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Capitolo 3 Sviluppo di un sito Web

3.1 Content Management System (CMS)

3.1.1 I principali CMS

Attualmente, è possibile scegliere tra una vastissima gamma di CMS per la realizzazione del proprio sito. Proprio per questo motivo, è importante dedicare un po’ di tempo per capire quale sia quello più utile in base alle proprie esigenze.

WordPress

Creato da Matt Mullenweg e rilasciato per la prima volta il 27 maggio 2003, WordPress è di gran lunga il CMS più conosciuto e probabilmente anche il più usato: vanta ampie possibilità di personalizzazione grazie a plug-in di qualità ottima che permettono anche l’ottimizzazione per i motori di ricerca [57]. È sviluppato in PHP8 con appoggio al gestore di database MySQL9, dove vengono automaticamente salvati i contenuti. In questo modo, quando si accede a una pagina Web del sito, in automatico tutte le informazioni che servono per costruire quella pagina verranno lette dalla base di dati e il tutto risulterà visibile all’utente [31].

8 PHP: Hypertext Preprocessor – Preprocessore di ipertesti: è un linguaggio concepito per la

programmazione di pagine Web dinamiche, attualmente utilizzato per sviluppare applicazioni Web lato server.

L’amministratore può modificare i contenuti da un’interfaccia di amministrazione, dalla quale può accedere a moltissime possibilità: inserimento o modifica di contenuti, scelta della veste grafica, installazione di plug-in e così via.

I Template grafici disponibili sono infiniti, siano essi gratuiti o a pagamento, e con un semplice click, l’impostazione grafica del sito può essere modificata.

Esistono due modi per usare WordPress: aprire un blog su WordPress.com, un servizio che fornisce un dominio di terzo livello gratuito (nome.wordpress.com) ed evita il processo di installazione in locale del software, però comporta notevoli limitazioni nell’uso, prima fra tutte l’impossibilità di installare plug-in; un secondo modo è quello di acquistare un dominio e uno spazio Web di terze parti e procedere con l’installazione manuale di WordPress da parte dell’utente [27].

Nella versione base che si scarica sono presenti tre varianti di temi tra cui scegliere, tuttavia sarà poi sufficiente usare il motore di ricerca interno per trovare il tema che più si addice alla tipologia del nostro sito Web. Inoltre per ogni tema è possibile cambiare la scala di colori, per scegliere la combinazione che più piace.

In materia di sicurezza, sul sito www.wordpress.org non vengono pubblicate le possibili vulnerabilità del programma, come invece accade nei siti degli altri CMS che andremo ad analizzare successivamente.

Gli aggiornamenti sono molto semplici e avviabili con un semplice click, in quanto il sistema cerca automaticamente i nuovi aggiornamenti con scansioni periodiche.

WordPress è adatto soprattutto per lo sviluppo di siti Web semplici e lineari, che non necessitano di sicurezza aggiuntiva e che però, d’altro canto, possono usufruire di una quantità di temi e colori pressoché illimitata.

Joomla!

Nato nel settembre 2005, è attualmente in rapido sviluppo sotto la guida in un gruppo di programmatori facenti parte dell’associazione no-profit Open Source Matters. È uno dei CMS più conosciuti al mondo e alcune delle sue caratteristiche principali sono l’alto grado di personalizzazione, anche grazie alle numerose estensioni (o plug-in) disponibili, la possibilità di stampare delle pagine o di esportarle in formato PDF e le funzioni di Search Engine Optimization per facilitare l’indicizzazione dei contenuti da parte dei motori di ricerca [39]. Anche questo CMS è sviluppato in PHP e si appoggia a una base di dati MySQL come WordPress. Joomla! può essere installato su qualsiasi Web host e funziona con tutti i sistemi operativi (Windows, Linux o Macintosh).

Al termine dell’installazione, l’interfaccia presenta degli articoli di esempio il cui contenuto può essere cambiato per iniziare a sviluppare il proprio sito Web. Se non si volesse partire da questi “template” è anche possibile partire da una pagina completamente nuova. Joomla! risulta il CMS più user-friendly perché si basa sull’uso di icone riconoscibili, però è anche il meno funzionale quando si tratta di pubblicare nuove pagine, in quanto non permette di vedere in anteprima la pagina nel suo complesso. I plug-in sono scaricabili dal sito www.joomla.org e molti di questi sono personalizzabili se si conosce il linguaggio HTML o i fogli di stile CSS. Joomla! non risulta essere tanto flessibile in termini di adattamento della struttura alle proprie esigenze: la veste grafica è uguale per l’intero sito Web, risulta difficile adattarla alle singole pagine.

In conclusione, Joomla! offre una buona facilità nell’utilizzo del programma, ma una scarsa possibilità di personalizzazione del sito.

Drupal

Creato originariamente da Dries Buytaert come Bulletin Board System10, divenne un progetto libero (cioè Open Source) nel 2001. Inizialmente conosciuto con il nome di drop.org, venne rilasciato ufficialmente con il nome di Drupal che deriva dalla pronuncia inglese della parola olandese druppel che significa drop (goccia). Con il suo rilascio si sperava di permettere a molti più utenti di sperimentare e così di apportare miglioramenti alla piattaforma. Ha acquistato popolarità specialmente da maggio 2006 ad aprile 2007, periodo in cui venne scaricato più di 600.000 volte. Dietro allo sviluppo di Drupal c’è una grande comunità e questo ha permesso anche la traduzione dell’interfaccia in 37 lingue oltre all’inglese. È sviluppato in PHP e necessita di un database MySQL.

Anch’esso è supportato dai principali sistemi operativi (Linux, Windows o Macintosh). L’installazione di Drupal richiede delle conoscenze informatiche più approfondite rispetto a Joomla! o a WordPress [32]. Questo sistema offre un gran numero di opzioni e possibilità di personalizzazione, però è allo stesso tempo difficile nell’utilizzo e nella comprensione: per chi si avvicina per la prima volta a questo CMS possono essere necessari alcuni giorni per comprendere al meglio tutte le funzionalità.

Tuttavia, il sito www.drupal.org fornisce molte delle informazioni necessarie ai principianti e una comunità di sviluppatori e utilizzatori tramite il forum offre assistenza tecnica agli utenti. Drupal è uno dei CMS meno vulnerabili, grazie ai frequentissimi aggiornamenti sulla sicurezza. Per questo motivo il sito della White House è sviluppato proprio con Drupal (vedi Figura 14).

Figura 14 Esempio di sito che utilizza Drupal: https://www.whitehouse.gov/

I tre CMS appena descritti sono considerati i “Big Three” da tutta la comunità informatica, questo proprio perché la scelta finale ricade quasi sempre su uno dei tre, anche se la gamma di scelta è molto più ampia [25].

Figura 15 Esempi di CMS [57]