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Capitolo 3 Sviluppo di un sito Web

3.2 Accessibilità e usabilità

3.2.1 L’accessibilità dei siti Web

Per Accessibilità di un sito si intende il grado di facilità con la quale chiunque può fruire del sito, in particolare si fa spesso riferimento all’utilizzo di siti Web da parte di utenti con capacità limitate, siano esse visive o motorie [9].

L’accessibilità ai siti Web è ben formalizzata dalla Legge Stanca del 9 gennaio 2004 “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”: all’Art. 1, contenente gli obiettivi e finalità, la Repubblica

“riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici” [43].

Un sito accessibile porta comunque grandi benefici a tutti gli utenti, perché rende possibile la fruizione indipendentemente dalle condizioni ambientali (es. in luoghi rumorosi o poco illuminati), dagli strumenti di navigazione (es. dispositivi mobili o

postazioni senza mouse), dall’età (es. utenti senior) o da altre limitazioni come per esempio la disponibilità della banda.

La realizzazione di un sito accessibile passa attraverso il rispetto di determinate norme e linee guida, e la sua valutazione viene fatta attraverso strumenti automatici [59].

Le linee guida del Consorzio W3C

W3C sta per World Wide Web Consortium: nato nell’ottobre del 1994 per portare il World Wide Web alla sua massima potenzialità, definisce protocolli comuni con la finalità di promuoverne l’evoluzione [28].

Il W3C conta circa 500 organizzazioni che ne hanno riconosciuto la funzione e desiderano contribuire alla crescita del Web. La sua missione è quella di far arrivare il Web alle sue massime potenzialità, riuscendo quindi a far convergere informazioni, collaborazioni commerciali e in generale riuscire a comprendere al meglio le potenzialità del Web [28]. Uno dei suoi obiettivi primari è quello di rendere i benefici del Web disponibili a chiunque, qualsiasi sia il loro hardware, software, rete, linguaggio, cultura, localizzazione geografica o abilità fisica/mentale.

Sono state quindi delineate prima le cosiddette Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 1.0 e poi le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0 [64]. Quest’ultime si applicano con più facilità a diverse tipologie di tecnologie per il Web e sono studiate per essere applicate man mano che le tecnologie si sviluppano nel futuro. Le linee guida dettate dal W3C si dividono in quattro principi, che a loro volta si suddividono in punti di riferimento [63].

Principio numero 1: Percepibile – I contenuti devono essere percepibili

Il principio numero uno si riferisce alla percettibilità dei contenuti, cioè alla possibilità di poter accedere al contenuto almeno in modalità testuale. Le linee guida di questo primo principio si raggruppano sotto tre punti di riferimento, che sono:

§ Utilizzare equivalenti testuali;

§ Separare la presentazione dal contenuto; § Sincronizzare gli elementi multimediali.

È fondamentale che tutti i contenuti possano essere presentati in modo che qualsiasi utente riesca a percepirli, per esempio, per i contenuti non testuali, sarà utile fornire un

testo equivalente che abbia lo stesso scopo e che fornisca le stesse informazione del contenuto non testuale. I non vedenti o gli ipovedenti potranno per esempio usufruire di uno strumento per la lettura ad alta voce.

Separare il contenuto dalla presentazione consente alle pagine Web di essere presentate in modi diversi per incontrare le esigenze e le limitazioni di diversi utenti senza comunque perdere nulla dell’informazione o della struttura. Per esempio: l’informazione, che era stata concepita per essere presentata in modo visuale, potrà essere presentata attraverso lo strumento di sintesi vocale.

Con sincronizzazione degli elementi multimediali si intende essere in grado di fornire dei media equivalenti che sia sincronizzati con le adeguate descrizioni e sottotitoli [63]. Principio numero 2: Fruibile – Accertarsi che gli elementi dell’interfaccia nel contenuto siano operabili da qualsiasi utente

Il secondo principio si riferisce alla fruibilità dei contenuti, cioè alla possibilità di poter interagire con i contenuti stessi. Comprende anche il concetto di efficienza.

I tre punti di riferimento sono:

§ Fornire interfacce utilizzabili almeno con tastiera; § Controllare i tempi di esecuzione;

§ Evitare intermittenze (sfarfallii) nello schermo.

Tutte le funzionalità del sito Web devono essere fruibili almeno attraverso tastiera o emulatore di tastiera, inoltre, sarà necessario aggiungere funzionalità che permettano l’orientamento e lo spostamento tra i contenuti (per esempio: la mappa del sito, meccanismi di navigazione, …). Sarà anche necessario fare attenzione a fornire funzionalità che non inducano in errore e comunque sempre dare la possibilità di rimediare (come il pulsante per tornare indietro o il controllo dell’ortografia) [63]. I tempi di lettura, risposta o interazione devono poter essere controllati dall’utente finale, ad esempio può essere utile fornire un testo scorrevole o un conto alla rovescia per il caricamento della pagina.

Se il contenuto presenta sfarfallii e non fosse possibile evitarlo, sarà necessario avvisare l’utente e fornire una versione alternativa, soprattutto per facilitare chi è affetto da forme di epilessia fotosensibile e chi ha difficoltà nella concentrazione [63].

Principio numero 3: Comprensibile – Rendere il contenuto e i comandi comprensibili al maggior numero di utenti possibile

Questo principio si riferisce alla comprensibilità dei contenuti, cioè alla capacità di renderli chiari e semplici.

I tre punti di riferimento sono:

§ Identificare la lingua utilizzata;

§ Utilizzare un linguaggio chiaro e semplice; § Creare uno stile coerente.

I contenuti devono quindi essere chiari, semplici e di facile comprensione, in modo da evitare l’ulteriore esclusione dal Web delle persone con problemi di lettura o di disabilità intellettuali. La lingua utilizzata nei contenuti deve essere identificabile dal browser utilizzato dall’utente, inoltre, verrà fornita una versione alternativa con linguaggio chiaro e semplice se i contenuti non fossero comprensibili. Per esempio, contenuti complessi come le tabelle di dati possono essere compresi più facilmente tramite l’uso di grafici e diagrammi [63].

Anche la disposizione e la presentazione del contenuto devono essere coerenti e prevedibili: per esempio, le barre di navigazione saranno in posizioni costanti, individuabili facilmente dall’utente; la grafica delle varie sezioni dovrà essere riconoscibile e permettere un immediato riferimento mentale a tale sezione [63].

Principio numero 4: Durevole – Utilizzare le tecnologie Web che accrescono l’operatività del contenuto con le tecnologie utente e assistive attuali e future

Il principio numero quattro si riferisce alla continua innovazione delle tecnologie, dovrà esserci la possibilità di interagire con i contenuti e con le interfacce, siano esse attuali o future.

I tre punti di riferimento di questo principio sono: § Rispettare le specifiche;

§ Utilizzare tecnologie accessibili; § Dichiarare le tecnologie utilizzate.

Le tecnologie utilizzate dovranno quindi essere all’avanguardia e presumibilmente utilizzabili anche con tecnologie future.

Rispettando le specifiche delle tecnologie, e quindi usando un codice corretto, non si creeranno problemi ai programmi utente [63]. Inoltre, le interfacce dei programmi dovranno essere accessibili o, in caso contrario, sarà prevista una versione alternativa accessibile. Utilizzando tecnologie largamente diffuse e dichiarandole (es. la dicitura “Sito ottimizzato per dispositivi mobili” oppure “Sito ottimizzato per Google Chrome”) sarà molto più difficile incappare in errori e in difficoltà di visualizzazione [63].

Gli strumenti validatori

Per validare l’accessibilità di un sito esistono molti strumenti disponibili in rete detti validatori; tuttavia, alcuni criteri possono essere valutati solo secondo metodi soggettivi [9]. Per quanto riguarda i metodi oggettivi disponibili, il W3C mette a disposizione alcuni validatori sia per il codice HTML sia per il CSS.

Il servizio di validazione del codice HTML (vedi Figura 16) è disponibile alla URL http://validator.w3.org e si potranno effettuare tre scelte: validare un documento inserendo l’URI14, oppure caricando direttamente il file che in questo caso sarà installato in locale, oppure dando come input direttamente il codice da validare [9].

Figura 16 Validatore HTML fornito da W3C - http://validator.w3.org

Quando il codice HTML di una pagina viene dichiarato valido secondo gli standard di accessibilità, in fondo alla pagina si potrà applicare un simbolo riconoscibile in base alla versione HTML utilizzata (vedi Figura 17).

14 Un identificatore URI (“Uniform Resource Identifier”) permette di individuare in modo univoco una

Figura 17 Simboli HTML valido [35]

Per quanto riguarda il validatore del CSS, è disponibile all’URL http://jigsaw.w3.org. Come per il validatore HTML, si potranno effettuare le stesse tre scelte per la verifica del codice: tramite URI, tramite caricamento del file o tramite immissione diretta del codice (vedi Figura 18).

Figura 18 Validatore CSS fornito da W3C - https://jigsaw.w3.org/css-validator/

Anche nel caso di CSS dichiarato valido sarà possibile applicare in fondo alla pagina il simbolo mostrato in Figura 19.

Figura 19 Simbolo CSS valido [35]

Le applicazioni dei simboli in Figura 17 e in Figura 19 nelle pagine Web sono delle autocertificazioni svolte da chi ha prodotto il sito in questione [9].

Un elemento importante da tenere in considerazione in ambito di accessibilità a un sito Web è la sua capacità di essere letto una volta che è stato linearizzato [9]. Una pagina si dice linearizzata quando lo sviluppo del contenuto non avviene più lungo le due dimensioni classiche (la larghezza e l’altezza della finestra del browser), ma viene

disposto all’interno di un unico flusso [40]. Il testo verrà visualizzato disposto su diverse righe come una cascata e seguendo l’ordine naturale di comparsa. Uno strumento che può essere usato per questo scopo è lynx, un browser Web testuale che si usa con pochissimi tasti quali i tasti di direzione, la barra spaziatrice, l’invio e qualche altro tasto nell’uso avanzato. Lynx è attualmente usato da chi lavora nel Web: motori di ricerca, webmaster o grafici Web; essendo un browser testuale, non si vedranno immagini, il CSS non verrà considerato e quindi il testo sarà visualizzato in cascata o secondo l’ordine naturale del testo visibile. Generalmente, sarà allineato a sinistra e organizzato ad albero in titoli, sezioni e paragrafi in base al codice HTML fornito [45]. Se il sito risulta utilizzabile anche nella sua forma lineare e non contiene errori, allora ha buone probabilità di essere accessibile [9].