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I beneficiari delle pensioni integrate al minimo

2. I beneficiari delle pensioni Ivs

2.4 I beneficiari delle pensioni integrate al minimo

I titolari di pensioni Ivs hanno diritto a un’integrazione dell’importo della prestazione fino al raggiungimento di un trattamento minimo. Per essere ammessi al beneficio dell’integrazione al trattamento minimo il legislatore ha previsto requisiti reddituali pari a 26 volte la misura mensile del trattamento minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

L

importo mensile, per il 2011 pari a 468,35 euro, in presenza di ulteriori requisiti, può essere incrementato di una maggiorazione. Se il reddito è pari o inferiore a 6.088,55 euro, l’integrazione spetta nella misura intera; per un reddito compreso tra 6.088,55 euro e 12.177,10 euro (468,35 euro per 26) spetta un’integrazione ridotta. Il limite di reddito è innalzato a 18.265,65 euro se cumulato con quello del coniuge e per l’integrazione ridotta il reddito è compreso tra 18.265,65 e 24.354,20euro.

Al 31 dicembre 2011 i beneficiari di pensioni con integrazione al trattamento minimo sono pari a 3.897.735; il 45,8 per cento è titolare solo di trattamenti integrati al minimo, mentre il 54,2 per cento cumula tali pensioni con altre prestazioni (Prospetto 2.23).

Tra coloro che percepiscono solo pensioni integrate al minimo, la maggior parte (63,1 per cento) è titolare di pensioni di vecchiaia, il 13,4 per cento riceve pensioni di invalidità e il 23,2 per cento percepisce pensioni ai superstiti. Il cumulo con altri redditi pensionistici, laddove rilevato, riguarda in misura simile i beneficiari di pensioni integrate al minimo a prescindere dalla tipologia della prestazione, con quote che vanno dal 22,7 per cento per i titolari di pensioni di invalidità al 42,8 per cento per i beneficiari di pensioni di vecchiaia.

Dall’esame dei dati relativi all’importo complessivo annuo dei redditi pensionistici, pari a 42.638 milioni di euro, si osserva che il 56,4 per cento è da attribuire a pensioni integrate al minimo e il 43,6 per cento proviene dal cumulo con altre prestazioni. Per il complesso dei beneficiari in esame, l’importo dei redditi derivanti da pensioni integrate (pari a 24.065 milioni di euro) deriva per il 37,2 per cento dalle integrazioni concesse per il raggiungimento dell’importo minimo, per il 59,2 per cento dall’importo della pensione da integrare e per il restante 3,7 per cento da maggiorazioni sociali.

L’importo medio annuo del reddito pensionistico è pari a 10.939 euro, con un minimo pari a 6.364 euro annui nel caso dei beneficiari di pensioni ai superstiti e un massimo di 16.622 euro per coloro che percepiscono almeno due pensioni integrate al minimo (Ivs) cumulate con altri trattamenti pensionistici.

Prospetto 2.23 – Beneficiari di pensioni integrate al minimo e importo lordo annuo, complessivo e medio, del reddito pensionistico per tipologia di prestazione – Anno 2011

TIPOLOGIA Pensionati

Importo complessivo annuo (migliaia di euro) Importo

medio (euro) Pensione integrata al minimo

Altri redditi

pensionistici Totale

Pensione Integrazione al minimo Maggiorazioni sociali

Soltanto integrate al minimo 1.786.744 6.662.696 4.361.410 628.934 0 11.653.040 6.521,94

- Vecchiaia 1.127.398 4.398.603 2.695.773 274.251 0 7.368.627 6.535,96

- Invalidità 238.742 783.277 722.600 78.542 0 1.584.419 6.636,53

- Superstiti 414.364 1.444.979 916.112 275.869 0 2.636.960 6.363,87

- Ivs 6.240 35.836 26.926 272 0 63.035 10.101,72

Cumulo con altre pensioni 2.110.991 7.577.260 4.579.893 255.041 18.572.675 30.984.869 14.677,88

- Vecchiaia 903.440 3.494.790 1.703.479 66.988 7.489.387 12.754.644 14.117,86 - Invalidità 479.095 1.245.114 1.562.019 69.923 4.320.227 7.197.283 15.022,66 - Superstiti 722.250 2.808.365 1.285.075 117.929 6.718.412 10.929.781 15.132,96

- Ivs 6.206 28.991 29.319 202 44.650 103.162 16.622,88

TOTALE 3.897.735 14.239.956 8.941.303 883.976 18.572.675 42.637.910 10.939,15

Dall’esame della Figura 2.6 si può osservare che i titolari di pensioni integrate al minimo sono prevalentemente donne – con la sola eccezione delle pensioni di invalidità – soprattutto quando il trattamento integrato è una prestazione indiretta percepita in assenza di altri redditi pensionistici (8 uomini ogni cento donne).

Figura 2.6 – Rapporto di mascolinità dei beneficiari di pensioni integrate al minimo – Anno 2011

Se si escludono i beneficiari residenti all’estero (pari complessivamente a 91.885 pensionati), dall’analisi della distribuzione territoriale (Prospetto 2.24), si nota che i beneficiari di pensioni integrate al minimo sono maggiormente presenti nelle regioni del Nord (43,8 per cento del totale). Il 36,5 per cento risiede, invece, nel Mezzogiorno e il 19,7 per cento nelle

25,9 84,6 8,2 11,5 26,4 15,2 32,7 25,0 17,8 22,1 20,9 46,3 18,3 14,6 24,0 0 50 100

Vecchiaia Invalidità Superstiti Ivs Totale

Solo pensioni integrate al minimo Pensioni integrate al minimo cumulate con altre pensioni Totale

regioni del Centro. Più in dettaglio, nelle regioni settentrionali si registra una presenza relativamente più consistente di percettori di pensioni di vecchiaia integrate al minimo (53,4 per cento), mentre nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, sono relativamente più frequenti i titolari di prestazioni di invalidità (rispettivamente 22,1 e 49,9 per cento).

Prospetto 2.24 – Beneficiari di pensioni integrate al minimo per tipologia di prestazione e ripartizione geografica – Anno 2011 (composizioni percentuali)

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Vecchiaia Invalidità Superstiti IVS Totale

Nord 53,4 28,0 36,8 36,2 43,8

Centro 19,2 22,1 18,8 20,2 19,7

Mezzogiorno 27,4 49,9 44,4 43,5 36,5

ITALIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

L’esame dei coefficienti di pensionamento standardizzato dei beneficiari di pensioni integrate al trattamento minimo (Figura 2.7) delinea un quadro differente da quello osservato sulla base dei valori assoluti. In particolare emerge che, in rapporto alla popolazione residente, il numero dei titolari di pensioni integrate al minimo residenti nelle regioni del Mezzogiorno (65 per mille abitanti) raggiunge un valore superiore a quello medio nazionale (56 per mille abitanti) e a quello riferito alle regioni centrali (52 per mille abitanti) e settentrionali (50 per mille abitanti).

Figura 2.7 – Coefficienti di pensionamento standardizzati dei beneficiari di pensioni Ivs integrate al

minimo per sesso e ripartizione geografica – Anno 2011 (a) (per 1.000 abitanti)

(a) Sono esclusi i pensionati residenti all’estero e i casi non indicati geograficamente.

Dall’analisi della distribuzione per classi di età (Figura 2.8) si rileva che l’87,1 per cento dei beneficiari di pensioni integrate al trattamento minimo ha più di 65 anni ed è titolare dell’90,1 per cento del reddito pensionistico complessivamente associato a tali pensioni; in particolare il 46,8 per cento ha età compresa tra 65 e 79 anni (e assorbe il 42,8 per cento della spesa) e il 40,5 per cento ha 80 anni e più (47,3 per cento della spesa).

7 9 16 10 45 50 45 49 46 52 65 56 0 10 20 30 40 50 60 70

Nord Centro Mezzogiorno ITALIA

Maschi Femmine Totale

Figura 2.8 – Numero dei beneficiari di pensioni integrate al minimo e importo complessivo del reddito pensionistico per classe di età – Anno 2011 (in percentuale)

L’importo complessivo dei redditi pensionistici è attribuito per il 2,4 per cento ai beneficiari raggruppati nella classe di importo mensile inferiore a 500 euro, per il 75,2 per cento ai titolari di pensioni con redditi mensili compresi tra i 500 e i 1.500 euro e per il 22,4 per cento a coloro che percepiscono pensioni con importo superiore a 1.500 euro mensili.

Quanto invece alla distribuzione dei pensionati per classi di importo mensile del reddito pensionistico, quasi i due terzi dei beneficiari (62,3 per cento del totale) percepiscono meno di mille euro mensili; in particolare il 6,2 per cento del totale percepisce meno di 500 euro mensili e il 56,1 per cento tra 500 e 1.000 euro mensili. Il 27,0 per cento beneficia di redditi compresi tra 1.000 e 1.500 euro mensili, mentre soltanto il 10,7 per cento dei pensionati è titolare di redditi mensili superiori a 1.500 euro (Prospetto 2.25).

Prospetto 2.25 – Beneficiari di pensioni con integrazione al minimo e importo lordo annuo, complessivo e medio, del reddito pensionistico per sesso e classe di importo mensile – Anno 2011 (valori percentuali)

CLASSE DI IMPORTO MENSILE (euro)

Maschi Femmine Totale

Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio Numero complessivo Importo Importo medio

Fino a 499,99 8,3 3,0 35,8 5,7 2,2 39,6 6,2 2,4 38,5 500,00 - 999,99 58,8 43,1 73,2 55,5 38,5 69,3 56,1 39,3 70,1 1000,00 - 1499,99 23,4 32,5 138,8 27,8 36,7 131,7 27,0 35,9 133,0 1500,00 - 1999,99 6,6 12,9 194,7 8,3 15,4 184,5 8,0 14,9 186,3 2000,00 - 2499,99 1,8 4,4 249,8 1,9 4,6 238,7 1,9 4,5 240,8 2500,00 - 2999,99 0,7 2,0 307,4 0,5 1,5 294,9 0,5 1,6 297,3 3000,00 e più 0,4 2,2 481,2 0,3 1,2 413,4 0,3 1,4 429,7 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0