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4.4 Stime future

5.1.1 Il gratis digitale

L’era digitale porta la dinamica del gratis ad un livello mai sperimentato prima. Questo grazie allo sviluppo di tre tecnologie che, combinandosi, hanno determinato quello che oggi indichiamo come digitale e che hanno la sorprendente caratteristica di diventare progressivamente così economiche da renderne difficile la misurazione. La prima riguarda la crescita di potenza dei processori. Già nel 1965 Gordon Moore, il co-fondatore di Intel, osservava come il numero dei componenti elettronici che costituivano i chip aumentassero di anno in anno. Questa tendenza, nota come legge di Moore, e riaggiustata negli anni in base alle evidenze, indica come il numero di transistor che compongono i chip, e conseguentemente le prestazioni dei processori, raddoppino ogni 18 mesi8. Ancora più

6Si veda anche quanto detto nel paragrafo “Pricing non lineare” del capitolo1. 7Anderson:Gratis, pagg. 38–41.

rapido è lo sviluppo dei supporti digitali di archiviazione, in quanto il numero di byte memorizzabili in un hard disk raddoppia di anno in anno. Ma è la terza tecnologia ad essere la più rapida ovvero quella relativa alla banda di trasmissione dei dati: la velocità di trasferimento dei dati attraverso un cavo in fibra ottica raddoppia oggi ogni nove mesi. Come sottolinea Chris Anderson, nel suo “Gratis”, tutte e tre queste tecnologie hanno alla base un corollario comune: allo stesso ritmo con il quale potenza e velocità raddop- piano, i costi si dimezzano. Anderson propone l’esempio del costo dei transistor. Nel 1961 un singolo transistor aveva un costo di dieci dollari. Meno di dieci anni dopo il costo era sceso ad un dollaro. Cinquant’anni dopo disponiamo di chip con due miliardi di transistor ad un costo di trecento dollari, il che vuol dire che il costo di un singolo transistor si approssima talmente allo zero da renderne inutile il calcolo. Questo calo incredibile dei costi della tecnologia non ha precedenti nella storia industriale ed è alla base del nuovo gratis digitale che di presenta quindi con caratteristiche nuove e peculiari che vanno ben oltre le operazioni di marketing e il meccanismo dei sovvenzionamenti incrociati analizzati nel precedente paragrafo. Il costo di qualsiasi prodotto basato su queste tecnologie, infatti, è destinato inevitabilmente a scendere fino ad approssimarsi allo zero. Questa combinazione di tecnologie così veloci e sempre meno costose, permet- tono l’esistenza di servizi come YouTube nel quale una quantità pressoché illimitata di video possono essere caricati e fruiti in modo istantaneo e con una qualità di risoluzione sempre migliore, il tutto in modo completamente gratuito. Ma le potenzialità vanno perfino oltre, in quanto il calo esponenziale dei costi a fronte di un altrettanto incredibile sviluppo delle prestazione, consente di attuare politiche sui prezzi altrimenti nemmeno immaginabili. Se si è consci del ritmo con cui si riducono i costi delle tecnologie alle base dei nostri prodotti, è possibile proporli già al prezzo futuro, e quindi inferiore, inducendo un aumento di domanda che non farà altro che ridurre ulteriormente i costi futuri e, ovviamente, accrescere i profitti attuali9.

Uno dei primi ricercatori che ha analizzato in modo approfondito le implicazioni eco- nomiche delle cosiddetta legge di Moore è stato Carver Mead. Mead, docente presso il California Institute of Technology (Caltech), introdusse, negli anni Settanta, i principi di funzionamento dei circuiti integrati, base dell’informatica odierna. Secondo Mead il

Figura 5.1: Curva apprendimento composta11

raddoppio delle prestazioni ogni diciotto mesi era un fenomeno determinato da quelle che lui stesso definiva come curve di apprendimento composte ovvero curve risultanti dalla sommatoria delle curve di apprendimento e della frequenza dell’innovazione tecnologica. Ogni volta che un’innovazione tecnologica viene introdotta la curva di apprendimento10

ricomincia dal punto di massima pendenza. La combinazione delle curve di appren- dimento corrispondenti ad ogni nuova innovazione tecnologica del settore informatico determina il raddoppio delle prestazioni osservato da Moore e il dimezzamento dei costi. Per Mead se il costo delle tecnologie si riduce talmente da renderne difficile la misura- zione in quanto si tratta di valori prossimi allo zero, non ha proprio senso continuare a considerarlo. In altre parole non ha più senso considerare transistor e simili come mer- ce rara, ma al contrario come merce abbondante che quindi può tranquillamente essere “sprecata”. Come abbiamo già avuto modo di vedere nel capitolo 2 parlando dei pio- nieri dell’ebook, negli anni Settanta i professionisti del settore informatico avevano un approccio totalmente opposto rispetto a quello suggerito da Mead, in quanto lavorando su computer mainframe di esclusivi centri di ricerca, erano abituati a un’opera di severa

10Il termine curva di apprendimento indica il rapporto tra tempo necessario per l’apprendimento e quan-

tità di informazioni correttamente apprese. http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_di_apprendimento

selezione dei progetti per cui potesse valere la pena sprecare transistor. Alan Kay, fu in questo senso uno dei pionieri, con ricerche che andavano nella direzione di rendere il computer di uso comune per la gente normale. Alla base del suo progetto Dynabook, come abbiamo visto, c’era la convinzione che la tecnologia informatica dovesse essere re- sa accessibile a tutti, anche economicamente. Kay fa uscire dai laboratori i meccanismi osservati da Moore.

Sia Mead che Kay hanno anticipato i meccanismi che sono alla base dell’economia digitale odierna proprio intuendo l’importanza di sprecare quell’abbondanza offerta dalle nuove tecnologie informatiche. Queste tecnologie infatti, di anno in anno, incrementano il loro potenziale e riducono i costi, avvicinando i valori marginali allo zero. Come suggerisce Anderson, il web oggi è una questione di scala. È necessario attrarre il maggior numero di utenti possibili e distribuire i costi su un pubblico che deve crescere mano a mano che la tecnologia di base migliora.

L’unione delle tre tecnologie - potenza di calcolo, capacità di archiviazione e banda di trasmissione dei dati, ha determinato una somma di “abbondanze” diverse che è alla base del web. Grazie ai bassissimi costi della banda di trasmissione di dati sono nati servizi come YouTube, che ha portato una rivoluzione nell’industria video; grazie a quelli dei supporti di archiviazione si sono sviluppati i servizi di Gmail, Flickr, MySpace e l’iPod della Apple che consente di archiviare un’intera collezione musicale. Internet mette insie- me la potenza di calcolo con la banda di trasmissione e lo spazio di archiviazione su disco rendendo possibile un’intera economia basata sulle curve di apprendimento composte12.