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Impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia

Nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento (pagine 30-0)

All. XV punto 2.2.2. d)

Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti (Legge 37/08, ecc.) l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'impianto idrico, ecc.

Impianto elettrico di cantiere

L’Appaltatore eseguirà a propria cura e spese le alimentazioni per il cantiere relative all’alimentazione elettrica, previa installazione di contatore e dispositivo di intercettazione idoneamente segnalato; in alternativa o qualora la potenza elettrica assorbita sia superiore, l’Appaltatore dovrà procedere mediante stipula di apposito contratto con l’Ente gestore per tutta la durata dei lavori.

L'impianto elettrico dovrà essere realizzato utilizzando personale esclusivamente specializzato in conformità a quanto richiesto dal D.M.37/08 e la ditta incaricata della realizzazione dell'impianto avrà cura di rilasciare al cantiere apposita Dichiarazione di Conformità.

Tutti i componenti dell'impianto elettrico del cantiere (macchinari, attrezzature, cavi, quadri elettrici, ecc.) dovranno essere, comunque, stati costruiti a regola d'arte (norma CEI 64-8, etc.) e, pertanto, dovranno recare i marchi dei relativi Enti Certificatori

(marcatura CE). Inoltre l'assemblaggio di tali componenti dovrà essere anch'esso realizzato secondo la corretta regola dell'arte.

In particolare, il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, dovrà essere:

non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in ambiente chiuso (CEI 70.1);

non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d'acqua o di ristagni d'acqua.

Inoltre, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il seguente grado di protezione minimo: IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi, IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno.

I quadri elettrici devono essere del tipo ASC (Apparecchiature di Serie per Cantiere) dovranno essere conformi alla norma EN 60439-4 (CEI 17-13/4).

Si precisa inoltre che l'eventuale richiesta di allacciamento delle ditte subappaltatrici sarà fatta al direttore tecnico di cantiere che indicherà il punto di attacco per le varie utenze; detta fornitura sarà subordinata alle seguenti condizioni:

fornitura tramite allacciamento al quadro del Subappaltatore dotato come minimo di interruttore di linea e interruttore differenziale;

esecuzione dell'impianto elettrico del Subappaltatore in conformità alle norme di buona tecnica ed eseguite a regola d'arte;

dichiarazione di conformità.

Saranno assolutamente vietati allacciamenti di fortuna o difformi dalla buona tecnica.

I quadri elettrici di distribuzione verranno collocati in posizione tali da consentirne l'agevole manovra, facilitata dall'indicazione dei circuiti derivati; le apparecchiature di comando ed i dispositivi di protezione a tempo inverso e/o differenziali verranno collocati in apposite cassette stagne aventi un grado di protezione meccanica confacente ed adeguato all'installazione prevista.

Impianti idrico e fognario

Sarà compito della committenza indicare dove potersi allacciare per l'alimentazione dell'impianto idrico; in alternativa potranno essere utilizzati serbatoi idrici.

Il POS dovrà riportare la descrizione della scelta effettuata.

Impianto di illuminazione di cantiere

L’impresa appaltatrice e le imprese subappaltatrici potranno utilizzare solo apparecchi fissi e trasportabili aventi:

classe I e cioè dotati di involucro con isolamento principale (con collegamento di terra) alimentati con una tensione non superiore a 220 V;

classe II e cioè dotati di involucro a doppio isolamento o a isolamento rinforzato (senza collegamento di terra) ed alimentati con una tensione non superiore a 220 V.

Ovviamente, sia gli apparecchi fissi che quelli trasportabili dovranno avere la linea di alimentazione protetta da interruttore differenziale con soglia d’intervento Idn <= 30mA.

Infine, si raccomanda la massima attenzione riguardo il posizionamento dei cavi di alimentazione degli apparecchi trasportabili in modo da evitare danneggiamenti

meccanici derivanti dalla presenza, nelle zone di lavoro, di macchine e mezzi di notevole peso e dimensioni.

L’eventuale utilizzo di apparecchi mobili portatili e cioè di comuni lampade elettriche sarà tassativamente vincolato al rispetto di quanto imposto dalle norme CEI.

7.1.5 Impianti di terra e protezione contro le scariche atmosferiche - All.XV punto 2.2.2. e)

L’impianto di terra è obbligatorio. Il collegamento equipotenziale dei box di cantiere sarà realizzato se la resistenza verso terra delle masse metalliche è inferiore a 200 W.

L’impianto contro le scariche atmosferiche per le masse metalliche presenti (box di cantiere) non è necessario poiché trattasi di masse metalliche di piccole dimensioni.

Gli impianti in questione dovranno essere conformi alle norme C.E.I. e l’impresa esecutrice dovrà, una volta eseguita l’opera, rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui al D.M. 37/2008.

7.1.6 Modalità di accesso dei mezzi di fornitura e dei materiali - All. XV punto 2.2.2. h)

L’accesso di mezzi con finalità esclusive di fornitura di materiali, esclusa qualsiasi attività di lavoro che non sia il carico e lo scarico, è ammessa alle seguenti condizioni:

l’accesso deve avvenire dietro ordine dell’ affidatario e deve svolgersi con il controllo diretto e personale del direttore di cantiere o di un preposto incaricato, che sovrintende per tutta la durata delle operazioni di carico/scarico alle movimentazioni dei mezzi, ed alle attività dei lavoratori;

i trasportatori non devono per nessun motivo partecipare alle operazioni di lavoro e devono restare nelle immediate vicinanze del veicolo senza recarsi nelle posizioni di lavoro o in altre posizioni all’interno del cantiere.

Laddove vi è fornitura e posa in opera, ovvero ove vi è una lavorazione di cantiere, questa deve essere valutata obbligatoriamente nel POS dell’impresa fornitrice.

7.1.7 Dislocazione degli impianti di cantiere - All. XV punto 2.2.2. i)

Si faccia riferimento al layout di cantiere allegato.

7.1.8 Dislocazione delle zone di carico e scarico - All. XV punto 2.2.2. l)

In relazione al contesto ambientale, l'organizzazione del lavoro prevede delle zone di carico/scarico dei materiali.

Nell'ambito della propria autonomia l’impresa appaltatrice potrà scegliere il posizionamento delle aree di carico e scarico nel rispetto dei seguenti requisiti tecnici minimi:

• per grandi quantitativi di materiale si procederà alla predisposizione di piazzole di carico e scarico dei materiali in aree idonee da recintare.

• delimitazione delle aree tramite opportune separazioni con transenne, paletti, reti in particolare in presenza di carico e scarico di strutture pesanti.

• le aree dovranno avere dimensioni adeguate sia in larghezza che in altezza per facilitare ed eseguire in sicurezza la manovra dei mezzi, il sistema di

movimentazione del carico, la movimentazione manuale dei carichi, e il caricamento degli inerti .

• l'impresa esecutrice verificherà prima dell'inizio dei lavori la conformità delle prescrizioni e provvederà affinché le misure rimangano efficaci durante tutto il periodo di lavoro.

• le operazioni di carico e scarico e di movimentazione dovranno avvenire sempre sotto la supervisione di personale appositamente preposto da parte dell'impresa appaltatrice.

7.1.9 Zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti - All. XV punto 2.2.2. m)

Deposito attrezzature

Le attrezzature di cantiere dovranno essere depositate all’interno dell’area di cantiere o dentro un apposito box di cantiere interno dell’area stessa.

Stoccaggio materiali

Lo stoccaggio dei materiali dovrà avvenire al di fuori delle vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli. Il capo cantiere avrà il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile e ai mucchi di materiali che possono crollare o cedere alla base nonché ad evitare il deposito di materiali in prossimità di eventuali zone cedevoli.

Tali aree, individuate dall’impresa e dal CSE, saranno nei pressi dei luoghi di lavoro e osserveranno le seguenti prescrizioni minime:

le aree di stoccaggio dei materiali saranno ben delimitate e segnalate;

i materiali saranno stoccati in modo da risultare stabili e da consentire un’agevole movimentazione sia manuale che attraverso macchine operatrici;

i rifiuti e gli scarti dovranno essere depositati in modo ordinato e separati per tipologia di materiale e allontanati al più presto dal cantiere, in modo da non costituire dei depositi temporanei.

I POS delle imprese dovranno contenere le indicazioni sulle corrette modalità di stoccaggio e deposito.

Smaltimento dei rifiuti

Dovrà essere realizzata un’apposita area di deposito del materiale di risulta prima del suo trasporto alla pubblica discarica.

Dovrà essere limitato il più possibile e allo stretto indispensabile lo stoccaggio dei materiali di risulta in cantiere.

I materiali di rifiuto dovranno essere posti ordinatamente assicurando la stabilità contro la caduta e il ribaltamento.

I materiali soggetti a rotolamento dovranno essere bloccati tenendo conto delle operazioni di movimentazione manuale meccanica.

7.1.10 Eventuale zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione

- All. XV punto 2.2.2. n)

I contenitori dei prodotti con proprietà comportanti rischi di esplosione e quelli comburenti facilmente infiammabili, tossici, corrosivi, nocivi, irritanti, devono mantenere ben visibili i loro simboli e le istruzioni per tutta la durata dell’impiego. Quando dai

contenitori originali si effettui il travaso ad altri, sui secondi dovranno essere ripetuti i simboli e le istruzioni dei primi.

Per il trasporto ed il travaso e l’uso dovranno essere fornite e seguite istruzioni adeguate ed usati mezzi, attrezzi, contenitori e dispositivi di protezione individuale che permettono di effettuare le operazioni senza dar luogo a rotture, perdite, fughe, spruzzi, contatti pericolosi con le persone.

Le materie ed i prodotti suscettibili di reagire tra di loro dando luogo alla formazione di prodotti pericolosi, esplosioni, incendi, dovranno essere conservati in luoghi sufficientemente separati ed isolati gli uni dagli altri.

I POS delle imprese dovranno contenere le indicazioni sulle corrette modalità di stoccaggio e deposito.

7.1.11 Deposito sostanze chimiche

Le cautele da adottare per lo stoccaggio di eventuali sostanze sono contenute nelle schede di sicurezza di ciascun prodotto; ad esse si farà tassativo riferimento per le modalità con cui i prodotti chimici verranno depositati ed utilizzati all’interno del cantiere.

Copia delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati dovranno essere allegate ai POS delle imprese che ne faranno uso o fornite all’appaltatore principale nel caso di lavoratore autonomo.

Copia di tutte le schede di sicurezza dovranno essere consegnate dall’appaltatore principale al CSE prima del loro effettivo utilizzo in cantiere.

7.1.12 Utilizzo e manutenzione di macchine e impianti

Tutte le macchine e gli attrezzi di lavoro comunque alimentati (escluso gli utensili a mano) utilizzati in cantiere dovranno essere muniti di libretto rilasciato dall'Ente competente da cui dovrà risultare:

l'avvenuta omologazione a seguito di prova ufficiale;

tutte le istruzioni per le eventuali manutenzioni di carattere ordinario e straordinario (libretto rilasciato dalla Casa Costruttrice).

I comandi di messa in moto delle macchine saranno collocati in modo da evitare avviamenti accidentali od essere provvisti di dispositivi idonei a conseguire lo stesso scopo.

Sarà vietato compiere su organi in movimento qualsiasi operazione di riparazione o registrazione.

Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si adotteranno adeguate cautele a difesa del lavoratore compresi D.P.I all’uopo. Di tale divieto dovranno essere resi edotti i lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili.

Le operazioni di manutenzione specifica, con particolare riguardo alle misure di sicurezza saranno eseguite da personale tecnico specializzato. Tali interventi dovranno essere opportunamente documentati.

Prima di consentire al lavoratore l'uso di una qualsiasi macchina di cantiere, il preposto dovrà accertare che l'operatore o il conduttore incaricato, in possesso di Patente e dotato degli opportuni D.P.I., conosca:

le principali caratteristiche della macchina (dimensioni, peso a vuoto, capacità prestazionale, ecc.);

le pendenze massime longitudinali e trasversali su cui la macchina può stazionare od operare senza pericolo;

il posizionamento, il funzionamento degli organi di comando e il significato dei dispositivi di segnalazione di sicurezza;

la presenza di altri lavoratori che nelle immediate vicinanze attendono ad altre lavorazioni;

la presenza di canalizzazioni, cavi sotterranei o aerei.

7.1.13 Utilizzo agenti biologici

Si intendono per agenti biologici qualsiasi microrganismo ed endoparassita che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.

Qualora sia accertata la presenza di agenti biologici deve essere effettuata una attenta valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 81/2008 con la successiva definizione e adozione delle misure preventive e protettive da intraprendere in accordo con il medico competente.

La valutazione del rischio deve mirare ad evidenziare le situazioni di pericolo, tenendo conto che in edilizia si tratta, comunque, di esposizioni occasionali legate alla tipologia del lavoro (lavori in galleria, in terreni utilizzati come discariche, in ambienti infestati da ratti o deiezioni di animali; manutenzioni, ristrutturazioni di impianti fognari; ecc.).

8. LAVORAZIONI

- (Allegato XV punti 2.1.2. d 3 - 2.2.3. - 2.2.4 del D.lgs 81/08)

8.1 Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive, in riferimento alle lavorazioni

All. XV punto 2.1.2 d) 3

8.1.1 Fattori di rischio - All.XV punto 2.2.3.

L’analisi dei rischi di seguito elencati valgono per entrambi i cantieri se non diversamente indicato.

8.1.1.1 Rischio da investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere

- All. XV punto 2.2.3. a)

All’interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi dovrà essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità dovrà essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.

Per l’accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro dovranno essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.

Le vie d’accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.

Dovrà essere vietato condurre automezzi in retromarcia in condizioni di scarsa visibilità, ed occorrerà utilizzare un sistema di segnalazione sonoro e visivo specifico, e farsi segnalare da un altro lavoratore che la retromarcia può essere effettuata.

Occorrerà assicurarsi che tutti i lavoratori siano visibili e a distanza di sicurezza prima di utilizzare mezzi di scarico o di sollevamento.

Sarà obbligatorio l’inserimento del freno di stazionamento durante le soste e la messa a dimora di idonee zeppe alle ruote se il mezzo è posizionato in pendenza.

Tutti gli automezzi utilizzati in cantiere dovranno essere ispezionati prima dell’inizio di ogni turno lavorativo, in modo da assicurare condizioni adeguate di sicurezza e scongiurare danni al veicolo con conseguente possibile incidente; tutti i difetti dovranno essere eliminati prima della messa in servizio.

L’entrata ed uscita dei veicoli e dei mezzi da lavoro dovrà essere consentito dal Capo cantiere dell'impresa affidataria.

8.1.1.2 Rischio da seppellimento negli scavi - All. XV punto 2.2.3. b)

In entrambi i cantieri sono previsti scavi di profondità maggiore di 1,5m dal piano campagna per la realizzazione della vasca di accumulo antincendio e la posa dell’impianto di trattamento delle acque meteoriche.

Le operazioni di scavo con movimentazione del terreno saranno svolte quasi completamente con macchinari, quindi in condizione di presunta sicurezza per l’operatore; non sembra comunque superfluo ricordare le nozioni elementari per prevenire eventuali rischi di seppellimento degli operatori “a terra”:

non sostare o transitare o comunque essere presenti nel campo di azione dell'escavatore, né alla base o sul ciglio del fronte di attacco;

non accedere al ciglio superiore del fronte di scavo: la zona pericolosa sarà deli-mitata con barriere mobili o segnalata con opportuni cartelli;

pulire e spianare il ciglio superiore dello scavo;

controllare le pareti dello scavo per eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi di blocchi o di sassi;

verificare continuamente la consistenza del terreno del fronte dello scavo, soprattutto dopo eventuali piogge;

non effettuare depositi, anche se momentanei, in prossimità del ciglio dello scavo;

realizzare parapetti convenientemente arretrati al fine di evitare sia i depositi sia il transito dei mezzi meccanici in prossimità del ciglio superiore;

durante lo scavo e fintanto che non si è provveduto al rinterro occorrerà mantenere drenato il piede dello scavo da acqua di falda e da acqua piovana.

nelle lavorazioni da eseguirsi dentro lo scavo garantire l’impossibilità del franamento delle pareti dello scavo, secondo le seguenti modalità:

o profilare le pareti dello scavo secondo l'angolo di natural declivio;

o laddove non si possa procedere come sopra per la presenza di ostacoli che non consentano di allargare l’area di scavo, stabilizzare i fronti di scavo con apprestamenti temporanei come sbadacchiature, sporgenti almeno 30 cm al di sopra il ciglio dello scavo, o muri di sostegno provvisori eseguiti con blocchi prefabbricati.

non accedere al fondo dello scavo fino a quando non è assicurata la stabilità della parete.

mantenere drenato il piede dello scavo da acqua di falda e da acqua piovana fino a quando non si è provveduto al rinterro;

provvedere all’allontanamento dell’acqua che dovesse accumularsi sul ciglio dello scavo.

l’accesso al fondo degli scavi dovrà avvenire con idonee scale a mano.

8.1.1.3 Rischio di caduta dall’alto - All. XV punto 2.2.3. c)

Nell’esecuzione dei lavori occorrerà predisporre dei particolari interventi al fine di evitare il pericolo di caduta di persone o di oggetti dall’alto. Le persone da salvaguardare saranno sia quelle presenti all’interno del cantiere che i terzi all’attività dell’impresa che possono risultare coinvolti dalle diverse operazioni. In generale dovranno adottarsi le seguenti misure di protezione:

Caduta all’interno dello scavo

Il ciglio del fronte di scavo dovrà essere reso inaccessibile mediante barriere mobili, posizionate ad opportuna distanza di sicurezza e spostabili con l'avanzare del fronte dello scavo stesso.

Dovrà provvedersi, inoltre, a segnalare la presenza dello scavo con opportuni cartelli. A scavo ultimato, tali barriere mobili provvisorie dovranno essere sostituite da regolari parapetto, il quale dovrà avere le seguenti caratteristiche:

il materiale con cui sarà realizzato dovrà essere rigido, resistente ed in buono stato di conservazione;

la sua altezza utile dovrà essere di almeno un metro;

dovrà essere realizzato con almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore ed il calpestio;

dovrà essere dotato di "tavola fermapiede", vale a dire di una fascia continua poggiata sul calpestio e di altezza pari almeno a 15 cm;

dovrà essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell'insieme ed in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione;

all’interno dello scavo fare sempre uso del casco di protezione quando è possibile la caduta di materiali dall'alto;

quando non sia possibile realizzare forme di protezione collettiva, dovranno obbligatoriamente utilizzarsi cinture di sicurezza.

Caduta di materiali dall’alto duranti il loro sollevamento o trasporto

Le operazioni di sollevamento di materiale voluminoso dovranno realizzarsi in presenza di un preposto

prima dell’inizio della manovra di sollevamento, verificare che il carico sia stato imbracato correttamente;

durante la fase di sollevamento del carico, accompagnare lo stesso fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, quanto prima possibile;

durante la fase di sollevamento del carico, allontanarsi al più presto dalla sua traiettoria;

non sostare in attesa sotto la traiettoria del carico;

avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di destinazione;

prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso;

dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di sollevamento, accompagnare lo stesso fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali;

non effettuare operazioni di sollevamento fuori dalle aree di cantiere.

Caduta dall’alto durante l’uso di opere provvisionali

È previsto l’uso del trabattello nelle attività di tinteggiatura interna ed esterna nel cantiere sito in località Ortolini, e nella esecuzione delle pareti delle vasche antincendio.

Durante l’uso del trabattello attenersi alle seguenti procedure:

Per la salita e la discesa dai trabattelli di altezza inferiore ai 5 m sprovvisti di scalette interne, salire arrampicandosi dall'interno del ponte (mai dall'esterno per il verificarsi di ribaltamenti).

Non utilizzare mai trabattelli di altezza superiore ai 5 m sprovvisti di scale per l'accesso agli impalcati.

Adibire alle operazioni di montaggio, smontaggio e uso del trabattello solo personale ed esperto, che non soffra di disturbi legati all'altezza.

Prima del montaggio del trabattello provvedere al controllo di tutti gli elementi che lo costituiscono ed in particolare:

o scartare i tubi che non sono diritti o con estremità deformate

o scartare i tubi che non sono diritti o con estremità deformate

Nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento (pagine 30-0)