1.3. Felisberto Hernández: itinerari interpretat
1.3.5. Gli animal
Altro motivo ricorrente nell’opera di Felisberto Hernández è la presenza di alcuni animali. Questi compaiono in tutti i racconti, a volte come presenze fugaci, altre invece associate a un personaggio o a un oggetto.
Nel racconto Mur, lo stesso titolo allude al personaggio-pipistrello, un fumatore che ha paura dei pipistrelli.
In Nadie encendía las lámparas si incontrano le colombe che si posano sulla statua. La colomba è l’animale che, secondo la credenza popolare slava, prende l’anima di chi muore. Nello stesso racconto una ragazza è paragonata a un altro animale, una gallina:
Ahora mostraba toda la masa del pelo; en un remolino de las ondas se le veía un poco de la piel, y yo recordé a una gallina que el viento le había revuelto las plumas y se le veía la carne. Yo sentía placer en imaginar que aquella cabeza era una gallina humana, grande y caliente; su calor sería muy delicado y el pelo era una manera muy fina de las plumas.40
Nel testo Nadie encendía las lámparas entra anche in scena un ragno considerato secondo la ragazza protagonista premonitore di qualcosa di negativo.
Nel racconto La mujer parecida a mí un uomo crede di esser stato un cavallo, animale che si ritrova anche nel titolo di uno dei racconti più lunghi di Hernández, El caballo perdido, in cui l’animale viene menzionato soltanto una volta e rappresenta simbolicamente i desideri e gli istinti del narratore.
Altro animale ricorrente in tutta l’opera hernandiana è il rospo che rappresenta la paura della cecità.
Il coccodrillo nel racconto omonimo di Felisberto Hernández coincide con quel che simboleggia tradizionalmente. Solitamente si parla di “lacrime di coccodrillo” riferendosi a quelle prodotte volontariamente: il detto fa riferimento alla caratteristica dei coccodrilli che piangono mentre divorano le proprie prede. Nel racconto El cocodrilo in un certo senso “il coccodrillo” di Hernández divora in senso figurato il proprio uditorio, lo inganna e convince a
40F. HERNÁNDEZ, Nadie encendía las láamparas in Obras Completas, vol II, Siglo XXI,
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comprare le calze con le lacrime. Ma le lacrime del protagonista del racconto fuoriescono indipendentemente dalla sua volontà.
Specie animale tipica dell’America meridionale e citata nel racconto El corazón verde è il nandù, animale onnivoro che divora soprattutto gli oggetti brillanti.
Gli uccelli sono presenti nel racconto Muebles “El canario”, con il loro canto. Essi rappresentano in generale tutto ciò che è elevato, aereo, spirituale: «...como los ángeles, son símbolos del pensamiento, de la imaginación, y de la rapidez de las relaciones con el espíritu».41
1.3.6. La musica
Da un’analisi degli autori che, oltre alla vocazione letteraria, hanno dedicato parte della loro vita alla musica, emergono esperienze come quella di Federico García Lorca (della quale conserviamo una copiosa documentazione pianistica e musicale), di Gerardo Diego, o di scrittori della letteratura ispanoamericana come Alejo Carpentier, Guillermo Cabrera Infante e Julio Cortázar.
Nella produzione letteraria di Felisberto Hernández è di grande rilevanza l’influsso del mondo pianistico e della musica in generale, che non si esplicita solamente nella musicalità delle parole, nella ricerca dell’armonia, nell’uso delle allitterazioni o nel ritmo. La musica si inserisce negli aneddoti raccontati dall’io narrante, nella trama dei racconti, nella vita dei personaggi. La maggior parte dei racconti dell’autore uruguaiano hanno origine da un concerto, da un pianista angosciato, dal ricordo di un maestro o di una maestra di piano.
Nella narrativa di Hernández, l’elemento musicale emerge mediante una scrittura imitativa dei processi puramente musicali, come può esserlo l’improvvisazione o più semplicemente mediante il riferimento a immagini musicali (apparizione deliberata di strumenti, citazioni di musicisti, opere o tendenze musicali).
41F. HERNÁNDEZ, Muebles “El canario” in Obras Completas, vol II, Siglo XXI, Messico 1999,
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Frequenti sono le omonimie che collegano l’universo narrativo con quello musicale. Ad esempio, in molti racconti la voce narrante gioca in maniera allusiva con l’ambiguità che caratterizza la parola tocar nella lingua spagnola: si toca un’opera musicale e si toca la biancheria di una donna.
Il pianoforte, strumento che ha consacrato musicalmente l’artista uruguaiano, può esser talvolta considerato un prolungamento del corpo di chi lo usa. Il piano è un corpo: corpo del pianista, corpo dei suoni, corpo che produce vita e che prefigura anche l’arrivo della morte:
En la noche, después de cenar fue al salón y le pareció que el piano era un gran ataúd, y que el silencio velaba a un músico que había muerto hacía poco tiempo.42
1.3.7. La vista
Il tema della vista, nell’opera hernandiana è legato al motivo della cecità. Questo senso è forse il più importante per l’autore uruguaiano: il mondo si percepisce attraverso la vista, la voce narrante ha bisogno di posare i propri occhi su alcuni luoghi, di analizzare con lo sguardo case, oggetti e persone.
Gli occhi sono come «una pequeña pantalla invisible que caprichosamente recibía cualquier proyección del mundo».43 Felisberto Hernández ha bisogno
di indagare sulla realtà che lo circonda per poter così recuperare il proprio posto nel mondo.
La figura del cieco è presente ne El cocodrilo dove un musicista cieco entra in una caffetteria con un’arpa e nel racconto dedicato al maestro di piano cieco Clemente Colling.
La vista si relaziona con gli occhi, oggetto esecutore del senso e questi a loro volta con lo sguardo, realizzazione del soggetto. Gli occhi, nei racconti di
42F. HERNÁNDEZ, Las Hortensias en Obras Completas, vol II, Siglo XXI, Messico 1999,
p.176
43F. HERNÁNDEZ, Tierras de la memoria in Obras Completas, vol III, Siglo XXI, Messico
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Hernández, agiscono indipendentemente dalla volontà del soggetto che li possiede. Gli occhi possono essere l’oggetto o il soggetto degli sguardi.
Il narratore dei racconti di Felisberto Hernández è un soggetto che osserva, che esamina minuziosamente le cose e i drammi altrui; tuttavia, in alcuni racconti, diventa egli stesso oggetto degli sguardi altrui: è il narratore- pianista che è osservato dal pubblico quando sta per eseguire un proprio pezzo su un palco.
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