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5. Analisi dei gruppi

5.1. Gruppo D1

Il Gruppo D1 è un sottogruppo del gruppo D e comprende dieci serie di iniettori differenti che verranno identificati con la dicitura da D1.1 a D1.10.

Le caratteristiche principali sono lo spray targeting a cinque fori, le sedi ESF19, la presenza degli step hole su nove dei dieci gruppi (solo il D1.10 ne è sprovvisto) e una portata statica bassa con conseguenti fori piccoli.

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Il DOE che è stato realizzato su questo sottogruppo prevede una variazione di CF e ShD in modo che si combinassero tra loro per ricoprire tutto lo spazio di esistenza al variare del rapporto L/D.

I valori del CF possono essere negativi (ugelli divergenti), neutri (nulli, ugelli cilindrici) o positivi (ugelli convergenti), dove i valori negativi e positivi sono tutti uguali tra loro per tutti i gruppi, mentre l'ShD varia a sua volta in un range crescente di valori.

In Tabella 5.1 è riportato uno schema riassuntivo del DOE comprensivo di tutti i gruppi in cui si nota l'assenza di step hole per il D1.10.

Tabella 5.1: Schema riassuntivo del DOE del gruppo D1

5.2. Gruppo D2

Questo sottogruppo del gruppo D è composto da sei configurazioni di iniettori differenti (da D2.1 a D2.6) e presenta lo stesso targeting a cinque fori e la stessa sede ESF19 del gruppo D1.

Anche in questo caso tutte le serie di iniettori tranne una (la D2.6) sono provviste di step hole.

La differenza sostanziale tra i due sottogruppi di D è il valore della portata statica poiché mentre per il D1 era bassa in questo caso è invece alta, il che comporta un valore del diametro dei fori decisamente superiore.

Il DOE ha la stessa struttura del gruppo D1 con una variazione del CF e del ShD, ma questa volta i valori positivi e negativi del CF sono in valore assoluto più grandi rispetto a quelli del D1 così come gli step hole hanno diametri leggermente maggiori, inoltre il rapporto L/D viene mantenuto costante, come mostrato in Tabella 5.2.

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Tabella 5.2: Schema riassuntivo del DOE del gruppo D2

5.3. Gruppo E1

Il Gruppo E1 è formato da cinque configurazioni (da E1.1 a E1.5) e ha lo spray targeting a sei fori.

La sede è la ESF18 sprovvista di step hole e la portata statica degli iniettori è alta.

Il Gruppo E rispetto agli altri è caratterizzato dalla presenza di hydrogrinding (l'unico di tutti e quattro i gruppi principali), e il DOE del E1 è stato studiato per analizzare la variazione di HG e CF.

Il CF varia con i soliti valori del gruppo D2, mentre l'hydrogrinding varia da 0%, a un valore medio e alto.

Tabella 5.3: Schema riassuntivo del DOE del gruppo E1

5.4. Gruppo E2

Facendo parte del gruppo E anche l'E2 ha la peculiarità di avere l'hydrogrinding, ma rispetto all'E1 presenta alcune differenze.

In prima battuta cambia la sede che in questo caso è la ESF19 dotata di step hole, inoltre il CF resta neutro per tutte le serie di iniettori che sono tre (da E2.1 a E2.3).

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Non cambia lo spray targeting (sei fori) e la portata statica rimane alta anche in questo caso.

Tabella 5.4: Schema riassuntivo del DOE del gruppo E2

5.5. Gruppo F1

Il Gruppo F è l'unico a montare le sedi ESF-T3 che, come è stato già detto, sono molto differenti rispetto alle altre.

Poiché la geometria di queste sedi era molto particolare con un pozzetto quasi squadrato e una profondità notevole, è risultato molto difficoltoso effettuare le misure tramite PGI e CCI.

La geometria di questa sede non è compatibile con il programma di misura automatizzato della Werth utilizzato per il controllo dimensionale della foratura ed è stata possibile solamente una scansione manuale di alcuni parametri.

Adoperare il sistema di misura manuale aumenta considerevolmente il tempo di misura (che è già di circa 30 minuti per la procedura automatica) con un conseguente accavallamento dei lavori dei laboratori.

In definitiva non è stato possibile effettuare la raccolta dati per queste serie (soltanto una o due sedi per serie sono state parzialmente misurate).

Non sarà possibile perciò trovare le funzioni di trasferimento con i CDPs legati a queste configurazioni, ma le performance di spray saranno lo stesso confrontate con le altre configurazioni in modo da visualizzare i trend associati alle variazioni di questi CDPs.

Per quanto riguarda il gruppo F1 si hanno due serie di iniettori dotati di spray targeting a sei fori e portata statica alta.

Il DOE prevede la variazione di CF e FhD in modo da avere la stessa cavitazione (CCP) tra tutti i sottogruppi.

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In Tabella 5.5 è descritto il DOE , dove il valore "high" del FhD indica dei fori del flow hole di grande diametro.

Tabella 5.5: Schema riassuntivo del DOE del gruppo F1

5.6. Gruppo F2

Così come per il gruppo F1 anche per il gruppo F2 sono state realizzate configurazioni dove cambia il diametro di foratura FhD e quindi la portata statica Qs al variare el CF.

In questo caso il gruppo comprende cinque serie di iniettori (da F2.1 a F2.5) delle iniziali sei programmate, con uno spray targeting a cinque fori senza step hole.

Il DOE iniziale prevede la variazione di FhD e quindi Qs al variare del CF mantenendo la cavitazione, e quindi il CCP, costante.

In Tabella 5.6 è descritto il DOE iniziale comprendente anche le serie di iniettori che non sono stati realizzati.

Tabella 5.6: Schema riassuntivo del DOE del gruppo F2

La portata statica, così come l'FhD, ha tre valori differenti che saranno definiti come basso, medio o alto, mentre il CF varia tra un valore positivo e uno neutro.

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5.7. Gruppo G1

Il gruppo G1 è l'ultimo gruppo analizzato ed è realizzato con le sedi ESF15 senza step hole.

Esso è caratterizzato da uno spray targeting a sei fori e una portata statica alta, inoltre comprende tre serie di iniettori.

Per questo gruppo non esiste un vero e proprio DOE poiché l'unica variazione riguarda il CF che ha valori positivi crescenti nelle tre serie dal G1.1 al G1.3.

Tutte le caratteristiche e gli schemi dei DOE relativi a tutti e sette i gruppi sono riassunti rispettivamente nella Tabella 5.7 e nella Tabella 5.8.

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