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i 2 furono pinoti affai prima della novanrcfima

Olimpiade, ealtempodiPlinio fufiiftevano ancoramoiri:pitture nellerovinede'[empii d'ArdeapiùantichediRoma11ella ,le quali,malgradosilunga età,e l'elTerpri-veditenti,partanotuttavia recenti.Cosi pureinLanuvioammiiavaAl'eleganza delle (orined'Elena,ed'Atalaniafeniaalcun velodipinte , a cuipuntononnocquerole dicuitantofiaccefePontio Legatodi G.ijo Prìncipe,chedilàtoglierlevanamentefi Audio, che noi permifelanaturadeltetto.

IlDìfegno adunque enelLazio,enella Greciaaffaiprimadellainirituziondelle Olimpiedagliuominificonobbe,econ Larideteimmaginazionede'Greci feceinventardall'amorelaSciagrafia,e

quella sìpaffionataNazionel'attribuire l'o-rìgine dell'Artepiùamabile,egentilead altri ,cheall'amore .Perciònarrano,che unaDonzelladiSidone,odìCorinto leggiermentefegnalleconalcunelineei dintorni del filoamante,chedall'omhrafi Campavanofullabiancaparete;cosi ten-tandodìfacerbar la dogliad'unalunga

af-(eianellacontcniplaiionediquellanini immagine.Maqualunquefialil'uliginedel Dllegno,lefigureprimad>Dedalo furono rapprefenrate cogli«ehi,e lepunteeh ufc ,

collebraccialungoitiamhidilìclV,qualiche mortai gelointuttalapedona lerappiglnf-leiegliKgiijcontinuaronoaco» rappre-fe..»reiloroDei. quantunqueilDifegno polTcdclTcroottimamente.Sipanni,the l'origineditaleoftumanjsfotteprodotta dall'ignorar eglino ilpregiod'una molla gra-tii.fj.niaben-.*

dallaloro fupcrfl;iione,per cuinullacredevanodoverfialterarenelle antiche ligure delleDivinità,cheadoravano.

Dedalal'uilprimo,dieilmoto,elavita fe'feorrercperlemembra,eigroppòquali' intricatefigure,fuperandoìprcgindiijd'una ridicolaolTerv.inza.E ramofulungidal nuocereagl'intcrdli,edalculto do'Numi l'ardirediDedalo, ede'fognaciCuoi,che

cibaronovenerazionepiùgrandeaquella fchiattaimmortale,efeceeroderealvolgo piùagevolmenteletantemeraviglie,che ne CantavanoiPoetiprimiTeologi d'ogni Nazione.Nonparvefavola ,cheGiove lanciane ilfulmine,c facefie accoltadipro-celle,edinembiachid'appreflo

contorti-Dnlizod ti,Gì

listatuadelTonarne Olimpico, e1 fatiche d'ErcoleDon fembranoincredibili ne mirailgigantefeolimolacro IpiraOC mitezzanegliair|delPalazzoPamele.

Uopo Dedalo adunqueaccrefeendofi la cflriadelDiregno,ilmolodellemembra fipiegònellagrazia,clavitadelvoltoTu lata alcarattere.L'imitazioneperòdella Naturadovea maiTemprei.iferiorctrovarli oaprocacciarealcunvantaggioall'Arte, depoielTeirdelparoneglieffettieoi

>modello,nonfirillrinfelabellezza delle rmeallafemplice imitazione.Oflcrvarotio gliAnelicinelricopiarlaNatura,chele lue perfezionieranoqua,elàfparfeitivaij corpi,echedirado,o nonmai[unele tivainunfolo .Tentaronoperdei,con fclAll'unoardire,appienorlfareirfidi quan-toperdevanonella imitazion delle parti, ac-coppiandoartificiofarnciitcinunfolcorpo le bellezze,chedivifeammiravanftinmolti, econciò lavia s'aperfero da un'imperfetta imitazioneallaperfettaidealeBeltà. In-credibilefifuloAudio,ondearricchirono

iGrecilalorofantasia,edeilcfcrol'idea delBello,enotiffimafièladiligenza dìZeufi,chedallofluolodelleVergini

mi

±&.

ìE'^>«*'*4-*+-*-fr*ssa*-**-»-*.^^tsSà-:Si

cTAgrigemi,,1d ald,r diTullio,

cdi Pliniodit -alTeped p n. laquale,aldiri-Ovidio,f«ultafebbefi

r .Ir! r.l..

;CivaiainTmfltaCulleuvr/eallaGreca

ilorprefa.

Da!r.llcmaadunquedelBello-dcale

;fu d.fkl'nfomimentel'arcodellaciglia ,e

iindubbiolafciata lacongiunziondegli

elite-;mi;fcfcnaronnbrenconfiniallafronte,e

rinafoing.iinefcefequafi feritaappicca-o.-.e icapegli,

oraccolti fulla fronte

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>.Allargofiiall'uomoilpenofiorirne glieferciijdellapaleftra ,ene'fpictati fianchifuAreno, elegiunturedelgiovin corposdrucciolevolifurono,edallungate. Lagratis, ilcarattere, e la beltàgiunfcro alcolmodellaperfezione, el'Arredigran lungapertalmeno fupcrolaNatura .

Imperocchéqualsoldatoavvieglimaifra lepiùbelleMiliiied'Europa,chefalli acciadillohoofaffl-paragonarti nella giù-tezza delleproporzioni,cnel rifallo de'ben lodritìmnfcolialpugnantegladiatore d'A-jatia-Qualbrillantedanzatore dell'Opera liParigipotrebbene'fluidicontornidella perfonapareggiarl'Antinoo,onella ccleftiale ariadelvoltol'Apollo diBelvedereiQual femmina tenterebbenellafoavearmoniadelle sfuggevolimembradifputareilpomo Venere Medicea? ())

AcquetaronoìGrecipelfiftema loroBelloideale ilmeritodell'invenzio e vlnfero cosilaNatura, chemalpotevano foperarcImitando.Maladelicatezzadel guflo,edilprofondo

JS>

f\richiedenell'Arteficeperformaredivarie Ideeil"'""Osìammirabile,ecciteràmai fempreloftuporede'futuriferali;eU Naturiill^lTapnrvecomeniad'eflere ilii ijiie' prelM'^hmiMaelln provocati,evinta, porche toneff.fegnjumentefudopili pie-Gdioliberale ,ondegiungdTcroallameta piùfublimedelDifegno,eÌ'cfemp'u>ne foflerofinoalCi(foggiagl'ingegno» col-tivatondell'Arie .J.aNatura,gmflaii renlimeotodell'AbileduBoi,ùèdopo Rafaelleabbellita }enellej'ianie,enegli animalipiù

corre Iteforme,epm maelhe-volegiraidilineeoffronoperefleretira, late da'moderni Ruotie letorefie de"

Pacfi-hi

Baffi,eglit d'Andaluiia, Natura

l'audacia :'moderniNaturali»! ,chel'umana fpcciefivàperfezionandone'dintorni ,e nelleproporzionidelcorpo,dalventèlimo gradodilatitudine fcttcntrionale altrentennio quinto,eda'Mori,dagliArabi,dagl'Indi ,

.igiardinidell'Indie,ele

alledell'America:mapiùbella fièfeopertanell'uomodopoi lopoRafaelle,quantunquefiali idoilvecebioEmisfero,edun ianeritrovato ne'deferti

dell'O-K^^><«.4^.<.»^.»««-g»»»

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4:eda'Perfiani,t|uafi|>crinfenfibilìgradifi

^Ipreparanolegiufteforme,eìcoloridel

*!volto, finché tutta difpicgafi nella fuapompa 1Ilabellezzadell'uni a itgenerefragl'Italiani,

»;iGreci,iTurchi,iLift* adì » e iGiorgiani.

.j,|Lapiù eccellenteAnnuita ammiralifraque'

*!popolifono dcicloilpiùbello ,enella I!latitudinedipochigradi.1capo d'operafi trcAnngedellacrejzionudiq;radalTropico A|delCancro (4).1Greci adunquenelloro T!propriopaefulolfcropnmieumenieil

ino-%jdellodiquellelume,lequalimalgradole Jiingiuriede'(empi,ede'Barbari,t'ormano jtjtuttavialameraviglia,eladifpcraiion de' moderni,echegiifecerocaderpiùvolte dimanoaMichelangeloilgrave maglio,e lofcarpello,qualorafiaccinfcariflorarne gl'inimitabiliavanzi.Inflitti) laGrecia alcune

~e,nellequalida'giovinettiilpremio -endevafi della Beltà,ealriferirdi Pau-aamoiriDei nonfiporgevanoincenft chedallemanidileggiadri Ilimifanciulli,che acquiAatafiavevanoquelladilHcilcorona.

SimiliFelleperleVergini venivano cele-bratenellaguerrieraSparta,inLesbo,e n eli' i fui adiParo;ebenchémollofiafi mifchiatoilfaiiguede'Greci,ottieneperò mo vantoa'diiiolìrinonmeno, chea

quellitl'Alcuandro,diPaufaniz,ed bio.Ilrinomalo Vefalioefercitanilo la miade'corpi, o(terv<iuna ovaipiù peri'tiM nelletefcde'Greci, ede'Turchi,eper ertadillingucalida'Fiamminghi,edagli uc-eifiAlemanni.Chefeinoltrepongali menteagliefercizjdelGilinafio,alcorfo, cioè,edalfallo ,allanciaredelgrave difeo, allaIona, eda'pugni,o allafoltezza, eleggiadriajchepertalmeno venivano adacquiflareimufcolimiti ,ele propor-zionidelcorpode'loroArieti ,nonfarà ia!agev<

caufedi ieccellenzanelles dell'amicaGreci».

Manonfuronofilipaghiqiie'fonimi Arteficid'averfuperata laNaturainunfolo corpo riunendolefparfebellezze,poichéle milùreeiconfininevolleropur vincere, errapafiarc , edanobilecntufiafmofollevita lamenteloro,concepìlefemhiaiizc degli invilitiliNumi,eall'occhiode'fp ettaro ri leofferfe.QuinditonòGiove(colpitoda

menteiifcidellatavolad'ApcIIe,ond'egli adulòAleuandro (;), L'audaciadell'Arce,

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-28*

natadalfucerilo ,inventonuove prò-porzioni,e lìviderograndeggiareiColorii.

AlBello ideale fiaggiunfeilfublime, elo tiraordìnario,ecosìvenne nell'agitatatan-iacondenfnrfituttoilpoteredegli og-gettiviabili,comeraggiodisoleinottica

diletto,cheallameravigliafenrivafiapoco apocofucccdcre.Imperocchéattonitole pupille fi reftano nelprimofeontro di ([nelle immenfefigure, e il circolo fiva ampliando delle"olireidee ;mifamigliariino;fi rendonogradatimele que'vailicorpidalla

!felicitide'libericontorni,edall'accordo

:delleparti,tinched'unainaltraforre

rocchio,elamen:econfranchc-i.jr g.ore, il tutto in fine fi abbracci', e le bei-tilidiftinguono,che primaabbaglili*

CoITeDenfionc.Atccndefiinque"moni l'avidofpetlalore,eignoto(limolo ilpunge di nobile afpiraiionc ,chedi lida' limitid volieregrandezzatuttetrafporta lefue rapi-deidee, e le riiimpied'unefaliato fentimen-to,chevaperl'animodiffondendoun'cftaft giticondamentefevera.Cosiparveall' gogliofoNeronetTaccofiarfivieppiùagli Dei, chevantavacomefuoiProgenltoi quandodieZenodorocentoediecipiedi

»»»»»»»»»ÌÌ|lf

38

d'alienaalfuoslmolacro;edegnaaffai dtllafinifuraiaambiiiond'Aleusndrofi ful'audaciadiStaficrate(6)nulladi vol-gilenel l'ardi iteti ri cefantasiarivolgerne, allorché difoverchia timiditàincolpando l'im-maginipermano d'Apelle,ediLifippo condono,eviimateriafembrattdoglil'oro Hello ,noncliciprctiofimarmi,ilbromo, l'avorio,e leónte,tulioilmonte Atosa umìgliamadelMacedonefiofferfe di tagliare, talchéCovraunamano una CinafofleneiTe, e da unatanacoll'alrrauninterofiume verfa (Telibandoperpetuamentenelmate.

VedovantialtempodiPliniograndiifime molidi fiatile ,chepareggiavanoinaliena letorri;c.ilColoilodiRodi,operadi Cha re leLindio,ancoragiacendonellefue rovinefulungameravigliaapiùfecolì( poichélefucditainceravanomolteflatus

Allagrandeiiadellamaniera,che nelfolovocabolo/n}aì.i7Ìlcntefprcfleroi Greci,attribuirdevefiladifficile congiun-zionedelledue eftremiùnelDifegno.Sep.

peroeglino ne' CololTi moltiplicar lemifure de'nofiricorpifenza alterarne lafimmetria, e lestatue diMonte-Cavallo ne fanno ancor

SIC 53V

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lavoriaggiungereilfublime.Cosidopo averLifippo(refelemembradelGiove Ta-rantinonellalunghettadiquarantacubili, entrolarnifurad'unfotopiedeilgrande Ercoleriiìrinfe,chedallatutela dellemenfe Epirrapeziofu detto,equelladiNonio Vìn-diceornavaaltempodiStazio.Segliocchi perlemembra (correvanodel picciolo simu-lacro,tutti trafpiravane lagrandezzadel Nu-me, eilrobuftopetto firiconofeeva,onde compreflbefalòl'anima ilGigantediLibia, elebracciaammiravanfida'roufcoli fogna-re ,eda'ramidellegonfievene,chegià fortenneroilpefodellaclava ,eiremi d'Argo rupperonellavoga.

Nel DifegnoadunquedegliAntichi,ire cofeoffervarfipoilbno principalmente:la ilmmetria,la fcmpliciià,ilcarattere. Dall'u-nionediquelliformaliilBello, ed effendo lafimmetdapiùagevolendintender»a ca-gionedellemifure,chevi fippnno applica-re,alcunepiùdelicateotìervaiiom intorno adeffafarò .Ladiligenia de'Greci ammi-raliintutteleloroopere,eunnonfo qualemiflero dell'arte,percuifembra,che piùabbiafiadintenderedìquello,chefi vegga. Perciònt

a'lorotimolacri, l'indoleconfi rietarono

;coflumi,el'elidelleperfonc,chevollero rapprefemarc;variefuronoquindi le ni ifu re delcorpo,enellavarietàbeneaddattata, l'acute!zaIrafpiradellarifleflione,the diri-gevaquell'opereimmortali,e l'ingegno, clic dilidall'arieparlava .Un gjOvmcttoagli:* amorimollemente educato, edalpiacere,;i Kh.vodellefatiche,ede'troppoviolenti[f cfc.c.jjnonlafeia ,cheinolio legiuntinefi!A allunghinodelfuotenerocolpo,e chel'ai-: /nomalenefv.luppicon unafatile,efot' gentefvelteiia;cosiladimenilo nefudata difolefettetefte,eduepartialletiofo An-tinoo,ealPiramodipulzelleamatore.(8) Ma un giovine Atleta, od Eroe, che nellapolverefuriadellapalcftra,0del cam-po,maggiorfona, edagilitàfu oleacqui ila re

(tendonoper la ripetuta aiion loro',edanno allemembraurtaleggiere!**maggiore,ed uncarattere pili rifentito.Aumcutafidunque laInromifnrn,egiungead otto intere ielle, oltre lequali nel gracileva degenerandolo fvelto.Ladirnenfioneappuntofièquefta delgladiatored'AgatiaEfefio in artod'avan-zarlicombattendo,equelladeldivino ApollovincìiotdelPitone.

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vollel'Arteficeaccuratoconlitenuediali, nuuondimduiefarcicapite li foliu\tà,edj .1piombo,percos'i(piegatali,chelari flellione ,odilritardaloimpetode'movi memilafciaprendereall'uomone'marni Tuoigiorni

caratterepiùquadrato,chel'aggravamenti dinota delle parti folidel'imaCovral'altra e l'inerzia de' fluidi ,the con minorevcloclt innaffiandolecarni,non nedilatanomolt, ilecchimufcoli,etuttaUtpcrfoaaraccot ciano,ed intuivano.Non hapiùdifetti ielle,dueparti,e tremodulilastatuade chefra' trillinodifi ite,elefpirede'mortiferi ferpentiin disinobiledolore

delfeffovariaancorale fuol effere iltornito collo dellefemmine,lefpallepiù riflrctte, ifianchipiù rilevati,el'anchepiù fpaiiofe;

tondeggianopiùgrolleleloro braccia,e piùbrevefuoleffernel'afciuttopiede.La

«C

Jlfiì

!Venerede"Medicifettetede, etre

to-piniannoverad'altezza, e nella statua de!

Ninfafotto ilnome conofeiuradellaPaJbrcL Gnc*ficontanofeimodulidippìù.Con quellocarattere,giurialerifleflionidel ]profondoSig.Watelet,indicar volle

tnae-(irevolmentcl'Arteficel'effettodell'erranti caccie, edelle agilidanze, chepiùfciolta, e leggieralatagliarendevano d'una feguace

;diDiana.Quefteminutedifferenze,dice

iegli,laperfezioneaflaimanifellano,acui

teinque'tempierafielevata,i

j

fenfibilifonotalileggicriflimedegradazioni allamano,chelevicomparando,che ili'interno leniti,a cuinon fuggono, edal

Maggiordilettononfuolprodurrela nacftriadelDifegnodiquello ,chenafee nnoidalla graziadellemotte,edelle at-titudini .Lenaturalifuperanodigranlunga lenudiatedell'Arte,efcquellaimitatrice nafeondenell'opereilfilomagilìero ,

inpartevengoneffeaperderedelBello, econfittenellafempliciti .Spiranole Grechestatueunaneglettideceni

iatantopiùamabile,quanto n al'artificio,equalenonfuole appar-rd'ordinario ,chealleperfoneil

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!confapevolid'cffereoffcrvate .Cosìvedefi

atteggiatol'Aminoo,chefuidelirofianco fpenfieratamenteappoggiandoilcorpo,china la tcfla,efolleràalquantolagambaf.fi.llra

Chefe talvoltaammifero,per coti dire, inellacraiiodellaNaturagli(penatoci,e fi ifludiaion»dipiacer*altrui,parvero<

mo-;vimenidelle lorostame,edigeriiufrire

:appenadal confinedun'ordinaria attonc,e

.nafeerenaturalmentedaunabitod'innata

!rie della div.nira.CosilaVenerede'Medici

ifollevandoalcelo dolcementeilbelTifo,

emercèdellefuemani,ed'unaleggiera inficinonedellapctfona.leapertebelisele proteggendodelenrpo,femoradubitarp.ut cena edere,ih.'profanofguardo

;i,einleifmtivamentefipafea.

Cosile grazie ,che feorronodalleleggiadre dellefigliediNiobeallaregia condizionloro naturali fifeorgona, enulla

offronodifludiato.

dellabeltà,iUaraKCtcp^ire,chedall'una, edall'altradipende,vifirinchiuda natu-ralmente,reflamiperòadirealcunacofa dellapartepiùnobile,edeffenzialc,cioè

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deirefprcffionc.Cheféammirabili fonogliI* Amicl.1nell'altrepinidelDifegno,inquella

'

forprcndono. Non eranoiGrecilenitoti,o

fapcrcvuoti,edifadnrni ;ma uominiper lopiù dimoltelettere,c digentilcoHumc, iquali,come compagni, vivevanoco' Gr.-m-di,e cogTiftefliMonarchi,per cui le tavole animavano, cimarmi(9).Nudrìvafilaloro fantasiacolla letturade'celebriPostidella Nazione,elemaniereloros'ingentilivano trattandonellofplendordelleCorti.Neil' operepiùfamofedegliAntichilofpirìto de' Imofludjchiaramentefimanifefìa ,enon tonole bellezzeinquelle statuevnrifuliaio difreddemifure,ma d'unanobilillima fan-tasia,equando l'amoredelguadagno fuperò quellodellagloria,edallemaniingenue alle fervilipanaronol'Artiliberali,e diven-neromclllere,apocoapoco andarfi vi-deroindecadenza,elacelebritàperdere, edildecoro.<

Le Grechestatue,cheaRoma, eda Firenicfiveggono,non dubbiafedea'di noflripurfannodelmeritodegliAntichi neli 'efp rimere felicementeimolipiù difficili dell'animo.Hannolepaflionitutteun

t5t" TtaS?

Digiiizcdti/Cooglc

;lattcìeproprio,dienellaciteriorecon-;

Ifiguraiion dellemembrafiroanitclraachia ì

-«levandolapirtorefeamatitaalladignità di

;J

;filofoficapenna,unlibrocoropofe,incuij

gliaffèttiprimipalitratteggione'muiabili;I ivolliconmaeftnmano,ericlptefleMa[f

fquando indeofe fonolepaflioni,omille=I :fraloro,piùmalagevoleriefiealt'Artefxe

j

*

!l'indicami-ilenuilT.mipalladi ìpugnaedivisone.Imperocchéla

ifiglilatotalmen

d'increfpamenri> ,edipiega,fecondo, che unalleilopiùdell'alitoimotifignoreggia, edeterminadell'Irritabilifibre .IGreci affrontarono rjuefte difficoltà,e fililetavole, e fu imarmia loro vogliaifenfidel turbato, odelferenoanimoa'fpcttaroriofferfero ,

eigradipiùdelicativifognaronodel

pcn-VedefinelGlidiitOr moribondoquanto ancorglirclìidivita,einmctioall'orrore dellavicinamortefipn6diftingi.crela ma-gnanimitàdellosforro, ch'eifapercadere, fecondoleleggi ,cheagliaccoltellanti im-ponevano.

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fintaferopliciti rivelila,concuilerifponde,chetritato (•eridiconcedileduemiriliadogni MarroniRomani

.

NelloEfploratordiFirenieé si grillile laveritàdelcarattere ,the perfettamente corrifponrle allo flato diquell'Operajo,eben legftcline!fuovoltol'attenzione,ch'egli prettaelevandoilcapoa'fegrcridìfcorii dellacongiura.de'figlidiBrino,equelle paroleglirubbanopermetàilmovimento dellebraccia,ondeeglifhvafiarruolando unfuo ferro.

Quelli troppo lungo farebbel'i pefoaggiungonodell'autoritàallemaraviglie cheferinelafciaronoiLatini,ediGreci intornoadaltreoperenobiliflime,che preda furonopoidellevoracifilmine,dell'età, ode'Barbari..Qual evidenzanonregnò nelletavole diZeufi,quilc Audio, e dife-gnonelleoperediProtogene, qualgrazia imitabilenellefigured'Apelle?Cbi

Di ]lJLv

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( ,)L.JÌ* firìru Pli.h,,,l tH, 3IAli.

SttrUiuurmlt, ih, ivt/ll Tivoliptrmmo i'AfOU dipinta ji<JT.mpioilDianaF.f.fina ,iceflèza ululid'oro .Tanta fuPtutlUmfilamila Piuara ,

,h.Si,filmfa.london, Viftg» AftlU, .girvi da, AUfntrl,/'«iofigliodiFilippoitlnmt invintibilc i l'altro figlia iti fao piantiti àfjfintt, dot inimitabile . Vtdi Pini. Diftorf. i dellaFo.mna d-A leandro.

(6) Il aam, di qo.fto«b«Archittttort.ari*

pr.go gli An.it...Km..™, Ì<«*™».Solito.,1 Ambiamolorfjjm.noDinotate,fin™,gioflaU Uvon,i.UArdovino.Diuclwi.««ripiR*l/iwii ; ,*,Mnmgii'/™™ ì.ù«,).p, fiw™«/<

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di Sferro p„d,r,iMp&nil-li/'L.

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Su.piI ,&ipfifuiiconfami!pyiimlim Influìob Incetliquiquondamfoedma:

Alinoti l'haiÌLfiiioLii.Lt!ir:li:;icn^ji] i .

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