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commerciale multilaterale globale

3.1 I principali cambiament

a) I cambiamenti delle strutture di potere

Nell’arco di dieci anni, la tendenza alla multipolarità del WTO è riuscita a consolidarsi e a prender forma. Per molto tempo i negoziati sul commercio multilaterale avevano creato di fatto una struttura bipolare composta da Stati Uniti e Unione Europea: gli accordi multilaterali, pertanto, erano spesso il frutto delle negoziazioni tra le due potenze. Gli altri stati, come il Giappone e i PVS, ricoprivano un ruolo importante ma non decisivo.

L'ingresso della Cina ha prodotto un cambiamento di vasta portata nel potere di negoziazione del WTO: a partire dalla Conferenza ministeriale di Cancun, le decisioni principali richiedevano il consenso della Cina, del Brasile e dell'India.

Nel luglio del 2008, la Cina ha ricevuto l'invito a partecipare ad una riunione ristretta dei ministri del G7. E’ stato in quell’occasione che la RPC, per la prima volta, è entrata a far parte del cuore della cerchia decisionale, mostrando un rafforzamento del suo ruolo in seno al WTO e consolidando progressivamente la struttura multipolare dell’Organizzazione.

Nei dieci anni successivi all'adesione della Cina al WTO, i gruppi presenti nel sistema commerciale multilaterale hanno subito un nuovo sviluppo, che ha permesso di distinguere tra “gruppi di dialogo” e “gruppi di negoziazione”. I primi danno importanza alle consultazioni e alle negoziazioni interne al gruppo; ad esempio, i membri del G4, ossia gli Stati Uniti, l'Unione Europea, il Brasile e l'India, hanno svolto più volte delle consultazioni in seguito al riavvio dei negoziati del Doha round.

Al contrario, lo standard per i “gruppi di negoziazione” è di prestare maggiore importanza alle negoziazioni con i paesi stranieri; ad esempio, i paesi che esportano prodotti agricoli - anche detti “Gruppo di Cairns”- ed il G20 hanno giocato un ruolo importante in seno ai negoziati del Doha Round. Attualmente i principali gruppi di negoziazione sono una ventina e quasi tutti i membri hanno partecipato ad uno o ad alcuni gruppi di negoziazione. Inoltre, vengono formati di frequente gruppi emergenti che si occupano soprattutto di problemi specifici; una volta risolti i problemi, tali gruppi si sciolgono.

63 Questi gruppi, seguendo prevalentemente come linea guida la discussione delle questioni e disponendo di una composizione flessibile e di funzioni strumentali, si sono dimostrati capaci di superare le alleanze, relativamente stabili e formali, visibili ovunque in seno all’ Uruguay Round.

b) I cambiamenti del sistema di discussione

Innanzitutto le tematiche di discussione sono diventate sempre più varie. Gli argomenti di discussione dei negoziati del Doha Round hanno preso in piena considerazione i nuovi eventi che, sin dalla nascita del WTO, si sono verificati nel commercio e nell'economia mondiale. Per rimanere al passo con i tempi, le importanti questioni relative allo sviluppo del commercio e dell'economia mondiale sono diventati i nuovi temi di discussione. Per esempio il commercio e l'ambiente, le agevolazioni commerciali, il commercio e le politiche di concorrenza, il commercio e il trasferimento tecnologico, il commercio, il debito e la finanza, la tecnologia e lo sviluppo delle competenze etc.

Il fatto che il numero e la gamma delle nuove tematiche abbia superato di gran lunga i tre nuovi temi stabiliti in origine dal GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) in occasione dei negoziati dell'Uruguay Round, ha dimostrato come la liberalizzazione del commercio mondiale si sia ampiamente radicata.

Da un lato, ciò ha fatto sì che la liberalizzazione commerciale non riguardasse più solamente i dazi, le barriere tariffarie e l'accesso al mercato dei servizi, ma si estendesse anche alle questioni e agli ambienti su cui incide il commercio.

Dall'altro lato, sono state le leggi ed i regolamenti commerciali che vigono all’interno dei paesi membri del WTO ad aver subito maggiormente gli effetti del raggiungimento e dell’accettazione di questi nuovi temi di discussione. Ciò non solo ha permesso di integrare gradualmente il mercato dei paesi appartenenti al WTO a quello globale, ma anche di velocizzare il processo di globalizzazione economica.

In secondo luogo, gli argomenti di discussione hanno creato un equilibrio tra le esigenze dei PS e dei PVS. Ad esempio, in merito alla questione relativa all' implementazione e all'esecuzione degli accordi del WTO, i PS non hanno solamente ottemperato agli accordi e ai protocolli che il WTO ha il compito di far rispettare e di gestire; essi hanno altresì coinvolto i PVS nel creare le condizioni per portare a termine le questioni relative all’attuazione di questi accordi e protocolli.

64 Le nuove tematiche includevano questioni di interesse per i PS, come il commercio e i problemi ambientali, il commercio e le politiche di concorrenza ecc, ma anche nuovi argomenti che suscitavano l'attenzione dei PVS, come il commercio e il trasferimento tecnologico, il commercio e i debiti, la finanza, la cooperazione tecnologica e lo sviluppo delle competenze.

Si è prestata un’attenzione senza precedenti allo sviluppo del commercio e agli interessi dei PVS e dei PMA. Dei diciannove temi negoziali del Doha Round, tredici prevedevano negoziati per i PVS e i PMA e sei di questi interessavano specificamente le nazioni emergenti e i paesi meno avanzati.

Queste tematiche hanno permesso ai PVS e ai PAM di ottenere, grazie ai negoziati del Doha Round, un maggior trattamento differenziale, la cui attuazione ha creato condizioni ottimali.

b) I cambiamenti nella trasparenza esterna

Nei dieci anni successivi all'ingresso della Cina al WTO, le relazioni tra quest'ultima, le Organizzazioni Non Governative e i rappresentanti di altre organizzazioni sociali hanno subito grandi cambiamenti, determinando un aumento della trasparenza esterna del WTO.

Sebbene il WTO sia ancora un'organizzazione inter-governativa e le sue decisioni politiche siano prese mediante il meccanismo del consenso tra i membri, all'interno del sistema di commercio multilaterale esso non ha ancora assegnato nuovi poteri alle ONG, le quali tuttavia hanno già una certa influenza in seno ai negoziati del WTO e nelle questioni riguardanti lo status negoziale di numerose parti contraenti. I dubbi e i timori iniziali, che la maggior parte dei membri del WTO nutriva nei confronti del ruolo delle ONG, sono stati gradualmente sostituiti da relazioni di coesistenza che costituiscono un tipo di cooperazione forte e sostanziale.

Il 16 maggio del 2002 il WTO ha approvato la decisione del Consiglio Generale a riguardo delle “Procedure per la Circolazione e la Pubblicazione dei documenti del WTO” e, in base alle “Linee guida per la gestione delle relazioni con le ONG” (1996), verrà sistematizzato il meccanismo di partecipazione del pubblico al WTO.

Le nuove decisioni hanno aumentato la trasparenza della partecipazione pubblica, riducendo così le eccezioni al principio di pubblicazione dei documenti del WTO. “Ad eccezione di alcuni casi, tutti i documenti ufficiali del WTO devono essere pubblicati” ed il periodo di pubblicazione verrà abbreviato a sei-dodici settimane.

65 Inoltre il WTO ha continuato a mantenere un’estesa cooperazione con altre organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, la FAO ed il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. Centoquaranta organizzazioni internazionali hanno guadagnato lo status di "osservatori" al WTO e, allo stesso tempo, anche altre organizzazioni internazionali hanno avuto la possibilità di presenziare, sempre come "osservatori", alle attività del WTO.

La cooperazione significativa tra queste organizzazioni internazionali e il WTO ed i suoi membri ha offerto un'importante garanzia di trasparenza a tutti i negoziati per la cooperazione economica internazionale.