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4. I risultati delle indagini

4.1. Gli iscritti al master: profilo socio-demografico

Oltre la metà degli ex-studenti del master iscritti tra gli anni accademici 2003/2004 e 2013/2014 è rappresentata da persone di genere femminile (62,3%), contro il 37,7% di persone di genere maschile.

Come mostrato in figura 1, gran parte degli ex-studenti che hanno partecipato all’indagine proviene da un corso di laurea del vecchio ordinamento (36,2%) o da una laurea magistrale (33,1%). Il 12,3% ha alle spalle un dottorato di ricerca, mentre una minoranza (4,6%) ha già ottenuto un altro titolo di master.

Fig. 1

Fonte: Master in Comunicazione della Scienza, Indagine Ixè, 2017, ns. rielaborazioni.

È interessante evidenziare che due rispondenti hanno dichiarato di aver già frequentato altri master in comunicazione della scienza prima di iscriversi al master della Sissa (nello specifico, il master in Giornalismo scientifico e comunicazione istituzionale tenuto dall’Università di Ferrara, e il master in Comunicazione della scienza e della tecnologia di Tor Vergata, oggi non più attivo).

Relativamente alla dimensione del livello di scolarità in ingresso pre-master, in figura 1 è mostrata la rielaborazione delle risposte fornite dal campione realizzata nell’ambito della

presente tesi. I risultati differiscono da quelli originali prodotti da Ixè; il motivo è il seguente. Nel questionario somministrato, alla domanda “Qual era il tuo livello scolare prima di iscriverti al MCS?” erano consentite più risposte. Nell’elaborazione svolta da Ixè sono state rappresentate nel grafico tutte le risposte fornite dai rispondenti; nella nostra elaborazione è stata considerata una sola risposta per soggetto, selezionando quella corrispondente al livello di scolarità maggiore.

Per i particolari sulle ragioni di questa scelta e sulle differenze tra i risultati si rimanda al paragrafo 5.3.

Più nel dettaglio, è stato analizzato l’ambito di provenienza del corso di laurea frequentato (figura 2).

Fig. 2

In linea con quanto ci si potrebbe aspettare in un master in comunicazione della scienza, oltre la metà degli iscritti proviene da corsi di laurea di ambito scientifico (66,2%), mentre il 31,5% ha una formazione di tipo umanistico; per il 2,3% non è stato possibile determinarlo vista l’assenza di risposte coerenti con la domanda.

A tal proposito, si segnala che ricalcolando le risposte è stata apportata una piccola correzione al risultato ottenuto da Ixè (che riportava 66,3% di ambito scientifico, 31,4% da ambito umanistico, 2,3% altro), dovuto probabilmente a un piccolo errore di approssimazione.

La gamma degli indirizzi di provenienza risulta piuttosto variegata. La classe più rappresentata è quella degli indirizzi in Fisica (18,5%), seguita da quelli in Filosofia e in Storia (13,08%), e in Scienze biologiche (12,3%).

Infine, un ultimo tassello utile per definire chi sono i rispondenti al sondaggio è quello della provenienza geografica. La quota più ampia proviene dal centro-nord (laddove per provenienza s’intende la regione di domicilio al momento dell’iscrizione) e, in particolare, da cinque regioni: Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna Lombardia, Lazio, Toscana.

Fig. 3

Una piccola porzione proviene invece dall’estero (1,5%).

L’82,3% degli studenti intervistati proviene da una regione diversa da quella in cui si tiene il master. Questo dato suggerisce che il master è in grado di attrarre iscritti disposti ad affrontare la distanza geografica e i relativi costi economici di viaggio e permanenza nella città del corso, pur di frequentarlo. Le testimonianze di due ex-studenti raccolte nelle interviste telefoniche della fase qualitativa esprimono bene tale difficoltà: «Per come erano organizzati ai miei tempi, era un’esperienza faticosa. Io, appunto, lavoro in Valle d’Aosta e andavo a Trieste per questa settimana al mese, quindi facevo avanti e indietro, un coast to coast dall’Ovest all’Est (…), arrivavo che ero già stanco»; «All’inizio forse avrei preferito avere un master che durava meno tempo, ma continuativo (…) invece che ripartito su due anni, che aveva anche dei costi, in particolare per chi veniva da lontano, più complessi».

Nell’indagine Ixè è stato tracciato il profilo per classe d’età dei rispondenti al momento della compilazione del questionario. La quota più ampia è costituita da ex-studenti di 36- 40 anni (38,5%), seguita da quelli tra i 31 e i 50 anni (25,4%). Più o meno equamente rappresentate sono le classi “41-45 anni” e “fino a 30 anni”, rispettivamente al 12,3% e 13,8%. Pochi i rispondenti che popolano le classi dai 46 anni in su.

In questa definizione del profilo socio-demografico manca però il quadro dell’età dei rispondenti al momento dell’iscrizione al master. Per i dettagli su questo aspetto si veda il paragrafo 5.3.

Ritornando all’aspetto della formazione, dopo aver concluso il master molti ex-studenti hanno ottenuto altri titoli che ne hanno fatto progredire il livello di scolarità (figura 4). Come prevedibile, diminuiscono i soggetti con i titoli scolastici di grado meno avanzato, e aumentano quelli con titoli superiori. Complessivamente sono il 26,2% quelli che hanno continuato la propria formazione dopo il master, acquisendo altri titoli.

La classe che subisce il maggior aumento è quella dei dottori di ricerca che passa da un’incidenza del 12,3% sulla popolazione generale a un’incidenza del 30,8%. Quest’ultimo dato suggerisce che buona parte degli ex-studenti ha intrapreso la carriera di ricercatore. Un piccolo gruppo, poi, consegue altri titoli, tra cui quelli di altri master. Alcuni di questi sono nel campo della comunicazione (Master Ufficio stampa digitale e online media relations della 24ore Business school Milano, Master in web content, Master in Europrogettazione), ma non risultano casi di ex-studenti del master Sissa che abbiano poi frequentato un altro master in comunicazione della scienza.

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