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I MERCATI ITTICI DI MANFREDONIA E MOLFETTA

Battelli Pescato (t/anno)

3.2.3 I MERCATI ITTICI DI MANFREDONIA E MOLFETTA

Il porto di Manfredonia ospita 510 imbarcazioni da pesca tra cui volanti a coppia, turbo soffianti, ciancioli (lampare), imbarcazioni per la piccola pesca e per lo strascico. Il mercato ittico di Manfredonia è un mercato alla produzione gestito da un Consorzio. Sui suoi banchi confluiscono quasi esclusivamente prodotti della pesca e dell'acquacoltura direttamente dalla fase produttiva; in particolare, il pescato proviene dai porti di Manfredonia, Vieste e Termoli ma essa rappresenta solo una quota pari al 30% del totale delle catture. Dunque, le ingenti quantità di prodotto sbarcato commercializzate in via non ufficiale rappresentano una delle criticità di rilievo della marineria, così come lo è il fatto che l’accesso al mercato è scarsamente regolamentato

Quando nel 2004 si inaugurò la nuova struttura del mercato l’obiettivo era quello di favorire e stimolare l'incontro tra domanda e offerta del prodotto ittico, ma i risultati a tutt’oggi non sono stati soddisfacenti. Il conferimento si svolge sulle banchine, dove arrivano i furgoni dei grossisti che pagano direttamente ai produttori e vanno via, senza alcun controllo.

Il pescato di Manfredonia si caratterizza per una quota ingente di novellame (nel 2010 pari circa il 70%); alici e sardine e sgombri hanno rappresentato meno del 20% delle catture (Fig. 8 ). Anche tale peculiarità rappresenta un elemento di criticità per la sostenibilità economico-ambientale e quindi sociale della marineria, andando a riguardare risorse come il novellame di sarda, detto Bianchetto, pescabile solo su espressa autorizzazione ministeriale

Fig. 24 – Manfredonia- Composizione del pesce azzurro nel 2010

Fonti: nostra elaborazione su dati MIPAAF-IREPA 2010

SARDINA 2% SGOMBRO 3% ACCIUGA O ALICE 13% ALTRI 12% BIANCHETTO 49% ROSSETTO 21% NOVELLAME 70%

Tale attività è peraltro riservata alle motobarche della piccola pesca tonnellate di stazza lorda. Nel complesso, meno di un quarto delle imba Manfredonia (120 su 510) sono

redditizia pesca del Bianchetto integrazione ai bilanci delle imprese di

Fig. 25- Manfredonia- Andamento dei prezzi e delle catture del Bianchetto

Fonti: nostra elaborazione su dati Osservatorio regionale della pesca e Ismea 2010

I Gianchetti o bianchetti (neonata

novellame del pesce azzurro (ma non solo), pescato nel

acciughe). Gli adulti della specie

nome commerciale di rossetti. Si sottolinea che la pesca del Bianchetto è definita come una “pesca speciale” che in Italia si continua a praticare per due mesi all’anno (salvo proroghe), grazie ad u deroga comunitaria necessaria sia per poter utilizzare reti con maglie ridottissime, sia per poter pescare e commercializzare specie ittiche di taglia assai inferiore rispetto a quella consentita. In Italia la pesca commerciale è regolamentata dal D.M. del

3 ottobre 1994, i quali permettono una sola raccolta annua

periodo non superiore ai due mesi consecutivi. La pesca in ambito profes anch'essa annualmente, in un periodo tra il

scarsità di prodotto pescato e delle restrizioni ritenute necessarie, il suo prezzo al sempre piuttosto elevato. Questo nel caso delle alici. Attua

studiando l’introduzione di una taglia minima consentita anche per la sardina, istituendo un ulteriore vincolo a tale tipo di pesca. (Foto 3)

è peraltro riservata alle motobarche della piccola pesca che non superano le Nel complesso, meno di un quarto delle imbarcazioni che fanno capo a Manfredonia (120 su 510) sono dotate delle necessarie speciali reti e possono dedicarsi alla

e del Rossetto, rappresentando comunque integrazione ai bilanci delle imprese di pesca e per l'economia cittadina(Fig. 25

Andamento dei prezzi e delle catture del Bianchetto

elaborazione su dati Osservatorio regionale della pesca e Ismea 2010

neonata in siciliano) è il nome commerciale attribuito in

(ma non solo), pescato nel Mar Mediterraneo (in particolare

). Gli adulti della specie Aphia minuta, spesso venduti in luogo dei gianchetti, hanno il . Si sottolinea che la pesca del Bianchetto è definita come una “pesca speciale” che in Italia si continua a praticare per due mesi all’anno (salvo proroghe), grazie ad u deroga comunitaria necessaria sia per poter utilizzare reti con maglie ridottissime, sia per poter pescare e commercializzare specie ittiche di taglia assai inferiore rispetto a quella consentita. In è regolamentata dal D.M. del 1º dicembre 1989 e il successivo D.M. del , i quali permettono una sola raccolta annuale dal 1º dicembre

periodo non superiore ai due mesi consecutivi. La pesca in ambito professionale è invece permessa, anch'essa annualmente, in un periodo tra il 15 gennaio e il 15 marzo. A causa della prevalente scarsità di prodotto pescato e delle restrizioni ritenute necessarie, il suo prezzo al

sempre piuttosto elevato. Questo nel caso delle alici. Attualmente la Commissione Europea sta studiando l’introduzione di una taglia minima consentita anche per la sardina, istituendo un ulteriore

olo a tale tipo di pesca. (Foto 3)

71 che non superano le 10 rcazioni che fanno capo a e possono dedicarsi alla rappresentando comunque n grosso importante per l'economia cittadina(Fig. 25).

in siciliano) è il nome commerciale attribuito in lingua ligure al (in particolare sardine e , spesso venduti in luogo dei gianchetti, hanno il . Si sottolinea che la pesca del Bianchetto è definita come una “pesca speciale” che in Italia si continua a praticare per due mesi all’anno (salvo proroghe), grazie ad una deroga comunitaria necessaria sia per poter utilizzare reti con maglie ridottissime, sia per poter pescare e commercializzare specie ittiche di taglia assai inferiore rispetto a quella consentita. In e il successivo D.M. del 1º dicembre al 30 aprile per un sionale è invece permessa, . A causa della prevalente scarsità di prodotto pescato e delle restrizioni ritenute necessarie, il suo prezzo al mercato ittico è lmente la Commissione Europea sta studiando l’introduzione di una taglia minima consentita anche per la sardina, istituendo un ulteriore

72 Foto 3- Il Bianchetto

Il porto di Molfetta, invece, ospita 116 imbarcazioni da pesca. Le catture si compongono per lo più di triglie, naselli, alici, sardine, tonni, polpi, seppie, vongole e gamberi rossi. Il mercato ittico di Molfetta è un mercato misto nel quale accanto alla forte prevalenza di pescato locale, vengono scambiati anche prodotti provenienti da altre zone d'Italia e dall'estero, freschi e trasformati. È gestito dal Comune di Molfetta. (Foto 4)

Foto 4- il porto di Molfetta

I principali acquirenti operanti nel mercato ittico di Molfetta sono dettaglianti e grossisti; il settore della ristorazione servita direttamente da questi ultimi. Nel mercato sono operative due sale di vendita (per la produzione locale e per i prodotti di seconda commercializzazione) oltre ad una sala utilizzabile per la manipolazione non profonda dei prodotti. (Foto 5)

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CAPITOLO 4

ANALISI

DEI

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