Capitolo 3: Il ruolo di internet e delle nuove tecnologie nello sviluppo dell’halal
3.2 Guide turistiche digitali e travel bloggers
Fino a qualche anno fa, per guida turistica si intendeva propriamente la persona fisica che accompagna i turisti nella visita di una determinata attrazione, oppure si faceva riferimento alla guida cartacea, venduta presso edicole e librerie, che aveva la funzione di aiutare il turista nella pianificazione del proprio viaggio. Questa tipologia di guida si trovava in diversi formati, dal libro alla cartina geografica tascabile, che spesso coincideva con la mappa della città, o dello Stato che si intendeva visitare, per cui veniva considerata uno strumento fondamentale per orientarsi durante l’itinerario scelto.Di pari passo allo sviluppo tecnologico tuttavia, la routine vacanziera odierna è mutata, per cui il turista dopo aver prenotato il volo e l’alloggio, passa a sfogliare l’app store legato al sistema operativo del proprio smartphone, alla ricerca di una guida turistica da scaricare e consultare in qualsiasi momento. Oggigiorno, essa è infatti diventata digitale e si consulta attraverso lo schermo touchscreen del proprio dispositivo mobile: grazie alle mappe offline, alla
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localizzazione GPS, alle recensioni degli altri utenti e alla possibilità di creare itinerari tematici, o selezionare quelli creati da altri viaggiatori 2.0, le app turistiche permettono di scoprire ogni singolo dettaglio della località che si è scelta come meta delle vacanze. Questo strumento dunque, segue gli sviluppi della tecnologia, diventando sempre più efficiente, risolutivo e specifico. 92 Anche il mondo del turismo halal si è adattato al cambiamento, ideando guide turistiche digitali a misura di musulmano: esse spesso sono state create proprio da comuni fedeli che durante i loro viaggi hanno riscontrato non poche difficoltà nel trovare attrattive e servizi di alloggio e ristorazione, che fossero in linea con i dettami religiosi dell’Islam.
Soumaya Hamdi, una donna nata e cresciuta nel Regno Unito da una famiglia con radici miste, ha trascorso le proprie estati tra le sabbie desertiche del Nord Africa e la pittoresca campagna inglese, per poi rendersi conto, crescendo, di quanto fosse complicato viaggiare per la popolazione musulmana. Nel 2015 durante un viaggio in Asia con suo marito, anch’egli musulmano osservante, e il figlio di 4 mesi, visitò le meraviglie di Singapore, Malesia, Corea del Sud e Giappone. Nonostante l’emozionante viaggio, Soumaya riscontrò diverse difficoltà nella ricerca quotidiana di cibo certificato halal e iniziò ad annotarsi le migliori soluzioni per quanto riguarda ristoranti, strutture di preghiera e siti di interesse turistico. I suoi preziosi appunti di viaggio si sono trasformati nel tempo nell’attuale Halal Travel Guide93, una piattaforma online che offre suggerimenti, consigli e itinerari curati per i viaggiatori musulmani di tutto il mondo. La mission di questo progetto è quella di promuovere viaggi di qualità garantita, supportare le attività locali della destinazione e far conoscere ai propri seguaci il patrimonio musulmano mondiale.
92 “Guide turistiche: ora ci pensano web e app.” - https://www.fastweb.it/web-e-digital/guide-
turistiche-ora-ci-pensano-web-e-app/
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Figura 29: Home page di HalalTravelGuide.
Come Halal Travel Guide, anche Have Halal Will Travel94 è stata fondata nel 2015, e vanta ad oggi ben 9,1 milioni di utenti al mese. Il fondatore, Mikhael Goh, ha ideato il sito insieme a tre amici mentre studiava a Seoul, come reazione alla frustrazione quotidiana data dalla mancanza di informazioni su dove trovare cibo halal di qualità. “Non solo per il cibo, ma anche per la
sicurezza e la preghiera, c’era una generale mancanza di informazioni là fuori e le informazioni che esistevano erano frammentate ", ha affermato il signor
Goh in un’intervista. Il cibo halal rappresenta il fulcro di questa guida digitale, che dedica un’intera sezione del proprio menù all’argomento, suddividendo le direttive fornite in base ai diversi Paesi di destinazione turistica. Sul portale vengono inoltre proposti itinerari muslim-friendly, ricette rigorosamente halal, e articoli sulle ultime novità legate ai luoghi di preghiera, alle attività ricreative e ai punti di ristoro che rientrano nell’offerta turistica dei Paesi ospitanti il target in esame.
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Figura 30: Home page di HaveHalalWillTravel.
Il divario presente sul mercato è stato intercettato e colmato anche dai blog di viaggio, promossi in questo caso da diverse giovani donne musulmane che grazie allo sviluppo delle piattaforme digitali e dei social network, hanno deciso di intraprendere la strada di travel blogger per condividere le loro esperienze, aiutare i viaggiatori musulmani ad orientarsi, e far conoscere luoghi e destinazioni sconosciuti.
Le travel blogger, menzionate in seguito, hanno deciso di dedicarsi a tale attività, in base a obiettivi di fondo comuni, ossia: incoraggiare i musulmani a viaggiare, combattere il fenomeno dell’Islamofobia, spesso alimentato dalla rappresentazione dei fedeli data dai media, ma soprattutto ispirare e motivare le ragazze giovani a lasciare le loro case per scoprire il mondo, sebbene spesso queste ultime vengano limitate da famiglie oppressive.
Alcune delle personalità più apprezzate sono:95
- Sally Elbassir, irlandese cresciuta a Los Angeles, ideatrice di Passport and Plates96, un blog in cui narra le sue esperienze di viaggio e avventure gastronomiche, durante le quali carne di maiale e alcol sono sempre fuori menu. Sally ha visitato finora ben 26 Paesi, concentrandosi soprattutto sulla cultura del luogo e sul cibo, che rappresenta la sua grande passione. In virtù
95 “5 Muslim travel blogger you must follow.”- https://blog.tripfez.com/muslim-travel-bloggers/ 96https://passportandplates.com/
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di questo, ha dedicato una sezione del suo sito alla cucina, in particolare a quella di strada, e recensisce i ristoranti halal che trova in giro per il mondo. - Atikah Amalina, di origine malese e residente a Singapore, è la fondatrice di The Tudung Traveller, nonché una notevole scrittrice. Il suo blog è incentrato sui viaggi da ragazza musulmana in solitaria, che indossa sempre con orgoglio il suo hijab, simbolo della sua eredità culturale. Le principali destinazioni su cui viene focalizzata l’attenzione in questo blog sono le località turistiche europee e del sud-est asiatico.
- Esra Alhamal, saudita residente a Londra, cura Arabian Wanderess97, un blog in cui racconta i propri viaggi in veste di donna musulmana con un budget limitato e dove propone guide specializzate per visitare l’Europa, in particolare la capitale inglese.
- Elena Nikolova, di origine bulgara residente nel Regno Unit, gestisce Muslim Travel Girl98, uno dei migliori blog di viaggio a misura di musulmano, conosciuto soprattutto per la sezione Umrah, unica nel suo genere. I consigli forniti preparano per il pellegrinaggio alla Mecca considerando ogni aspetto del viaggio, dal budget, all'ottenimento di un visto, alla ricerca di un posto dove alloggiare. Su questo blog si possono inoltre trovare informazioni sui resort consigliati alle coppie musulmane per il viaggio di nozze.
97https://arabianwanderess.com/ 98https://muslimtravelgirl.com/
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Figura 31: Foto di viaggio delle travel blogger musulmane più famose.