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Carta Geologica della Sicilia 1: 250.000 e Schema Stratigrafico-Strutturale dell’Avampaese Ibleo (LENTINI CARBONE 2016) Denominazione locale

Litotipo

Descrizione geo-litologica Utilizzo storico in Edilizia Campione fotografico per il riconoscimento*

Calcare franco Calcare fossilifero miocenico a grana arenacea fine e cemento intergranulare marnoso. Colore biancastro.

Costruzione Intaglio Scultura

Pietra latina Calcare fossilifero miocenico a grana grossolana e cemento intergranulare calcareo. Colore bianco.

Costruzione Rivestimenti

Pietra curruvara Calcare fossilifero miocenico a grana grossolana e cemento intergranulare calcareo con impregnazioni in silice. Colore giallastro-grigiastro.

Costruzione Rivestimenti

Pietra pece Calcare fossilifero miocenico

a grana grossolana e cemento intergranulare calcareo con impregnazioni in bitume. Colore bruno-nerastro.

Rivestimenti Pavimentazioni Scultura

Campione Lastra pietra pece lucidata (Ragusa) Laddove non specificato i campioni fotografici rappresentano solo la tipologia di pietra, non esattamente la pietra locale che può presentare caratteristiche peculiari. I campioni fotografici sono estratti dalle litoteche online del sito ISPRA (www.isprambiente.gov.it/it/attivita/museo/collezioni-litomineralogiche/reperti_litologici)

Bibliografia:

LENTINI F.,CARBONE S.;Geologia della Sicilia e della Carta Geologica della Sicilia 1:250000; Regione Sicilia; Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania, Osservatorio Etneo; 2016

REGIONE SICILIANA, ENTE MINERARIO SICILIANO; Schema di piano dei materiali lapidei di pregio, Studi di dettaglio e Caratterizzazione geolitologico-tecnica delle aree estrattive; L’uso dei materiali litici nell’edilizia storica siciliana, Ragusa e Modica, Siracusa e Noto; pp. 9-13

180 Le malte sono classificate per tipologia, Tradizionali o Stuccature recenti, e per stato di conservazione, in buono o in cattivo stato di conservazione. Si propone di seguito una tabella esemplificativa per il riconoscimento delle tipologie di malte.

Tipo di malta Descrizione Fotografia Malta tradizionale in

buono stato di conservazione

Malta in genere a legante carbonatico (calce) e aggregato sabbioso, granuloso o realizzato con materiale di risulta. La valutazione dello stato di conservazione risiede nel livello del giunto rispetto alle componenti litiche/litoidi della muratura e nella compattezza al tatto. Malta tradizionale in cattivo stato di conservazione

Malta in genere a legante carbonatico (calce) e aggregato sabbioso, granuloso o realizzato con materiale di risulta. La valutazione dello stato di conservazione risiede nell’erosione del giunto rispetto alle componenti litiche/litoidi della muratura e nella tendenza allo sgretolamento al tatto. Stuccature recenti in

buono stato di conservazione

Malta a legante cementizio oppure aereo ma di nuova stesura. Se in buono stato di conservazione si nota un aspetto decisamente compatto, liscio e coprente.

Stuccature recenti in cattivo stato di conservazione

Malta a legante cementizio oppure aereo ma di nuova stesura. Se in cattivo stato di conservazione si notano fenomeni erosivi o efflorescenze saline.

181 Per ognuna delle tipologie di malta compare associato un numero per le note a fine tabella. In nota si possono specificare ulteriori dettagli materici delle malte.

ESEMPIO

182 N.B.

Nel contesto della stessa muratura possono coesistere giunti di malta di tipo tradizionale e stuccature recenti, in buono o cattivo stato di conservazione. Si può quindi spuntare nella tabella ogni tipologia di malta rilevata.

ESEMPIO: Muratura a tessitura irregolare e di cattiva qualità composta da bozze non lavorate, legate con malta di tipo tradizionale in buono stato di conservazione. Sono state eseguite stuccature recenti su alcuni ricorsi probabilmente degradati della malta tradizionale. Le stuccature recenti si trovano in buono stato di conservazione.

ALLEGATO MATERICO-DIAGNOSTICO

Per quanto concerne la registrazione del degrado nella tabella sono previste tre forme di degrado pregresso che possono aver determinato una fragilità intrinseca dell’edificio nei confronti dell’azione sismica: Erosione dei giunti, Degrado degli elementi lapidei (ad esempio scagliatura, fessurazione, forte erosione da specificare in nota a fine tabella), Mancanza di elementi lapidei. Si propone di seguito una tabella esemplificativa per il riconoscimento delle tipologie di degrado.

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Degrado Descrizione Fotografia

Erosione dei giunti

Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. (NORMAL 1/88).

Degrado degli elementi lapidei

Per i degradi degli elementi lapidei si rimanda alle voci del Lessico NORMAL 1/88: Alveolizzazione Disgregazione Erosione Fratturazione/fessurazione Polverizzazione Scagliatura Mancanza di elementi lapidei

Caduta e perdita di parti (NORMAL 1/88).

Nel contesto sismico una mancanza pregressa di significative aree del paramento murario può rappresentare un elemento di grande vulnerabilità. Il sisma può produrre mancanza di elementi nella muratura a seguito di fenomeni espulsivi dei paramenti.

L’attribuzione di una stima di estensione dei degradi rilevati, riferita alla tipologia di muratura, si intende globale, ovvero riguardante tutte le porzioni ispezionate dell’edificio.

184 ESEMPIO

185 TABELLA 2_MURATURA: TESSITURA REGOLARE E DI BUONA QUALITÀ

La prima parte della Tabella 2 è dedicata alla descrizione degli elementi lapidei e delle malte che compongono la muratura.

Gli elementi lapidei sono classificati per forma e tipologia come pietra squadrata, laterizi, blocchetti, mista. Si propone di seguito una tabella esemplificativa delle tipologie di elementi previste.

Elemento Descrizione Fotografia

Pietra squadrata Elementi in pietra lavorata in forma di blocchi molto regolari (anche di grandi dimensioni), posti in opera per filari orizzontali.

Laterizi Elementi di forma regolare, realizzati in materiale ceramico, posti in opera per filari

orizzontali.

Blocchetti Elementi in pietra di piccole dimensioni (lunghezza inferiore ai 30 cm), lavorati in forma abbastanza regolare, posti in opera per filari orizzontali o sub-orizzontali.

Mista Compresenza di elementi in pietra e ricorsi in laterizi posti in opera per filari orizzontali.

186 Anche in tabella 2 ognuno degli elementi compare associato un numero per le note a fine tabella. In nota occorre specificare il litotipo, o il materiale lapideo artificiale relativo alla tipologia di elemento rilevato in muratura. Le malte seguono la medesima classificazione già presentata per la tabella 1. Essendo la muratura di tessitura regolare è prevista la registrazione dello spessore medio dei giunti di malta.

ESEMPIO: Muratura a tessitura regolare e di buona qualità composta da blocchetti in pietra calcarea e tufacea. I giunti di malta sono stati ristilati di recente (spessore medio circa 2 cm), con malta a legante cementizio. Le stuccature recenti si trovano in buono stato di conservazione.

187 Per quanto concerne la registrazione del degrado, nella tabella 2 sono previste le medesime opzioni già esposte per la tabella 1.