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Grameen Bank e l’inizio del microcredito

L’esperienza di Yunus vide la luce in Bangladesh intorno alla metà degli anni Settanta del secolo scorso, poco dopo che il Paese era diventato indipendente e stava iniziando la lunga strada per la costruzione di una nuova Nazione. L’indipendenza dal Pakistan era stata ottenuta nel dicembre del 1971 dopo una dura guerra e due anni più tardi grandi alluvioni portarono una gravissima carestia: secondo l’Ufficio di Statistica del Bangladesh nel 73-74 l’80% della popolazione viveva in povertà.

Yunus, un economista che aveva studiato alla Vanderbilt University, negli Stati Uniti, insegnava presso l’università di Chittagong nel sud- est del Bangladesh. Nel 1976 iniziò una serie di esperimenti di prestiti alle famiglie povere nel vicino villaggio di Jobre, concedendo in prima persona credito per piccoli importi ai “più poveri tra i poveri”. Anche il poco denaro che egli poteva prestare di tasca propria era sufficiente per gli abitanti del villaggio per dare

l’avvio a semplici attività come la coltivazione del riso. Yunus notò che i debitori non solo traevano profitto dall’accesso al credito, ma soprattutto che i prestiti venivano restituiti, benché gli abitanti del villaggio fossero in grado di fornire garanzie.

Potendo contare solo sulle proprie limitate risorse personali chiaramente il Professor Yunus non avrebbe potuto incidere sull’economia delle famiglie povere di un’area geografica per quanto ristretta , per questo si rivolse alla Banca Centrale del Bangladesh che convinse ad aiutarlo a creare una filiale appositamente rivolta ai poveri di Jobra. Questo portò in seguito alla creazione di un altro progetto, questa volta nel Tangail nel centro nord del Bangladesh. Dal momento che il progetto rivelò di essere un successo a prescindere da regioni geografiche, Grameen si diffuse in tutto il paese.

L’innovazione probabilmente “chiave”, che permise a Grameen di crescere in modo esplosivo, fu il prestito di gruppo, un meccanismo che essenzialmente permette ai poveri di farsi garanti l’uno dell’altro. Inoltre i fondi messi a disposizione dal fondo internazionale dell’agricoltura e dello sviluppo, dalla fondazione Ford, dai governi di Bangladesh, Svezia, Norvegia e paesi bassi resero possibile una rapida crescita.

La banca nel suo picco cresceva al ritmo del 40% l’anno. Nel 1991 la banca Grameen aveva un milione di membri e nel 2002 superò i 2,5 milioni di clienti. Oggi “cloni” di Grameen esistono in più di trenta nazioni, e programmi di prestiti di gruppo operano in trenta dei cinquanta stati USA.

Le caratteristiche dei prestiti Grameen sono del tutto originali rispetto al credito tradizionale erogato per l’avvio di un’attività economica. In una relazione standard i debitori offrono alla banca delle garanzie per ottenere credito, investono il capitale per generare un rendimento, pagano il prestito secondo l’interesse pattuito. Se non sono in grado di pagare, i creditori escutono la garanzia.

I contratti di Grameen, essendo rivolti a soggetti che non sono in grado di fornire né garanzie personali, né garanzie patrimoniali, si avvantaggiano dei legami molto stretti esistenti all’interno della comunità. Il contratto di credito coinvolge gruppi di clienti, non singoli che agiscono per conto proprio. I gruppi si formano su base volontaria, i prestiti sono concessi su base individuale

attraverso il gruppo, tra i membri del quale sussiste un legame di reciproco supporto in caso di difficoltà.

Ogni gruppo conta cinque debitori, il credito va prima a due, poi ad altri due, infine al quinto membro del gruppo. Finché i prestiti vengono pagati il ciclo continua, ma se un membro non ripaga il suo prestito e gli altri non provvedono ed estinguere il debito, tutti nel gruppo vengono privati dell’accesso al credito. Questa caratteristica dà ai clienti un importante incentivo alla restituzione, di controllo dei vicini, e alla selezione di partner affidabili nel momento in cui i gruppi si formano. Inoltre, ogni gruppo formato da cinque persone è parte di un insieme di otto gruppi. I pagamenti sono fatti in pubblico.

Il meccanismo dunque poggia sulle relazioni informali tra i vicini che facilitano il prestito alle famiglie prive di garanzie.

I contratti di gruppo di Grameen hanno suscitato l’interesse degli economisti e dagli anni '90 sono nate molte ricerche cui Stiglitz (1989 e 1990) diede l’avvio. Tuttavia non è il solo prestito di gruppo il fattore critico di successo di Grameen. In particolare Grameen crea degli incentivi dinamici, incominciando con prestiti d’importo molto contenuto gradualmente aumentando la dimensione del credito quando i clienti dimostrano affidabilità nel tempo.

Il piano di rimborso dei prestiti presenta anch’esso delle caratteristiche originali: le restituzioni sono settimanali e iniziano una settimana dopo l’erogazione, in modo molto differente rispetto a quanto accade per i finanziamenti concessi per l’avvio di un’attività economica nel mercato del credito tradizionale, nel quale è tipica la presenza di un periodo piuttosto lungo di preammortamento, ovvero il lasso di tempo in cui il debitore paga solo gli interessi. Questo rende il contratto molto più simile a un prestito al consumo che a un prestito per attività economiche e questo cambia la natura del rischio che la banca si assume.

Inoltre la base dei clienti di Grameen è al 90% femminile, e questo non solo apporta dei benefici impatti sociali, ma soprattutto riduce il rischio finanziario della banca.

Sinteticamente il meccanismo di rimborso dei prestiti per Grameen Bank è così strutturato:

• La scadenza del prestito è un anno

• La scadenza della prima rata è fissata una settimana dopo l’erogazione del prestito

• Tasso di interesse pari in media al 20 per cento annuo

• Obbligo di versamento del 5% dell’importo erogato nel Fondo di

riserva,denominato “fondo di gruppo”, accantonato per le emergenze, in cui inoltre i membri del gruppo debbano effettuare versamenti

settimanali.

Il Fondo di gruppo, unitamente al Fondo di Emergenza, istituito per fronteggiare spese per eventi luttuosi, disastri naturali ed alimentato con aggravi obbligatori sugli interessi, viene gestito da un organo di coordinamento denominato Centro, che si occupa per esempio di dirimere controversie che emergano all’interno di un gruppo.