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I CONDANNATI CON SENTENZA DEFINITIVA PER DELITTO E

Nel documento DELITTI, IMPUTATI E VITTIME DEI REATI 2 (pagine 117-121)

Uno sguardo al mondo della giustizia: la fase istruttoria per il reato di tratta

6. I CONDANNATI CON SENTENZA DEFINITIVA PER DELITTO E

PER CONTRAVVENZIONE

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6.1 I dati

Le statistiche sui condannati per delitto o contravvenzione2 (le due fattispecie di rea-to previste dal nostro codice penale) si basano sulla rilevazione annuale dell’Istat presso il Casellario giudiziale centrale della totalità delle condanne con sentenza definitiva emes-se dalle Autorità giudiziarie italiane, per anno di iscrizione al caemes-sellario. Tale rilevazione risponde alla richiesta di informazioni sul fenomeno della criminalità, e in particolare della criminalità per cui viene presa una decisione finale dal punto di vista legale, nel nostro Paese.

Lo studio della criminalità si fonda su diverse fonti di dati di tipo amministrativo e campionario (ad esempio indagini di vittimizzazione). Ogni fonte evidenzia uno specifico aspetto del fenomeno. I dati sui condannati rappresentano la risposta del sistema legisla-tivo all’evidenza della criminalità, le condanne sono, infatti, frutto del legiferare sulle offese rilevate nel nostro Paese. Il numero di condanne iscritte ogni anno nel Database del Ca-sellario giudiziale centrale è legato anche al carico di lavoro del sistema giudiziario nel suo insieme, alla disponibilità e diffusione sul territorio di Corti di Giustizia, Giudici e Cancellieri per lavorare i diversi procedimenti.

Il potenziale informativo dei dati sui condannati è quindi meno legato all’effettiva inci-denza della criminalità rispetto ad altre fonti di misurazione della stessa, quali ad esempio le denunce di reato alle forze dell’ordine.

Una sentenza di condanna può riguardare uno o più delitti e/o una o più contravvenzioni.

6.2 La serie storica dei condannati per delitto o contravvenzione, anni 2000-2015

Si presenta in questa sede la serie storica dal 2000 al 2015 dei condannati per anno di iscrizione al Casellario giudiziale centrale.

Nel 2015 risultano iscritte al Casellario giudiziale centrale oltre trecentomila sentenze per delitto o contravvenzione (314.550 i condannati), corrispondenti ad un tasso di 517,9

1 Il capitolo è stato redatto da Isabella Corazziari.

2 Nel Codice Penale i reati sono distinti in “delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da questo codice” (art.39 c.p.). Le contravvenzioni non vanno confuse con le sanzioni amministrative, che sono erogate da enti pubblici (ad esempio le cosiddette multe, comminate, ad esempio, ai viaggiatori sprovvisti di biglietto su mezzi pubblici di trasporto). L’art.17 c.p. precisa per i delitti la pena di ergastolo, reclusione o multa, mentre per le contravvenzioni quella di arresto o ammenda. In linea di massima, i delitti sono considerati più gravi e di conseguenza vengono puniti più severamente delle contravvenzioni, ma non mancano eccezioni. Ad esempio il delitto di minaccia, punito dall’art. 612 c.p. con la multa fino a € 51, è punito meno severamente della contravvenzione di radunata sediziosa, per la quale l’art. 655 c.p. prevede l’arresto fino a un anno. Sia nel caso della reclusione che dell’arresto la pena prevede la privazione della libertà del condannato.

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Delitti, Imputati e vittime dei reati condannati3 con sentenza irrevocabile per centomila abitanti. Dal 2000 al 2015 il numero delle persone condannate con sentenza irrevocabile per centomila abitanti è diminuita del 30 per cento, ma con andamento irregolare (Figura 7.1).

L’andamento complessivo del fenomeno è attribuibile in gran parte alle condanne nelle cui sentenze è presente almeno un delitto. Tali condanne rappresentano nel 2015 il 70,2 per cento del totale delle condanne, quota in diminuzione rispetto al 2000 in cui erano il 77,1 per cento del totale delle condanne.

L’andamento delle condanne per sole contravvenzioni presenta un trend più regolare, crescente fino al 2008, e lievemente decrescente dopo. La quota sul totale delle condanne passa nel periodo considerato dal 22,9 per cento al 29,8 per cento.

L’aumento del peso delle sentenze con sole contravvenzioni, sul totale delle sentenze, può essere imputabile in parte al fatto che nel periodo considerato il legislatore ha introdot-to nel nostro ordinamenintrodot-to nuove norme che hanno sanzionaintrodot-to, maggiormente rispetintrodot-to al passato, alcuni comportamenti sociali con il ricorso all’uso della contravvenzione4.

Nel 2015 coloro che hanno subito condanne con almeno un delitto nella sentenza, reato per il quale sono previste pene come l’ergastolo, la reclusione, la multa, sono stati 220.965, corrispondenti a 363,8 per centomila abitanti, mentre i condannati che sono stati sentenziati solo per contravvenzioni, reati per cui è prevista la pena dell’arresto e/o dell’am-menda, sono stati 93.585, corrispondenti a 154,1 per centomila abitanti.

3 Il numero di condanne iscritte al Casellario in un anno coincide con il numero di persone condannate iscritte al Casellario nello stesso anno, a meno di un 10 per cento dovuto alle recidive (stessa persona che abbia ricevuto più di una condanna iscritta nello stesso anno).

4 Nell’ultimo periodo, il legislatore ha ampliato il campo di estensione delle contravvenzioni alle violazioni delle norme relative alla sicurezza sul lavoro, a quelle sull’attività edilizia, conservazione e igiene dei prodotti alimentari, alcune specie di reati relativi alla gestione dei rifiuti e all’ambiente e paesaggio.

0 100 200 300 400 500 600 700 800 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Anno di iscrizione al Casellario Giudiziale Centrale Maschi e Femmine

condannati con almeno un delitto nella sentenza condannati per sole contravvenzioni totale condannati

Figura 6.1- Condannati per delitto o contravvenzione, per anno di iscrizione al casellario e tipo di reato - Anni

2000-2015 (tassi per 100.000 abitanti)

I condannati per delitto più grave5 lo sono stati soprattutto per furto, violazione delle leggi in materia di previdenza e assistenza sociale, in materia di stupefacenti, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, rapina, lesioni personali volontarie, evasione fiscale e contri-butiva, furto in abitazione e con strappo, truffa. Il numero indice a base fissa (base 2000) indicativo dell’andamento di tali reati nel periodo considerato (Figura 7.2) mostra un forte incremento per i delitti relativi a previdenza e assistenza sociale (prevalentemente omesso versamento delle ritenute previdenziali) fino al 2013, aumento fino al 2014 dei delitti di evasione fiscale e contributiva, mentre mostrano scarsa variabilità e comunque tendenza alla diminuzione gli altri delitti. Fa eccezione il furto in abitazione e con strappo, introdotto nel 2001 con il nuovo articolo del codice penale 624 bis, in netto aumento a partire da tale anno (numero indice a base 2001).

5 Il reato più grave all’interno della sentenza è determinato sulla base della pena edittale media (teorica, indicata dal codice) prevista per ogni singolo reato.

0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Furto semplice e aggravato Previdenza sociale e assistenza

Produzione e spaccio di stupefacenti o sostanze psicotrope Ricettazione

Resistenza a un pubblico ufficiale Rapina

Lesioni personali volontarie Evasione fiscale e contributiva (imposte dirette e indirette)

Delitti di truffaffff Totale reati

0 1000 2000 3000

1995 2000 2005 2010 2015 2020

Furto in abitazione e furto con strappo

Figura 6.2- Numeri indici a base fissa (base anno 2000) dell’andamento del numero dei condannati per delitto più grave, per anno di

iscrizione al Casellario centrale - primi 10 reati e totale (valori assoluti)

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