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CAPO III MODALITÀ DI ESECUZIONE

CONGLOMERATI DEL TIPO II (PER MANTI DI USURA SU STRADE COMUNI)

2. Griglie e cunette

I cigli e le cunette in calcestruzzo saranno, ove in elenco non sia stato previsto a ml, pagati a mc, comprendendo nel prezzo ogni magistero per dare le superfici viste rifinite fresche al frettazzo 3. Tombini tubolari.

Sono previsti in tubi di cemento prefabbricati di diversi diametro; dovranno avere uno spessore pari a d/10+2, dove d è il diametro interno.

I tubi avranno sezione circolare e saranno posti in opera con la massima accuratezza in modo da assicurare la perfetta immaschiatura dei tubi stessi, con platea e rinfianchi in calcestruzzo proporzionati ai diametri e prescritti dalla Direzione lavori. I tubi dovranno essere formati con impasti dosati ad almeno 350 Kg di cemento R325, ghiaietto minuto e sabbia.

Art. 45 - LAVORI INTERESSANTI STRADE ESISTENTI

Poichè gli interventi ricadranno su strade l’Impresa dovrà assoggettarsi, per la relativa posa delle pavimentazioni, ai vincoli e alle disposizioni indicate dalle rispettive Amministrazioni che sovrintendono alla relativa gestione tenendo conto dei seguenti maggiori oneri per:

− vincoli, quali che siano, per i tempi e le modalità e le responsabilità di esecuzione per la realizzazione dei lavori; tali vincoli saranno indicati dalla Direzione dei Lavori o saranno precisati nei permessi o disciplinari eventualmente rilasciati, tramite Direzione Lavori, dalle Amministrazioni competenti; pertanto l’Impresa, prima di presentare alla stessa Direzione dei Lavori il programma dei lavori che si svolgono su strade, dovrà tenere conto di tali vincoli;

− scavo eseguito a cassa chiusa ove non ricada in roccia da mina;

− tenere sempre e perfettamente libere le cunette eventualmente esistenti, rispondendo comunque a proprie spese di tutti i danni che derivassero dalla mancata esecuzione di quanto sopra;

− eventuale successivo riscavo della parte superiore del rinterro, ove questo sia stato portato inizialmente fino alla quota piano strada e subito dopo il necessario assestamento e per la profondità necessaria per la ricostruzione della pavimentazione stradale;

− il carico e trasporto a rifiuto di tutto o parte del materiale scavato nel caso che la Direzione dei Lavori ordinasse per iscritto il riempimento totale o parziale del cavo con materiale arido;

− ogni eventuale maggiore onere affinché la pavimentazione stradale, se ricostruita, presenti lo stesso colore e la stessa sagoma della pavimentazione preesistente;

− eventuale estensione della demolizione e ricostruzione della pavimentazione stradale rispetto ai limiti stabiliti dalla Direzione Lavori;

− versamento su richiesta della Direzione Lavori in base ai permessi e ai disciplinari di cui in precedenza, di eventuali depositi cauzionali richiesti dalle Amministrazioni che sovrintendono alla gestione delle strade, restando inteso che i relativi interessi passivi saranno a carico dell’Impresa, e che la Direzione Lavori non entrerà nel merito di eventuali future contestazioni che dovessero insorgere tra l’Impresa e le Amministrazioni sovrintendenti di cui sopra anche dopo l’ultimazione dei lavori fino a loro favorevole collaudo da parte di queste stesse Amministrazioni, ivi compreso l’eventuale incameramento, da parte delle Amministrazioni stesse, di detti depositi cauzionali;

− adottare tutte le disposizioni atte a garantire la libertà e la sicurezza del transito ai pedoni, agli animali e ai veicoli durante la esecuzione dei lavori;

− costruire apposite passerelle di legno o altro materiale della larghezza minima di m 0,60 e protette lateralmente con adatte ringhiere per dare comodo accesso pedonale e carrabile ai fabbricati prospicienti le strade;

− predisporre e tenere in funzione segnalazioni luminose per tutta la durata della pubblica illuminazione, evitando che abbiano a rimanere spente per qualsiasi causa, restando inteso che ogni danno e responsabilità per deficienza di quanto sopra è a carico dell’Appaltatore;

− porre gli sbarramenti a cavalletto a conveniente distanza e in punti tali che il pubblico sia avvertito dell’impedimento quando sia necessario impedire o limitare il traffico nella zona dei lavori;

− eseguire tutto quanto necessario per assicurare la conservazione del transito sulle strade e sui marciapiedi, la continuità degli scoli dell’acqua, la difesa dei cavi, la incolumità delle persone e per tutto quanto in una parola possa avere riferimento alle servitù provvisorie che vanno a determinarsi sulle vie o piazze pubbliche;

− adottare particolari cautele per l’eventuale presenza di cunicoli di fogna, tubazioni di gas o d’acqua, metanodotti o oleodotti, cavi elettrici, telegrafici e telefonici o altri ostacoli affinché non siano danneggiate dette opere sottosuolo.

Ricostruzione pavimentazione costituita da massicciata e sovrastruttura continua

Dopo che le materie di riempimento dei cavi saranno state assestate, anche tenendo conto delle eventuali disposizioni delle Amministrazioni interessate, si procederà al riscavo parziale del rinterro

per la formazione del cassonetto entro il quale sarà sistemato a mano il pietrame sciolto e di maggiore dimensione; successivamente si procederà alla imbrecciatura o cilindratura, nonché nei tratti ove previsto, alla bitumatura con relativa cilindratura, con le modalità previste nel successivo articolo.

A lavoro ultimato la strada dovrà presentare la sagoma trasversale che consenta lo scolo delle acque superficiali. Resta comunque stabilito che l’Appaltatore dovrà a tutte sue spese eseguire tutti quegli eventuali maggiori lavori di sistemazione e di ripristino che fossero richiesti dalle Amministrazioni interessate quando, a giudizio di queste ultime, gli eseguiti lavori di ricostruzione di massicciate non fossero accettabili per avvallamenti o dissesti od altro.

Demolizione e ricostruzione pavimentazioni costituite da tipi diversi dal punto 108.1 Demolizioni

Nella demolizione delle pavimentazioni di pietrini di cemento si avrà cura di rompere anzitutto la sola fila centrale corrispondente all’asse del cavo per facilitare così la rimozione, con l’aiuto di leve piccole, dalle file laterali a quella longitudinale senza ingenerare distacchi nelle parti di pavimentazione che non vanno rimosse.

Nella rimozione delle mattonelle di asfalto, dei tavoloni e delle mattonelle di cemento, dei cubetti di porfido e dei piccoli basoli calcarei, si dovrà avere cura di accantonare il materiale di risulta per essere agevolmente reimpiegato nelle costruzioni.

La demolizione delle pavimentazioni di asfalto, compreso sia per il manto bituminoso che per il massetto di appoggio, dovrà essere fatta con l’aiuto di attrezzi adatti per ottenere il taglio netto dei bordi.

Per la rimozione dei massetti di calcestruzzo di queste pavimentazioni, in particolare, come anche quella dei massetti delle pavimentazioni in mattonelle di cemento e in cubetti di porfido, si praticherà innanzi tutto una incisione ai limiti della parte da demolire, il che faciliterà la demolizione delle parti intermedie ed eviterà vibrazioni e distacchi nelle zone non interessate dal lavoro.

Ricostruzioni

Nessuna pavimentazione dovrà essere ricostruita se non dopo trascorso un periodo di 10 giorni dalla data di ultimazione del rinterro. Nella ricostruzione della pavimentazione saranno scartati gli elementi rotti o comunque deteriorati se dichiarati dal Direttore dei lavori non suscettibili di essere riutilizzati.

Essi saranno sostituiti con elementi nuovi a cura e spese dell’Appaltatore.

Gli elementi nuovi in sostituzione di quelli rotti o deteriorati, saranno della stessa qualità, categoria e tipo degli elementi vecchi sostituiti.

I materiali eccedenti dopo il rinterro dei cavi, comunque provenienti e che non fossero necessari per la difesa temporanea delle pavimentazioni ricostruite, dovranno essere immediatamente trasportati nei luoghi di pubblico discarico.

Ultimata la ricostruzione delle pavimentazioni, nell’intento di evitare i guasti dovuti al passaggio dei veicoli nel caso di pavimentazioni stradali e dei pedoni, nel caso di pavimentazioni di marciapiedi, e per dare modo alla malta di arrivare ad un primo indurimento si avrà cura di difendere la superficie ribasolata con sufficiente strato di terra o di sabbia per un periodo non inferiore a 15 giorni. Nella stagione estiva detto strato dovrà essere giornalmente bagnato. Le terre di copertura a difesa temporanea della pavimentazione ricostruita saranno portate a rifiuto, a cura e spese dell’Appaltatore, a consolidamento avvenuto.

L’Appaltatore sarà comunque responsabile dei cedimenti, sconnessioni ed alterazioni delle pavimentazioni ricostruite e dovrà rifare a tutte sue cure e spese il lavoro, rimanendo egli garante della buona riuscita delle pavimentazioni stesse fino al collaudo definitivo delle opere appaltate.

Art. 46 - RETE A MAGLIE SALDATE IN ACCIAIO PER ARMATURE DI FONDAZIONI O PAVIMENTAZIONI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO

A 5 cm dal piano finito della pavimentazione o fondazione del conglomerato cementizio, sarà fornita e posta in opera una rete metallica avente le caratteristiche appresso indicate.

Lo spessore dei singoli fili nonchè le dimensioni delle maglie verranno fissate dalla Direzione dei lavori. Per la dimensione delle maglie, le quali potranno essere quadrate o rettangolari, si fissano i limiti da 75 mm a 300 mm.

La rete sarà costituita da fili di acciaio ad alta resistenza tipo UNI 8926, trafilati a freddo, con resistenza a trazione di 60 kg/mm² ed un allungamento dell'8%.

La rete sarà ottenuta mediante saldatura elettrica di tutti i punti di incrocio delle singole maglie. La saldatura deve avvenire in modo che si stabilisca la continuità di struttura dei due fili, e la penetrazione di un filo nell'altro dovrà essere compresa tra 1/4 ed 1/2 del diametro del filo. Per la prova della rete si preleveranno delle barrette ognuna delle quali dovrà contenere almeno un punto d'incrocio saldato. Saranno ammessi scarti del diametro dei fili dell'ordine del 3% in più od in meno rispetto alla sezione nominale. Nelle dimensioni delle maglie saranno tollerati scarti non superiori al 5% in più o in meno rispetto alle dimensioni prescritte. La rete verrà contabilizzata e liquidata in base al peso effettivo del materiale impiegato. Nel prezzo relativo di elenco sono compresi tutti gli oneri di fornitura del materiale, l'esecuzione della rete, la sua posa in opera, ganci, trasporti, sfridi e tutto quanto altro occorra.

Art. 47 - OPERE PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE PIOVANE

Per tutte le categorie di strade dovranno essere realizzate idonee opere per la captazione e lo smaltimento delle acque piovane. A tale scopo, contemporaneamente alla formazione della sede stradale, dovranno essere predisposte apposite cunette secondo le tipologie previste da progetto.

Di norma le cunette, i pozzetti di raccolta e gli imbocchi di raccordo al piano stradale saranno realizzati in conglomerato cementizio vibrato. Le condotte di allontanamento saranno realizzate in accordo alle prescrizioni.

Le cunette saranno di norma costituite da elementi prefabbricati o realizzati in opera, di forma trapezoidale o ad L, in conglomerato cementizio armato almeno con maglia 12 x 12 cm in fili di acciaio da FI 5 mm . Il conglomerato cementizio dovrà avere una resistenza minima a compressione Rck = 25 MPa.

I pozzetti di raccolta e i raccordi d'imbocco potranno essere realizzati con elementi prefabbricati o direttamente gettati in opera. Il conglomerato cementizio dovrà avere caratteristiche analoghe a quelle delle cunette e le armature dovranno essere proporzionate alla dimensione degli elementi.

La posa degli elementi prefabbricati dovrà essere realizzata, previa effettuazione di uno scavo di categoria corrispondente a quella dei prefabbricati, su sottofondo di materiale arido debitamente regolarizzato e costipato. I giunti tra i vari elementi dovranno essere sigillati con malta cementizia.

Al fine di garantire la stabilità degli elementi prefabbricati, dovranno essere previsti idonei sistemi di ancoraggio al terreno opportunamente intervallati.

Art. 48 - CHIUSINI, GRIGLIE E TELAI

I materiali utilizzati per la fabbricazione dei dispositivi di chiusura e di coronamento, eccetto le griglie, possono essere i seguenti:

− ghisa a grafite lamellare

− ghisa a grafite sferoidale

− getti di acciaio

− acciaio laminato

− uno dei materiali a) b) c) d) in abbinamento con calcestruzzo

− calcestruzzo armato (escluso il calcestruzzo non armato)

L'uso dell'acciaio laminato è ammesso solo se è assicurata una adeguata protezione contro la corrosione; il tipo di protezione richiesta contro la corrosione deve essere stabilito previo accordo fra committente e fornitore.

Le griglie devono essere fabbricate in:

− ghisa a grafite lamellare

− ghisa a grafite sferoidale

− getti di acciaio

Il riempimento dei chiusini può essere realizzato con calcestruzzo oppure con altro materiale adeguato.

Tutti i chiusini, griglie e telai devono portare una marcatura leggibile e durevole indicante:

− UNI EN 124 (come riferimento alla presente norma)

− la classe corrispondente (per esempio D 400) o le classi corrispondenti per i quadri utilizzati per più classi (per esempio D 400 -

E 600)

− il nome e/o il marchio di identificazione del fabbricante e il luogo di fabbricazione che può essere in codice

− il marchio di un ente di certificazione e possono riportare:

− marcature aggiuntive relative all'applicazione o al proprietario

− l'identificazione del prodotto (nome e/o numero di catalogo)

Le marcature di cui sopra devono essere riportate in maniera chiara e durevole e devono, dove possibile, essere visibili quando l'unità è installata.

Di seguito si riportano le zone di impiego delle varie classi di chiusini:

− Classe A 15 (Carico di rottura kN 15). Zone esclusivamente pedonali e ciclistiche- superfici paragonabili quali spazi verdi.

− Classe B 125 (Carico di rottura kN 125). Marciapiedi - zone pedonali aperte occasionalmente al traffico - aree di parcheggio e parcheggi a più piani per autoveicoli.

− Classe C 250 (Carico di rottura kN 250). Cunette ai bordi delle strade che si estendono al massimo fino a 0,5 mt sulle corsie di circolazione e fino a 0,2 mt sui marciapiedi - banchine stradali e parcheggi per autoveicoli pesanti.

− Classe D 400 (Carico di rottura kN 400). Vie di circolazione (strade provinciali e statali) - aree di parcheggio per tutti i tipi di veicoli.

− Classe E 600 (Carico di rottura kN 600). Aree speciali per carichi perticolarmente elevati quali porti ed aeroporti.

Art. 49 - SEGNALETICA

Per quanto riguarda la segnaletica, l'Impresa dovrà attenersi alle disposizioni che verranno impartite di volta in volta dalla Direzione dei lavori.

Dovranno essere tenute presenti le norme che sono contenute nel vigente Codice della strada e nel Capitolato speciale dei segnali stradali predisposto dall'Ispettorato Generale Circolazione e Traffico del Ministero dei LL.PP e da quanto riportato agli Art. 81 - e Art. 82 - del presente disciplinare.

Art. 50 - CORDONATE

Cordonate in conglomerato cementizio Gli elementi prefabbricati delle cordonate in conglomerato cementizio avranno sezione che sarà di volta in volta precisata dalla Direzione dei Lavori. Saranno di norma lunghi cm 100, salvo nei tratti di curva a stretto raggio o casi particolari per i quali la Direzione dei Lavori potrà chiedere dimensioni minori.

Il conglomerato cementizio per il corpo delle cordonate dovrà avere una resistenza cubica a rottura a compressione semplice a 28 giorni di maturazione 30 N/mm2. Il controllo della resistenza a sezione semplice dei conglomerato cementizio a 28 giorni di maturazione dovrà essere fatto prelevando da ogni partita di 100 pezzi un elemento di cordonata dal quale saranno ricavati 4 provini cubi di cm 10 di lato. Tali provini saranno sottoposti a prove di compressione presso un laboratorio indicato dalla Direzione dei' Lavori e sarà assunta quale resistenza a rottura dei conglomerato cementizio la media della resistenza dei 4 provini.

Le operazioni di prelievo e di prova, da eseguire a cura della Direzione dei Lavori ed a spese dell'Impresa, saranno effettuate in contraddittorio redigendo apposito verbale controfirmato dalla Direzione dei Lavori e dall'Impresa. Nel caso che la resistenza risultante dalle prove sia inferiore al valore richiesto (almeno 30 N/mm2). La partita sarà rifiutata e dovrà essere allontanata dal cantiere.

Tassativamente si prescrive che ciascuna partita sottoposta a controllo non potrà essere posta in opera fino a quando non saranno noti i risultati positivi delle prove. Gli elementi verranno posati su un letto di conglomerato cementizio dei tipo di fondazione di classe 100. Gli elementi di cordolo verranno posati attestati, lasciando fra le teste contigue lo spazio di 3 cm 0,5. Tale spazio verrà riempito di malta cementizia dosata a 350 kg di cemento normale per m3 di sabbia.

Art. 51 - BONIFICA SOTTOFONDO NELLE AREE DEI MARCIAPIEDI

Si dovrà provvedere allo scorticamento del terreno vegetale per la preparazione del piano di posa dei rilevati, compreso il carico su automezzo dei materiali di risulta ed il loro smaltimento a discarica autorizzata, la compattazione del fondo dello scavo, il riempimento dello scavo ed il compattamento di materiali idonei fino a raggiungere la quota del terreno a livello tale da consentire, compreso il maggior onere per la presenza di sottoservizi tecnologici da salvaguardare, comprese le opere di decespugliamento e di rimozione di erbe infestanti nelle aree e nei giunti di bordo dei marciapiedi.

E’ previsto il riempimento con l'impiego di materiale misto naturale di cava (0-200), compresa la fornitura dei materiali necessari per dare il lavoro ultimato a perfetta regola d’arte.

Art. 52 - CONTENIMENTO GETTI DI CALCESTRUZZO PER DELIMITAZIONE MARCIAPIEDI Il contenimento getti di calcestruzzo sarà effettuato con casseforme in legname grezzo per getti di calcestruzzo semplice o armato. Saranno comprese le armature di sostegno, chioderie, legacci, disarmanti, sfrido e compreso altresì il disarmo, la pulizia e il riaccatastamento del legname, valutate per l'effettiva superficie dei casseri a contatto con il getto, da eseguirsi con riutilizzo per almeno tre cicli di posa e disarmo delle casserature impiegate.

Art. 53 - FINITURA CUNETTE STRADALI E CORDOLI DEI MARCIAPIEDI

Sarà altresì da effettuarsi la pulizia e sigillatura dei giunti delle cunette stradali e dei cordoli dei marciapiedi, compresa la risistemazione di eventuali cordoli preesistenti che dovessero essere da riparare o sostituire, compreso ogni altro onere per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte e secondo le indicazioni della D.L.

Art. 54 - RIPOSIZIONAMENTO IN QUOTA DI SOTTOSERVIZI STRADALI

La pavimentazione stradale o dei marciapiedi dovrà essere completata dal riposizionamento in quota dei sottoservizi stradali sino alla quota finita prevista per la pavimentazione.