La recente introduzione del sistema informativo prevedeva una prima gestione delle scorte a magazzino. Il materiale proveniente dai fornitori viene infatti registrato in ingresso al magazzino, cos`ı da poter monito- rare la quantit`a in giacenza. Al momento del prelievo dal magazzino,
3.8. Gestione del magazzino 61
il magazziniere ne registra quindi l’uscita da questo, attraverso uno scarico delle giacenze.
Tale gestione, che a prima vista pu`o sembrare corretta, risulta per`o alquanto inefficiente. Le problematiche che si nascondono derivano dal fatto che il prelievo dal magazzino non viene registrato correttamente. Nel momento in cui in un reparto di lavorazione un certo materiale o inserto finisce, il capo reparto si reca al Magazzino Materie Prime per recuperalo. Il magazzino fornisce all’operatore il materiale, non nelle esatte quantit`a necessarie, ma in quantit`a maggiori, permetten- do al lavoratore di farne uno stock all’interno del proprio reparto. Ad esempio, se in fase di incollaggio, viene utilizzato l’ultimo inserto di tipo A, il capo reparto dell’incollaggio si reca al Magazzino Materie Prime e richiede una scatola di inserti A. Il Magazziniere gli consegna l’ultima scatola da 100 e registra uno scarico del magazzino pari a 100 inserti. Fatto questo, nel database aziendale, si segnala una situazione di stock out per questo materiale, mentre al reparto di Incollaggio vi sono ancora tutti gli inserti. Questo esempio mostra come le registra- zioni delle scorte, attualmente, non siano gestite correttamente. Ne derivano infatti i seguenti problemi:
• Non si `e mai a conoscenza di quanto materiale sia effettivamen-
te all’interno dello stabilimento. Infatti, come mostra l’esem- pio precedente, le scorte registrate nel database (0 inserti) non corrispondono a quelle reali (100 inserti)
• Non sono gestiti correttamente i riordini di materiale, cio`e, gli
ordini ai fornitori. La gestione attuale infatti non permette di riordinare il materiale in maniera ottimale, causando situazioni di stock out e di sovrastock. Quest’aspetto a sua volta provoca problemi di ritardo di consegna nel primo caso, oppure inutili costi di magazzinaggio nel secondo caso.
3.8.1
I Magazzini
1. Magazzino Materie Prime 2. Celle Frigorifere per tessuti 3. Magazzino Prodotti Finiti 1. Magazzino Materie Prime
Il magazzino Materie Prime comprende tutti i materiali sia di produzione che commerciali, ad eccezione dei tessuti di compo- sito. Questo magazzino `e di dimensioni contenute e organizzato su semplici scaffalature in cui vengono stoccati materiali come rotoli di materiale per sacchi, inserti e vernici, in oltre `e presente un piccolo reparto separato per lo stoccaggio di colle e resine. Le scorte sono gestite a livello di riordino, spesso definito arbi- trariamente, ma ci`o non determina particolari inefficienze. Gli Ordini ai fornitori sono stimati sulla produzione prevista per l’anno avvenire e ridefiniti ogni mese.
Come gi`a descritto precedentemente, Riba `e stata segnata da una forte crescita negli ultimi anni, ed ha subito visto un’im- portante evoluzione nei processi e nei metodi. Un esempio ca- ratteristico di questo sviluppo `e la gestione delle scorte. Fino a pochi anni fa, le movimentazioni di magazzino venivano regi- strate in archivi cartacei (quaderni) del magazziniere; poi, con l’aumentare dei volumi e della complessit`a di tali operazioni, ci si `e affidati ad archivi su Excel, in parte ancora utilizzati. Da poco tempo si `e inserita la gestione delle scorte attraverso il si- stema informativo che ha reso ogni operazione decisamente pi`u snella e corretta di prima.
2. Celle Frigorifere per tessuti
Le celle frigorifere non sono altro che i magazzini dei tessuti in materiale composito. Come gi`a descritto precedentemente,
3.8. Gestione del magazzino 63
il carbonio ha la caratteristica di essere deperibile, non solo se conservato a temperature scorrette, ma anche nel tempo, infatti, come i prodotti nei nostri frigoriferi, anche il carbonio ha una sua data di scadenza. Questo aspetto fa immediatamente capire l’importanza di gestire tali tessuti con una logica FIFO, First
In First Out. Questa logica impone di consumare per primi i
tessuti che sono stati inseriti in magazzino antecedentemente, cio`e i pi`u vecchi, perch´e hanno scadenze pi`u ravvicinate.
Attualmente le movimentazioni delle pelli (tessuti) sono traccia- te su un documento excel in cui si segnala il lotto di acquisto, il numero di rotoli per ogni lotto e la data di scadenza per per- mettere la gestione in logica FIFO. La recente introduzione del sistema informativo ha permesso gestire anche le scorte delle pel- li all’interno del database, ma senza considerare un prelievo che segue le regole FIFO.
Analizzando la situazione si riconosce come la gestione delle scor- te attraverso due diversi archivi sia fonte di errori di disallinea- mento e mancato aggiornamento. Inoltre l’inefficienza di tale approccio `e data dal dover svolgere due volte lo stesso lavoro. 3. Magazzino Prodotti Finiti
Il magazzino prodotti finiti `e un piccolo magazzino non gesti- to dal sistema informativo, ma controllato “ad occhio” da chi programma la produzione. In quest’area vengono depositati gli articoli che devono ancora subire il controllo o l’hanno appena subito e sono in attesa di essere spediti.
La mancata gestione di tale magazzino porta a non sapere mai con certezza quanti sono i pezzi pronti ad essere spediti. Per po- ter conoscere questa informazione `e necessario “contare” gli ar- ticoli sugli scaffali, distinguendoli da quelli che hanno gi`a subito il controllo. Questo aspetto impone settimanalmente al pianifi-
catore della produzione di fare una sorta di inventario andando a contare i prodotti finiti e i semilavorati.