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Grafico dei quadranti – post

Nel documento POLITECNICO DI TORINO (pagine 101-104)

Si riporta in questo paragrafo il grafico dei quadranti riferito alla situazione post-riqualificazione; come nel caso precedente, sono riportati i consumi normalizzati rispetto ai Gradi Giorno convenzionali di Torino. Le linee rosse rappresentano le mediane dei dati di consumo e di consumo per unità di volume; quelle continue sono riferite ai consumi dopo la riqualificazione, quelle tratteggiate e in trasparenza si riferiscono invece alla situazione antecedente gli interventi di miglioramento, già descritta in figura 49.

Dal grafico in figura è possibile notare come gli interventi di riqualificazione energetica abbiano influito sui consumi e sul grado di efficienza energetica degli edifici studiati. Per visualizzare i risparmi ottenuti dagli edifici in maniera rapida, sarebbe utile riportare su uno stesso grafico i punti relativi alla situazione antecedente e a quella successiva alla riqualificazione; tuttavia, considerata la difficoltà che si avrebbe nel distinguere i punti, si è preferito inserire in figura 73 i soli assi mediani relativi alla situazione precedente gli interventi.

A causa degli interventi di riqualificazione, si nota un abbassamento dei valori mediani del consumo annuo e del consumo specifico; i nuovi valori sono pari rispettivamente a 569 MWh e 18,8 kWh/m3.

Fig. 73- Grafico dei quadranti, consumi dopo la riqualificazione normalizzati con GG D.P.R Torino

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Tra gli edifici più critici prima della riqualificazione vi è l’istituto 69; in seguito agli interventi di riqualificazione impiantistica, tale scuola ha praticamente dimezzato il suo consumo specifico e il suo consumo annuo di energia, risultando quella che ha ottenuto i risparmi maggiori. L’istituto 150 ha ridotto notevolmente il consumo specifico e quello annuo ma, nonostante ciò, i valori post-riqualificazione sono comunque maggiori dei valori mediani prima della riqualificazione. Nel primo quadrante di figura 73, è presente l’istituto 57, che era collocato a cavallo tra il primo e il secondo quadrante nella situazione antecedente gli interventi; il consumo annuo della scuola in questione si distacca notevolmente da quello degli altri edifici, risultando il principale responsabile dei consumi totali per gli edifici analizzati di Città Metropolitana.

Le scuole appartenenti al primo e al quarto quadrante, con riferimento al grafico prima della riqualificazione, sono quelle che hanno ottenuto i risparmi maggiori; l’istituto 145 risulta essere quello con il maggior consumo specifico dopo la riqualificazione e dunque, presumibilmente, una delle scuole su cui gli interventi di riqualificazione hanno portato a minori benefici.

Gli edifici che invece si trovavano nel quadrante meno critico, cioè il terzo, hanno conseguito risparmi minori a causa del loro già elevato grado di efficienza energetica e dei loro bassi consumi. Quattro delle sei scuole del Comune si colloca all’interno del terzo quadrante, come visibile in figura 73; le altre due scuole sono invece posizionate nel secondo quadrante. Confrontando il grafico prima degli interventi con quello successivo agli stessi, si nota immediatamente l’effetto della riqualificazione globale sulle scuole del Comune, che diventano parte degli edifici con efficienza energetica relativa al riscaldamento più elevata.

Rispetto alla situazione descritta nel paragrafo 3.3, a parte i casi specifici degli edifici descritti nelle righe precedenti, si evidenzia una concentrazione maggiore di punti intorno all’intersezione degli assi mediani; si nota in particolare una minore dispersione intorno all’asse mediano orizzontale, sintomo di una certa uniformità del grado di efficienza energetica degli edifici considerati.

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5 Contratti di fornitura energetica

Il presente capitolo analizza gli aspetti principali dei contratti di fornitura energetica, relativa agli edifici di competenza della Pubblica Amministrazione, che Città Metropolitana di Torino e Comune di Torino hanno utilizzato negli ultimi anni.

Gli enti pubblici sopracitati affidano la gestione degli impianti tecnologici degli edifici di loro competenza a ditte specializzate, attraverso la pubblicazione di gare d’appalto pubbliche. A seconda della tipologia di contratto stipulato, la ditta appaltatrice dei lavori si occupa di diversi compiti, che variano dall’approvvigionamento del combustibile alla manutenzione degli impianti. Il contratto attualmente attivo per il Comune di Torino, per quanto riguarda la fornitura di gas naturale, prevede che l’amministrazione paghi alla ditta appaltatrice il prezzo corrispondente al consumo effettivo di gas naturale misurato dai contatori; questa tipologia di contratto è assimilabile a quello stipulato dalla maggior parte degli utenti residenziali, in cui viene fatturato il consumo misurato di combustibile.

In un’ottica di gestione accurata dei consumi e riduzione delle emissioni climalteranti, si comprende come la tipologia di contratto indicata precedentemente non applichi nessuna misura in questo senso. Fatturando semplicemente il consumo misurato, la ditta che si occupa della fornitura del combustibile non ha alcun interesse ad intraprendere azioni che possano contenere i consumi e, di conseguenza, i costi pagati dall’amministrazione.

Le azioni migliorative valutate nell’ambito di questa tesi, che poi sono quelle effettivamente intraprese nel corso degli anni da Città Metropolitana, riguardano principalmente i seguenti aspetti:

• Applicazione di un tetto massimo di consumo

• Validità pluriennale del contratto con obiettivi di risparmio energetico fissati L’introduzione di valori di soglia massimi per i consumi, pena un mancato guadagno da parte della ditta appaltatrice, può effettivamente ridurre lo spreco energetico ed ottimizzare la fornitura di energia per la climatizzazione invernale. Stipulando inoltre contratti pluriennali, è possibile fissare determinati obiettivi di risparmio che devono essere raggiunti da parte dell’azienda che si occupa della gestione degli impianti. I paragrafi successivi spiegano in dettaglio quanto introdotto precedentemente.

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Nel documento POLITECNICO DI TORINO (pagine 101-104)