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Assessore Mangano, prego.

MANGANO – Assessore

Velocemente soltanto sulla raccomandazione sull’atto amministrativo politico.

Io sarei stato d’accordo con lei se e noi non eravamo su quella strada e poi ritornavamo, per far sì che si addivenisse alla sua proposta, ma noi l’avevamo già in agenda questo.

Per cui dal punto di vista sia politico che amministrativo, già l’Amministrazione aveva in agenda questo intervento, per cui per questo chiediamo la raccomandazione, perché tutti e due convergiamo su questo atto, a maggior ragione se amministrativo.

Se invece diventa un atto politico allora chiaramente ci troviamo su due posizioni diverse e legittime dall’opposizione, però convergiamo sull’intervento che sa da fare.

Non è che l’Amministrazione aveva una posizione diversa e adesso convergeva sulla sua posizione:

entrambi siamo d’accordo per farla; la raccomandazione forse non c’è; argomenti e oggetto migliore di una raccomandazione su questo.

Se invece la si vuole votare, allora ci spostiamo da un fatto amministrativo a un fatto meramente politico e il Sindaco si è espresso già chiaramente.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Altri interventi?

Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.

(Intervento fuori microfono)

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Mi ha detto prima che non era prenotato. Prego.

GIUSSANI Grazie.

Non volevo intervenire, però visto che avrà appunto la testardaggine del consigliere Pignatelli, faccio una premessa.

Premetto che questa Amministrazione è assolutamente attenta alle necessità della città, per cui non abbiamo bisogno che si venga tanto a far presente l’attenzione, perché ci pensiamo già noi.

Non ho capito se lei, consigliere Pignatelli, non capisce o non capisci, perché l’ha detto il Sindaco, l’ha ribadito Mangano e poi ritorni sopra a dire che non è un discorso politico.

Questa qua è strumentale, per cui, senti facciamola breve, in sintesi: o la trasformi in raccomandazione

o la Lega vota contro, punto e a capo. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie per la chiarezza.

Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Io non posso che vivere e commentare con una certa sorpresa l’uscita da ultimo del consigliere Giussani, perché vivaddio, noi Consiglieri di opposizione saremo almeno liberi di fare delle proposte che poi la maggioranza valuta, vota a favore, contro, ma arrivare a usare questi toni, addirittura per obbligarci a convertire una mozione in una raccomandazione, capisco l’invito, ma questi toni ultimativi francamente io non sono il presentatore della mozione, ma per mia parte, li respingo al mittente.

Dobbiamo tutti conservare un livello sotto il quale non si può andare nei rapporti tra maggioranza e opposizione.

Noi siamo attenti a porre all’attenzione del Consiglio e dell’Amministrazione e della Giunta i bisogni, almeno dal nostro punto di vista, i bisogni della città; non abbiamo mai fatto nelle nostre richieste e proposte un qualcosa di meramente strumentale e demagogico, non siamo qui a fare demagogia e pretendiamo e ci aspettiamo che anche la maggioranza faccia altrettanto, all’insegna di una condotta -nel nostro modo di essere Consiglieri comunali - che è -nel rispetto della città e anche -nel rispetto dell’avversario politico.

Noi non usiamo e non ci permettiamo di utilizzare questi toni nei confronti della maggioranza, ci attendiamo che anche la maggioranza eviti l’utilizzo di questi toni nei nostri confronti.

Nel merito, io che per tanti anni ho abitato in zona nord, ricordo fin da quando la via Verrazzano venne aperta che c’era questa storica preoccupazione sul fatto che prima o poi sarebbe stata connessa alla via Bergamo.

Chiunque abiti in quel punto del quartiere nord ha da sempre questa preoccupazione, perché il collegamento con la via Bergamo inevitabilmente aumenterà di molto il numero di veicoli che saranno in transito in quella via e l’aumentato numero di veicoli aumenta purtroppo la possibilità che ci siano degli incidenti più o meno gravi.

Ci sono in quel tratto di strada diverse, almeno due uscite, una da via Trento e una da via Cappuccini:

il pericolo che l’aumentato livello del traffico possa causare incidenti è di tutta evidenza.

Capiamo che ci sono dei tempi amministrativi per quanto i risparmi e i tempi amministrativi non possono essere comparati con le vite delle persone, che - speriamo non accada mai - dovessero essere coinvolte in incidenti gravi, fatto sta che questa mozione, mi pare che esprima questa preoccupazione e non lo vuol fare a livello di raccomandazione, perché è bene che l’Amministrazione abbia in testa che questo tema della messa in sicurezza di via Verrazzano è un tema, per quanto riguarda il quartiere nord, assolutamente prioritario, che non può essere subordinato a considerazioni di altro tipo.

Abbiamo e diamo atto di una serie di impegni che sono stati illustrati dall’Assessore e dal Sindaco in termini di maggiore sicurezza, di messa in sicurezza, di attività preliminari all’apertura della rotonda, ma noi riteniamo - almeno anche per quanto riguarda come Partito Democratico - che si debba fare anche di più e che quindi questo discorso dell’allargamento del calibro, piuttosto che di ulteriori interventi, magari dopo una prima fase sperimentale, debba essere preso in considerazione.

La via verrà aperta, vedremo nell’arco di alcuni mesi quale sarà l’effetto dell’aumentato traffico e ci auguriamo che l’Amministrazione sia pronta ad adottare ulteriori interventi di messa in sicurezza, perché quelli che abbiamo visto descritti sono francamente abbastanza lievi, considerato quale può essere potenzialmente l’aumento di traffico.

Peraltro, nella relazione dell’assessore Mangano, che è sempre molto preciso nell’illustrare i dettagli tecnici, non abbiamo sentito le considerazioni, ad esempio, del consulente del Comune in materia di traffico, cioè ad esempio, questo tema è stato sottoposto?

(Intervento fuori microfono)

COLOGNO – Presidente del Consiglio Lasciamo finire il Consigliere, grazie.

SONZOGNI

Rimane il fatto che noi ad oggi non abbiamo una stima di un consulente terzo che ci dica quale sarà il maggiore impatto in termini di traffico, di numero di veicoli e quindi l’aumentato livello di rischio di una via che è attualmente adibita al solo traffico locale e che già da adibita al traffico locale vede ogni anno sistematicamente vari incidenti, alcuni anche particolarmente gravi.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Prego, Sindaco.

IMERI – Sindaco

Per ribadire che l’Amministrazione si è presa un impegno anche significativamente oneroso, parliamo di circa 100.000,00 euro di interventi per completare la messa in sicurezza di questa via e di quest’area, per dire che i rapporti tra maggioranza e opposizione non credo si misurino nel momento in cui si si propone una mozione, che peraltro già nelle premesse, vede tutto l’impegno che la Giunta ha messo nella relazione con i residenti e nella valutazione.

Suggerisco - come ha già fatto sia l’ingegnere Bani che il dottor Nocera - una riflessione in merito alla maggiore sicurezza che potrebbe garantire l’aumento del calibro, rispetto invece al fatto che il mantenimento del calibro attuale potrebbe essere un deterrente all’alta velocità, come abbiamo potuto misurare in via Bignamini, dove la riduzione della sede stradale ha automaticamente ridotto la velocità dei mezzi.

Diceva bene l’assessore Mangano le valutazioni sull’impatto del traffico, questo intervento che non fa variante a chissà quale strumento, ma è previsto nel PGT; l’impatto sul traffico, anche in relazione alla rotatoria, appartiene anche all’intervento che è stato realizzato dall’altra parte della strada - quindi dove c’è, tanto per dire, Eurospin e company - e soprattutto che quasi tutte le considerazioni dei residenti sono state prese in considerazione, compresa anche la messa in sicurezza e riqualificazione del parcheggio che è a disposizione, perché non è stato ben sottolineato.

Chiaro che cambieranno le abitudini di alcuni residenti, che oggi erano in una strada chiusa a fondo chiuso e questo lo comprendiamo, ma è altrettanto chiaro che, come è stato detto anche dal consigliere Sonzogni, da sempre si sa che quella strada prima o poi sarebbe stata aperta al pubblico.

È arrivato il poi; avremmo anche potuto - se avessimo avuto un atteggiamento non di dialogo o di confronto – dire: questo è l’intervento e per noi è già in sicurezza così.

Ci siamo confrontati, abbiamo sentito i tecnici e quindi una serie interventi sui marciapiedi, sulla sede stradale, sui dossi per rallentare la velocità, sulla segnaletica, sul parcheggio eccetera eccetera verranno realizzati, il divieto ai mezzi pesanti e soprattutto l’impegno a non aprire la strada, quindi la fase transitoria per noi sarà quella, fino a che questi interventi non saranno realizzati.

Detto questo, mi pare che sostenere che il Consiglio comunale, che rappresenta per quanto riguarda la maggioranza nel momento in cui deve esprimersi in una votazione, chiedendo di trasformare in raccomandazione non sia rispettoso dei rapporti tra maggioranza e opposizione, credo che sia fuori luogo, credo che invece, condividendo l’intervento e avendo già esplicitato tutti gli interventi promessi e realizzabili, ci sia una condivisione già unanime di quelli che sono gli interventi e quindi la raccomandazione permetterebbe di evitare un voto contrario.

Se invece diventa una mozione e domani mattina devo andare dai miei uffici a dire: “Quello che avete

fatto non va bene, inventatevi qualcos’altro”, onestamente, siccome per quanto mi riguarda a una mozione approvata corrispondono poi azioni da parte o dell’Assessore o del Sindaco nei confronti degli uffici, credo che non possa, semplicemente per questo motivo, essere una mozione da approvare.

Le valutazioni sono già state fatte, la messa in sicurezza era stata fatta: quando poi arriveranno gli interventi urbanistici eccetera si rivaluterà; ovviamente, come abbiamo detto ai residenti, dopo l’apertura si valuteranno anche gli impatti degli interventi messi in atto, ma questo vale per tutta la città, anche su strade che magari son lì da cinquant’anni e sulle quali non si è mai fatto niente.

È semplicemente questo e non c’è discorso di maggioranza o opposizione o di contrapposizioni varie.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Sindaco.

Altri interventi? Consigliere Pignatelli, prego.

PIGNATELLI Grazie, Presidente.

Sarò brevissimo, perché l’intervento del collega Sonzogni mi ha visto completamente concorde, per cui non starò a ripetere quello che ha già detto con un tono opportunamente pacato, come pacato è stato il mio intervento, ma lo stesso tono della mozione che ho scritto col collega Calvi.

Intervengo soltanto per delle piccole osservazioni.

Non si può dire: una via con un calibro piccolo modera il traffico, perché sarà anche vero, però il Codice della strada dà delle prescrizioni in base alla tipologia della strada, per cui non è che possiamo dire questa la faccio più stretta e poi vediamo come va, sarebbe troppo semplice.

Tra l’altro credo che il problema non sia nemmeno tanto il calibro della strada, quanto la sicurezza e il dimensionamento del marciapiede e anche della pista ciclabile, perché, se il marciapiede è in sicurezza, è abbastanza largo e c’è anche la ciclabile, le macchine possono anche sfrecciare, nei limiti del Codice, ma possono sfrecciare sulla strada che i residenti si sentono anche più tranquilli.

Rimane poi il problema delle intersezioni con le vie private, quindi le uscite dai cancelli di casa, che è un problema che evidentemente poi dovrà trovare una adeguata soluzione.

Si dice: è arrivato il poi.

Sì, si sapeva che si sarebbe arrivati, il problema era di arrivarci preparati e non con dei provvedimenti temporanei, in attesa di farne di definitivi.

Non era il mio scopo arrivare a fare polemica; si poteva anche dire: con i modelli matematici, potevamo anche valutare prima qual era il possibile carico di traffico, che avrebbe gravato su via da Verrazzano.

Non l’abbiamo scritto nella mozione, proprio perché lo scopo era quello di dire: “Il Consiglio comunale impegna la Giunta perché sa che su questa strada bisognerà fare altro”.

Questo era lo scopo; se poi mi si dice: “La mozione non l’approvo, perché poi ne segue un impegno”, certo, proprio perché ne esegue l’impegno, proponiamo una mozione, non per fare polemica o per perdere tempo.

Per il resto, credo che ognuno abbia detto le sue considerazioni; sentendo alcuni interventi che mi hanno preceduto, che mi hanno caldamente raccomandato di non presentare al voto la mozione, mi è venuta in mente una citazione da un film recente dove si dice: “I modi definiscono l’uomo”. Ho terminato.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Consigliere anche per la citazione.

A questo punto dichiaro chiusa la discussione.

Per cortesia, per dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto.

Pongo in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Mozione presentata dai

consiglieri Pignatelli e Calvi Prot. n. 52851 del 18/10/2018, relativa alla messa in sicurezza della via Giovanni da Verrazzano”.

Sono aperte le votazioni.

Consigliera Conti, grazie.

Sono chiuse le votazioni.

Hanno votato contro: il consigliere Ferri, il consigliere Riganti, il consigliere Giussani, la consigliera Premoli, il consigliere Ciocca, la consigliera Conti, la consigliera Frigerio, il consigliere Cologno e il Sindaco Imeri.

A favore: i consiglieri Pignatelli, la consigliera Ronchi, il consigliere Molteni, la consigliera Rossoni, il consigliere Sonzogni.

Non è approvato.

Punto n. 9 all’o.d.g.: “Mozione presentata dai consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni in data 23/10/2018 Prot. n. 53589, relativa alla messa in sicurezza del viale M. Buonarroti”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto n. 9 “Mozione presentata dai consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni relativa alla messa in sicurezza del viale Buonarroti”.

Consigliere Rossoni, prego.

ROSSONI

Il 15 settembre scorso intorno alle 20.30 - da poco era iniziato il crepuscolo - Francesco Zibetti stava aspettando gli amici sotto casa sua e consapevole della pericolosità dell’attraversamento della strada, li ha aspettati, quando li ha visti arrivare ha attraversato la strada per accompagnarli.

Una prima auto si è fermata, una seconda auto, che proveniva dalla rotatoria di via Mazzini, è arrivata a tutta velocità, ha superato l’auto che stava sostando e ha investito Francesco Zibetti, procurandogli lesioni gravissime che poi ne hanno determinato la morte.

Come dicevo, Francesco Zibetti era consapevole delle condizioni di pericolosità di viale Buonarroti, perché ci abitava, perché conosceva quel tratto, perché lì sono successi altri incidenti.

Perché le condizioni oggettive della strada la rendono pericolosa?

È un rettilineo lungo, ampio, ben illuminato e questo dà la sensazione di avere sotto controllo la situazione, affiancato su entrambi i lati da alberi e da case, da varie intersezioni, quindi da abitazioni.

Io sono stata più volte a fare il sopralluogo e ho verificato a mia volta quanto sia difficile attraversare quel tratto stradale; subito dopo l’incidente, il 15 settembre, sono andata a vedere l’attraversamento e devo dire di aver fatto fatica.

Di fianco a me si è affiancato una signora che mi ha chiesto di poter attraversare insieme.

Per questo abbiamo presentato la mozione, perché riteniamo che sia necessario intervenire su quella strada e vi rivolgo un appello, perché ho letto le dichiarazioni sui giornali; vi chiedo di non dire che è tutto in regola e che tutto è a norma.

Questo non basta quando si tratta della salute e della sicurezza di esseri umani, in questo caso dei cittadini di Treviglio; non dite per favore: “Non possiamo fare di più”.

Ragionate invece su cosa si potrebbe fare di più e di meglio per migliorare la sicurezza di questa strada.

Un bollo di regolarità su una pratica di viabilità non può diventare un alibi per non intervenire.

Le soluzioni tecniche ci sono.

Come vi dicevo, anche io personalmente sono andato a fare un sopralluogo ne ho fatti due in realtà -uno la sera e mi ha visto il consigliere Giussani e -uno poi con un tecnico e siamo andati a prendere le misure della carreggiata: c’è lo spazio per lo spartitraffico; si tratta infatti di una strada di tipo E, strade urbane di quartiere, che assolve alla funzione di penetrazione urbana, ha una velocità di progetto compresa tra i 40 e i 60 chilometri orari, una carreggiata unica, larghezza minima delle corsie di tre

metri con banchina destra di almeno 50 e marciapiedi di almeno 1,50.

Ai sensi del decreto ministeriale del 2001, che prevede che la larghezza minima della corsia si di 3 metri e mezzo nel caso di corsie dedicate al transito di autobus e di autocarri: questa è la situazione di quella via; transitano anche autobus e autocarri.

In questo caso la corsia di marcia deve essere come minimo di 3,50 metri. Anche in questo caso però -e qui ho i rili-evi, ho l-e misurazioni - io ho l-etto i giornali, so ch-e av-et-e dichiarato ch-e non c’è lo spazio senza però dare le misure.

Le misurazioni ci dicono che in realtà lo spazio per intervenire, per mettere lo spartitraffico, c’è ed è più che sufficiente.

Ci sono anche molte altre soluzioni oltre allo spartitraffico: io mi sono un po’ documentata; addirittura l’ACI ha dettato delle linee guida per la progettazione degli attraversamenti pedonali, le norme tecniche per la progettazione e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, proprio perché i pedoni sono i soggetti più a rischio di incidente stradale e il dato è in aumento anche a fronte di una diminuzione complessiva delle vittime nei sinistri. Il pericolo c’è anche sulle strisce pedonali per cui non dite: “le abbiamo illuminate, è sufficiente” perché è proprio sulle strisce pedonali che si verifica il 25 per cento degli incidenti, appunto di investimenti di pedoni. Ci sono una serie di interventi che si possono fare come dicevo prima: lo spartitraffico o meglio l’isola pedonale, l’ampiezza della carreggiata lo consente, possiamo pensare, ad esempio, all’attraversamento rialzato che non crea nessun tipo di problema, ci sono i percorsi tattili per esempio, possiamo pensare a un semaforo a chiamata che rallenta il traffico, possiamo pensare alla Speed-Check che sono stati messi in altre parti della città e non lì. Io ho indicato nella mozione, insieme ai miei colleghi, l’isola pedonale o lo spartitraffico perché, secondo me, è la soluzione migliore dal mio punto di vista che avrebbe anche impedito quell’incidente perché l’ho descritta prima la dinamica: una macchina arriva, si trova un altro veicolo fermo, l’affianca, la supera e investe il pedone, se ci fosse stato lo spartitraffico questa manovra di superamento della macchina ferma non sarebbe stata tecnicamente possibile, quindi, vedo il Sindaco che dice di no, non mi straccio le vesti su una soluzione piuttosto che un’altra, infatti la mozione si chiude dicendo: “Di demandare all’Ufficio tecnico, quindi al dirigente dell’ufficio tecnico, al dirigente della Polizia locale di individuare la miglior soluzione, ma per favore non dite che non ci sono soluzioni; ce ne sono molte, moltissime. Basta avere la volontà politica di seguirle, basta avere dei tecnici che hanno voglia di metterci la testa e di trovare la miglior soluzione. Io credo che questa cosa la si debba: la si debba a Treviglio, la si debba ai cittadini di Treviglio perché, guardate, amministrare significa una cosa sola: curare, avere cura dei cittadini, adempiere al proprio dovere con la massima diligenza possibile, adempiere il proprio compito e soprattutto avere cura dei cittadini. Vi chiedo di affrontare questa cosa con attenzione, mettendoci anche dei dubbi, con l’umiltà necessaria, con il desiderio di conoscere meglio i problemi e soprattutto con la volontà di risolverli perché questo dovrebbe essere il pane quotidiano di ogni buon amministratore.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie. Dichiaro aperta la discussione. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Mangano.

Prego, Assessore.

MANGANO – Assessore

Grazie, Presidente. Penso che qua bisogna anche mettersi d’accordo se dobbiamo stringere o dobbiamo allargare le strade a secondo dei momenti, oppure bisogna restringerle.

Io cerco di dividere il mio intervento tra l’aspetto emotivo di un incidente mortale che c’è stato e che ha comportato un lutto gravissimo dal resto dell’intervento della Consigliera.

Innanzitutto abbia un po’ di rispetto per i tecnici che la testa ce la mettono e non stanno là a perder tempo a girare i pollici.

Se lei fosse un tantino più attenta a quello che ha fatto l’Amministrazione comunale in termini di

Se lei fosse un tantino più attenta a quello che ha fatto l’Amministrazione comunale in termini di

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