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Questo Stato à il merito d' aver largamente favo-rito il credito per le abitazioni popolari, sopra tutto mediante l'energica azione della Cassa regionale di pre-stito, che contribuì a l'istituzione d' una Banca di cre-dito ipotecario ; fece e continua a fare larghi prestiti, sia a società di costruzione direttamente, sia, più spesso, servendosi della mediazione dei Comuni e dei Consorzi comunali. Con le somme così mutuate, essi possono

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conceder nuovi prestiti a società di costruzione ad

un tasso leggermente superiore al prezzo di costo, o costruir essi stessi o compiere opportuni lavori di risa-namento. Questo Stato à pure il merito d'aver dato grande diffusione a l'ispezione degli alloggi, che già funziona attivamente come un sano istituto di previ-denza sociale, e d' aver creato un ufficio centrale che à la missione di studiare seriamente il problema, propo-nendo con osservazioni di fatto tutti quei provvedimenti che servono a integrare e a coordinare la politica a fa-vore delle abitazioni popolari.

E veniamo a 1' azione dei Comuni.

L'idea di far collaborare i Comuni al miglioramento della casa del lavoratore, non è nuova, ma sembra aver riguadagnato favore da qualche anno. Abbiamo visto quale larga partecipazione sia riservata ai Comuni nel Granducato di Hesse, e il legislatore di quel paese di-chiara molto giustamente che l'azione diretta dello Stato si deve mantenere entro limiti ristretti, e meglio s'ad-dice una larga cooperazione da parte dei Comuni, che posson rendersi conto delle condizioni e circostanze locali.

Il Governo prussiano à inviato recentemente due circolari ai Presidenti dei distretti e delle provincie, nelle quali son contenute istruzioni dettagliate su l'intervento dei Comuni nella questione delle abitazioni popolari, veramente notevoli per la larghezza di vedute di cui danno prova. Si osserva giustamente come gli stessi doveri che s'impongono a lo Stato come padrone. S'im-pongono pure ai Comuni verso i loro dipendenti, e si deplora che molti Comuni non abbiano compiuto questo dovere. Quanto a la scelta dei mezzi, lascia loro com-pleta libertà, tra la costruzione diretta, la costruzione per mezzo d'imprenditori, o favorendo l'aggruppamento

dei propri dipendenti in società cooperative, a le quali fare dei prestiti. Per quanto concerne la provvista di case per gli altri cittadini delle classi meno abbienti, non è consigliata la costruzione diretta, ma si ritiene preferible d'incoraggiare l'opera di associazioni cooperative e d'in-teresse generale, provvedendo gratuitamente a gl'impianti stradali. Se poi queste imprese si trovassero in condizioni difficili, i Comuni potranno assumere delle quote sociali o sottoscrivere delle azioni, e trovare così un impiego conveniente dei loro capitali. Se poi questi facessero loro difetto, potranno contrarre un prestito con la Cassa re-gionale d'assicurazioni, e concedere la somma mutuata ad un quarto per cento più dell' interesse da essi pagato. Ed é ancora più semplice per essi d' assumere la garanzia dei prestiti fatti direttamente a le società di costruzione.

I Comuni possono inoltre contribuire efficacemente al miglioramento delle condizioni delle abitazioni operaie, creando dei mezzi di trasporto economici, che permet-tano a gli operai di cercare dimore salubri ed econo-miche nei sobborghi.

Essi possono anche combattere gli effetti della spe-culazione, esercitando un' influenza regolatrice del prezzo delle aree.

Per raggiungere questo scopo, devono acquistare terreni fabbricabili, per valersene essi stessi, o per ceder a le società costruttrici un diritto di superficie su di essi, verso un tenue correspettivo, o venderli a prezzi di favore, o costituire per proprio conto una certa riserva. Questa, la multiforme attività additata da queste circolari ai Comuni ; vedremo come 1' attività di questi, pur senza rispondere appieno ai desideri dell'Ammini-strazione centrale, sia stata, specialmente nelle grandi città, molto considerevole.

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La città di Francoforte, che sta a la testa del mo-vimento, concedeva ad una società cittadina d'interesse generale, il diritto d'innalzar costruzioni, su un terreno comunale della superficie di 65 are, e nel tempo stesso le apriva un credito di 500,000 marchi. La città di Lipsia cedette pure il diritto di superficie su terreni co-munali e prestò la propria cauzione per un prestito assunto presso la Cassa regionale d'assicurazione. Man-nheim ed altre città, àn fatto larghe concessioni di terreni, a la sola condizione, da parte della società cessionaria, di sottoporre a 1' approvazione del Consiglio Comunale i piani di costruzione.

Magdeburgo à conchiuso un contratto con la Cassa d'assicurazioni di Sachsen-Anhalt, in virtù del quale questo Istituto si obbliga di prestarle per 6 anni, a partire dal 1 9 0 1 , una somma di 100,000 marchi, che la città impiegherà in prestiti ipotecari a le imprese di costruzione. A la città di Düsseldorf è dovuta la creazione d' una Banca di credito ipotecario, destinata a procurare a le imprese di costruzione i capitali necessari. Berlino à pure concesso un prestito di 600,000 marchi a una società d'interesse generale.

Molte città ànno fatto gratuitamente, per venire in aiuto a queste società, i lavori di pavimentazione e di canalizzazione nelle strade nuove, in cui esse volevano costruire. La costruzione diretta di case é stata poco pra-ticata dai Comuni germanici, ed esclusivamente a bene-ficio dei loro dipendenti. Tra quelli che ànno esplicata in tal modo la propria attività, citeremo : Dresda, Hei-delberg, Francoforte sul Meno, Colonia, Düsseldorf ecc. Quest'ultima città à costruito 1 4 1 alloggi per i propri operai ed impiegati, e 7 magazzini, su terreno comunale del valore di 190,000 marchi, e le spese di costruzione

sono ammontate a 876,000 marchi. Strasburgo à dedicato una somma di marchi 4,000,000, Mulhouse di 2 milioni. Molte delle grandi città àn poi compreso la grande importanza che à di tenere da parte del Comune una vasta riserva di aree fabbricabili, come lo provano le cifre seguenti, relative a la fine del 1903 :

Aree da essi possedute

Percentuale Comuni Entro del perimetro

urbano

Fuori del perimetro urbano al totale di aree fabbricabili Berlino 54,750 1,099,546 8.6 Bresiau 55,263 448,256 12.6 Francoforte s/M . . 395,585 20,487 49.4 Wiesbaden . . . . 132,387 5,687 36.6 Acquisgrana . . . 130,277 7,690 42.6 Strasburgo . . . . 270,770 200,098 34.5 Mannheim . . . . 156,657 66 32.3 Hannover . . . . 145,184 56,833 366 Magdeburgo . . . 132,574 127,857 237

Da qualche anno, Amburgo, Francoforte s/M, Co-lonia ed altre città, ànno dei regolamenti edilizi che di-stribuiscono la città in zone, in ciascuna delle quali la altezza e la densità delle costruzioni variano secondo una progressione decrescente, man mano che ci si avanza verso i quartieri eccentrici. Cosi si può profittare di queste disposizioni per costruire, in questi quartieri, case non molto elevate, spaziose, e che presentano, dal punto di vista della salubrità, tutte le garanzie desiderabili.

Anche dell'igiene i grandi Comuni germanici si occupano con grande amore, e sorvegliano attivamente

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le case popolari, per assicurarsi che i proprietari di esse

e gl'inquilini che vi abitano, non contravvengano a le norme sancite dai regolamenti municipali. Cosi ad Am-burgo c'è una commissione permanente formata da membri del Senato ed altri cittadini, assistiti da un uf-ficio tecnico d'impiegati.

A Strasburgo c' é una commissione presieduta dal Sindaco, e di cui fan parte proprietari di case, operai, ingegneri, impiegati comunali, ed in questa città avvenne un gran miglioramento negli alloggi popolari pel timore della pubblicità, tanto più che le sedute di questa com-missione sono pubbliche. A Stoccarda la città è divisa in oltre 200 zone, e la sorveglianza é affidata a cittadini che abitano nello stesso quartiere, di modo che la sor-veglianza é ancor più facile, e il timore della pubblicità più forte.

Oltre che con queste ispezioni permanenti, i grandi Comuni della Germania si accertano dell'osservanza dei regolamenti d'igiene con inchieste periodiche, che si compiono generalmente ogni 5 anni, e che devono metter in chiaro se esiste mancanza di piccole abitazioni, se quelle esistenti sono mal costruite o eccessivamente affollate. E l'esperienza dimostra la loro grande utilità. Cosi a Gòttingen esistevano, nel 1900, 190 case malsane, e nel 1902, dopo una di queste inchieste, solo 88. Ma non soltanto uno scopo igienico si propongono queste inchieste: esse indagano pure le condizioni dell'industria edilizia, essendo di grande importanza seguire in ogni tempo le variazioni del mercato, per non esser sorpresi da crisi impreviste.

Anche la statistica é molto curata dai Municipi tedeschi, sia per la grande diligenza con cui vengono elaborati i risultati delle inchieste, sia per alcuni servizi