4. Impresa e lavoro
4.5. I giovani in agricoltura
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regionale (2,4%) e decisamente più elevata l’incidenza delle aziende condotte da giovani nella provincia dell’Aquila (6,7%), con una percentuale più ampia sia del dato regionale che di quello nazionale e in linea con i dati fatti registrare dalle regioni del Sud Italia.
L’utilizzo di questi dati permette anche di considerare una ripartizione ulteriore per classi di età, ampliando la categoria dei giovani a quelli con età inferiore ai 40 anni, limite massimo per l’accesso alle misure relative della politica comunitaria.
Ampliando la categoria dei giovani a quelli con età inferiore ai 40 anni, limite massimo per l’accesso alle misure relative della politica comunitaria, la situazione di fatto non cambia. La quota di giovani anni è solo il 7,2% a livello regionale, in diminuzione rispetto al 2000 (quando erano il 9%) e una diminuzione in termini assoluti di quasi il 35%. La percentuale è diminuita in tutte le ripartizioni geografiche tranne che nei comuni montani, dove invece c’è stato un lieve aumento (dal 9,26 al 9,85%). Si evidenzia quindi una specificità dei comuni montani che presentano la quota di conduttori giovani maggiore, in termini relativi, di tutti gli altri ambiti regionali.
Il tasso intercensuario di sostituzione delle aziende abruzzesi giovani è del 60%. Nel 2010 le aziende condotte da giovani erano 4.784, i nuovi ingressi sono stati 3.694 ma le uscite dall categoria (per superati limiti di età) è stata di 6.144, con un saldo negativo quindi di 3.550 persone.
Fig. 20 – Conduttori per classe di età e territorio (2010)
Fonte: Gianpaolo (2014), elaborazioni su dati Istat
Un’analisi più approfondita delle caratteristiche delle aziende gestite da agricoltori giovani può essere effettuata considerando le caratteristiche tipologiche delle aziende suddivise per l’età del capoazienda.
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Tabella 74 - Caratteristiche delle aziende per classe di età del capoazienda (anno 2010)
Aziende SAU Produzione standard Giornate di lavoro
Classe di età del capo
azienda Numero % Ettari % Euro % Numero %
fino a 19 anni 12 0,0 27 0,0 128.909 0,0 963 0,0
20-24 anni 248 0,4 3.509 0,8 12.513.330 1,0 49.171 0,7
25-29 anni 629 0,9 6.828 1,5 24.478.938 1,9 134.994 1,8
30-34 anni 1.265 1,9 19.236 4,2 51.673.536 4,0 238.562 3,2
35-39 anni 2.630 3,9 28.811 6,4 98.329.005 7,6 488.939 6,5
40-44 anni 4.740 7,1 42.738 9,4 191.219.543 14,8 707.748 9,4
45-49 anni 6.473 9,7 64.866 14,3 179.319.907 13,9 882.673 11,7
50-54 anni 7.367 11,0 70.176 15,5 200.461.821 15,5 929.885 12,3
55-59 anni 8.242 12,3 69.183 15,3 141.529.540 10,9 947.835 12,6
60-64 anni 9.374 14,0 54.569 12,0 148.284.927 11,5 1.033.862 13,7
65-69 anni 6.660 10,0 25.699 5,7 85.870.188 6,6 649.133 8,6
70-74 anni 7.330 11,0 26.843 5,9 66.118.299 5,1 645.633 8,6
75 anni e più 11.867 17,8 41.145 9,1 93.557.922 7,2 820.341 10,9
Totale 66.837 100 453.629 100 1.293.356.955 100 7.529.739 100
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Censimento Agricoltura
Tabella 75 - Caratteristiche delle aziende per classe di età del capoazienda – Valori medi (anno 2010)
Classe di età del capo
azienda SAU
Prod.
Standard (Euro)
Giornate di
lavoro €/Giorno €/Ha Giornate/Ha
fino a 19 anni 2,2 10.742 80 134 4.785 36
20-24 anni 14,1 50.457 198 254 3.566 14
25-29 anni 10,9 38.917 215 181 3.585 20
30-34 anni 15,2 40.849 189 217 2.686 12
35-39 anni 11,0 37.387 186 201 3.413 17
40-44 anni 9,0 40.342 149 270 4.474 17
45-49 anni 10,0 27.703 136 203 2.764 14
50-54 anni 9,5 27.211 126 216 2.857 13
55-59 anni 8,4 17.172 115 149 2.046 14
60-64 anni 5,8 15.819 110 143 2.717 19
65-69 anni 3,9 12.893 97 132 3.341 25
70-74 anni 3,7 9.020 88 102 2.463 24
75 anni e più 3,5 7.884 69 114 2.274 20
Totale 6,8 19.351 113 172 2.851 17
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Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Censimento Agricoltura
Le aziende il cui capo azienda ha un’età inferiore ai 40 anni sono il 7,2% del totale regionale, ma utilizzano il 13% della superficie agricola e realizzano il 14,5% della produzione standard. Al contrario le aziende il cui capo azienda ha più di 65 anni sono il 38,7% del totale ma gestiscono solo il 21% della Sau e realizzano il 19% del valore della produzione.
Tabella 76 - Caratteristiche delle aziende per classe di età del capoazienda (anno 2010)
Aziende SAU Produzione standard Giornate di lavoro
Classe di età del capo
azienda Numero % Ettari % Euro % Numero %
fino a 39 anni 4.784 7,2 58.411 12,9 187.123.718 14,5 912.629 12,1
40-54 anni 18.580 27,8 177.779 39,2 571.001.271 44,1 2.520.306 33,5
55-64 anni 17.616 26,4 123.752 27,3 289.814.467 22,4 1.981.697 26,3
oltre 65 anni 25.857 38,7 93.686 20,7 245.546.409 19,0 2.115.107 28,1
Totale 66.837 100 453.629 100 1.293.485.864 100 7.529.739 100
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Censimento Agricoltura
Considerando i dati medi emerge con chiarezza come le aziende “giovani” abbiano una produzione standard pari ad oltre il doppio della media regionale (39 euro per azienda) e un impiego di lavoro medio che si avvicina all’occupazione a tempo pieno (191 giornate l’anno). L’altro aspetto che emerge con evidenza è la redditività per giornata di lavoro, che è molto più elevata per le aziende i cui capi azienda hanno meno di 55 anni rispetto a quelli con età superiore.
Tabella 77 - Caratteristiche delle aziende per classe di età del capoazienda – Valori medi (anno 2010)
Classe di età del capo
azienda SAU
Prod.
Standard (Euro)
Giornate di
lavoro €/Giorno €/Ha Giornate/Ha
fino a 39 anni 12,2 39.114 191 205 3.204 16
40-54 anni 9,6 30.732 136 227 3.212 14
55-64 anni 7,0 16.452 112 146 2.342 16
oltre 65 anni 3,6 9.496 82 116 2.621 23
Totale 6,8 19.353 113 172 2.851 17
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Censimento Agricoltura
Le maggiori dimensioni economiche delle aziende con capi azienda “giovani” sono anche legate alla diversa composizione degli ordinamenti tecnico-economici. Vi è infatti una maggiore specializzazione nelle aziende con allevamenti, nell’orticoltura e nei seminativi; lo stesso avviene per le aziende con capo azienda di età compresa tra i 40 e i 54, che anche presentano dimensioni produttive superiori alla media. Invece le aziende gestite da soggetti di età superiore ai 55 anni sono fortemente specializzate nelle colture arboree, dove prevalgono le piccole dimensioni di impresa.
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Tabella 78 - Aziende per Orientamento Tecnico-Economico “generale” ed età del capo azienda (anno 2010)
fino a 39 anni 40-54 anni 55-64 anni oltre 65 anni Totale
Orientamento
Tecnico-Economico Numero % Numero % Numero % Numero % Numero %
AZIENDE SPECIALIZZATE 4.035 85,0 15.590 84,5 14.812 84,5 21.681 84,6 56.118 84,6
Seminativi 1.007 21,2 3.366 18,2 2.790 15,9 4.215 16,4 11.378 17,1
Ortofloricoltura 90 1,9 196 1,1 123 0,7 144 0,6 553 0,8
Coltivazioni permanenti 2.259 47,6 10.646 57,7 11.001 62,8 16.631 64,9 40.537 61,1
Erbivori 612 12,9 1.271 6,9 832 4,7 637 2,5 3.352 5,1
Granivori 67 1,4 111 0,6 66 0,4 54 0,2 298 0,4
AZIENDE MISTE 713 15,0 2.867 15,5 2.707 15,5 3.955 15,4 10.242 15,4
Policoltura 450 9,5 1.976 10,7 2.024 11,6 3.194 12,5 7.644 11,5
Poliallevamento 47 1,0 146 0,8 108 0,6 98 0,4 399 0,6
Coltivazioni-Allevamenti 216 4,5 745 4,0 575 3,3 663 2,6 2.199 3,3
TOTALE 4.748 100 18.457 100 17.519 100 25.636 100 66.360 100
Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, Censimento Agricoltura
Se si analizza il livello di formazione agricola dei conduttori (CI 24 - Agricultural training of farm managers) emerge come solo il 3% dei conduttori abruzzesi abbia una completa formazione agricole, il 92,5% una formazione di base ed il 4,5% solo l’esperienza pratica di conduzione dell’azienda.
La percentuale di conduttori con formazione piena nel settore agricolo cresce per le classi di età più giovani ed è pari al 5,5% per i conduttori tra i 35 e i 54 anni e al 11,6%
per i conduttori con meno di 35 anni. Sempre per questi, data anche l’obbligatorietà della formazione per l’ottenimento dei contributi comunitari per il primo insediamento, la quota di agricoltori senza formazione di base è nulla, ma è molto bassa (0,1%) anche per i conduttori tra i 35 e i 54 anni.
Tabella 79 - Abruzzo. Conduttori per livello di formazione (anno 2010)
Solo esperienza pratica
Formazione di base
Formazione agricola
completa Totale
Numero % Numero % Numero % Numero %
Meno di 35 anni 0 0,0 1.900 88,4 250 11,6 2.150 100
Tra 35 e 54 anni 30 0,1 20.000 94,3 1.170 5,5 21.200 100
55 anni e oltre 2.990 6,9 39.900 91,8 590 1,4 43.480 100
Totale conduttori 3.020 4,5 61.800 92,5 2.010 3,0 66.830 100
Fonte: Eurostat
Nel confronto con le altre ripartizioni territoriali emerge come la quota di giovani con formazione agricola sia superiore in Abruzzo rispetto sia al Sud che al Centro Italia ma inferiore alla media nazionale, in quanto le regioni del Nord presentano valori più elevati. La quota è inoltre paragonabile a quella delle regioni adriatiche confinanti (Marche: 11,6% e Molise 11,8%). Nella categoria dei conduttori compresi tra 35 e 54
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anni una formazione agricola completa è riscontrabile nel 5,5% del totale, una percentuale simile a quella del Centro Italia ma inferiore alla media nazionale. Invece nei conduttori più anziani la quota di persone con formazione agricola è minore rispetto alle altre ripartizioni geografiche.
Tabella 80 - Abruzzo. Conduttori per livello di formazione (anno 2010)
Meno di 35 anni Tra 35 e 54 anni 55 anni e oltre
Abruzzo Sud Centro Italia Abruzzo Sud Centro Italia Abruzzo Sud Centro Italia
Solo esperienza
pratica 0,0 0,3 0,1 0,2 0,1 0,7 0,2 0,4 6,9 11,3 4,4 7,8
Formazione di base 88,4 90,8 89,0 86,0 94,3 94,9 94,4 92,6 91,8 87,3 93,8 90,3 Formazione agricola
completa 11,6 8,9 10,9 13,8 5,5 4,4 5,4 7,0 1,4 1,5 1,8 1,9
Totale 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Fonte: elaborazioni da dati Eurostat
Se l’insediamento dei giovani in agricoltura è accompagnato da migliori performance economiche delle aziende, insieme ad una maggiore diversificazione, capacità di innovazione e ricerca di nuovi mercati di sbocco, ed è quindi portatore di effetti benefici per il settore, bisogna però sottolineare come permangono alcuni seri ostacoli, non tutti ascrivibili al settore agricolo di per sé.
In primo luogo vi è il problema dell’accessibilità ai servizi nelle zone rurali, che può rappresentare un serio ostacolo all’insediamento, al di là delle performance economiche delle aziende, soprattutto nelle aree montane o rurali più remote. Le politiche territoriali di contenimento della spesa per i servizi sociali possono costituire un ulteriore freno all’insediamento - non solo in agricoltura – e al permanere della popolazione nelle aree rurali, e l’evoluzione demografica non positiva di molte aree interne abruzzesi ne è purtroppo una testimonianza.
Il secondo riguarda l’accesso al credito e alla terra, che può rappresentare un serio ostacolo all’avvio delle iniziative imprenditoriali, insieme alla bassa redditività del settore (Pesce, 2014). Un terzo problema, più evidente in Abruzzo rispetto ad altre regioni, è la piccola dimensione di impresa e la bassa redditività per azienda, che può costituire un ostacolo nel momento in cui alle politiche per la successione non si affianchino interventi volti ad accrescere la dimensione produttiva ed il valore aggiunto.
In generale la problematica dell’insediamento dei giovani in agricoltura non si può risolvere se non con un approccio integrato che consideri tutti i diversi aspetti: politiche territoriali, politiche che favoriscano l’insediamento, sostegno alla creazione di imprese di dimensioni efficienti e redditizie.
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