• Non ci sono risultati.

Gli strumenti a tutela dei depositi in Irlanda

Nel documento CRISI BANCARIE E TUTELA DEI DEPOSITI (pagine 59-61)

STRUMENTI A TUTELA DEI DEPOSITI ALL’ESTERO

3.3 Gli strumenti a tutela dei depositi in Irlanda

Il caso irlandese è particolare poiché non è previsto alcun Istituto indipendente a tutela dei depositanti, bensì se ne occupa la Banca Centrale (Central Bank of Ireland) dal 1989 per mezzo di un Dipartimento di Vigilanza Bancaria noto come “Banking Supervision Department”. Il sistema irlandese di garanzia dei depositi viene finanziato mediante la contribuzione ex ante delle banche che aderiscono al sistema in base alla propria dimensione; quindi accade come in Spagna, ove periodicamente tali banche apportano contributi al sistema e non come in Italia dove la contribuzione avviene solo se vi è in atto una crisi della banca consorziata. In casi eccezionali, è previsto che può intervenire direttamente la Central Bank of Ireland. Il Dipartimento di Supervisione Bancaria, sopra menzionato, prevedeva in origine che il limite di copertura per ciascun depositante doveva essere pari al 90% del totale dei depositi detenuti presso la banca in crisi. Successivamente si pensò di introdurre oltre alla percentuale di copertura, anche un tetto massimo riferibile ad un importo. A tal proposito, fino al dicembre del 1999 il limite massimo di rimborso era pari all’equivalente in sterline irlandesi di 15.000 €, innalzato poi a 20.000 € per depositante negli anni successivi, come nel caso spagnolo. Oggi, invece, come in tutti i Paesi Europei, il limite del rimborso è pari a 100.000 €113

.

112 Cfr. Fondo de Garantìa de Depòsitos de Entidades de Crèdito (2014), “Relazione Annuale 2013”. 113

54

Gli strumenti inclusi nella protezione sono sempre gli stessi garantiti anche negli altri Paesi, ossia i depositi delle banche e delle succursali comunitarie autorizzate a svolgere la propria attività creditizia in Irlanda e i depositanti delle succursali di banche extracomunitarie operanti in Irlanda. I depositi non coperti da garanzia sono gli stessi elencati per il caso spagnolo a seguito dell’introduzione della direttiva comunitaria 94/19/CE114.

Non essendoci un Fondo indipendente, quindi, occorre capire come opera la Banca Centrale per garantire i depositi. Bisogna precisare che il rimborso dei depositanti avviene non appena viene dichiarata (dalla Banca Centrale o da un’Autorità Giudiziale) l’indisponibilità dei depositi. Il rimborso è previsto entro 3 mesi da tale dichiarazione di indisponibilità per opera di un liquidatore o della Central Bank of Ireland; in casi eccezionali tale termine può essere prorogato per altri 9 mesi. Qualora venisse nominato un liquidatore, questo deve presentare alla Banca Centrale la situazione dei depositi, entro un mese dalla nomina, e laddove i fondi non fossero sufficienti per rimborsare i clienti, la differenza non coperta viene versata dalla Banca Centrale irlandese115.

La recente crisi ha evidenziato il problema europeo dell’inadeguatezza di una vigilanza a livello macro che coordinasse tutti i Paesi Europei mostrando delle linee guida per affrontare al meglio il periodo di crisi. Proprio a causa di questo scarso coordinamento che dei Paesi, come l’Irlanda, si trovarono ad adottare per conto proprio misure contro la crisi. Nell'autunno del 2008, infatti, l’Irlanda di fronte alla crisi del proprio sistema bancario adottò delle linee di intervento destinando garanzie illimitate sui depositi, ma oltre che a destabilizzare gran parte dell’Europa, dando origine ad un deflusso di risparmio da altri Paesi attraverso un'azione di azzardo morale, creò anche un buco poco gestibile nei propri conti pubblici. In seguito a questo episodio, l'Unione Europea cercò di armonizzare le regole dei vari schemi nazionali di assicurazione dei depositi116, ma di ciò ci occuperemo successivamente.

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente per il caso spagnolo, anche la Central Bank of Ireland si serviva, e si serve tutt’oggi, di un Comitato Consultivo che suggerisce alla Banca Centrale come operare in relazione alla protezione da fornire agli investitori in strumenti e servizi finanziari. Nel febbraio 2011, la Banca Centrale ha nominato cinque membri del suo gruppo consultivo ed a seguito del completamento del

114 Cfr. Monografia FITD (2006), “L’assicurazione dei depositi nell’Unione Europea”. 115 Cfr. Pistelli F. (1999), “I sistemi nazionali di assicurazione dei depositi”.

116 Cfr. Bocciarelli R. articolo de Il sole 24 ore (20/05/2012), “Verso un fondo europeo di garanzia sui

55

mandato di tre anni, la Commissione della Banca Centrale, nella riunione del novembre 2013, ha approvato la rinomina dei membri su una base non fissa, per far si che non vi siano grossi problemi durante il passaggio dai vecchi ai nuovi soci, nonché ha approvato la nomina di un nuovo membro al gruppo, passando così ad un totale di 6 membri117. Per quanto riguarda la recente crisi degli intermediari, il 30 settembre 2013, il Ministro delle Finanze irlandese ha emanato un regolamento il cui nome è “Credit Institutions Resolution Fund Levy”, che modifica ed aggiorna i regolamenti precedenti e prevede che gli intermediari autorizzati ad esercitare la propria attività, apportino dei contributi al Credit Institutions Resolution Fund (“Resolution Fund”) creato nel 2011. Questo Fondo di risoluzione è stato progettato per procurare una fonte di finanziamento per la risoluzione delle banche colpite da instabilità finanziaria o per evitare che un istituto di credito possa essere minacciato gravemente dall’instabilità finanziaria. La Central Bank of Ireland utilizza una serie di metodi per controllare il rispetto dei requisiti di protezione dei depositanti, come ad esempio, effettua delle ispezioni, chiede informazioni alle banche su un particolare argomento e monitora costantemente le informazioni inerenti la pubblicità dei servizi finanziari che gli intermediari trasmettono ai clienti. La Banca Centrale irlandese comunica regolarmente un feedback alle banche su temi inerenti la verifica del rispetto dei requisiti di protezione dei consumatori al fine di promuoverne tale rispetto da parte delle banche118.

Dopo questa breve analisi di ciò che fa la Banca Centrale irlandese per assicurare i depositanti, si può passare all’analisi di un altro Paese europeo: la Francia.

Nel documento CRISI BANCARIE E TUTELA DEI DEPOSITI (pagine 59-61)