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CAPITOLO 2 LA TEATRO TERAPIA

2.2 I campi e le applicazioni del teatro terapia

La teatro terapia può agire in più aree d’intervento. Orioli ne individua cinque: preventiva, curativa riabilitativa, educativa/formativa e artistica.

L’area preventiva aiuta a superare la timidezza, la paura di parlare in

pubblico e di relazione con gli altri. L’intervento preventivo si basa sull’auto analisi e sulla gestione dei propri comportamenti. “Inoltre, lavora sulle resistenze ad assumere nuovi ruoli nella vita reale, aiutando a uscire

dal personaggio–maschera che ognuno si crea a con il quale si sente protetto, evitando altri ruoli che possono aiutare la propria crescita il proprio sviluppo. In questo senso, il teatro facilità incrementa la flessibilità mentale dell’individuo e la sua possibilità di mostrarsi in modo differente i nuovi ambiti”29. (Orioli, 2012)

L’intervento curativo riabilitativo è dato dall’attenzione verso gli aspetti

creativi per mezzo di nuove interpretazioni di un determinato ruolo determinando così la gestione dei conflitti consci ed inconsci. Lo spazio scenico rimane un luogo protettivo dove poter esprimere liberamente il proprio Io autentico. Il poter sentirsi liberi aiuta i soggetti ad esserlo potendo determinare le proprie capacità espressive in relazione all’ambiente e al movimento del proprio corpo e della propria voce.

A tale proposito Jacob Levy Moreno30, padre dello psicodramma, sostiene che l’uomo attore trae ispirazione dal proprio essere. Inoltre sostiene che lo psicodramma non è altro che la cura attraverso l’azione simulata. Egli quindi si ispira alle ricerche di Stanislavskij e alla tecnica di far rivivere all’attore in scena, attraverso il suo Io, il personaggio. Questo non vuol dire un’identificazione con il personaggio bensì un percorso che assume due strade contemporaneamente dove la conoscenza del personaggio interpretato avviene attraverso se stessi e la conoscenza di sé attraverso del

29 Walter orioli, Teatro terapia, ed. Erikson, 2012 Trento 30 Jacob Levy Moreno medico psicoterapeuta

personaggio. Quindi un buon sistema d’ intervento è l’immedesimazione nei panni della vittima diventando così un ottimo metodo per capire attraverso la finzione scenica quello che vittima stessa prova. “non basta conoscere ciò che è importante fare, si deve farlo effettivamente. Sappiamo sempre di più, ma siamo sempre meno”. Moreno dà vita così ad un teatro dove, secondo le sue ricerche, la spontaneità dell’individuo permettono un’espansione del Io. Nel gioco dei ruoli egli propone una cura attraverso l’azione preferendo rispondere, di gran lunga, all’ azione con l’azione stessa contrapponendosi alla sola parola come vuole l’analisi classica. L’intervento riabilitativo quindi da la possibilità alle persone di poter superare i propri ostacoli attraverso l’interpretazione di personaggi usando l’improvvisazione, che sta alla base delle teorie Moreniane.

L’intervento educativo e formativo viene svolto soprattutto nelle scuole, ma

anche dove vengono coinvolti studenti ed insegnanti. La teatro terapia a scuola non obbliga gli studenti e gli insegnanti ad assumere un ruolo prefissato, ma attraverso l’improvvisazione, consente a ciascun allievo di costruirsi il proprio personaggio. Cosi facendo, come detto prima, sentendosi liberi di esprimersi, si metteranno in risalto le capacità comunicative ed espressive che in situazioni normali non emergerebbero. L’intervento, inoltre, viene svolto in gruppo in modo da facilitare: lo spirito di squadra, le relazioni con gli altri. Creando rapporti di fiducia, di rispetto l’uno dell’altro e spirito di comunità. Lavorando su se stessi e sulle proprie

capacità individuali vengono accompagnati ad utilizzare il personaggio in una dinamica di gruppo che esalta le capacità e i tempi sul piano individuale in stretta relazione con l’altro. L’intervento può essere utilizzato anche in contesti diversi dalla scuola, ma può essere replicato nei contesti lavorativi dove sia necessario rafforzare un gruppo.31

L’intervento artistico è il risultato della messa in scena. La messa in scena

dei laboratori di teatro terapia non assume un valore professionale, nel senso stretto del termine, bensì trova l’espressione artistica nel campi della psicologia, della pedagogia e della didattica. L’organizzazione e l’espressione completa dei codici comunicativi del teatro si manifestano sulla scena. Il teatro come tutte le forme di comunicazione trasmette attraverso un codice. Il termine codice che viene utilizzato soprattutto nella semiotica indica una lingua per il mezzo della quale il teatro vuole esprimere se stesso. Le lingue sono codici cioè sistemi di segni, di sistemi di corrispondenze valor dell’espressione e l’ordine di contenuto destinati alla trasmissione di informazione tra un’emittente e un ricevente attraverso una serie di messaggi. Quindi si darà vita ad una vera e propria lingua dove la compressione di essa è naturalmente vincolata ad una comune conoscenza da chi è in scena, emittente, e chi assiste alla rappresentazione, indipendentemente dal luogo della messa in scena, ricevente. Il teatro quindi, a differenza di altre forme artistiche come d’esempio la letteratura,

che codifica il suo messaggio attraverso la scrittura, o la pittura che codifica il messaggio attraverso le linee ed i colori o la scultura che lo vincola attraverso le forme, riesce a contenere più codici. Nello studio del linguaggio teatrale molti teorici hanno ipotizzato una suddivisioni dei codici, ma quella più esaustiva è quella del Tadeusz Kowzan32 che ne ricava 13 codici fondamentali:

- La parola - Gli accessori - Il tono - La scenografia - La mimica - L'illuminazione - Il gesto - La musica - Il movimento - I rumori - Il trucco - L’acconciatura - Il costume

I codici quindi non si trovano, l'uno rispetto all'altro, in una posizione di superiorità. Di conseguenza non esiste gerarchia tra di loro.

J. Honzl nel suo saggio del 1971 La mobilité du signe Théâtra sosteneva che i codici teatrali sono intercambiabili tra di loro cioè ad esempio ciò che viene trasmesso con la parola può essere trasmesso dalla luce, dalla musica o dal gesto. Appare quindi molto chiaro che il teatro comunica tramite un sistema multilineare e dove gli stessi codici assumono le stesse capacità di comunicare avendo la possibilità di farlo. Infatti l’assenza di gerarchia tra i codici ci da la possibilità di conversare con pubblico anche, teoricamente,

con uno solo di essi.

Gli obiettivi quindi del teatro terapia sono: creare armonia tra il proprio corpo e la voce, imparare a gestire il proprio corpo in relazione alla voce e ad i gesti e, cosa non di poco conto, aumentare le relazioni positive con gli altri partecipanti alle sedute nelle dinamiche di gruppo.

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