistro, come lo SMERŠ, o l’NKVD o addirittura la stessa Russia durante la dittatura di Stalin).

«Штаб дивизии расположился на ночлег в обширном лесу, в центрезабывшихся неспокойным сном полков. Костры не зажигались: над лесами на большой высоте назойливо гудели немецкие самолеты, нащупывая проходящие войска. Высланные вперед саперы поработали здесь полдня и построили красивый зеленый шалашный городок с прямыми аллейками, четкими стрелками указок и опрятными, покрытыми хвоей шалашами. Сколько таких недолговечных "потешных" городков построено было за годы войны саперами дивизии!"62 62http://lib.ru/PROZA/KAZAKEWICH/zwezda.txt

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In questo racconto tutto sembra cospirare contro i soldati in ricognizione, sia la forza degli elementi naturali, sia quella degli elementi soprannaturali. Ancora prima che la missione del tenente Travkin venga scoperta e mandata all’aria dei tedeschi, lo stesso Kazakevič lascia intendere al lettore quanto fosse difficile e nello stesso tempo quanto fosse pericolosa una missione di questo tipo, addirittura dannata. Vi è presente in tutto il racconto l’atmosfera di minaccia, ed è proprio questo insieme alle conoscenze estremamente approfondite dall’autore stesso, a rendere unica nel suo genere Stella. Prendiamo in considerazione il paragrafo introduttivo, dove è presente la descrizione della foresta in cui l’autore ambienta la scena strategica: “Come la divisione avanzava, penetrava sempre di più in questa foresta senza fine. Con i suoi sentieri così irriconoscibili dalla guerra e poi spazzati via dalla pioggia primaverile, questa distesa silvestre era riuscita a compiere ciò che ne i carri armati e l’aviazione tedesca, né le bande di briganti che seminavano terrore e distruzione da queste parti erano riusciti a fare: era riuscita a sconfiggere la divisione”63 “ Дивизия, наступая, углубилась в бескрайние леса, и они поглотили ее. То, что не удалось ни немецким танкам, ни немецкой авиации, ни свирепствующим здесь бандитским шайкам, сумели сделать эти обширные лесные пространства с дорогами, разбитыми войной и размытыми весенней распутицей. На дальних лесных опушках застряли грузовики с боеприпасами и продовольствием. В затерянных среди лесов хуторах завязли санитарные автобусы. На берегах безымянных рек, 63 А Бочаров “Слово о победителях”,” Художественная литератур”,а Москва, 1970 .

41 оставшись без горючего, разбросал свои пушки артиллерийский полк. Все это с каждым часом катастрофически отдалялось от пехоты. А пехота, одна-одинешенька, все-таки продолжала двигаться вперед, урезав рацион и дрожа над каждым патроном. Потом и она начала сдавать. Напор ее становился все слабее, все неуверенней, и, воспользовавшись этим, немцы вышли из-под удара и поспешно убрались на запад.”

In questo passo così come in molti altri di “Zvezda”, E. Kazakevič dipinge una natura molto ostile o quasi indifferente sia nei confronti dei soldati russi sia quelli tedeschi. Le bande dei briganti alle quali Kazakevič fa riferimento, sono una delle numerose indicazioni presenti nel romanzo, che ci fa intendere come l’esercito sovietico non fosso molto benvenuto nelle foreste del

territorio ucraino, o forse nell’Ucraina in generale, la quale ha dovuto

sopportare tutto il peso della grande Carestia del Terrore causata da Stalin.64

Scrivendo nel 1946 Kazakevič dovette procedere con molta cautela. Riesce in ogni modo a far passare il messaggio, nei suoi scritti, che qualcosa non sia andato nel verso giusto. Infatti in una delle scene, che negli anni Sessanta divenne quasi un cliché spicciolo in Occidente, Kazakevič lascia intendere che gli uomini di Travkin non erano accolti a braccia aperte al loro arrivo in uno dei villaggi da poco abbandonato dai tedeschi, dopo quasi tre anni di occupazione: “Da una grande croce, all’incirca tre volte la dimensione di un uomo, l’immagine del Cristo crocifisso fissava i soldati. Le strade erano deserte e solo il latrare dei cani nei cortili e il movimento appena percettibile delle tende in tela grezza tessute in casa indicavano che la popolazione,

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terrorizzata dalle bande dei briganti, stava osservando con attenzione i soldati

che attraversavano il villaggio”65

“Это была обычная западноукраинская деревня, разбросанная по-хуторскому. С огромного, в три человеческих роста, креста смотрел на солдат распятый Иисус. Улицы были пустынны, и только лай собак по дворам и едва приметное движение домотканых холщовых занавесок на окнах показывали, что люди, запуганные бандитскими шайками, внимательно присматриваются к проходящим по деревне солдатам. Травкин повел свой отряд к одинокому дому на пригорке. Дверь открыла старая бабка. Она отогнала большого пса и неторопливо оглядела солдат глубоко сидящими глазами из-под густых седоватых бровей.”

Menzionati dall’autore un certo numero di volte, il riferimento ai briganti è un altro indizio del fatto che, certamente, l’Armata Rossa non fosse molto

benvenuta in Ucraina la loro presenza faceva venire un certo sospetto alla

popolazione del luogo.66

E’ allo stesso tempo presente anche un’indicazione molto forte di come gli ucraini fossero divisi per fede politica.

65 А Бочаров “Слово о победителях”,” Художественная литератур”,а Москва, 1970

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Alcuni dei gruppi armati, i partigiani rossi, vivono nelle foreste e sono fedeli a Mosca, mentre invece, gli altri sono ostili al potere politico sovietico e al ritorno dall’Armata Rossa dopo i tre anni dell’occupazione da parte dei tedeschi.

Un episodio solo apparentemente marginale acquista un significato piuttosto drammatico per il destino della missione dei soldati. Due dei cavalli, requisiti per la perlustrazione, non vennero restituiti ai loro legittimi proprietari. Infatti uno dei soldati, Mamočkin, contravvenendo agli ordini dati da Travkin,

decide di tenersi i cavalli in cambio con il cibo chiesto ad un altro contadino. A seguito di quest’episodio ha inizio un indagine militare, come risposta alle lamentele ricevute dai contadini, senza dare tanti riguardi alla missione in cui si trovavano i soldati stessi.

- Non ha più senso correre velocemente, tanto il nemico corre bene. - In questo momento si è aperta la porta ed è entrato Travkin indicando

con il dito ai cavalli fuori dalla finestra, chiese alla padrona: Nonnina di sono questi cavalli?

- Una dei cavalli, grande e con una macchia sulla fronte, apparteneva alla donna, gli altri erano dei vicini. Circa tra venti minuti questi vicini furono chiamati nella casa della vecchia mentre Travkin cercava di scrivere una ricevuta disse:

- Se volete mandateci dopo qualche ragazzo dei vostri per far portare i cavalli indietro.

- Questa proposta è piaciuta molto ai cristiani poiché loro sapevano che solo grazie alle Armate Rosse i teschi non sono riuscita a prendere tutto il bestiame e non si sono messi a contraddire Travkin. Avevano già individuato un ragazzino di sedici anni che avrebbero mandato per riprendere i cavalli. Dopo qualche istante si sono messi in viaggio verso l’Ovest.

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- Anikanov avvicinandosi chiese a Travkin: non saremo puniti per questa cosa?

- Forse, però riusciremo a rintracciare il nemico.

“- Да, спешить тут нечего... Все равно не догоним. Здорово утекает немец. В это время дверь отворилась, вошел Травкин и, показывая пальцем в окно на стреноженных лошадей, спросил хозяйку: - Бабушка, чьи это кони? Одна из лошадей, большая гнедая кобыла с белым пятном на лбу, принадлежала старухе, остальные - соседям. Минут через двадцать эти соседи были созваны в старухину избу, и Травкин, торопливо нацарапав расписку, сказал: - Если хотите, пошлите с нами кого-нибудь из ваших ребят, он приведет лошадей обратно. Это предложение понравилось крестьянам. Каждый из них отлично знал, что только благодаря быстрому продвижению советских войск немец не успел угнать всю скотину и сжечь деревню. Они не стали чинить препятствий Травкину и тут же выделили подпаска, который должен был отправиться с отрядом. Шестнадцатилетний паренек в овчинном тулупчике был и горд и напуган возложенным на него ответственным поручением. Распутав лошадей и взнуздав их, а затем напоив из колодца, он вскоре сообщил, что можно трогаться.67 67 http://lib.ru/PROZA/KAZAKEWICH/zwezda.txt

45 Через несколько минут отряд конников пустился крупной рысью на запад. Аниканов подъехал к Травкину и, косясь на скачущего рядом паренька, тихо спросил: - А не нагорит вам, товарищ лейтенант, за такую реквизицию? - Да,- ответил Травкин, подумав,- может и нагореть. А немца мы все-таки догоним. Травкину он носил яства из своего никому не ведомого источника не потому, что хотел задобрить командира. Разбираясь в людях, Мамочкин понимал, что добиться таким путем от лейтенанта каких-то там льгот или поблажек невозможно: Травкин ел гусей, даже не замечая толком, что он ест. Мамочкин "покровительствовал" Травкину потому, что любил его. Любил именно за те качества, каких не хватало ему самому: за самозабвенное отношение к делу и за абсолютное бескорыстие. Он с удивлением наблюдал, с какой точностью Травкин делит получаемую водку, себе наливая меньше, чем всем остальным. Отдыхал он тоже меньше всех. Мамочкин не мог этого понять. Он чувствовал, что лейтенант правильно и хорошо поступает, но прекрасно знал, что на месте командира действовал бы далеко не так. Отнеся лейтенанту очередную порцию "конины", как он про себя называл гусей, кур и прочую снедь, получаемую за "прокат" коней, Мамочкин отправился к овину, где обосновались на жительство разведчики. И тут он чуть не наткнулся на командира дивизии, полковника Сербиченко, встречи с которым всячески избегал из-за своей зеленой кубанки и желтых сапожек: комдив нетерпел отклонений от установленной формы одежды.68 68 http://lib.ru/PROZA/KAZAKEWICH/zwezda.txt

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Quest’episodio lascia presagire l’intervento congiunto dell’NKVD e dello SMERŠ. I soldati vengono sospettati di aver stabilito i contatti con i banditi. Poteva infatti davvero importare così tanto la sparizione dei cavalli?

Per gli ufficiali dello SMERŠ l’impiego di uno sledovatel’ (l’investigatore) era appunta una pratica usuale. Ancora più interessante è proprio il fatto che questo potesse far scaturire una sorta di vendetta divina.

Infatti dato che Mamočkin non aveva restituito i cavalli attira verso di sé una maledizione. Quando i tedeschi cominciarono ad avvicinarsi, il soldato

superstizioso confessa al suo comandante di avergli disobbedito.69

Si è capito che la radio appesa al collo di Bikov era distrutta da decine di spari, però aveva salvato la vita al soldato, anche se non poteva più essere usata per il suo lavoro principale.

Si stavano movendo lentamente, come se fossero ubriachi e Mamočkin disse al capitano:

- Le chiedo scusa, Signor Capitano

- Picchiandosi con i pugni sul petto, e forse piangendo anche, nel buio non era facile capirlo, con una voce tremante lentamente parlò:

- Tutto questo male è a causa mia. Fanno bene i pescatori a credere alle ai presagi. Quasi sempre le cose si avverano. Io quei due cavalli non ho portato al villaggio, ma affittati in cambio di cibo. Travkin non parlò - Scusatemi signor capitano, Se torno vivo…..

- Se torni vivo andrai a servire nel campo punitivo. Disse Travkin - Ci andrò! Ci andrò con molto piacere. Lo sapevo che avreste detto in

questo modo. Lo sapevo che tanto mi avreste detto in questo modo. Esultava Mamočkin.

47 “Тут же выяснилось, что радиостанция, висевшая на спине у Быкова, расплющена десятком пуль. Она спасла Быкову жизнь, но для работы уже не годилась. Быков добил свою спасительницу прикладом автомата и обломки раскидал по кустам. Они медленно шли, шатаясь, как пьяные. Шедший позади с Травкиным Мамочкин внезапно сказал: - Прошу у вас прощения, товарищ лейтенант. Покаянно бия себя в грудь, а может быть, и плача - в темноте не разобрать,- он хрипло, вполголоса заговорил: - Из-за меня, все из-за меня. Недаром рыбаки у нас приметам верят. Почти всегда бывает правильно. Я тех двух лошадей не довел в деревню, а внаем сдал, за продукты... Травкин молчал. - Простите, товарищ лейтенант. Если приду здоровым... - Придешь здоровым - пойдешь в штрафную роту,- сказал Травкин. - И пойду! С удовольствием пойду! И я знал, что вы так скажете! Знал, что все равно вы так скажете! восторженно вскричал Мамочкин. И он сжал руку Травкина в почти истерическом припадке непонятной благодарности и самозабвенной любви.”70 70 http://lib.ru/PROZA/KAZAKEWICH/zwezda.txt

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Egli come possiamo leggere tra le righe, ha violato la legge non scritta dell’ospitalità e questo ha attirato la punizione su di sé e sulla loro missione (troviamo un possibile riferimento letterario alla “La ballata del vecchio

marinaio” di S. T. Coleridge.71

Il vecchio marinaio commette un crimine contro la Natura (o contro Dio) uccidendo un albatro. Da ciò deriva una tremenda maledizione.

Il viaggio in mare è un’allegoria della vita, dove la ciurma rappresenta l’umanità, l’Albatro il patto d’amore che unisce tutte le creatura di Dio e la nave un microcosmo, nel quale il male commesso da una singola persona si ripercuote anche su tutti gli altri. La ballata è una parabola morale: peccato originale

(l’uccisionedell’Albatross), punizione (isolamento), pentimento (benedizione delle creature acquatiche) e penitenza (l’ossessiva ripetizione della storia). Essa è costruita su una serie di opposti: razionalità e irrazionalità reale e

soprannaturale sole e luna giorno e notte ragione e immaginazione.72

L’essenza del lavoro di questi militari sono appunto l’astuzia e la segretezza, e anche qui l’elemento soprannaturale gioca un ruolo importante. Il militare che va in missione non è un soldato qualunque. Egli sta per entrare in un

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